Creato da civicgirl il 23/02/2008

SEMPLICEMENTE ME...

quando penso a me....

MOTO GUZZI

Movimento di protesta
contro la chiusura
della storica "MOTO GUZZI"
Aderite in tanti e fate girare!!!!
giornata di manifestazione in moto
Luogo: Mandello del Lario (LC)
Giorno: sabato 19 settembre 2009
Ore: 9:00
 

 Il mio anello...

Quel bellissimo giorno...

dopo così poco tempo...

TI AMO!!!

 

A TE CHERUBINO...


Tu non hai bisogno di fingere che sei forte, non devi sempre dimostrare che tutto sta andando bene, non puoi preoccuparti di ciò che pensano gli altri. Se ne avverti la necessità, piangi: è bene che tu pianga fino all'ultima lacrima, poiché soltanto allora potrai tornare a sorridere...

~ Kazuhito Aida ~

QUESTO PER DIRTI CHE NON DEVI FARTI PROBLEMI DI COME COMPORTARTI CON ME... DEVI SOLO ESSERE TE STESSO....

MA VOGLIO ANCHE DIRTI CHE, PER ME, SEI PIU' IMPORTANTE DI QUANTO PENSI...

 

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« A mia sorella........ »

h1n1

Post n°139 pubblicato il 27 Luglio 2009 da civicgirl

Il virus dell’influenza mortale H1N1, che sta alimentando timori per il rischio di una pandemia globale, sembra essere un ibrido di due forme comuni di febbre suina (sebbene i primi rapporti affermavano che si trattasse di una combinazione di forme d’influenza suina, umana e aviaria).

Questo è ciò che chiamiamo un ‘riassortimento’ tra due influenze virali attualmente circolanti tra i suini” ha affermato Andrew Rambaut, genetista virologo presso l’Università di Edimburgo. “Sul perché il virus sia emerso nell’uomo ci sono solo congetture. Da quanto mi risulta, fino ad ora era presente solo tra i suini”.
Le due forme, i cui geni sono stati raccolti dai campioni della California, appartengono a ceppi influenzali comunemente conosciuti come influenza suina nordamericana ed euroasiatica. La prima è stata descritta per la prima volta negli anni ’30, e la seconda nel 1979. La forma euroasiatica è generalmente rinvenuta in Europa e in Asia, piuttosto che nel Nord America. Ma nessuna delle due forme ha mai mostrato un contagio nell’uomo. Secondo quando riportato, uno dei geni ereditato dalla forma euroasiatica non è mai stato osservato negli uomini. Questo gene porta il codice dell’enzima neuraminidasi - ovvero N1 in H1N1 – che controlla l’espansione del virus dalle cellule infette.

Il nuovo gene neuraminidasi che proviene dai suini euroasiatici è uno di quei geni che non abbiamo mai visto prima circolare negli umani”, ha affermato Rambaut. “E questo è il motivo per cui il virus si sta diffondendo così rapidamente. Pochissime persone hanno un sistema immunitario capace di reagire a questa particolare combinazione, e per questo temiamo che possa diventare una pandemia piuttosto che una normale influenza stagionale. Resta da vedere quanto e fino a che margine ci sia un’immunità esistente”.
In termini medici, le origini genetiche del virus potrebbero non essere rilevanti. Se proviene esclusivamente dai suini o dall’insieme di suini, uccelli e umani, ciò non cambia la sua novità immunologa.
In ogni caso, capire le origini potrebbe aiutare gli scienziati a determinare come il virus si evolve e da dove emerge.

I primi casi sono avvenuti nella città di La Gloria, nello stato messicano di Veracruz, non lontano da una grande azienda di allevamento di maiali, notoriamente non igienica, e gestita da Granjas Carroll, una filiale del gigante americano alimentare Smithfield Foods.

I cittadini di Veracruz ed alcuni giornalisti sospettano che il virus si sia originato nella fattoria, poi si sia trasmesso agli umani attraverso l’acqua o insetti contaminati dall’immondizia infetta. Molti ricercatori, inclusi gli autori di un rapporto rilasciato lo scorso anno da Pew Commission on Industrial Farm Animal Production, avevano ammonito che le condizioni non igieniche presso l’azienda potessero rappresentare terreno fertile per nuove forme di virus.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha inviato degli ispettori presso l’azienda Granjas Carroll. I risultati dell’inchiesta non sono stati resi noti. Ma Smithfield ha rilasciato un comunicato stampa lo scorso sabato 25 aprile dichiarando che “non sono stati rinvenuti indizi clinici o sintomi della presenza di influenza suina né nell’allevamento né nei dipendenti della filiale in Messico”. La società ha declinato la richiesta di ulteriori commenti, ma l’amministratore delegato Larry Pope ha detto a USA Today che “(il termine) febbre suina è improprio”.

Rambaut, Holmes e Salzberg si sono rifiutati di fare delle speculazioni circa la possibilità che il nuovo virus H1N1 si sia originato presso la struttura di allevamento di Granjas Carroll. Ma comunque sembra probabile che siano stati i maiali i primi ad aver originato l’influenza.

“È una conclusione logica”, dice Salzberger, “Sono stati probabilmente due diversi maiali, oppure uno che è stato co-infettato dagli altri. Le due forme virali si sono combinate, e ora ci troviamo davanti a una forma del tutto nuova”.

“Presumibilmente da qualche parte c’è stato un animale contagiato da entrambe le forme di virus. Non sappiamo dove o quando. È possibile che questa influenza circoli già da qualche tempo” afferma Rambaut.
Il virus influenzale muta rapidamente, dunque non c’è dubbio che muterà e si evolverà in virus umano” dice Holmes, “Ma a quali risultati porterà questa evoluzione è difficile prevederlo”. La notizia che il virus dell’influenza H1N1, all’origine dell’infezione virale partita dal Messico, con circa 300 casi mortali e poi diffusasi nel resto del mondo sarebbe nato in laboratorio, non si sa se per errore o come ricerca di un arma biologica, sta facendo il giro del pianeta.

Il sospetto, o meglio le tracce di questa presunta manipolazione umana, le ha ravvisate il Professore Adrian Gibbs, 75 anni che da Canberra in Australia, ha inviato all’OMS tutta la documentazione in proposito e ha rilasciato un intervista a Bloomberg Tv che vi propongo nel video sopra.

Secondo Gibbs, la fuga del virus da un laboratorio, potrebbe essere la spiegazione più semplice per come poi è avvenuta la mutazione e per la velocità con cui si è diffuso. Ovviamente la cautela è d’obbligo e non ci sono ancora sufficienti prove scientifiche a supporto di questa che per ora è solo una teoria.

Cosa succederà si può solo ipotizzare.

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Commenti al Post:
brancaleone68
brancaleone68 il 28/07/09 alle 18:38 via WEB
Dunque il mio sospetto di influenza creata o modificata per attaccare un sistema umano è giusta? ma quello che vorrei capire che in un mercato già saturo come quello italiano può realmente attaccare questa influenza con il rischio vita?
 
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