L'attrazione successiva è Sanjusangendo, che mi ha letteralmente sorpreso. Si tratta di una sala lunga più di 120 metri, il cui esterno veniva utilizzato in passato anche per gare di tiro con l'arco: il record di questa competizione è di un ragazzo diciottenne che quattro secoli fa nel giro di 24 ore scagliò oltre 13.000 frecce all'altra estremità della sala, centrando il bersaglio più di 8.000 volte.
All'interno di Sanjusangendo sono ospitate 1.000 statue in legno della divinità buddista della misericordia, rappresentata anche in una gigantesca statua posta al centro della sala, mentre un ulteriore esemplare veniva utilizzato dai monaci per raccogliere fondi, e si trova ora dietro l'immagine più grande. In tutto quindi fanno 1.002. Oltre a questa miriade di statue ve ne sono altre 30 semplicemente eccezionali, molte delle quali potrebbero essere conosciute dal grande pubblico come famosi tesori artistici se solo si trovassero in un museo italiano o al Louvre di Parigi. Rappresentano dei guardiani, che dovrebbero tenere lontani gli spiriti maligni, e spesso derivano da divinità induiste arrivate in Giappone unitamente agli insegnamenti buddisti.
Il tour si chiude al tempio di Kiyomizudera, più antico della stessa Kyoto, con la caratteristica terrazza su palafitte, particolarmente scenografica ma che avrebbe meritato una giornata migliore.
In serata ho assaggiato il Donburi, ovvero una semplice ciotola (grande) di riso con sopra un qualsiasi ingrediente, nel mio caso del tonno crudo con wasabi e alghe essiccate. Ho preso anche gli Udon, una sorta di grossa tagliatella in brodo, molto buona e molto piacevole da mangiare anche per la sua consistenza.
Inviato da: donchrix
il 26/07/2007 alle 18:43
Inviato da: ilmiogiappone
il 26/07/2007 alle 17:28
Inviato da: ilmiogiappone
il 25/07/2007 alle 16:39
Inviato da: nom_de_plume
il 07/03/2007 alle 22:04
Inviato da: donchrix
il 21/02/2007 alle 10:05