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GRAFFITI E POESIA

 

 

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Uno strano viaggio(fonte articolo web di RED+Wikipedia)

Post n°101 pubblicato il 27 Maggio 2010 da michelaxxy
 
Foto di michelaxxy

H.P. Lovecraft – ipotesi di un viaggio a Venezia

 


 

Howard Phillips Lovecraft (HPL)nasce il 20 agosto 1890 a Providence, nel Rhode Island (USA) e sempre a Providence muore prematuramente di un tumore nel 1937, a soli 46 anni.

È considerato lo scrittore “cult” del ventesimo secolo nel genere del sovrannaturale.

Proprio in molti dei suoi scritti, H.P. Lovecraft ha descritto entità mostruose ibride e anfibie, che provenivano da abissi acquatici e misteriose località lagunari e marine, abitate da esseri umani mutanti.
Le biografie ( Da D.W. Mosig e L. Sprague De Camp fino ad arrivare ad A. Derleth….) ce lo dipingono come un uomo timido ed introverso, afflitto da croniche fobie e dalla povertà che non gli ha dato scampo fino alla fine dei suoi giorni. Ufficialmente, non si è mai allontanato dal continente americano e dai luoghi natii, ai quali era per di più affettivamente legato.

Il giornalista romano Roberto Leggio, nel luglio del 2002, scopre tra le pagine consunte di un libro acquistato casualmente presso un antiquario di  Montecatini (Pistoia) uno scritto in forma di diario, tracciato a partire dal maggio 1926 e che riporta le tappe di un viaggio, iniziato dalla costa del New England degli Stati Uniti ed approdato a Venezia e nel Veneto, su uno specifico percorso che si snoda all’interno delle più remote zone del Polesine. All’interno, il diario presenta, inoltre, tutta una serie di appunti per la ulteriore stesura di racconti fantastici su ambienti marini e lagunari. Questi scritti si ispirano ai cosidetti Racconti Popolari del Filò e a varie leggende e ballate del Polesine. Il diario si rivolge ad un certo Alfred Galpin e reca la firma “Nonno Theobald”.
Alfred Galpin era un giovane scrittore americano ed era anche discepolo letterario di HPL, mentre lo stesso Lovecraft amava siglare la sua abbondante corrispondenza con i suoi discepoli più appassionati anche con la firma di “Grandpa Theo”, cioè appunto “Nonno Theobald”.

Il giovane scrittore, destinatario della lettera, risiedette effettivamente a Montecatini negli ultimi anni della sua vita insieme alla moglie italiana Isabella Panzini.

L’antropologo e storico del Polesine, Gianni Sparapan, ha verificato infine l’ipotesi secondo la quale Lovecraft nel 1926 avrebbe viaggiato in Italia e più specificamente avrebbe visitato le regioni del Delta del Po traendo addirittura ispirazione da quella visita e dai Racconti del Filò ascoltati, per i suoi racconti successivi al 1926. Tali racconti (tra cui La Maschera di Innsmouth, L’Orrore di Dunwich, Il Richiamo di Chtulhu, La Storia del Necronomicon) diedero maggiore lustro a Lovecraft, creando un peculiare filone “lovecraftiano” della letterature del sovrannaturale.

Piergiorgio Bellocchio e Andrea Marotti si sono a loro volta basati su questi studi per girare un documentario televisivo proprio su questo tema.

Viene tracciato l’itinerario descritto nel misterioso diario, itinerario che si snoda da  Venezia ai recessi più abbandonati del Delta del Po, cercando i segni del passaggio di uno straniero di nome “Theobaldus”.

I due autori hanno visitato anche la biblioteca Marciana di Venezia dove Theobaldus racconta di aver consultato il famoso libro proibito “Le Stanze di Dzyan”, il quale può avergli di fatto ispirato il favoloso “Necronomicon”, costantemente richiamato da Lovecraft nei suoi racconti, e hanno per di più soggiornato in alcuni paesini sperduti nel delta del Po, apprendendo l’esistenza di oscuri e secolari riti religiosi (come per esempio quelli della “Confraternita della Santissima Trinità dei Fradei di Loreo”) e raccogliendo dagli abitanti del luogo alcune leggende secolari, tra le quali quella sull’avvistamento dell’homosauro, una creatura anfibia metà uomo e metà pesce. Tutto sembra avere un nesso troppo stretto con i racconti di uno scrittore che è sempre vissuto dall’altra parte dell’oceano. E’ un caso se i libri che lo hanno reso celebre in tutto il mondo siano tutti successivi a quell’anno 1926?

Agli appassionati del sovrannaturale consiglio la consultazione dei maggiori esperti di Lovecraft e dei misteri italiani: Gianfranco De Turris, Sebastiano Fusco e Gianni Sparapan, Alfredo Castelli (creatore di Martyn Mistére), Eraldo Baldini (scrittore horror originario del Polesine), Chiara Crepaldi (antropologa del Polesine) Carlo Lucarelli (scrittore e autore televisivo).

Quanto a me, iniziai a leggere HPL molti anni fa, quando abitavo proprio a Venezia Centro Storico.

Michela

 

 

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In questo archetipo domina la pesantezza dell’elemento terra, grazie anche ad un intelletto fine e cinico, è capace di “rimettere alla massa” - incessantemente - tutti gli elementi che arrivano a lei dall’esterno.
Caratteristiche: radicamento, concretizzazione
Aspetti negativi: tristezza, solitudine, distruzione, pessimismo, inflessibilità, ostinazione, intellettualismo

 

 

Storiella per pensarci un pò su e ricordare tante vittime innocenti della stupidità umana...

IL PRETE, IL MINISTRO, LA TRANS A COSPETTO DI S. PIETRO

Un prete, un ministro ed una donna transessuale aspettavano ai cancelli di fronte a S.Pietro per poter entrare in paradiso.

Per primo parla il ministro: "Io ho sfamato gli affamati, vestito i poveri, ho sparso il Verbo per il paese."
E S.Pietro gli disse:"Hai fatto bene in terra ma hai peccato contro tuo fratello. Dovrai passare sette anni in purgatorio per riparare ai peccati commessi. Poi potrai entrare in paradiso."

Poi parlò il prete: "Io ho fatto quel che ha fatto mio fratello il ministro ed ho anche vissuto una vita di sacrificio, umiltà e castità. Ho servito solo Dio, rispettato le sue leggi ed ora mi offro incondizionatamente a Lui."
S.Pietro guardò i propri appunti e disse: "In effetti hai vissuto una vita pia e tuttavia persino tu hai peccato. Dovrai passare un anno in purgatorio ed espiare."

Quindi San Pietro si volse alla trans e disse: "Va pure cara, ti stanno aspettando."

Il prete e il ministro protestarono animatamente con S.Pietro: "Ma come? Noi con la nostra vita pia siamo condannati al purgatorio e quella lì, contro la quale ci siamo battuti e che abbiamo castigato per difendere ciò per cui abbiamo vissuto se ne va dritta dritta in paradiso?!"

E S.Pietro si gira verso i due e dice: "Si, lei è già passata all'inferno."

Amen

Riflettiamoci un pò sopra(considerati gli ultimi noti eventi)

 

 

 
 
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