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PLUTARCO

Post n°19 pubblicato il 18 Febbraio 2010 da cirl


Tu vuoi sapere secondo quale criterio Pitagora si astenesse dal mangiare carne, mentre io mi domando con stupore in quale circostanza e con quale disposizione spirituale l'uomo toccò per la prima volta con la bocca il sangue e sfiorò con le labbra la carne di un animale morto;[...]

Qualcuno potrebbe dire che i primi uomini a mangiare carne furono sollecitati dalla fame. In effetti, non perché vivessero fra desideri illegittimi, né perché disponessero del necessario in abbondanza essi pervennero a questa pratica, sfrenatamente abbandonandosi a inammissibili piaceri contro natura. Anzi, se in questo momento ritornassero in vita e riacquistassero la voce, essi direbbero:  "Beati e cari agli Dei voi che vivete adesso! Che epoca vi è toccata in sorte, quale smisurato possesso di beni godete e vi dividete! Quante piante nascono per voi, quanti frutti vengono raccolti: quanta ricchezza potete mietere dai campi, quanti prodotti gustosi cogliere dagli alberi! Vi è lecito anche vivere nell'abbondanza senza il rischio di contaminarvi. Noi, al contrario, abbiamo dovuto far fronte al periodo più cupo e terribile del mondo, perché ci siamo trovati in una condizione di grande e irrimediabile indigenza fino dalla nostra prima comparsa sulla terra. [...]

Ma voi, uomini d'oggi, da quale follia e da quale assillo siete spronati ad avere sete di sangue, voi che disponete del necessario con una tale sovrabbondanza? Perché calunniate la terra, come se non fosse in grado di nutrirvi? [...]

Non vi vergognate di mischiare i frutti coltivati al sangue delle uccisioni? Dite che sono selvatici i serpenti, le pantere e i leoni, mentre voi stessi uccidete altre vite, senza cedere affatto a tali animali quanto a crudeltà. Ma per loro il sangue è un cibo vitale, invece per voi è semplicemente una delizia del gusto".

...Non mangiamo di certo leoni e lupi per nostra difesa; al contrario, questi li lasciamo stare, mentre catturiamo e uccidiamo le bestie innocue e mansuete, prive di pungiglioni e di denti per morderci: creature che, per Zeus, la natura pare aver generato per la loro bellezza e leggiadria...

..."Consideriamo senz'altro assurda la convinzione di quanti affermano che l'uso di mangiare la  carne abbia un'origine naturale. Che l'uomo non sia carnivoro per natura, è provato in primo luogo dalla sua struttura fisica. Il corpo umano infatti non ha affinità con alcuna creatura formata per mangiare la carne: non possiede becco ricurvo, né artigli affilati, né denti aguzzi, né viscere resistenti e umori caldi in grado di digerire e assimilare un pesante pasto a base di carne. Invece, proprio per la levigatezza dei denti, per le dimensioni ridotte della bocca, per la lingua molle e per la debolezza degli umori destinati alla digestione, la natura esclude la nostra disposizione a mangiare la carne.

Se però sei convinto di essere naturalmente predisposto a tale alimentazione, prova anzitutto a uccidere tu stesso l'animale che vuoi mangiare. Ma ammazzalo tu in persona, con le tue mani, senza ricorrere a un coltello, a un bastone o a una scure. Fa come i lupi, gli orsi e i leoni, che ammazzano da sé quanto mangiano: uccidi un bue a morsi o un porco con la bocca, oppure dilania un agnello o una lepre, e divorali dopo averli aggrediti mentre sono ancora vivi, come fanno le bestie. Ma se aspetti che il tuo cibo sia morto e se la vita presente in quelle creature ti fa vergognare di goderne la carne, perché continui a mangiare contro natura gli esseri dotati di vita?

Eppure, neanche quando l'animale è morto lo si potrebbe mangiare così come si trova, ma si lessa, si arrostisce, si modifica la sua carne per mezzo del fuoco e delle spezie, alterando, trasformando e mitigando  con innumerevoli condimenti il sapore del sangue, affinché il senso del gusto, tratto in inganno, possa accettare quanto gli è estraneo. [...]

Per di più, non solo l'uso di mangiare la carne è contro natura per il corpo, ma ottunde anche l'anima per il senso di pienezza e di sazietà che produce: "Il vino e l'uso smodato della carne rendono forte e robusto il corpo, ma indeboliscono l'anima" [...]

Gli orci vuoti risuonano quando vengono percossi, ma una volta riempiti non rispondono ai colpi. Gli oggetti sottili di bronzo trasmettono in cerchio il suono, finché qualcuno non lo soffochi e non lo attutisca ponendovi sopra la mano, mentre il colpo si propaga circolarmente.

L'occhio, riempito da un eccesso di liquido lacrimale, resta appannato e indebolito nella funzione che gli è propria. Se guardiamo il sole attraverso l'aria umida e una cortina di grevi vapori, non lo vediamo limpido né splendente, ma cupo, caliginoso e con raggi tremolanti. Allo stesso modo, passando attraverso un corpo torbido, sazio e appesantito da cibi impropri, la luce e lo splendore dell'anima risultano necessariamente indeboliti e confusi; e sono sviati e instabili, poiché l'anima non ha fulgore e forza per i sottili e impercettibili fini delle nostre azioni.

Al di là di tali considerazioni, non credi che sia una cosa straordinaria l'abitudine a un comportamento umano? Chi farebbe infatti del male a un uomo, se lui stesso è tanto mitemente e umanamente disposto verso creature estranee e appartenenti a una specie diversa?

 
 
 

***

Post n°18 pubblicato il 02 Dicembre 2009 da cirl

MANGIARE CARNE E' IMMORALE

 
 
 

leggete

Post n°17 pubblicato il 26 Novembre 2009 da cirl

"...non uccidete nè uomini, nè animali, né il cibo che va nella vostra bocca... se vi nutrite di cibi vivi questi vi vivificheranno, se uccidete il vostro cibo, il cibo morto vi ucciderà... la vita viene dalla vita, dalla morte viene sempre la morte... ciò che uccide il vostro cibo, uccide anche le vostre anime... i vostri corpi diventano ciò che mangiate, come le vostre anime diventano ciò che voi pensate... perciò non mangiate ciò che il gelo e il fuoco hanno distrutto, perché i cibi bruciati, gelati e decomposti, bruceranno, geleranno e decomporranno il vostro corpo... mangiate frutti ed erbe alimentati e maturati dal fuoco della vita..."

 
 
 

OSTAGGI DI CADAVERI

Post n°16 pubblicato il 12 Settembre 2009 da cirl

Langhirano e il suo Festival: una barbara, inutile filiera della carneficina quotidiana!
E' l'assedio dei "morti viventi"

Io mi chiedo come possa esserci tanta stupidità, ignoranza, ma soprattutto insensibilità!!
A Langhirano si celebra il Prosciutto di Parma. Gli organizzatori: "Oltre 50.000 visitatori!! Un successo che si ripete. Il paese è in festa". Gente accorrete! Ce n'è per tutti!

Prendo Langhirano come esempio più eclatante e noto. Sullo stesso piano possiamo mettere altri paesi non solo di Parma, ma dell'Italia, del mondo. Basti pensare che è per gli americani la festa del "Ringraziamento" dove si festeggia con il massacro dei tacchini anziché dei maiali. I piatti cinesi a base di cani e gatti, dopo una morte atroce. Per non parlare del rito della crudele macellazione ebraico-islamica: l'animale vigile viene sgozzato (iugulazione) e lasciato morire per dissanguamento, legato a terra su un fianco.
Ma quale Dio feroce, quale sciagurata Credenza o Legge vi consentono questo genocidio seriale continuato!

Il sacrificio degli animali in tavola adorna sempre le festività dei disumani... della civiltà!
Una dimensione macabra, triste che la dice lunga sulla qualità etica che prevale nel mondo. Un abbattimento, fin dal concepimento, della dignità di ogni forma di vita... che si ripercuote poi nella vita dell'uomo.
E' lo scoramento di fronte a tanta miseria programmata e organizzata.

Persone cresciute e allevate per sterminar animali. Ancora in fasce con gli omogeneizzati di pollo, tacchino... e poi a scuola, dove insegnano che vi sono animali da compagnia e da mangiare, felici di esserlo! Di stare nelle gabbie. Quello sarebbe il loro ruolo nel mondo. Animali ridotti a bestie!
I giovani li portano nell'ipocrisia delle fattorie didattiche! E crescono con salumi cancerogeni, carni ricche di antibiotici, merendine con il sangue del latte, le uova della carneficina e il veleno dello zucchero. Per non parlare degli ingredienti, dannosi e incomprensibili ai consumatori, inseriti spesso con formule note agli addetti... per conservare o per drogare il palato.
Bibite devastanti, prodotti con miscele da far rabbrividire. Scatolette e vaschette con salme stagionate e fresche! E così si è creato un mondo di obesi, malati cronici, violenti capaci di depredare il mondo per la carne quotidiana. E' il risultato delle conquiste sociali: consumatori drogati!

Questa ipocrisia imperante quale giustificazione può avere? Il profitto! Eh sì! Per il profitto si distrugge l'uomo, il mondo, gli animali. Persone incoscienti e inconsapevoli... il nazismo su scala seriale! Tutti in fila a gassificarsi! Una vergogna per l'umanità! Finanziata con risorse pubbliche. Industrie costruite per il disastro e che vivono sulla morte quotidiana... E si ritrovano spensierati a mangiarsi tutti insieme i loro cadaveri, appagati della morte in bocca e disquisiscono sulla dolcezza, sul salato, sui tempi di stagionatura, sul grasso e sul magro... senza che il minimo dubbio etico li assalga, un ripensamento li faccia riflettere. Orde di gente tutti i giorni ad allevare, trasportare, macellare, squartare, sezionare, stagionare, insaccare, vendere, consumare... una feroce folla invaghita di pezzi o derivati d'animali trattati sulle borse internazionali.
Un rito alla violenza senza veli, ma celebrato, pubblicizzato... sostenuto, incoraggiato. Distretti DOP o IGP! Se produci un danno hai benefici, sei remunerato e insignito di medaglia!
E pensare che tutti potrebbero nutrirsi e vivere meglio senza questa barbara, inutile filiera della carneficina quotidiana!... governata da predatori e generata sull' ignoranza popolare.

Queste facce!! Queste facce da bestie! Se si guardassero allo specchio, se si interrogassero, non vivrebbero più! Divengono malati patologici, li vedi, tutti quei rigonfi di cadaverina che sprigionano dai pori... quella puzza che emanano miscelata dai sudori e profumi... con le viscere ricolme di carne in decomposizione... e muoiono già putrefatti ignari del danno prodotto all'umanità! Sono gusci vuoti. Simulatori, bari. Maschere della paura e dell'ignominia. Una vita al massacro, per il profitto, celebrati e riveriti! E' la violenza dei potenti, il silenzio degli approfittatori, nella gioia dei consumatori. L'alienazione vissuta con entusiasmo!!... nella tristezza permanente dell'anima sepolta viva. E' l'assedio dei "morti viventi", ma si finge una vita normale. (Parma, 08/09/2009)

Luigi Boschi

 
 
 

VERO

Post n°15 pubblicato il 25 Giugno 2009 da cirl

Quanto difficile trovare ormai persone vere.
Quelle persone che dicono quel che pensano.
Che fanno quel che sono.
Siam circondati da una rappresentazione immensa,
dove l'io vero,
fatto di emozioni, sensibilità, affetti, passioni... saperi,
è dimenticato, ripiegato
nel bagagliaio o in soffitta...
o peggio, sepolto dimenticato.
Poche le persone vere, ormai rare.
Tutti che rappresentano qualcosa...
di fatto il nulla... in attesa della pensione.
Anche l'imitazione della rappresentazione,
la sua parodia... sì, va bene...
Una gabbia dove stare... per favore!
La libertà, No!...
è da conquistare!
Ma tu chi sei? Gli chiedi.
Non lo sanno
e rimandano al biglietto da visita:
idioti in giacca e cravatta!...
in gonna e t-shirt.
Scoppiati in quantità.
Una stereotipata nullità che dilaga.
Di vero è rimasta la miseria
di una non vita in non luoghi.
E se ti azzardi ad esser vero
sei annullato, emarginato
dalla società del servizio rappresentativo...
disturbi le manovre, risvegli il pensiero.
I poteri forti dilagano,
tengono per i coglioni, se li hanno,
le figurine messe lì, senza autorevolezza,
nella finzione democratica
a servire l'arancida sbobba quotidiana.
Un sistema di matrioske infinito...
la stupidità che inebria
ogni forma di pensiero.
Successo e potere,
l'unica aspirazione...
Come? Non importa!
E lasciano un luogo di
violenza, depressione e prostituzione.

Le parole han perso di senso e significato
riempiono un'aria fetida.
Pollastri e Porchette allo spiedo,
Grigliate miste,
Follie allo sbaraglio.
La vita ridotta a un depravato reality mediatico
noioso e insignificante, ma voluto.
Lo spettacolino
azzera ogni pensiero,
annebbia ogni visione
reprime ogni volo
incoraggia ogni logora tentazione.
L'ambiente un bidone
con spazzatura contaminante.

Tracce di vita, soli sempre...
a camminare sulla spopolata spiaggia,
a guardare il mare;
correre in una deserta carraia,
nel profumo dell'erba tagliata;
salire sui monti,
per ritrovare l'aria smarrita...
e il bacio di un vero amore.
(Parma, 23/06/2009)

Luigi Boschi

www.luigiboschi.it

 
 
 
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