Creato da cinciarella10 il 13/10/2014

L'ODORE DELLA NOTTE

… la notte, secondo l’ora, cambia odore …

 

 

« Noi siamo con la Grecia ...Tarantella »

… il nodo cominciò a sciogliersi …

Post n°304 pubblicato il 10 Febbraio 2015 da cinciarella10
 

 

  


Il nastro rosso

Bill fischiava una melodia jazz. "Stasera è la notte!" pensò. Camminava per Central Park per incontrare la sua bella ragazza,Sally.
C'era ancora neve sul terreno, ma Bill sentiva l'odore di primavera nell'aria, l'anello di fidanzamento tintinnava nella sua tasca: "Un matrimonio a giugno sarebbe perfetto."
Bill vide Sally che scendeva lungo la strada verso di lui e le corse incontro, la prese tra le braccia e la fece girare, lei urlò dalla gioia. Bill la fece sedere su una panchina del parco e si inginocchiò davanti a lei. "Sally",  disse: "tu sei la ragazza più bella che io abbia mai incontrato. Io ti amo e voglio che tu sia mia moglie. Mi vuoi sposare?"
Sally rise e disse: "Sì,  ti sposerò."
Mentre Bill guardava con amore la sua futura sposa, i suoi occhi indugiarono sul velluto rosso del nastro che Sally  portava sempre al collo.
"Perché porti sempre quel il nastro rosso?" Chiese Bill.
Sally disse: "Bill, non devi mai prendere il mio nastro rosso!"
Bill sorrise a Sally e lasciò perdere il nastro.
I due si sposarono in giugno, trovarono una bella casetta in un bel quartiere e si trasferirono. Bill comprò a Sally molti abiti eleganti ma lei con ogni vestito indossava sempre il suo nastro rosso, la cosa sembrava molto strana al marito, ma Sally sorrise e disse: "Non devo togliermi il nastro rosso."
Dopo alcuni anni, i due scoprirono di aspettare un bambino e la notizia li rese molto felici, parlarono con i loro amici che avevano già dei bambini e poi passarono tutta la notte a raccontarsi cosa avevano imparato da ognuno. 
Quando arrivò il grande giorno, Sally disse al marito, "Informa il medico che non devo togliermi il nastro rosso!"
L'uomo era frustrato, ma promise alla moglie che lo avrebbe detto al medico. Quando il bambino nacque, Bill portò dei fiori alla moglie. "Grazie per i fiori, Bill», disse Sally. "E grazie per aver detto al medico di non togliermi il nastro rosso."
Bill non capiva perché il nastro rosso era così importante.
"Vuoi tenere il piccolo Billy?" Chiese Sally.
Bill, Sally, e il piccolo Billy vissero felici per molti anni nella piccola, bella casa nel  bel quartiere.
Quando il piccolo Billy crebbe, a volte cercava di tirare il nastro rosso della mamma ma lei prendeva delicatamente le piccole mani tra le sue e gli diceva: "Mamma non deve mai, mai togliersi il nastro rosso!"
Il nastro rosso ossessionò Bill per lungo tempo, amava  Sally con tutto il suo cuore, ma non riusciva a capire il suo bisogno di indossare il nastro rosso.
Dopo molti anni ebbe un'idea. "Il nostro anniversario è in arrivo, le comprerò una bella collana e lei si toglierà quel nastro per indossarla!"
Il giorno dell'anniversario i due andarono in un ristorante di lusso con vista su Central Park e gustarono una deliziosa cena, poi Bill diede a Sally una scatola di velluto che conteneva una bella collana di diamanti. Lei aprì la scatola, sorrise, e le si riempirono di lacrime gli occhi. Il marito le mise la collana al collo e cominciò a toglierle il nastro rosso.
Sally lo fermò e disse, "Non devi mai prendere il mio nastro rosso!" Bill si appoggiò allo schienale del sedile con uno sbuffo.
Guardò Sally e scosse la testa. "Non riesco a capire", disse.
Sally dolcemente mise la collana di diamanti nella scatola di velluto e chiuse il coperchio. "E' bella, la terrò come un tesoro per sempre," disse "Ma non devo mai togliere il mio nastro rosso."
"Perché?" Chiese Bill, come aveva fatto per tanti anni.
Lei sorrise tristemente e scosse la testa, ma non gli rispose.
A tarda sera Bill era ancora sveglio. "Ho amato di Sally per più di venti anni. Ma lei insiste a indossare quell' orribile nastro rosso intorno al collo. Penso che sia giunto il momento di scoprire il perché." Si alzò dal letto e si fermò accanto alla moglie che dormiva e cominciò a tirare lentamente il nastro, il fiocco cominciò a sciogliersi e il nodo si allargò, l'uomo fece scivolare il dito sotto il nodo e tirò.
ZIP! Il nastro rosso era stato tolto.
POP! La testa di Sally si staccò, rotolò a destra sul pavimento, rimbalzando al chiaro di luna!
Una grossa lacrima cadde dall'occhio di Sally.
"Ti avevo avvertito!" disse.

da RaccontidiFata

 
 
 
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CINCIARELLE



 

I POETI LAVORANO DI NOTTE



I poeti lavorano di notte
quando il tempo
non urge su di loro,
quando tace il rumore della folla
e termina il linciaggio delle ore.
I poeti lavorano nel buio
come falchi notturni od usignoli
dal dolcissimo canto
e temono di offendere Iddio.
Ma i poeti, nel loro silenzio
fanno ben più rumore
di una dorata cupola di stelle.

Alda Merini, da "Destinati a morire"

 

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DANZA DELLE STREGHE


Le streghe non si vedono,
ma le streghe ci sono
Nel buio si radunano,
in riva a fiumi e laghi
Corrono senza un frullo,
volano senza un suono
Non le sentono gli uomini,
non le vedono i maghi.

Le streghe sono magiche,
le streghe sono donne
Incendiano le tenebre
con le risa e la danza
Fanno ruotar mantelli,
le favolose gonne
Finché dura la notte,
finché ne hanno abbastanza.

E gli umani le cercano,
le vogliono vedere
Curiosi delle favole,
stupiti delle grida.
E furtivi si accostano,
chini nelle ombre nere
Tremanti di paura,
ubriachi di sfida.

Ma le streghe li sentono,
corrono sulle sponde
Sopra le acque fuggono,
gioiose equilibriste
E per gli umani restano
i cerchi delle onde
Come gonne che ridono:
"Le hai viste? Non le hai viste?"

Bruno Tognolini
da Melevisione
Il libro nero di Strega Salamandra
Giunti Junior Editore

 

BIANCA TRA LE FOGLIE

 

RIMA DELLA RABBIA GIUSTA



Tu dici che la rabbia
che ha ragione
È rabbia giusta
e si chiama indignazione
Guardi il telegiornale
Ti arrabbi contro
tutta quella gente
Ma poi cambi canale
e non fai niente
Io la mia rabbia giusta
Voglio tenerla in cuore
Io voglio coltivarla
come un fiore
Vedere come cresce
Cosa ne esce
Cosa fiorisce
quando arriva la stagione
Vedere se diventa
indignazione
E se diventa,
voglio tenerla tesa
Come un'offesa
Come una brace
che resta accesa in fondo
E non cambia canale
Cambia il mondo

Bruno Tognolini
da "Rime di Rabbia", Salani Editore

 

FILASTROCCA LIBERA




Libero, libera, liberi tutti
Libero l'albero e libero il seme
Liberi i belli di essere brutti
Le volpi furbe di essere sceme
Il fiume libero d'essere mare
Il mare libero dall'orizzonte
Libero il vento se vuole soffiare
Liberi noi di sentircelo in fronte
Libero tu di essere te
Libero io di essere me
Liberi i piccoli di essere grandi
Liberi i fiori di essere frutti
Libero, libera, liberi tutti

Bruno Tognolini,
da Rima rimani, Salani 2002

 

SCONGIURO CONTRO IL NAZISMO FUTURO




Gli abbiamo detto
che la rabbia non è bene
Bisogna vincerla,
bisogna fare pace
Ma che essere cattivi
poi conviene
Più si grida, più si offende
e più si piace
Gli abbiamo detto
che bisogna andare a scuola
E che la scuola com'è
non serve a niente
Gli abbiamo detto
che la legge è una sola
Ma che le scappatoie sono tante
Gli abbiamo detto
che tutto è intorno a loro
La vita è adesso,
basta allungar la mano
Gli abbiamo detto
che non c'è più lavoro
E quella mano
la allungheranno invano
Gli abbiamo detto
che se hai un capo griffato
Puoi baciare 
maschi e femmine a piacere
Gli abbiamo detto
che se non sei sposato
Ci son diritti
di cui non puoi godere
Gli abbiamo detto
che l'aria è avvelenata
Perché tutti
vanno in macchina al lavoro
Ma che la società sarà salvata
Se compreranno
macchine anche loro
Gli abbiamo detto tutto,
hanno capito tutto
Che il nostro mondo è splendido
Che il loro mondo è brutto
Bene: non c'è bisogno di indovini
Per sapere che arriverà il futuro
Speriamo 
che la rabbia dei bambini
Non ci presenti
un conto troppo duro

Bruno Tognolini
da "Rime di Rabbia", Salani Editore
 

I PIEDI
---------------------------------

 

Salgono i piedi per la salita, 
passo per passo finché è finita.
Scendono i piedi per la discesa,
giù verso il basso
che il passo non pesa. 
Piedi leggeri, passi pesanti, 
lungo i sentieri
che portano avanti. 
Passi di marcia rivoluzionaria: 
testa per terra, piedi per aria. 

Bruno Tognolini
da "Rimelandia" 
Il giardino delle filastrocche
Mondadori Newmedia

 

DANZA ARABA

 

JAZZ

 

TEATRO



"Il mio scopo non è insegnarvi a recitare, il mio scopo è aiutarvi a creare un uomo vivo da voi stessi. Il materiale per crearlo dovete prenderlo da voi stessi, dalle vostre memorie emotive, dalle esperienze da voi vissute nella realtà, dai vostri desideri e impulsi, da elementi interni analoghi alle emozioni, ai desideri e ai vari elementi del personaggio che impersonate ... Imparate ad amare l'arte in voi stessi e non voi stesse nell'arte."

Konstantin Sergeyevich
Stanislavskij

 

CINEMA

"Il cinema è composto da due cose: uno schermo e delle sedie. Il segreto sta nel riempirle entrambe." Roberto Benigni

 

GENERALE



Generale,
il tuo carro armato
è una macchina potente.
Spiana un bosco
e sfracella cento uomini.
Ma ha un difetto:
Ha bisogno di un carrista.

Generale,
il tuo bombardiere è potente.
Vola più rapido d'una tempesta
e porta più di un elefante.
Ma ha un difetto:
Ha bisogno di un meccanico.

Generale,
l'uomo fa di tutto.
Può volare e può uccidere.
Ma ha un difetto:
può pensare.

Bertolt Brecht

 

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