Blog
Un blog creato da ciemmetre il 10/01/2007

le parole son pietre

fanno male, pazienza!

 
 

ULTIME VISITE AL BLOG

ciemmetrecassetta2bimbayokoREGINA.LEONESSAFanny_Wilmotpantaleoefrancaseveral1channelfycarloreomeo0estremalatitudinepa.ro.lescrittocolpevolevasileantonioto_revive
 

ULTIMI COMMENTI

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Ottobre 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
  1 2 3 4 5 6
7 8 9 10 11 12 13
14 15 16 17 18 19 20
21 22 23 24 25 26 27
28 29 30 31      
 
 

 

« pontivarie ed eventuali »

Alto Adriatico

Post n°699 pubblicato il 19 Ottobre 2015 da ciemmetre

Bastano un'ora e cinquanta di treno, tra Veneto e Friuli e ci si addentra nella Venezia-Giulia. Lei è sempre ferma allo stesso posto, immobile ed austera, semplice ed aspra; la citta che vive di vento e di commercio. La città dalle cinque lingue che fu viadotto dell'est e resterà sempre con questa caratteristica.

Trieste profuma di porto e di ruggine ed esalta il neoclassico che la riveste come una vestaglia da sera. I suoi seni sono i corposi colli che sporgono imperiosi in attesa che il vento le scompigli i capelli; il suo ventre è il Borgo Teresiano che fu grasso di mercati e commerci, i suoi piedi sono le vie e la Piazza Granda che si affaccia sul mare. Di Trieste non puoi sapere che viso possa avere perchè è il viso di ogni donna che si ama disperatamente; di Trieste so tutto e non so nulla fatto salvo che è mia, come è mia la nostalgia che me la fa desiderare.

Trieste non sa raccontare poesie e nemmeno filastrocche, però sa incantare l'astante, perchè è donna incantatrice, senza trucco o belletto, con i capelli scomposti invita nel suo grembo al riposo o al semplice dialogo. Fuma sigarette o beve caffè, viziosa città che riposa i piedi nel mare con i seni al vento.

Trieste sa cullare e lasciare sempre un segno anche se non vuoi che ti tocchi, è una città che affatica l'ospite e lo delizia con vista e gusti. Ubriaca di vini declina nel sonno dei tramonti quando il vento di cui è figlia la copre da est, allora la sinfonia diventa un suono cupo che ricorda cosa siamo e chi comanda.

Trieste, ci bevo sopra. e a te dedico

Suonata per due pianoforti e orchestra in d min k 448 di W.A. Mozart

 

La URL per il Trackback di questo messaggio è:
https://blog.libero.it/ciemme3/trackback.php?msg=13295606

I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
Nessun trackback

 
Commenti al Post:
to_revive
to_revive il 23/10/15 alle 19:07 via WEB
Trieste; Risiera di san sabba dove mio padre passò in transito per la Germania. Trieste la vergogna di chi sapeva e taceva. Da figlia di una concertista io a questa città associo dalla Sinfonia nr. 3 di Beethoven, la marcia funebre.
 
ciemmetre
ciemmetre il 25/10/15 alle 21:20 via WEB
Trieste ha mille visi che si affacciano sulla storia. Ciò che scrivo è contestuale al tempo in cui vivo ora e ai ricordi che porto con me. Quando arrivo la città si allarga con due braccia enormi, non mi parla degli orrori che nasconde e che non può cancellare. Orrori che conosco bene solo come testimonianza, sia chiaro. Trieste dominata dai tedeschi, liberata dai titini infine gestita dall'amministrazione alleata. Una storia complessa e difficile che scarto a priori perchè non sto stilando un saggio e nemmeno una relazione storica. Trieste che impose vendette autoritarie e uccisioni sistematiche da parte di chi imponeva un regime cruento. E ciò deprime il cuore; ma i fatti e gli avvenimenti fanno parte della storia l'attraversano lasciando il passo agli eventi successivi. Poi il tutto si calma, l'orchestra riprende le prove e inizia il concerto per archi e fiati; oppure pianoforte se si preferisce. Ma la scelta è soggettiva e legata a ciò che ispira una città; questa città. Quindi Mozart, se non Brahms: concerto n.1 in re min. per pianoforte e orchestra op 15. Buona serata
 
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.
 
 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963