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Un blog creato da frank.dakota il 03/03/2009

INDIANI D'AMERICA

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BISONTE "TATANKA"

              Tatanka

Il Bisonte è considerato da molte tribù come simbolo dell'abbondanza: la relativa carne ha alimentato la gente, le pelli sono state usate per vestiti ed il covering, le ossa ed il tendine sono stati messi come attrezzi di sopravvivenza, zoccoli sono stati convertiti in colla. Secondo tradizione di Lakota, la donna del bisonte bianca ha dato loro la sacra pipa, l'abbondanza c'è stata finchè hanno pregato allo spirito grande e hanno potuto onorare in pace tutte le altre creazioni della natura.

La medicina del Bison simbolizza un onore, una riverenza o un amore speciale per tutte le cose che la terra offre lei a bambini. Inoltre sta sapendo che l'abbondanza è presente quando tutti i rapporti sono considerati come sacri e quando il ringraziamento è espresso ad ogni parte vivente della creazione.

Il Bison segnala un momento per ricollegare con il significato della vita ed il valore di pace, per elogiare i regali che già avete e per riconoscere la vostra via sacra in tutti i percorsi della vita.
 

 

L'AQUILA

Aquila
Le piume dell'aquila sono usate dappertutto come strumenti ceremonial e sono considerate come gli attrezzi healing più sacri. Sono un simbolo di alimentazione, healing e saggezza. L'aquila rappresenta un dichiarare della tolleranza che è raggiunta attraverso lavoro interno, capente e superante le prove di inizio che derivano dalla ripresa della nostra medicina personale.
La medicina dell'aquila è il potere dello spirito grande. È lo spirito di tenacia. È il regalo della visione libera con cui una può allineare vedere che le cose una vede. È la pazienza per aspettare il momento adatto. Deve vivere nell'equilibrio con cielo e terra.

L'aquila vi ricorda del vostro collegamento con lo spirito grande. Vi dice che l'universo stia dandovi l'occasione volare sopra i livelli worldly della vostra vita, o sopra l'ombra delle realtà passate. L'aquila li insegna osservare sopra per toccare il sole di prima generazione con il vostro cuore, per amare l'ombra tanto quanto la luce. L'aquila vi chiede di assegnarsi il permesso essere libera per raggiungere la gioia che il vostro cuore vuole.

 

IL CONIGLIO

             Coniglio
La medicina del coniglio include muoversi con il timore, vivendo dai suoi propri spiriti, ricevendo gli insegnamenti nascosti ed i messaggi intuitivi, rapidamente pensando, rinforzando l'intuizione ed il paradosso. Il coniglio inoltre rappresenta il humility, perché è calmo e molle ed auto-non asserente.
Il coniglio ci ricorda non essere impauriti. I pensieri spaventosi riproducono (come i conigli) e portano la cosa che stessa temiamo. La gente del coniglio è così impaurita della tragedia, della malattia e del disastro, che denominano quei timori stessi a loro per insegnare loro le lezioni.

Se vedete il coniglio o in qualunque tatto di senso attratto a lui, può dirvi di aspettare le forze dell'universo per cominciare muoversi ancora, per smettere di preoccuparsi e per eliminare i vostri timori. Indica sempre una necessità di rivalutare il processo che state subendo, per sbarazzarsi di tutte le sensibilità o barriere negative e per essere più sereni.

 

IL CERVO

Cervo
La miscela dei cervi molto bene con il loro ambiente ma è molto sensibile ad ogni suono o movimento. Vivono nei gruppi separati fino alla stagione accoppiamento.
La gente con la medicina dei cervi è descritta spesso come essendo rapida ed attenta. È intuitive, spesso sembrando avere percezioni sviluppate e persino extrasensory buone. A volte i loro pensieri sembrano correre avanti e sembrano non ascoltare.

La medicina del cervo include la gentilezza nella parola, nel pensiero e nel tocco, capacità di ascoltare, gratitudine ed apprezzamento per la bellezza di equilibrio, capire di che cosa è necessario per la sopravvivenza, alimentazione di ringraziamento e di dare, capacità di sacrificare per l'più alto buon, il collegamento agli spiriti del terreno boscoso, percorsi alternativi ad un obiettivo.

La gentilezza dei cervi è lo cuore-spazio dello spirito grande che ci comprende il suo amore per tutto. Il cervo ti insegna trovare la calma dello spirito che guarda tutte le ferite, per smettere di spingere per convincere altri per cambiarle ed amare ed accettare mentre sono. La sua medicina è fatta di amore e la pietà.

 

IL LUPO

               Lupo
I lupi lungamente sono stati considerare da noi Indiani come gli insegnanti o gli esploratori. I lupi sono ferocemente leali ai loro compagni ed hanno un senso forte della famiglia mentre effettuano il individualism. Nelle stelle, il lupo è rappresentato dal cane, Sirius, pensiero da molte tribù aborigene per essere la sede dei ancients.
I lupi sono probabilmente più compresi male degli animali selvaggi. I racconti di freddo-sanguinari abbondano, nonostante le loro caratteristiche amichevoli, sociali ed intelligenti. Sono vero spiriti liberi, anche se i loro clan sono altamente sono organizzati. Cercano sempre di evitare una lotta.

Tradizionalmente, qualcuno con la medicina del lupo ha un senso forte dell'auto e comunica bene attraverso i cambiamenti sottili nei movimenti di flessione e del corpo di voce. Trovano spesso le nuove soluzioni ai problemi mentre forniscono la stabilità ed il supporto che si associa normalmente con una struttura della famiglia.

La medicina del lupo include l'affronto della conclusione del suo ciclo con la dignità ed il coraggio, della morte e della rinascita, dell'insegnamento di spirito, del consiglio nei sogni e delle meditazioni, instinct collegato con i valori sociali e della famiglia di intelligenza, capacità di passare inosservati, fermezza, abilità nella protezione dell'autocontrollo e famiglia, forza e grande coraggio.
 

 

LEGGENDE INDIANE

La regina delle api  
C'era una volta una coppia che desiderava ardentemente un figlio ma non riusciva ad averne. Un giorno il marito andò in un campo a tagliare del bambù. All'improvviso udì una vocina che lo implorava di non fargli del male. Dove sei?, chiese l'uomo. In questa canna!, rispose la vocina. L'uomo aprì la canna di bambù e trovò un bambino piccolissimo, con il volto da ranocchio. Lo portò a casa e con la moglie si affezionarono subito al bambino, anche se non era molto bello. Lo chiamarono Bambù.
Passarono gli anni e Bambù crebbe. Diventò un bravissimo ragazzo che aiutava il padre nel lavoro. Un giorno, il giorno del suo diciottesimo compleanno, i genitori gli diedero un abito e una spada e lo mandarono al mercato a vendere il riso e a comprare delle stoffe. Bambù attraversò la foresta ed ad un tratto si accorse di essere seguito. Gli si parò di fronte un leone affamato. Bambù gli disse: Non ho niente da darti, oggi. Ripassa domani. Ma il leone gli rispose: Ma io so già cosa mangiare: tu! Allora Bambù gli disse: Vattene via, altrimenti ti infilzerò con la mia spada! Il leone, intimorito, scappò via.
Bambù era quasi uscito dalla foresta, quando incontrò un'ape che gli chiese di salvare la sua regina. La regina era una bellissima ragazza, piccolissima, con due ali argentate, che era rimasta impigliata in una ragnatela. Bambù la salvò, ed allora la regina gli regalò tre semi di melone. Questi semi ti aiuteranno a realizzare quello che vuoi. Basterà che tu lo desideri!
Bambù andò al mercato e concluse i suoi affari. Poi tornò verso casa ed attraversando la foresta rincontrò il leone, ancora più feroce ed affamato. Bambù desiderò di ucciderlo con la spada di suo padre, ed ecco che di colpo riuscì a farlo. Un seme di melone era svanito nel frattempo dalla sua tasca.
Bambù scoprì che i semi erano prodigiosi. Ascoltò il suo cuore e desiderò di essere un bel giovane e di rivedere la regina delle api. I due semi sparirono e Bambù diventò un bellissimo ragazzo: di fronte a lui giunse la regina delle api, che ingrandì fino a diventare una vera ragazza. I due tornarono a casa, si sposarono e vissero felici e contenti.

 

LEGGENDE INDIANE

La leggenda della Luna Piena

In una calda notte di luglio di tanto tempo fa un lupo, seduto sulla cima di un monte, ululava a più non posso.

In cielo splendeva una sottile falce di luna che ogni tanto giocava a nascondersi dietro soffici trine di nuvole, o danzava tra esse, armoniosa e lieve.

Gli ululati del lupo erano lunghi, ripetuti, disperati. In breve arrivarono fino all’argentea regina della notte che, alquanto infastidita da tutto quel baccano, gli chiese:

- Cos’hai da urlare tanto? Perché non la smetti almeno per un po’?-

- Ho perso uno dei miei figli, il lupacchiotto più piccolo della mia cucciolata. Sono disperato… aiutami! - rispose il lupo.

La luna, allora, cominciò lentamente a gonfiarsi. E si gonfio, si gonfiò, si gonfiò, fino a diventare una grossa, luminosissima palla.

- Guarda se riesci ora a ritrovare il tuo lupacchiotto - disse, dolcemente partecipe, al lupo in pena.

Il piccolo fu trovato, tremante di freddo e di paura, sull’orlo di un precipizio. Con un gran balzo il padre afferrò il figlio, lo strinse forte forte a sé e, felice ed emozionato, ma non senza aver mille e mille volte ringraziato la luna. Poi sparì tra il folto della vegetazione.

Per premiare la bontà della luna, le fate dei boschi le fecero un bellissimo regalo: ogni trenta giorni può ridiventare tonda, grossa, luminosa, e i cuccioli del mondo intero, alzando nella notte gli occhi al cielo, possono ammirarla in tutto il suo splendore.

I lupi lo sanno… E ululano festosi alla luna piena.

 

 

SAGGEZZA INDIANA

La sola cosa neccessaria per la tranquillità del mondo, è che ogni bambino possa crescere felice"  Un uomo Sacro ama il silenzio, ci si avvolge come in una coperta: un silenzio che parla, con una voce forte come il tuono, che gli insegna tante cose. Uno sciamano desidera essere in un luogo dove si senta solo il ronzio degli insetti. Se ne sta seduto, con il viso rivolto a ovest, e chiede aiuto. Parla con le piante, ed esse rispondono. Ascolta con attenzione le voci degli animali. Diventa uno di loro. Da ogni creatura affluisce qualcosa dentro di lui. Anche lui emana qualcosa: come e che cosa io non lo so, ma è così. Io l'ho vissuto. Uno sciamano deve appartenere alla terra: deve leggere la natura come un uomo bianco sa leggere un libro.
Cervo Zoppo
Sioux


 

SAGGEZZA INDIANA

Ci sono quattro strade che possono portarti dove vuoi andare.
La prima ti conduce dove ti manda il tuo primo pensiero.
Non è la strada giusta. Rifletti un poco.
Affronti allora la seconda.
Rifletti nuovamente ma non scegli ancora.
Finalmente, alla quarta riflessione tu sarai sulla strada giusta.
Così non rischierai più nulla.
Qualche volta, lascia passare una giornata prima di risolvere il tuo problema.
(Diablo)

Gli anziani meritano il massimo rispetto, perché ci hanno tramandato le tradizioni, la cultura e la Lingua. Essi ancora oggi, con la loro saggezza, ci aiutano a rendere migliore la nostra vita.
(Sinta Glesha)

"Quando siete giunti in questo continente avete trovato un popolo di pelle rossa. Era in armonia con tutti gli esseri viventi. Ma voi non avete visto la sua bellezza sul cammino della vostra civiltà', guardate ora la disperazione che gli ha dato l'avervi conosciuto. E in quella disperazione ammirate quella che ogni giorno date a voi stessi."

Nuvola Azzurra, Sioux Lakota.

 

 

 

SGUARDO AL PASSATO

Post n°578 pubblicato il 06 Febbraio 2010 da frank.dakota

 
 
 

FIEREZZA

Post n°577 pubblicato il 06 Febbraio 2010 da frank.dakota

 
 
 

PROVERBIO INDIANO

Post n°575 pubblicato il 29 Gennaio 2010 da frank.dakota

Non abbiamo mai avuto rispetto per la terra!

un antico proverbio degli indiani d'america recita pressapoco così: "Tratta bene la terra: essa non c’è stata donata dai suoi genitori. Essa c’è stata prestata dai suoi bambini. Noi non l’abbiamo ereditata dai nostri Antenati, Noi la prendiamo in prestito dai nostri Bambini". Lo abbiamo mai pensato?.......

 
 
 

SAUPAQUANT - WAMPANOAG

Post n°574 pubblicato il 29 Gennaio 2010 da frank.dakota

Ovunque tra il nostro popolo
si pensa che il Creatore
e tutta la Creazione
sono un vasto e santo mistero:
ma questo mistero può parlare ai nostri cuori
se noi siamo preparati e se ascoltiamo

SAUPAQUANT,  WAMPANOAG

 
 
 

ORSO IN PIEDI - LAKOTA SIOUX

Post n°573 pubblicato il 29 Gennaio 2010 da frank.dakota

Non conosco alcuna specie di pianta,
uccello o animale che non si sia estinta
dopo l'arrivo dell'uomo bianco.
L'uomo bianco considera la vita naturale
degli animali come quella del nativo
su questo continente:
come un fastidio.
Non c'è alcun termine
nella nostra lingua con il significato di
"fastidio"

ORSO IN PIEDI, LAKOTA (SIOUX

 
 
 

OKUTE - OGLALA LAKOTA SIOUX

Post n°572 pubblicato il 29 Gennaio 2010 da frank.dakota

La foresta è la dimora di molti uccelli e di molti animali:
l'acqua è la dimora dei pesci e di vari rettili.
All'interno di una stessa specie, gli uccelli non sono tutti simili
e così è con gli animali e con gli esseri umani
La ragione per la quale Wakan Tanka non fece dieci uccelli, dieci animali
o dieci esseri umani assolutamente uguali
fu che voleva che ognuno di essi potesse avere il suo spazio,
potesse bastare a se stesso senza occupare lo spazio degli altri.
Sin dall'infanzia io ho osservato molto attentamente le foglie, gli alberi e l'erba
e non ho mai visto due esemplari assolutamente uguali.
Certo possono assomigliarsi molto,
tuttavia nell'esaminarli con cura ho trovato che si differenziano sensibilmente tra di loro.

OKUTE OGLALA LAKOTA (SIOUX)

 

 
 
 

SAUPAQUANT - WAMPANOAG

Post n°571 pubblicato il 29 Gennaio 2010 da frank.dakota

Non lasciamo che i nostri ideali ci rendano soddisfatti di noi stessi.
Ognuno di noi,
in scala più o meno grande
contribuisce allo sfruttamento e alla distruzione della terra,
allo spreco e all'inquinamento.
Abbiamo semplicemente la possibilità
di camminare più vicino alla Buona Strada.
Non di colpo, ma tappa per tappa in questa direzione,
finchè non riusciamo a tornare su questo sentiero.
Per coloro che sanno ascoltare,
le voci parlano ancora.

SAUPAQUANT, WAMPANOAG

 
 
 

SHENANDOAH - ONONDAGA

Post n°570 pubblicato il 29 Gennaio 2010 da frank.dakota

Nascere uomo su questa terra è un incarico sacro.
Abbiamo una responsabilità sacra,
dovuta a questo dono eccezionale che ci è stato fatto,
ben al di sopra del dono meraviglioso
che è la vita delle piante, dei pesci, dei boschi,
degli uccelli e di tutte le creature che vivono sulla terra.
Noi siamo in grado di prenderci cura di loro.

SHENANDOAH, ONONDAGA

 
 
 

TATANGA MANI

Post n°569 pubblicato il 29 Gennaio 2010 da frank.dakota

Sapete che gli alberi parlano?
Essi lo fanno!
Parlano tra di loro
e loro vi parleranno
se solo voi li ascoltate.
Il guaio dei bianchi
è che loro non ascoltano!
E così non hanno mai ascoltato gli indiani
come non ascoltano le altre voci della natura.
Ma vi assicuro,
gli alberi mi hanno insegnato molto:
sul tempo, sugli animali,
sul Grande Spirito.

TATANGA MANI ASSINIBOINE (STONEY)

 
 
 

IL RISPETTO PER IL MONDO NATURALE

Post n°568 pubblicato il 29 Gennaio 2010 da frank.dakota

La comunicazione tra il mondo degli uomini e il mondo degli animali è costante e ininterrotta. Gli uomini sono "fratelli maggiori" degli animali ed essi hanno il compito di vigilare sul benessere dei loro "fratelli minori".

 
 
 

LA LEGGENDA DEI DEAM-CATCHERS

Post n°567 pubblicato il 29 Gennaio 2010 da frank.dakota

La leggenda secondo i nativi americani narra...
di una bambina indiana il cui nome era Nuvola Fresca che un giorno racconto impaurita a sua madre, Ultimo sospiro della sera, i sogni-incubi e le visioni che di notte faceva.
Col fiato sospeso, Ultimo sospiro della sera, tentò di riscaldare i tremori della piccola Nuvola Fresca spiegandole che quelli che vedeva si chiamavano SOGNI... ma la piccola voleva vedere soltanto quelli buoni.

Allora la madre sicuro che fosse ingiusto chiudere le porte alle paure della figlia pensò a come riconoscere i sogni, e così  invento una rete tonda per pescare i sogni del Lago della Notte. Al centro della rete intrecciata mise un piccolo sasso come catalizzatore e intorno ad esso una goccia d'argento, un pezzo di turchese (come significato del desiderio) e un dente di animale forte (simbolo di protezione), infine code di animali e piume di uccelli furono legati all'estremo inferiore della rete.
Finito il lavoro, Ultimo sospiro della sera appese l'acchiappasogni sopra il letto della piccola per pescare per lei i sogni. Se si tratterà  di sogni buoni il Dream-Catcher li affiderà al filo di perline (le forze della natura) che li farà  avverare, se li giudicherà  cattivi li consegnerà  alle piume di uccello e li farà portare via disperdendoli nei cieli.
E così  fu per Nuvola fresca e per tutti i bambini indiani del villaggio.
Ancora oggi, ogni volta che nasce un bambino, gli indiani costruiscono un Dream-Catcher e lo appendono sopra alla sua culla. Gli indiani conservano il loro acchiappasogni per tutta la vita... con gli anni il suo potere si accresce e con esso anche la capacità  di proteggere il suo possessore e realizzare i suoi sogni.

 
 
 

....

Post n°566 pubblicato il 29 Gennaio 2010 da frank.dakota

 
 
 

CAPO INDIANO SEATTLE

Post n°565 pubblicato il 29 Gennaio 2010 da frank.dakota

Questo sappiamo. Tutte le cose sono connesse

Come il sangue che ci unisce.

Non abbiamo tessuto la tela della vita.

Ne siamo appena un filo.

Qualsiasi cosa facciamo alla tela

Lo facciamo a noi stessi.

 

 
 
 

POESIE INDIANE

Post n°564 pubblicato il 20 Gennaio 2010 da frank.dakota

Non Ti Auguro un Dono Qualsiasi

Non ti auguro un dono qualsiasi,
Ti auguro soltanto quello che i più non hanno.
Ti auguro tempo, per divertirti e per ridere;
se lo impiegherai bene, potrai ricavarne qualcosa.
Ti auguro tempo, per il tuo Fare e il tuo Pensare,
non solo per te stesso, ma anche per donarlo agli altri.
Ti auguro tempo, non per affrettarti e correre,
ma tempo per essere contento.
Ti auguro tempo, non soltanto per trascorrerlo,
ti auguro tempo perchè te ne resti:
tempo per stupirti e tempo per fidarti
e non soltanto per guardarlo sull'orologio.
Ti auguro tempo per toccare le stelle
e tempo per crescere, per maturare.
Ti auguro tempo, per sperare nuovamente e per amare.
Non ha più senso rimandare.
Ti auguro tempo per trovare te stesso,
per vivere ogni tuo giorno, ogni tua ora come un dono.
Ti auguro tempo anche per perdonare.
Ti auguro di avere tempo,
tempo per la vita.


LA VOCE INDIANA

Io sono la Voce Indiana.
Voglio che mi sentano in tutti i nostri territori.
Da duecento anni sono prigioniero di guerra
nella mia terra.

Sono prigioniero dell’odio e dell’avidità,
della menzogna e del pregiudizio,
dell’indifferenza e dell’ignoranza,
dell’ingiustizia
degli uomini che schiacciarono
con la forza del loro numero me e il mio Popolo,
da quando scesero sulle mie spiagge
e invasero la mia terra nativa.

Imposero a me
la loro società, la loro religione, le loro leggi,
ed è per questo che la mia gente
ora è ridotta a meno di quanto era,
quando con false promesse vennero
per la prima volta sulle nostre spiagge.

Io sono la Voce Indiana collettiva
e grido forte dalle milioni di tombe
di spiriti senza pace
e milioni sono le grida che si alzano
e chiedono:
Dov’è il mio futuro?
A chi appartiene?
Appartiene al mio Popolo?
Ci sarà felicità sulla terra
Che per diritto è mia?
 



IL VECCHIO - Sandoval, Hastin Tlo'tsi hee, Navajo

da: "Il Grande Spirito parla al nostro cuore" Ed. Red
Voi mi guardate e voi non vedete in me che un brutto vecchio, ma interiormente, io sono colmo di una grande bellezza.
Sono seduto in cima a una montagna e guardo al futuro.
Vedo il mio popolo e il vostro popolo che vivono insieme.
In avvenire il mio popolo dimenticherà il modo di vivere dei suoi antenati, a meno che non l'apprenda dai libri dell'uomo bianco.
Quindi voi dovete scrivere ciò che vi dico e farne un libro affinché le generazioni a venire possano conoscere questa verità.



Amico, guardami!

Sono qui a supplicarti per la tua veste.

Sono qui per te:

per il tuo legno, i tuoi rami,

la tua corteccia, le tue radici.

Sono qui perché tu abbia pietà di noi.

Tu ci dai generosamente la tua veste

e io sono qui a implorarti per questo,

tu che dai lunga vita.

Per te io farò un cesto

con le tue radici.

Ti imploro, amico:

non provare collera

per quello che farò.

E dillo ai tuoi fratelli

perché sono qui.

Amico, proteggimi!

Amico, allontana la malattia da me

e la morte in guerra.

Preghiera Kwakiutl


 
 
 

POESIA INDIANA

Post n°563 pubblicato il 20 Gennaio 2010 da frank.dakota

Nella casa della lunga vita io cammino
nella casa della felicità io cammino
la bellezza è davanti a me io cammino con lei
la bellezza è sotto di me io cammino con lei
la bellezza è sopra di me io cammino con lei
la bellezza è tutt'intorno a me io cammino con lei
nel viaggio della vecchiaia io cammino con lei
e sulla pista meravigliosa io cammino con lei

 
 
 

CHEYENNE

Post n°562 pubblicato il 20 Gennaio 2010 da frank.dakota

Sono venuto al mondo con la pelle color bronzo.

Molti miei amici sono nati con la pelle gialla, nera o bianca.

Ci sono fiori dai colori diversi e ognuno di essi è bello.

Io spero che i miei figli vivano in un mondo in cui tutti gli uomini,

di ogni colore, vadano d'accordo e lavorino insieme,

senza che la maggioranza tenti di uniformare gli altri al proprio volere.

TATANGA MANI

 
 
 

INDIANO NAVAJO

Post n°560 pubblicato il 20 Gennaio 2010 da frank.dakota

Noi e la Terra dovremmo essere

compagni con uguali diritti.

Quello che noi rendiamo alla Terra

puo' essere una cosa cosi' semplice

e allo stesso tempo cosi' difficile

come il rispetto.

Jimmie Begay (Indiano Navajo)

   

 
 
 

PREGHIERA LAKOTA

Post n°559 pubblicato il 20 Gennaio 2010 da frank.dakota

                     Oh Grande Spirito

la cui voce io ode nei venti

e il cui respiro dona vita a tutto il mondo

ascoltami:

io mi avvicino a te come uno dei tuoi tanti figli.

Io sono piccolo e debole,

io ho bisogno della tua forza e della tua saggezza.

Fa' che io mi trasformi in bellezza

e fa' che i miei occhi contemplino sempre

il rosso purpureo del tramonto del sole.

Che le mie mani onorino le cose che tu hai creato

e che le mie orecchie odano la tua voce.

Donami saggezza,

affinchè io possa comprendere le cose

che tu hai insegnato al mio popolo

e l'insegnamento che hai nascosto in ogni foglia e in ogni roccia.

Io cerco forza,

non per essere superiore ai miei fratelli ed alle mie sorelle

ma per combattere il mio più grande nemico:

me stesso.

Fa che io sia sempre pronto a venire da te

con mani pure e sguardo dritto,

finchè il mio spirito,

quando un giorno la mia vita svanirà come il sole che tramonta,

possa venire a te senza vergogna.

       MITAKUYE OYASIN

( siamo tutti fratelli e sorelle )

 
 
 

ANTICA PREGHIERA SIOUX

Post n°558 pubblicato il 12 Gennaio 2010 da frank.dakota


O grande Spirito,

la cui voce sento nei venti e il cui respiro dà vita a tutto il mondo, ascoltami.

Vengo Davanti a te, uno dei tanti tuoi figli.

Sono piccolo e debole.

Ho bisogno della Tua forza e della Tua saggezza per camminare fra le cose belle;

fà che i miei occhi rispettino ciò che Tu hai creato

e le mie orecchie siano acute nell'udire la Tua voce.

Fammi saggio, così che io conosca le meraviglie che hai insegnato al mio popolo,

le lezioni che hai nascosto in ogni foglia, in ogni roccia.

Cerco forza, non per essere superiore ai miei fratelli,

ma per combattere abilmente il mio più grande nemico: me stesso.

Fà che sia sempre davanti a te con mani pulite e occhi diritti

così che quando la vita svanisce come luce al tramonto,

il mio spirito ti guardi senza vergogna.

 

 

 
 
 

PREGHIERA CHEROKEE

Post n°557 pubblicato il 12 Gennaio 2010 da frank.dakota

Oh Grande Spirito,
concedimi la serenità di accettare le cose che non posso cambiare,
il coraggio di cambiare le cose che posso cambiare,
e la Saggezza di capirne la differenza.

 
 
 
 

L'ULTIMO DEI MOHICANI

 

ALCE NERO (Hehaka Sapa)

L'Uomo Santo degli Oglala, 1863-1950


"Ho curato gli uomini con il potere che passò attraverso di me. Certamente, non fui io a curare, ma il potere del mondo divino, le visioni e le cerimonie mi fecero strumento attraverso il quale il potere giunse fino agli uomini"

"Se mai avessi pensato di averlo fatto da solo, mai il potere sarebbe passato attraverso di me. Cosi' tutto quello che avrei potuto fare sarebbe stato sciocco."

 

CAVALLO PAZZO

 

NUVOLA ROSSA

 

MASSAI

 

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IL CANE

                 Cane
In passato era il servant/soldier che ha custodito le dimore della tribù e protetto loro dalla sorpresa di un attacco improvviso. Il Cane ha aiutato durante le caccie e durante inverni freddi quando non c'era ancora il cavallo. È un simbolo di lealtà, di amore incondizionato, di protezione e di servizio. La relativa medicina comprende la bontà loving dell'amico migliore e l'energia protettiva del guardiano.
Se il vostro animale di medicina è il cane, la vostra devozione verso la vostra famiglia ed amici è infinita. Ottenete la soddisfazione grande dalla rappresentazione del servizio ad altre, offrendo la vostra mano ad un amico nel bisogno. Una parola gentile, un carezza, un atto della media di bontà molto più a voi che le cose materiali. Tuttavia, ci è un rischio di venire ugualmente vicino all'altro lato: permettere che la gente li approfitti a causa della vostra natura delicata.

Il cane vi ricorda che la vostra lealtà dovrebbe sempre essere a lei, alla vostra propria verità. Vi ricorda che rispettando e onorando tutto ciò che Dio ha fatto vi permetterà di fare una vita pulita seguendo la sacred way.

 

LA FARFALLA

            Farfalla
La ricerca scientifica ha indicato che la farfalla è l'unica vita che è capace di cambiare interamente la relativa struttura genetica durante il processo di trasformazione. Quindi, è il simbolo di trasformazione totale.
La farfalla rappresenta un'esigenza di cambiamento e della libertà più grande ed allo stesso tempo rappresenta il coraggio: uno richiede il coraggio effettuare i cambiamenti necessari nel corso di sviluppo. La relativa medicina è collegata con l'aria e le alimentazioni mentali. Li insegna trovare la chiarezza nei processi mentali, organizzare i progetti o calcolare verso l'esterno il punto seguente nel nostro sviluppo interno.

Se la farfalla è il vostro animale di medicina, o se ritenete in qualunque senso attratto ad esso, questo significa che state aspettando per subire un certo genere di trasformazione. Esamini quale fase denomina la vostra attenzione più: l'uovo è l'inizio, la nascita di un certo progetto o idea. La larva è la decisione di manifestare qualcosa nel mondo fisico. Il bozzolo riguarda "la parte interna andante", con comprensione o lo sviluppo del progetto o l'idea. Rompersi del bozzolo significa che siete pronti al cambiamento e in armonia con il mondo intero. Una volta che capite la fase che siete sopra, potete scoprire e vivere la sacred way con la butterfly medicine.

 

L'ORSO

Orso
Sopporta il freddo dell'inverno, che può spiegare la loro associazione con "sognare lo spirito grande". La caverna dell'orso rappresenta il ritorno a madre terra. Inoltre suggerisce una funzione femminile forte, una di consolidazione e la protezione. I cuccioli di orso, possono stare sette anni con la loro madre prima della maturità raggiungente.
La gente con la medicina dell'orso è considerata da molti come autosufficiente e piuttosto si leverebbe in piedi sui loro propri due piedi piuttosto che chiedere aiuti ad altri. Spesso è considerata sognatrice. Molti hanno sviluppato l'abilità di prevedere le nuove cose, ma di conseguenza possono ottenere aggiornati nel sognare, realizzare piccolo i progressi nel risveglio della realtà.

La medicina dell'orso include il introspection, healing, solitudine, saggezza, cambiamento, comunicazione con lo spirito, morte e rinascita, trasformazione, corsa astrale, creatura dei sogni, misticismo.

 

IL CAVALLO

Cavallo
Il cavallo rivela in quasi ogni scrittura, folclore e realtà mythological. Ci è il Pegasus alato mitologico, il cavallo otto-fornito di gambe del dio Odin, gli stallions del dio indù del sole, gli stallions dei norvegesi di Apollo e così via. Molte leggende parlano del cavallo come potente veggente e percepire gli esseri umani con le medicine magiche. Nessun animale ha dato ad uomo la libertà di movimento fisica come il cavallo.
Se siete legati al cavallo, avete una medicina nel vostro spirito che è a volte difficile da controllare. Il cavallo è un simbolo di lealtà e di devozione, di amore e di fede incondizionata nel suo padrone. Dice che amate viaggiare ed ha più di un tocco di nomade nella vostra anima. Il cavallo è inoltre il vostro spirito del guerriero, il combattente impavidobrave che vi porta la sicurezza nei vostri viaggi, sia fisici che metaphysical.

La medicina del cavallo include l'alimentazione, lo stamina, la resistenza, la libertà di funzionare liberamente, controllo dell'ambiente, consapevolezza di medicina realizzata con la cooperazione allineare, espandente le sue proprie abilità potenziali, amicizia e la cooperazione, la corsa, la corsa astral, guardiano dei viaggiatori, avverte il pericolo possibile, guida a superare gli ostacoli, trascinatore e riferimento per molti.
 

 

LA TARTARUGA

Tartaruga
Molti nativi si riferiscono all'America del Nord come isola della tartaruga, perché le loro leggende dicono che quando la terra è stata coperta di acqua, la tartaruga si è tuffata alla parte inferiore degli oceani che portano sulla terra sulla relativa parte posteriore in modo che la gente abbia potuto avere una sede sicuro ed asciutta. La tartaruga è nel paese dovunque perché trasporta la relativa sede sulla relativa parte posteriore. Non è fissata ai posti, dato che è libero da cercare le nuove occasioni dovunque possano essere trovati. Quando percepiscono il pericolo, o sono nelle regolazioni scomode ed insicure, si ritirano nelle loro coperture e sono protetti.
Se avete medicina della tartaruga, stimate entrambi l'essere sacro della terra, delle acque della terra e della magia del cielo, dato che la tartaruga simbolizza entrambi la qualità al suolo di energia della terra e la magia del mystical. Usando l'energia della tartaruga può aiutarlo a realizzare l'equilibrio reale nella vostra vita e nel vostro spirito in modo che non otteniate "attaccati nel fango".

La medicina della tartaruga include un collegamento con il centro, le abilità di navigazione, la pazienza, connessione con il femminile, grande forza e potere di guarigioni, rispetto per gli spazi degli altri, idee nuove di sviluppo, buona protezione, fiducia in se stesso, la tenacia, difesa non-violenta.
 

 

LEGGENDE INDIANE

La creazione degli animali
C'era una volta Napi, che era l'aiutante del Sole: il Sole riscaldava la Terra mentre Napi faceva tutti i lavori di manutenzione. Un giorno Napi aveva terminato presto i suoi lavori, e dato che non era abituato a tenere le mani ferme, prese un blocco di argilla e cominciò a modellare con un blocco di argilla...
Una dopo l'altra fece le figurine di tutti gli animali della Terra. Era molto soddisfatto del suo lavoro: soffiò sopra ogni figurina, dando a ciascun animale un nome e un luogo da popolare sulla Terra.
Era rimasto un piccolo blocchetto di argilla. Napi lo pasticciò un po', poi fece un'altra figurina e disse: Ti chiamerai uomo, ed abiterai tra i lupi. Napi tornò al suo lavoro, ma un giorno arrivarono gli animali a protestare: il bisonte non riusciva a vivere in montagna perché era troppo ripida, le capre della prateria non amavano vivere nell'acqua, la tigre non si adattava vicino al mare e così via. Allora Napi ridiede a tutti nuove abitazioni, e questa volta furono tutti soddisfatti. Tutti, tranne l'uomo, che vaga dappertutto per trovare un luogo che lo soddisfi.

 

 

LEGGENDE INDIANE

La leggenda dell'aurora

Molto tempo fa in questo paese era buio fitto. Gli abitanti, tennero un'assemblea e decisero che occorreva una persona che fosse veloce a correre.: Scelsero Ghiandaia Azzurra.
Esso, si mise subito in moto in direzione di levante e finalmente giunse in una capanna di terra in un villaggio molto abitato a giudicare dalla quantità di capanne, ma nessuno in realtà era li, perché se ne erano andati ad una festa non molto distante. Entrato nella capanna trovò un bambino.. Ghiandaia Azzurra chiese al bambino:
"Dove sono andati?'".
Il ragazzo rispose:
"Sono andati via":
Nella capanna c'erano delle ceste di provviste contro la parete: Ghiandaia Azzurra indicò la prima cesta che vide li vicino e chiese:
"Che c'è in quella cesta?".
Il bambino rispose:
"Prima sera".
Poi indicò la cesta accanto dicendo:
"Che c'è in quella cesta?".
E il ragazzo rispose:
"Appena buio".
Le domande alternate dalle risposte si susseguirono, fino all’ ultima::
"Che c'è in quella cesta?".
Il fanciullo rispose:
"Aurora".
Allora Ghiandaia Azzurra afferrò lesto la cesta e se ne scappò di corsa!
Il bambino cominciò a gridare:
"Ci hanno rubato l'Aurora!".
La gente non fece caso alle urla del bambino poco distante, e continuarono a danzare.. Finalmente l’ attenzione di un abitante cadde sulle urla e disse:
"Il ragazzo grida che hanno rubato l'Aurora".
Tutti accorsero allora alla capanna e, spiegato l’ accaduto si misero presto ad inseguire Ghiandaia Azzurra verso ponente.
Egli andava verso ponente, sempre verso ponente.
Vicino alla Grande Valle lo raggiunsero.
Stavano per prenderlo; eran proprio sul punto di farcela, quando egli aprì la cesta e la luce volò fuori.

Aquila Grigia

 
 
 
 

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