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Post N° 245

Post n°245 pubblicato il 05 Novembre 2005 da gates_of_dawn

Aspettando una telefonata..

 

 

Stasera ho deciso di restare qui. Non mi sentivo di andare al cinese con gli amici festaioli. Che non sono più così festaioli come qualche anno fa. La vita picchia, troppo. E adesso gli stessi che allora erano l’ala leggera dei miei amici, si sono appesantiti. Sono discretamente infelici e non sanno come uscirne. (Grande Furio Colombo a Fazio!) Non per questo non  sono uscita. Esco volentieri con loro anche se non sono rapporti realmente equilibrati. Non lo sono mai stati. ma mi sono cari, con loro sono andata a Cuba nel ’99. Stavo così male, dovevo mettere chilometri tra me e il mio amore che mi aveva abbandonato. Ne ho messi ottomila e sono riuscita a sopravvivere.

Oggi che sto lasciandomi alle spalle anche il grande amore della mia vita, cazzo, ci ho messo ben sette anni! sono lenta, lenta, senza nessun riferimento a quel cazzo di rockpolitick che mi fa abbastanza incazzare.. finalmente.. nel senso inglese di ‘infine’. Infine / finalmente, sto staccandomi dalle illusioni. E dove sto dirigendomi? Dall’altra parte. Non avrei mai potuto immaginare una persona così agli antipodi rispetto all’antico amore tanto rimpianto. Sto perdendo il filo, stavo dicendo che non sono uscita. No. Perché non mi sentivo di uscire a cena. Volevo stare qui e aspettare questa telefonata internazionale. Il mio amore in boccio questo ha dettato, e io ascolto.. non posso fare altro. E va bene così. L’uomo di cui sto innamorandomi ha perso la madre, e io sono triste, sono con lui nei miei pensieri, e fanculo le migliaia di chilometri che dividono i nostri corpi. Io sto qui ad aspettare la sua telefonata.
Stasera ho un piede nel presente e uno nel passato, ma lo sguardo è rivolto al futuro. Non progetti, non aspettative, ma solo desideri, desideri e ancora desideri.. che si realizzeranno, o no. Non importa così tanto, è vitale averne, come è vitale sognare e non ho mai smesso di sognare, mai. Credo che smetterò quando morirò. Chi mi vuole davvero bene, comprende. Perché non è un rifiuto, oh no.. è una necessità intrinseca in questo amore in boccio, ha radici profondamente e saldamente aggrappate alla stima di lui e di me stessa.. ad un sentire che mi vuole, anche se solo virtualmente, al suo fianco, in un momento molto doloroso. E’ quello che io vorrei per me, e lo regalo al mio amore nascente. 

 

 
 
 
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