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Durante il periodo della guerra si soffriva terribilmente la fame. La gente era costretta ad arrangiarsi per rimediare qualcosa da mettere sotto i denti e capitava sovente che non ci si potesse permettere di fare gli schizzinosi. E’ forse in questo contesto che nasce la leggenda del “cuartesu papa-cani” (Quartese mangiacane), in cui si racconta come in quegli anni (qualcuno sostiene con cattiveria: anche oggi) nei paesi dell’hinterland cagliaritano, non si vedesse per le strade neanche l’ombra di un cagnolino. Il detto č poi rimasto, per qualche motivo, associato al nome di Quartu S. Elena.
Le fantasticherie si spingevano sino a ricordare fantomatici ristoranti di Quartu dove si mangiava la carne di cane, o la specialitā della “panada” canina.