Nella testa di Sil,

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Sono tornata. Volenti o nolenti!

Tra mille pensieri, tra mille parole, tra mille discussioni, tra mille «scusa». Ma l'importante è davvero essere di nuovo qui. Ho sempre detto che scrivere su questo spazio per me non era un semplice "sfogarsi", anzi. E' sempre stato un condividere, assaporare; ma per fare questo ci vuole un determinato stato d'animo, uno stato di pace interiore, che fino a poco fa non possedevo. Non possedevo più, perlomeno. * Abbiamo passato un periodo nel quale io (e solo io) non sapevo più cosa provare. E' stato un periodo dove mi guardavo allo specchio, immaginavo la tua presenza al mio fianco e mi chiedevo «perché non provo nulla?». Ho passato notti, giorni, pomeriggi a piangere e disperarmi credendo di aver perso quel sentimento chiamato "amore" in un modo irrimediabile. E giunta quasi al limite, te ne ho parlato. Ci siamo messi seduti, la tua mano stringe la mia, i tuoi occhi si riempiono di lacrime mentre in silenzio assimili tutte le mie parole - crudeli e per niente sensibili. Ma mentre la mia bocca sputava fuori veleno, è successa una cosa: un tuo sguardo. Sì, un tuo semplice sguardo. E ho capito che tutto quello che provavo non era svanito, ma piuttosto per paura di nuove ferite, si era ben nascosto in un angolino della mia anima. Lì, ho capito che quel sentimento chiamato "Amore" non si può perdere. Lì ho capito che una volta che nasce, si insidia in ogni angolo di te, in ongni spazio. Viene assorbito dai tuoi organi interni, dai tuoi tessuti, e si propaga restando ben saldo a cuore e cervello. * Adesso siamo più uniti che prima (è ciò che accade quando rischi seriamente di perdere la persona che ami: ti accorgi di quanto sia assolutamente importante). 

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Ci è voluto un avvenimento decisamente tragico per farmi apprezzare per davvero quello che ho, quello che vorrei e quello che avrò. Un periodo della mia vita si è concluso - quello dettato dalle sofferenze, dai pensieri storti e dalle vie sbagliate - lasciando spazio ad un fresco inizio: un nuovo lavoro a tempo indeterminato, un amore risbocciato dalle ceneri di una crisi che sembrava non finire più e la consapevolezza di fare della mia decisione il mio futuro .  

E adesso sì che posso mettermi a ridere.

Sil.