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Irving Penn: my favourite

Nicole Kidman (Vogue)

Maestro della “Still life” dedicò molti suoi scatti

anche ad intellettuali, artisti e scrittori fino ad

approdare a scatti di taglio etnografico; proprio

per questo nel 1948 partì in Perù.

Volendo riproporre lo stesso scenario

in ogni partedel mondo, nel 1967 creò

uno studio fotografico da viaggio,

nacque quindi la serie dei “Worlds in a small room” 

 in cui l’etnografia si fonde con la moda.

Irving Penn è colui che ha lanciato l’estetica del

 “less is more”cioè ottenere un’immagine suggestiva

riducendola al minimo essenziale.
 

                              Jean Cocteau

"Un buon fotografo è una persona che comunica un fatto,

tocca il cuore, fa diventare l'osservatore una persona diversa".

I.P 

...ed anche Salvador Dalì è finito nell'angolo...

Si arriva così al ruolo importantissimo che viene attribuito allo sfondo

sulla quale i suoi soggetti possono esprimere a pieno la loro personalità

ed allo stesso tempo vengono valorizzati l’abbigliamento e gli accessori.

Cerca sempre di fondere le espressioni assunte dai soggetti con le forme

degli abiti, attraverso la sua tecnica li aiuta a comunicare tutto ciò che

nella loro vita non avrebbero mai mostrato.

Louise Bourgeois (scultrice- 1938- 2010)

Meno conosciuti sono i suoi nudi realizzati negli anni’50, anche in questo caso

riesce ad essere un innovatore efficace portando in primo piano la morbidezza

del corpo femminile, una carnalità ed una sensualità che sfocia nella purezza

e non nella volgarità, una nuova alternativa alla moda di quell’epoca in cui

il fotografo mette tutto se stesso.

" In fondo la fotografia è il modo più sbrigativo per fare una scultura"

Irving Penn