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Post n°40 pubblicato il 01 Novembre 2011 da tungstenodgl

IL DISASTRO DELL'ESTATE MUSICALE FIORENTINA

Quella che si è da poco è stata l'estate più povera di eventi da almeno trent'anni. Proprio nell'anno in cui molti cittadini non hanno potuto allontanarsi dalla città è stato offerto il nulla o quasi. Le ragioni di ciò  partono da lontano, da quel febbraio 2011 in cui il presidente della regione Toscana Rossi ha sancito che i consueti tagli di spese avrebbero riguardato le manifestazioni culturali, in primis i festival della musica. Alzava subito bandiera bianca il Play Art di Arezzo seguito dalla dolorosa rinuncia di Livorno (con il sindaco che ha provato fino all'ultimo atrattenerlo) all'Italia Wave che per la prima volta dopo 25 anni di Toscana emigrava altrove. Ridotto assai anche il programma del Pistoia Blues. Solo Lucca e Siena  hanno resistito. Tra chi dice che di questi tempi non è possibile spendere in certe cose e chi fa notare che i soldi per le missioni belliche si trovano sempre aggiungerei il cospicuo danno di chi, attorno a questi eventi, vive e lavora. Tutte o quasi le città orbate però si sono organizzate per fare di necessità virtù provando lo stesso a far qualcosa e approntando seratedignitose. E a Firenze? Il nulla. Preceduta da un pò di fumo negli occhi (gli spettacoli gratuiti di Elio e Simple Minds, quest'ultimo pagato dalla catena di locali "Hard Rock Cafè") l'estate fiorentina è morta nello stesso momento in cui nasceva. Il giorno dopo i Simple Minds apriva L'Anfiteatro delle Cascine. Dopo le prove dell'anno scorso, le ristrutturazioni e gli abbellimenti questo doveva essere l'anno del rilancio definitivo. Purtroppo nell'ansia di abbellire e monitorare si sono dimenticati di una cosa: di metterci spettacoli di un certo richiamo  e di promuoverli. Poca pubblicità , un sito internet mai aggiornato et voilà. il fallimento. Poco più di 150 persone per i Tuxedomoon, 50 per Mike Stern. Solo il noto comico Crozza fa sold-out. il resto un pianto. Il festival del deserto, tre gatti. Mauro Pagani e Alessandro Benvenuti uguale. Max Gazzè, sold-out a febbraio, viene contattato 2 settimane prima. Nessuna pubblicità e a vederlo siamo solo in 300. A fine luglio chiuso o quasi. Un festival dei Balcani di cui nessuno sà niente, 2-3 cover band, Benvegnù spostato alla Fortezza. Non valeva certo la penadi spendere per questa struttura visto il suo non-utilizzo ma tant'è............speriamo nel prossimo anno. Alla Fortezza riescono a fare anche peggio. Da anni la Fortezza riempiva le serate fiorentine tra fine luglio e metà agost. Da anni buoni spettacoli consentivano ai convenuti di passare buone serate e ai commercianti di fare il loro mestiere con un certo profitto. Quest'anno pochi stand, Fortezza semi-deserta. Perchè? Semplice, mancano le attrazioni. 3 comici per tre sabati, 3 concerti  di cui 2 organizzati da Libera, associazione anti-mafia.Fine. Così ai 2 piccoli bar del giardino fuori la Fortezza, basta una postazione con il dj per fare un insperato pienone e dare una bella lezione al comune e ai suoi organizzatori. Se tutto ciò non fosse bastato per arrivare al ridicolo ci pensa Sesto Fiorentino a toccare tale vertice.  Senza nessuna spiegazione cancella le serate di Villa Solaria. Il colpo sembra forse troppo grosso e allora in fretta e furia si organizza un ripiego chiamato Sesto Estate. Lo spazio è quello dell' ex-Scusa Mario. Si bada soprattutto all'ordine pubblico, visto che, specie nel 2008 si sono verificati spiacevoli episodi. L'anno scorso a dir la verità, un solo episodio isolato ma ormai il comune vuol cambiare aria. L'organizzazione passa a quelli del "Viper". Che per aprire devono installare telecamere, innalzare cancellate stile stadio e altre cosine. Il luogo pare più un bunker che uno spazio per il divertimento. Oltretutto anche qui pochissime attrazioni: qualche cover-band, qualche musicista locale e una specie di mini-festival. Peccato che saltano 3 date su 4. E se per i Neon c'è un motivo serio, per Canali e la Donà è evidente la poca voglia di farli suonare. Alla fine, ottimi risultati per quanto riguarda l'ordine pubblico( e ti credo.......senza pubblico........), pessimi per l'affluenza di pubblico. Ben gli stà!!! Quando poi leggo il programma del concerto della Liberazione a Sesto(il più misero di sempre) capisco soprattutto una cosa: volevano fare le nozze con i fichi secchi. E' andata male. Torno un attimo alle altre città per notare in conclusione che non si tratta neanche di una questione politica: i sindaci di Firenze e Sesto appartengono al PD come Rossi della regione. Però leggendo i programmi delle feste democratiche di alcune città come Livorno e Grosseto mi tolgo tanto di cappello. Al risparmio puro invece quella di Firenze dove si abbonda solo con i politici e con i discorsi. Complimenti per la festa mesta!! Già ma qui preferiscono spendere 200000 euro per nuove telecamere. Per spiare chi non si sa: a giro non c'è quasi più nessuno.................

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