Creato da circololenci il 06/12/2005
circolo del PRC Genova San Teodoro

Area personale

 
Citazioni nei Blog Amici: 7
 

Tag

 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

FACEBOOK

 
 

Ultime visite al Blog

sandysandy63n_vanoromifmrenzo1455sisto71lo_snorkiottuso4albe_bertomichele.pagano74small01tftfyftyfunamamma1tatogulpNotte31vincenzoaragona
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 

 

« «La Sinistra europea e l...Parla Fernando Lugo, per... »

«I Dico? Un'aberrazione come pedofilia e incesto»

Post n°173 pubblicato il 03 Aprile 2007 da circololenci

immagine

Per il cardinale Angelo Bagnasco riconoscere attraverso i Dico le convivenze di quasi tre milioni di italiani equivarrebbe a riconoscere la pedofilia e la pratica dell'incesto. L'offesa, sprezzante e gratuita, rappresenta l'ultimo attacco ai Dico, ed è stata lanciata dal nuovo presidente della Cei venerdì nel corso di un incontro tenuto a Genova con i rappresentanti della stampa cattolica.
Diffuse ieri, le parole di Bagnasco suscitano la reazione indignata delle associazioni omosessuali, ma anche dei ministri Pecoraro Scanio, Pollastrini e Ferrero, che si sono augurati che i concetti espressi dal cardinale siano stati mal interpretati. E in serata, mentre il Guardasigilli Mastella insieme a tutto il centrodestra fa quadrato attorno a Bagnasco, arriva una secca rettifica arriva dalla stessa Arcidiocesi di Genova. «L'intervento di monsignor Bagnasco è stato male riportato con titolazioni e sintesi sommarie che risultano parziali e fuorvianti», spiega una nota dell'Arcidiocesi, mentre lo stesso leader del centrodestra prende le distanze dai suoi: «E' diritto dei rappresentati della Chiesa esprimere le loro opinioni - dice infatti Silvio Berlusconi - così come è diritto dei cittadini comportarsi in coscienza e intelletto, in piena libertà. Questo è uno Stato laico».
Equivoci o meno, stando ai virgolettati riportati sull'incontro avuto venerdì dal capo dei vescovi, le affermazioni di Bagnasco sembrano abbastanza chiare. Il presidente della Cei interviene ancora una volta sui Dico, dopo la nota con cui la stessa conferenza espiscopale pochi giorni fa ha reso pubblica la sua posizione contraria al disegno di legge del governo. Serve «un criterio di giudizio per valutare il bene e il male, il vero dal falso», dice il cardinale, che poi, retoricamente, chiede alla platea: Perché dire di no a varie forme di convivenza stabile giuridicamente, di diritto pubblico riconosciute e quindi creare figure alternative alla famiglia?. Perché dire di no? Perché dire di no all'incesto come in Inghilterra, dove un fratello e una sorella hanno figli, vivono insieme e si vogliono bene? Perché dire di no al partito dei pedofili in Olanda se ci sono due libertà ce si incontrano? E via discorrendo, perché poi bisogna avere in mente queste aberrazioni secondo il senso comune e che sono già presenti almeno come germogli iniziali».
Il tempo necessario alle agenzie per battere le affermazioni di Bagnasco, e si scatena il putiferio. «Il paragone tra le convivenze e la pedofilia o l'incesto è gravissimo e, oltre a essere insensato, offende milioni di persone», afferma il ministro dell'Ambiente Alfonso pecoraro Scanio, mentre il ministro Barbara Pollastrini, con Rosy Bindi autrice del testo di legge sui Dici, si dice «stupefatta dall'utilizzo di espressioni che trascendono il dissenso legittimo da una proposta di legge e che finiscono col ferire la dignità delle persone e della loro vita». Dura la reazione anche di Aurelio Mancuso, segretario nazionale dell'Arcigay: «La Chiesa cattolica ha in piedi cause in tutto il mondo perché i suoi preti molestano bambini e bambine - dice Mancuso - Quindi il capo della Cei invece di offendere le coppie omosessuali e conviventi, chieda scusa per le aberrazioni di cui si macchiano tanti sacerdoti». «Bagnasco tiene insieme cose ce non hanno nulla in comune», è invece il commento del ministro della Solidarietà Paolo Ferrero. «La libera scelta delle persone adulte di convivere, costruire una relazione di reciproca responsabilità come i Dico è il contrario della pedofilia, dell'abusare di soggetti deboli e della violenza». Unico esponente di governo controcorrente, Clemente Mastella: «Non è possibile - dice infatti il ministro della Giustizia - che ogni volta che qualche vescovo o il presidente della Cei interviene su cose normali, di buon senso religioso e laico, ci siano intemperanze, atteggiamenti un po' isterici. Mi pare insopportabile questa stagione in cui ognuno vuole spiegare alla Chiesa quello che deve fare».
A fare buona compagnia al Guardasigilli ci pensa il centrodestra, compatto nella difesa delle affermazioni delle cardinale (e poi smentite dallo stesso). E così se per Francesco Storace (An), «Bagnasco ha detto elementari verità,che non c'entrano niente con le presunte offese di cui parla Pecoraro Scanio», spetta al leghista Roberto Calderoli esprimere al meglio le posizioni dell'opposizione: «I Dico stanno alla pedofilia e all'incesto come le droghe leggere stanno alle droghe pesanti - afferma -.e purtroppo è triste che chi sta dalla parte delle droghe leggere, oggi è dalla parte dei Dico».
immagine
Dopo le affermazioni di Bagnasco contro i Dico, qualcuno ha scritto sul portone della cattedrale di S. Lorenzo a Genova "Bagnasco vergogna" e adesso l'alto prelato è sotto scorta della polizia. Ogni volta che metterà un piede fuori dalla cattedrale sarà circondato da una scorta armata.Effettivamente è una minaccia di morte pesantissima la richiesta di indignarsi per un' affermazione del genere....una scorta armata è sicuramente quello che serve per difendere il monsignore da uno scribacchino indignato da dichiarazioni non rispettose per le opinioni altrui.....MA VERGOGNATEVI!!!
bradipo

 
immagine

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
Vai alla Home Page del blog
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963