Post N° 55

Post n°55 pubblicato il 21 Luglio 2005 da cieloverde4

“O Cielo,

ti vedo più che volentieri, ho un cosa di cui parlarti” “Lo sai, mio carissimo Io, che è per me gioia il comunicare e il condividere con te la nostra quotidiana esperienza. E’ sempre un delicato ed affettuoso gesto di amicizia e di tenerezza reciproca.

“Dimmi”.

“È semplicemente una riflessione che facevo con un nostro comune amico, il quale con tristezza, mi raccontava alcuni episodi di vita ordinaria e tristemente concludeva: “debbo purtroppo prendere atto che nel nostro mondo hanno successo i ruffiani e… (scusa l’espressione), gli stronzi. I primi perché dicono mai ciò che pensano ma solo quanto l’ “Altro” desidera ascoltare. Solleticano adulando e sfruttano le debolezze umane per sentirsi grandi, belli e famosi…al di sopra degli altri…

I secondi, perché sanno adattarsi a qualunque situazione: galleggiano sempre, in tutte le acque, in tutti i mari…

Coloro che realmente sono in gamba preferiscono non ricercare la gloria dei grandi e potenti, per questo frequentemente bersagliati da gesti di invidia e gelosia, e alla fine sospinti al margine”.

“ E’ pur vero, Io, la nostra società ama solo i vincenti, in tutti i campi, in ogni attività: Il più bello, il più ricco, il più famoso. Tutto tirato alla perfezione… fino al giorno in cui si dovrà fare i conti con il “limite”, l’insuccesso, la malattia, e la… morte. Anche il più famoso dei vincenti scoprirà di avere i giorni contati….

Sono le cose ordinarie: è la nostra fragilità e perfino la malattia che ci rende davvero umani ossia ricettivi di tutto ciò che è autentico, e genuino. Solo così puoi essere afferrato e portato in alto per scoprire il gusto di quanto è autentico, vero e godere e assaporare tutta  la bellezza e la ricchezza della vita, molto più appetibile e appagante del desiderio della conquista. Ma se preferisci la scaltra furberia sappi che presto, più presto che tu possa pensare, verrà il nuovo conquistatore e ti spodesterà. Il ruffiano si adatta e galleggia…, ma non per sempre… soprattutto non sarà mai capace nè di sincerità né genuino amore. Sempre costretto ad adattarsi….

Si ognuno di noi deve scegliere o meglio decidersi: schiettezza, genuinità ossia amore ed amicizia sincera o…. l’arte del conquistare per ritrovarsi, da ultimo, conquistato o meglio comprato!”.     

 
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Post N° 54

Post n°54 pubblicato il 15 Luglio 2005 da cieloverde4

“Carissimo Cielo, ho sempre ammirato la tua saggezza, direi meglio la tua schiettezza. Dimmi: hai mai avuto momenti in cui lo sconforto e la delusione hanno preso sopravvento su di te e sul mancato successo?”.

Grazie, dolcissimo Io, amico mio da sempre! Grazie del tuo complimento, anche se, dovresti ricordarlo, la cosa mi lascia quasi indifferente. Cerco di dargli il giusto peso, non più di tanto. Tieni sempre presente che è davvero pericoloso lasciarsi condurre dai complimenti, a parte che troppo spesso sono soltanto formali, frutto della buona educazione, (‘come si dice al Signore?’, ‘Grazie…’ – così ci dicevano da piccoli-). I complimenti e le lodi le considero alla strenua delle azioni bancarie: seguono gli umori del momento storico.

Sì la tua domanda, quasi me ne dimenticavo.

Vedi, carissimo Io, è annidato dentro di noi una discreta sete di onnipotenza e quindi ricerca ad oltranza del successo. Crediamo che basti l’impegno e la buona volontà e così saremo in grado di infrangere qualunque ostacolo, qualsiasi difficoltà….

Nella vita invece occorre essere umili ossia allenati a vivere il limite e l’insuccesso. E tutte le volte che lo dimentichiamo o non lo vogliamo accettarlo le conseguenze sono davanti ai nostri occhi: scoraggiamento, rabbia e…. lacrime.

Il fatto di riconoscere il limite ci aiuterà ad accettare quello altrui e a non fare una tragedia se per caso le cose non sono andate come speravamo. Ma sempre pronti a ripartire e a non perdere la voglia di lottare solo allora potremo riconoscere e godere in pienezza di ogni pur piccolo successo”.

 

 

 
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Post N° 53

Post n°53 pubblicato il 13 Luglio 2005 da cieloverde4

“O Cielo! Come mai sei tanto serio?. C’è qualcosa che ti turba? O ti rende triste?”. “Perché si vede tanto, mio carissimo Io? Sai mi è difficile spiegartelo. A volte mi fisso in certe mie riflessioni e considerazioni che mi rendono quasi assente. Non è detto che ci sia sempre qualcosa che mi possa turbare o rattristare. Tu ben sai il mio nome: Cielo, e come il cielo, che ci ricopre ed è sopra di noi, non è sempre uguale: a volte sereno, a volte un po’ nuvoloso, altre volte molto variabile, alterna sprazzi di sole splendido a sprazzi bui ed  uggiosi. Ma è pur sempre il medesimo cielo… Cerco di essere più comprensibile. Qualche giorno fa brillava un sole ridente splendido che dava luminosità in un cielo azzurro che poi sul far della sera è diventato tutto fuoco. Il giorno seguente sono arrivate le nubi e la pioggia….

Nel cielo ridente e luminoso ho visto sfrecciare meravigliosi gabbiani che salivano su, su.. poi, con le ali ben spiegate si lasciavano trasportare dal vento ma, non dove voleva il vento perché all’improvviso con un colpo d’ali invertivano la corsa per salire in alto quasi a perdersi nell’azzurro del cielo. Sulla spiaggia, in basso tra le rocce, altri gabbiani che  pigramente sonnecchiavano quasi per prendere il sole, ma pronti a tuffarsi in acqua non appena avvistavano una preda….. E’ arrivato poi un battello, sulla cui scia, un popolo di gabbiani che si tuffano a raccogliere per divorare quanto che veniva buttato in mare….

Ed ho pensato: questa è la vita degli uomini e delle donne sulla terra! Mi sono chiesto: dovendo scegliere tra quali gabbiani mi piacerebbe ritrovarmi?. Sì, perché s’impone sempre una scelta anche se non ho alcuna intenzione di scegliere. Ogni situazione ha i suoi vantaggi e i suoi rischi. Chi rischia meno sono quelli che seguono la scia del battello alla fine della serata avranno senza dubbio trovato di che sfamarsi. I gabbiani che sfrecciano in alto in cielo potranno trovare ebbrezza ma non danno una risposta alle necessità primarie della vita. La terza scelta? Alla fine con un po’ di fortuna si può sempre rimediare…. Ma il cuore mi dice: il cielo,la brezza del vento, il desiderio di purezza e di libertà, è vero non sono la risposta alle necessità della vita quotidiana che ha ben altre esigenze, ma è pur sempre la Risposta al senso dell’esistere. E mi stavo chiedendo perché mai si pensa che il successo, la ricchezza lo stato sociale costituiscono il sogno dei più?. Una mia amica mi raccontava la gioia, il sorriso, la freschezza e la dignità, di alcuni bimbi delle favelas in Brasile mentre avevo stampato davanti agli occhi bimbi e grandi sempre incavolati ed insoddisfatti pur avendo avuto tanto dalla vita e falla famiglia… Sì c’è qualcosa di bello, di puro, di luminoso da cui lasciarsi trasportare per trovare ancora la forza per un nuovo colpo d’ali e salire, salire più in alto nel mio Cielo terso per sentirsi liberi”.      

 
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Post N° 52

Post n°52 pubblicato il 09 Luglio 2005 da cieloverde4

"Amare è imparare una  deliziosissima arte: del donare amore".

"O Cielo pensi propio di dire una cosa davvero una novità?. E chi non lo sa che se si vuole vivere amore occorre donarlo a piene mani?"

"Vedi, mio carissimo IO, sono le cose che sembrano che chiamiamo banali perchè naturali, quasi ovvie che ci sfuggono e non riusciamo a vivere! E' facilissimo parlare di amore, ti voglio bene, sei il mio bene, tesoro mio.... ma sono solo parole che abbiamo appreso perchè sentite e risentite... Sembra ovvio dire che amare per essere vero, che abbia senso, che abbia corpo, è solo quello che realòmente viene donato. Niente di particolare, di ovvio ma non lo è se per amare intendiamo un qualcosa che nasce nel mio cuore e mi spinge verso di te  offrendo ciò che ho di veramente mio, ossia la vita, per te. Il più delle volte si offrono cose, ossia regali, per passare al proprio corpo e darti piacere, sarebbe meglio dire per ricevere piacere, senza dare nulla di veramente mio, ossia quei gesti che dicono che tu vieni prima di me..." Basta Cielo, non voler complicare troppo la vita, non rendere difficile la cosa più semplice che sappiamo fare: amare!". E allora Io continuiamo il carosello di confondere l'amore con tutti i nostri giochimi e .... , fantasie mentali". 

 
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Post N° 51

Post n°51 pubblicato il 08 Luglio 2005 da cieloverde4

“Ciao dolcissimo ‘Io’”, “Ciao adorabile Cielo! Ti vedo un po’ strano, cosa hai? Da dove torni?”

“Da una giornata in montagna, da una lunga riflessione…

Lunedì sono stato, con degli amici in vetta al monte Amiata. Mi sono preso una giornata di libertà per uscire dalla calura ma soprattutto per respirare aria pulita, aria di montagna, aria di fresche e limpide amicizie…. Partiti abbastanza presto, con il fresco, (si fa per dire!) abbiamo fatto tappa in un paesino dell’Amiata per le provvigioni… Si ha sete c’è un rubinetto con l’acqua del Fiora, acqua sorgiva che sa di cloro perché oggi l’acqua del Fiora necessita anche l’acqua dei pozzi… e quindi va medicata. Adri dice che è troppo cattiva di comprare quella minerale…

Umberto replica dicendo che l’Italia è davvero ricca di acque minerali. “ma cosa dici, interviene l’esperta laureata di Maria, solo una piccolissima parte è davvero sorgiva il resto è pozzo (o fiume) depurazione e chimica”.

“Ma allora…”

“si c’è qui una fontanella di acqua veramente sorgiva vi ci porto”.

Ad un angolo di una piazzetta, un’antica fontana in ferro battuto ed una cannella dalla quale fuoriesce acqua con una certa intensità. Ha il sapore di quell’acqua che da fanciullo ho assaporato e che conservo ancora in bocca come sogno di acqua fresca e gustosa e non solo potabile… Mi trasformo in un cammello… è buonissima, è sorgiva… da una antica vena che l’uomo non ha inquinato e neppure ha razionalizzato per evitare sprechi. E’ lì, per chi ha sete di genuinità, non opera dell’uomo che programma ristruttura ed usa al meglio. E’ ciò che la natura continua ad elargire con semplicità e autenticità….

Mi sono ritrovato a pensare alla mia vita, a quanto noi ogni giorno “subiamo in nome del progresso, della libertà, dal desiderio insaziabile di spezzare, frantumare tabù…. Per essere moderni, per essere veri, per essere al passo dei tempi….

Una semplice fontana eretta molti anni fa, al riparo dal cloro e dagli interventi per ottenere il massimo… ma di che? E allora…

Il pane non è più pane,

l’acqua potabile non è più l’Acqua…

gli uomini non sono più Uomini,

le donne non sono più Donne…

“Cosa sono Cielo?” “Progresso, libertà, emancipazione, dei rampanti….

L’amore ha solo il sapore e il volto del sesso: usa e getta.

L’amicizia ha soltanto il volto: se mi conviene

La fedeltà: se non mi complica troppo la vita

E la vita stessa: se mi può dare piacere e solo piacere…

E tutto questo mi rende davvero molto triste”.   

 
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