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Post N° 89

Post n°89 pubblicato il 23 Agosto 2007 da jinny1978
 
Tag: SCIENZA


TECNOLOGIA & SCIENZA








Da eredità primitive le preferenze cromatiche. I risultati di una ricerca pubblicata su
Current Biology
Giornate limpide favorivano la caccia per gli uomini, le donne raccoglievano i frutti maturi
Ragazze in rosa, ragazzi in blu
il colore è scritto nei nostri geni
 di ELENA DUSI 












ROMA -
Non è un caso che sia rosa, il fiocco scelto per salutare la nascita di
una bambina. Le donne scelgono infatti d'istinto questo colore, anche
se chiamarlo rosa puro e semplice non sarebbe del tutto preciso. Il
colore preferito da ragazze e signore è un sofisticato
violetto-lilla-lavanda. Si parte dal blu, in assoluto il colore più
amato dal genere umano. Da qui, una biologa inglese dell'università di
Newcastle ha identificato con la massima precisione la tonalità
preferita dalle donne, che contiene una decisa pennellata di rosa.





La spiegazione affonda le radici nella
nostra storia antica, secondo la professoressa Anya Hurlbert, autrice
della ricerca appena pubblicata dalla rivista Current Biology.
"L'evoluzione potrebbe aver condotto le donne ad amare i colori legati
al rosa e al rosso, che segnalano che un frutto è maturo e pronto da
cogliere. Anche un uomo dalle guance colorite è probabilmente in buona
salute". Si candida dunque a essere un valido padre. "La cultura -
prosegue Hurlbert - non ha fatto altro che sfruttare questa
inclinazione naturale" prosegue la ricercatrice. Ed è lungo questo
percorso che il genere femminile è passato dalle mele rosse ai fiocchi
rosa.



 




Lo studio inglese ha coinvolto 171 inglesi fra
20 e 26 anni, messi davanti a un computer e chiamati a scegliere in
tutta fretta fra due rettangoli di colore diverso che comparivano sullo
schermo. Per evitare che le scelte fossero influenzate dalla cultura o
da un retaggio dell'infanzia, lo studio è stato ripetuto anche su 37
cinesi di etnia Han immigrati da poco in Gran Bretagna. In entrambe le
categorie, rispetto al blu di base, le donne hanno dimostrato di
apprezzare una tonalità più tendente al rosa, mentre per gli uomini non
guasta mai un'aggiunta di verde. "Tornando indietro alle nostre
giornate trascorse nella savana - spiega ancora Hurlbert - possiamo ben
giustificare la preferenza maschile per il colore legato alle belle
giornate adatte alla caccia e alle fonti d'acqua fresche e pulite".





L'occhio umano è strutturato per
cogliere prima di tutto il blu, il rosso e il verde. I fotorecettori
della retina incaricati di distinguere le differenti tonalità si
chiamano coni. Quelli specializzati nel percepire il rosso sono i due
terzi e si trovano al centro della retina. La vista del sangue è
decisiva per far scattare la sensazione del pericolo, ed è importante
che questo tipo di segnale arrivi molto velocemente al cervello. In
periferia si trovano i coni specializzati nel blu (appena il 2 per
cento del totale), che in genere dipinge il mare e il cielo, molto
spesso relegati alle estremità periferia del campo visivo.





"Questa composizione della retina era
nota da tempo - spiega Hurlbert - ma non ci aspettavamo una distinzione
così netta fra le preferenze degli uomini e quella delle donne. Eppure,
anche con un test al computer semplice come il nostro, abbiamo avuto
risultati sorprendenti". La tappa successiva degli studi di Newcastle
riguarderà i bambini e servirà a capire se le preferenze di uomini e
donne sono innate (in questo caso i bambini dovrebbero dare gli stessi
risultati degli adulti) o acquisite dall'ambiente che ci circonda. Ma
sul futuro della ricerca inglese pesa l'editoriale del quotidiano
inglese
The Guardian, che ieri scriveva: "L'umanità non ha nulla da guadagnare da una scienza che indaga il colore preferito delle ragazze".

















(23 agosto 2007)

http://www.repubblica.it/2007/08/sezioni/scienza_e_tecnologia/colori-geni/










 
 
 
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