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Spesso considerato una fiaba e all'origine certo dei Fairy Tales inglesi, il Sogno di una Notte di Mezza Estate di Shakespeare può essere visto anche come una commedia che maschera una tragedia. O due facce della stessa medaglia che litigano e si contendono il primato, passando continuamente dal lato ludico a quello tragico, come una grande metafora della vita.
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/6/63/Study_for_The_Quarrel_of_Oberon_and_Titania.jpg)
Una favola delicata ma dai risvolti terribili, sensuale e crudele, piena di
latenze, simboli inquietanti, crudeltà infinite della schermaglia amorosa; ma anche delal lotta fra classi sociali e fra i due sessi.
Il tutto abilmente paludato di divertimenti, cortesie, gioco degli equivoci, magie,
incantesimi e poesia.
La trama è complicata, ricca di rimandi mitologici e letterari: alle Metamorfosi di Ovidio, all'Asino d'Oro di Apuleio, ed è un rincorrersi continuo di amori sbagliati e amori negati, incantesimi e filtri d'amore, impossibili sogni e crudeli illusioni.
Per un riassunto, andate QUI.
Alla fine Shakespeare ci lascia con l'incertezza del confine tra la realtà del vivere e del sognare.
L'opera si conclude con il consiglio allo spettatore di fuggire la realtà spiacevole nell'illusoria speranza che si tratti di un incubo e non della realtà. Di varcare il confine, appunto, del sogno.
Se noi ombre vi siamo dispiaciuti,
immaginate come se veduti
ci aveste in sogno, e come una visione
di fantasia la nostra apparizione
If we shadows have offended,
Think but this, and all is mended,
That you have but slumber'd here
While these visions did appear.