Pensieri in fuga

I pensieri di chi è sempre con la testa tra le nuvole

 

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NO PEDOFILIA

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A veder o sentir certe cose si rimane male,
specie quando quelle persone dovrebbero difenderci.
Perché forse il primo nemico da affrontare
è la nostra stessa indifferenza.

 

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Limiti

Post n°248 pubblicato il 06 Maggio 2008 da Mauretto777
Foto di Mauretto777

Eh... gli umani. Gli umani sono limitati. Anche l'uomo più forte del mondo...non sa alzar certo la terra e mettersela sulle spalle. Anche l'uomo più veloce del mondo non riesce a superar la velocità con cui si diffonde la sua stessa voce. Un costruttore saprà erigere il palazzo più alto e imponente di tutti gli altri costruttori che verranno? Il miglior amico saprà veramente esserci sempre ed accettarci per come effettivamente siamo? Il miglior partner, anche se si sforza al massimo non saprà soddisfar l'altro a pieno perché avrà sempre fatto troppo o troppo poco.
Gli umani in fin dei conti non sono onnipotenti e neppure onnipresenti. Gli umani fanno quello che fanno, quello che riescono. Vuoi per voglia, vuoi per impegni... vuoi anche solo perché in fondo... sono umani. Gli umani dimenticano impegni e talvolta anche valori. Gli umani hanno le mani piene e vorrebbero tener tra le dita ancora dell'altro. Quando un umano scrive, nel rileggere trova sempre qualcosa da correggere, da cambiare. Gli umani guardano avanti e troppo spesso vedono un monte di difetti ed errori, specie sulle altre persone.
Eh...gli umani...mentre io... già io. Io mi lamento di come sono gli altri e di come si comportano, ma in concreto che faccio di diverso? Quante volte guardo più agli altri anziché guardar a me stesso e a come e quanto mi propongo agli altri? Gli amici si vedono nel momento del bisogno... ma i miei amici quante volte mi vedono nel momento in cui loro hanno bisogno? Al partner dedico tutto me stesso facendo quello che mi piace fare... o che piace a lei... ma in realtà a lei cosa piace? Posso dire di ascoltarla veramente o ascolto solo quello che conferma le mie idee e i miei pensieri e mi chiudo quando un pensiero opposto raggiunge la soglia della mia pazienza. Caspita quante volte sbaglio... ma del resto, che ci posso fare. Sono un essere umano anch'io.

Errare è umano, ma anche un piccolo sforzo per migliorar se stessi è umano. Un piccolo sforzo da un piccolo umano. E se sbaglierò... Perché ad uno sbaglio deve sempre far fronte uno "Scusa, perdonami". Sia l'altro a giudicar se perdonarci o meno, a valutar il nostro impegno e la nostra dedizione nell'azione intrapresa, perché d'un dito puntato noi non vediam mai la punta... ma l'altro sì.

 
 
 

Spine

Post n°247 pubblicato il 21 Aprile 2008 da Mauretto777
Foto di Mauretto777

Oggi son andato a farmi una bella corsa in bici. Mi ero portato dietro pure l'attrezzatura per delle foto, ma non mi è parso di veder dei bei soggetti da fotografare. O meglio, qualcosa c'era, ma sarebbe stato meglio un bianco e nero, o forse ero io un po' perso nei miei pensieri.
Ero lì che pensavo infatti a quanto conti un pregiudizio.
I pregiudizi talvolta nascono da luoghi comuni, da modi di pensare altrui che non hanno un supporto oggettivo ma che spesso sono il frutto di battute e dicerie altrui. Vedasi i carabinieri o le bionde. Ma quanti conoscono abbastanza i carabinieri oppure le bionde per poter dire che quanto si dice è vero?
Talvolta i pregiudizi nascono anche da esperienze personali, da situazioni vissute e che ci hanno fatto trarre le nostre dovute conclusioni. Una ferita aperta per esempio, che come tutte le ferite tarda a rimarginarsi e che ti lascia ogni volta lì, come in sospeso, timoroso di pungerti ancora, perché ahimè una rosa è bella e la tentazione di afferrarla c'è, è forte, ma si è memori di una situazione precedente dove per disattenzione, per superficialità, per troppa fiducia ci si è sporti troppo, si è premuto troppo e così quella spina è entrata, ha leso la nostra carne e il nostro animo e così quel ruzzolone giù l'abbiam fatto per ritrovarci giù appunto, con qualche strappo nel vestito e nel cuore, con il corpo e l'anima ammaccati.
E piano piano ci si riassesta e si risale, per tornar a quell'equilibrio che più ci è proprio, come prima, anche se non è e non sarà più come prima. Perché prima non era successo. Ora è successo e non vogliamo che succeda più.
Ci viene porta un'altra rosa, ci vien chiesto ancora di guardare laggiù, lontano... e si ha paura. Si ha paura di stringer ancora quel delicato e bellissimo fiore, si ha paura di avvicinarsi troppo a quel limite per veder più da vicino quel che succede laggiù. E' una paura naturale, istintiva e giustificabile, perché ahimè se fa male o no, lo può sentire solo chi si è ferito, chi si è ferito prima.
Ma una rosa altro non è che un fiore, un fiore bellissimo che non manifesta a lungo la sua bellezza. Fiore delicato e dal significato intenso, profondo e che per questo forse io, osservatore estraneo a tutto quel che è successo, son lì che mi chiedo perché l'altra persona non la voglia prendere, perché non voglia avvicinarsi a quel parapetto per guarar quel paesaggio. Eppure quella rosa non è la stessa di prima, eppure quel parapetto non è pericolante come prima.
Poco conta ahimè che un bel fiore sia valutato per quel che è, perché "non c'è rosa senza spine". E anche se talvolta apprezzar qualcosa significa apprezzarne il bene e il male... si è ancora troppo feriti dentro per accettar il nuovo dono.
Io son me stesso, non son un altro. Di spine ahimé ne porterò anch'io, ma proprio perché in passato mi son punto nell'apprezzar il colore, il profumo di quel fiore, ora... lo rifarei ancora perché sol così mi sentirei libero, libero di affrontar quel che viene, libero di assaporar tutto quel che di bene mi viene, anche se ahimè qualche spina la risentirò affondar nella mia mano.

 
 
 

La vita cambia

Post n°246 pubblicato il 18 Aprile 2008 da Mauretto777
Foto di Mauretto777

Spesso si è insoddisfatti della propria vita. Un niente e qualcosa non va. A problemi si aggiungono problemi. Si tira avanti, fino però quasi a scoppiare e allora non ce la si fà più. Basta, si cambia. E per cambiare caspita ce ne vuole di forza, di coraggio. Perché a volte par d'esser soli contro il mondo, contro addirittura se stessi.
Le salite son sempre difficili. Forza di volontà, decisione, costanza... tutte cose molto importanti e fondamentali, che troppo spesso calano di fronte ai primi ostacoli. E così si inizia a vacillare, si ha paura di ricadere, di nuovo, che ancora le ferite non si sono cicatrizzate. Ci si aggrappa a qualcosa come una roccia apparentemente stabile o ci si fa forza con un bastone... un secondo di fiato perché rinfranca, ridà forza trovar un po' di stabilità, anche solo per un attimo. Guardarsi attorno per goder del presente... un'occhiatina giù, a veder il cammino percorso per poi rigirarsi subito e puntar alto, alla vetta. Non è mai facile, la stanchezza prima o dopo si fa sentire e non aiuta di certo. Talvolta vedi la vetta vicina, sei lì... dai un ultimo sforzo... ti basta allungare il braccio. Ti tiri su con le ultime forze che ti sono rimaste e mentre guardi a terra, piegato dalla fatica, respiri a fondo, un po' per l'affanno ed un po' perché una volta arrivati ogni respiro ti permette di godere ancora di più dei tuoi sforzi e dei tuoi sacrifici.
Rialzi lo sguardo, a cercar il cielo ed invece... ecco un'altra vetta, ecco un'altra salita, ecco altre difficoltà che si frappongono nella nostra vita.
La vita di una persona può cambiare. Sta soltanto a noi farlo. A noi il primo passo... e se altri vorrano starci accanto...

 
 
 

Facciamo due conti

Post n°245 pubblicato il 14 Aprile 2008 da Mauretto777
Foto di Mauretto777

Oggi stavo andando a votare.Avevo la tessera elettorale in mano e ho visto che per trovare uno spazio per apporre il timbro dovevo andar fin sull'altra pagina. Ho contato ben 12 timbri, 13 con quella di oggi e a partire dal 4 aprile del 2001. In poco più di 7 anni ben 13 elezioni. Vabbè, togliamo qualche referendum e qualche votazione locale... ma caspita, restan sempre tante porca miseria.
Una domanda ora mi terrorizza... a quando la prossima?

 
 
 

No grazie! 

Post n°244 pubblicato il 13 Aprile 2008 da Mauretto777
Foto di Mauretto777

Eccoci qua! Son arrivate ste benedette elezioni. La gente va a votare, attende alla tivù i sondaggi elettorali, fa battute in giro con gli amici su chi vincerà e quali promesse non verranno mantenute. Una cosa è certa, che per un po' ora non dovrò più ripeter quel disco "no grazie, non mi interessa" facendo slalom per le vie del centro tra i vari gazebi e i vari individui che con fare gentile mi proponevano l'opuscolo di questa o quella fazione. No al gazebo di destra, no al gazebo di sinistra, no a quello di centro, no alla ragazza della LILT. C'ho messo qualche secondo per capire la cappella che ho fatto. La LILT è la Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori, insomma è qualcosa con cui ahimè ho avuto a che fare e che tuttora non sfugge a certi argomenti a casa. Dir che mi son sentito una merda sarebbe dir poco, ma ahimè è stata tutta una successione di persone che mi si paravano davanti che non mi son reso conto che non si trattava di propaganda politica. Per la LILT poi ho rimediato, anche se delle scuse forse quella povera ragazza le meritava, sebbene avrebbe dovuto capire di mettersi altrove e non alla fine di un'area pedonale dove tra un gazebo e l'altro c'erano 2 metri se erano tanti. Diciamocelo però... tutta sta campagna elettorale ha svangato! Tutti a far promesse, tutti a far programmi a vantaggio dei più deboli, delle famiglie, delle aziende, dei giovani... In un'Italia che si deve rialzare e dove tutto si può fare... beh, posso solo sperare che per un altro bel po' non ci sia tutto questo bombardamento di buoni proponimenti che san più di presa in giro anziché delle promesse a degli elettori.

 
 
 
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Un blog di: Mauretto777
Data di creazione: 03/03/2006
 

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Età: 47
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Sul blog di una mia amica ho trovato questo box

"I bambini disabili nascono due volte: la prima li vede impreparati al mondo, la seconda è affidata all'amore e all'intelligenza degli altri" ( da "Nati due volte", di Giuseppe Pontiggia, 2000).

 

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