Ho bisogno, di tanto in tanto di prendermi qualche pausa per non scrivere solamente per riempire degli spazi, ma per il gusto di scrivere per comunicare, anzittutto con me stesso e... con qualche lettore di passaggio. E' vero tante volte il mio è un dialogo monologo perchè sono pensieri e sentimenti che rivolgo al mio cieloverde. Mi ascolta pazientemente, non mi dice cosa pensa, ma mi ascolta e questo mi conforta e mi da gioia. Trovare chi è davvero disponibile ad ascoltare senza proferire una sola parola se non di risposta richiesta. Ascoltare facendo magari qualche domanda ma prima di tutto ascoltare meglio, per ricevere non delle parole ma una persona, il cuore, la vita di un amico, di una persona che tu ami e cui stai imparando a volerle sinceramente bene. C'è in noi, vedi cieloverde, un prurito che ci spingre a sentirci in dovere di dare risposte, dare consigli, ossia sostituirci alla persona cara, e naturalmente per affetto e con affetto ma.... se io mi sostituisco a te dove va a finire la tua individualità, la possibilità di sbagliare... la possibilità di un sincero confronto?. Mio adotato cieloverde, una delle cose più belle da apprendere in fretta è quella dell'ascolto tenero, affettuoso, misterioso... è la sua vita che mi viene offerta, sono i suoi sentimenti, la sua storia personale con un volto, un cuore, a volte con ferite ancora scoperte e cose bellisime che ti riempono di gioia. E' lui e lei che si consegna a me. E allora cieloverde con tripidazione, torno a mettemi in ascolto, con commozione, trepidazione perchè è cosa seria, cosa veremente grande apprendere la saggezza dell'ascolto.
Inviato da: minsterr999
il 25/03/2009 alle 00:04
Inviato da: lorteyuw
il 24/03/2009 alle 08:29
Inviato da: volandfarm
il 24/03/2009 alle 07:39
Inviato da: lorteyuw
il 24/03/2009 alle 07:22
Inviato da: toorresa
il 24/03/2009 alle 07:17