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Post N° 70

Post n°70 pubblicato il 19 Agosto 2007 da jinny1978
 
















Grande Madre e le Madonne (Vergini)
Nere

 

                                                    
                                                   
 



Grande
Madre (Venere) Willendorf - Austria

I primi missionari cristiani
scoprirono in Gallia un gruppo di Celti intenti a venerare una figura
femminile nell'atto di dare alla luce un bambino e spiegarono agli indigeni
che, senza saperlo, stavano adorando un'immagine della Madonna e loro erano
già cristiani.



Sul luogo sacro venne costruita una chiesa, e l'idolo pagano, trasferito al
suo interno, si trasformava automaticamente in una rappresentazione
cristiana; per giustificare la presenza di figurazioni mariane che, a volte,
precedevano la stessa nascita di Maria, i teologi coniarono un termine
"Prefigurazione della Vergine".



I luoghi di culto della Grande Madre nel nostro continente sono molteplici;
le rappresentazioni della Dea si trovano quasi tutti in superficie ma, gran
parte di esse, erano poste originariamente nel sottosuolo, dove la presenza
delle correnti terrestri si fa maggiormente sentire.



Proprio dalla Grande Madre derivano probabilmente le celebri "Vergini
Nere", le Madonne dal volto scuro venerate in tanti santuari.

Con un'operazione nota come "sincretismo", la stessa per cui agli dèi
del voodoo di Haiti sono stati associate le immagine dei Santi cattolici
importate dai missionari, la Grande Madre pagana avrebbe assunto il volto di
Maria, colorato però in nero, come quello delle sue prime raffigurazioni.


Le immagini delle Vergini Nere contraddistinguerebbero dunque i luoghi
particolarmente legati alla Grande Madre, gli stessi su cui, da sempre, gli
uomini costruiscono i loro edifici sacri. 



Vergini nere sono disseminate nelle chiese di tutta Europa; in Italia se ne
trovano a Cagliari, Crea del Monferrato, Crotone, Loreto, Lucca, Oropa,
Pescasseroli, Rivoli, Roma, San Severo, Tindari, Venezia; in Francia
addirittura novantasei. Le più famose sono quelle della cattedrale gotica di
Chartres, chiamate Notre-Dame-sous-Terre e Notre-Dame-du-Pilier.



Si dice che alcuni individui particolarmente sensibili, avvicinandosi alle
cappelle in cui sono collocate, provino una sensazione di mancamento: sono
le correnti terrestri che, in quei punti, raggiungono il massimo della loro
potenza, e che percorrono la colonna vertebrale del visitatore, non di rado
provocando in lui un'improvvisa "illuminazione" mistica.

Inoltre,
nel culto della Madonna rivive in modo concreto il culto pagano di Iside,
che fu per due secoli la "Santa Madre" del mondo antico. Iside
"che tutto vede e tutto può, stella del mare, diadema della vita, donatrice
di legge e redentrice" era la donna divinizzata (culto ripetuto anche in
altre mitologie). La si rappresentava come una giovane donna, inghirlandata
dal loto azzurro della luna crescente, col figlioletto Horus tra le braccia.
Non poche statue di Iside furono trasformate più tardi in immagini della
Madonna. Anche i Druidi (sacerdoti pagani) onoravano la statua in legno di
una donna, rappresentante la fecondità.


 

Iside con in braccio Horus


 

















 

La Dea è spesso indicata come la "divinita’ dai mille nomi" ,
infatti Cerere , Epona , Amaterasu , Ishtar , Artemide , Diana , Demetra
sono solo alcuni dei tanti nomi con i quali Dea Myrionyme (la dea dai mille
nome appunto) e’ conosciuta. La stessa parola Myrionyme ricorda da vicino
Myrion , il nome di "Maria" , la vergine cristiana creando così
strani e non del tutto ingiustificati accostamenti.


http://www.templaricavalieri.it/grande_madre_madonne_nere.htm



 
 

 
 
 
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