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Post n°49 pubblicato il 18 Febbraio 2012 da ODAKOTA


La foresta degli gnomi.... - Bagno di Romagna (Provincia di Forlì/Cesena)

Una cugino del mezzoelfo tramutato in pietra dopo aver incontrato un uomo sul sentiero magico...!
Nel parco nazionale casentinese si snoda il "Sentiero degli gnomi". Una passeggiata fiabesca, in una natura incontaminata, con i piccoli e misteriosi abitanti dei boschi.
Alcuni giurano di aver visto gli gnomi aggirarsi nei boschi di numerose località del mondo. Strane creature che da sempre hanno popolato la fantasia alimentato le leggende, ora entrano attivamente nella nostra realtà, rendendo foreste e: grotte sede privilegiata di incontri arcani e apparizioni in cui paure, incertezze, immaginazione, sanno di incanto e di meraviglia. Pare sia solo questione di sensibilità ed ecco che d'improvviso la loro presenza si materializza e smaterializza in pochi istanti. Sono apparsi a Novosibirsk in Siberia ove hanno stregato l'acqua di una palude della zona facendola ribollire e mulinare vorticosamente. Una segnalazione di gnomi valsesiani, dopo mesi di appostamento, è stata raccontata da tre ricercatori che sono riusciti a fotografare un esserino vestito di rosso, alto 40 cm ed invisibile agli occhi umani (ma non all'emulsione delle pellicole fotografiche) che li osservava nascosto tra i cespugli.

Lo gnomo avvistato a Gemona in Friuli è piccolo e spaventosamente grasso, porta scarpe e cappello di rame, corre velocissimo e rimbalza allegramente per i sentieri scoscesi e ha il brutto vizio di chiamare le greggi con un fischio e poi di gettarsi in una rupe in modo che gli animali lo seguano mentre lui rimbalza via indenne.
La cultura delle valli dolomitiche è ricca di storie fantastiche, leggende e miti, che le contadine narravano ai bambini al tepore delle stufe, e così la tradizione popolare ha animato i boschi e le foreste di "Salvan", folletti dispettosi. Nell'altopiano di Asiago alcuni gnomi del bosco, chiamati Sanguinelli, si sono resi visibili agli occhi della popolazione locale e stanno organizzandosi per contribuire alla salvaguardia dell'ambiente naturale e alla rivalutazione delle antiche leggende.
Gnomi, folletti, elfi, silfidi e fate da sempre hanno fatto parte del nostro mondo, ma solo di quella zona popolata esclusivamente dalla nostra fantasia ed immaginazione. ( Il mezzo elfo dissente!! e io chi sarei!)
La suggestione di ciò che sin da bambini ha animato la nostra più fervida immaginazione e i racconti delle nostre mamme si è tra mutata in realtà grazie al "Sentiero degli Gnomi", realizzato a Bagno di Romagna nel Parco dell' Armina. Un percorso che permette di conoscere la vita e la funzione benigna di questi piccoli abitatori della foresta, ma anche di comprendere il valore di quel grande e straordinario tesoro rappresentato dalla natura. Bagno di Romagna è situata ai piedi della catena appenninica, spartiacque tra Romagna e Toscana, nell'alta valle del Fiume Savio. L'intera zona con l'istituzione del parco nazionale delle Foreste Casentinesi, nel 1993, ha assunto un valore più significativo, sia dal punto di vista naturalistico che turistico. E Bagno di Romagna può considerarsi una vera e propria via di accesso verso il parco nazionale. Pierluigi Ricci, ideatore tre anni fa, con il coinvolgimento di tre amici, del sentiero degli gnomi, ci accompagna lungo il percorso alla scoperta dei suoi simpatici amici.
Inizia così la tranquilla passeggiata di circa due chilometri e mezzo, di facile percorrenza, dai giardini pubblici di Via Lungosavio, dove un colorato cartello segnala che si sta entrando nel territorio misterioso abitato dai piccoli esseri dal cappello a punta. Attraverso un ponticello sul fiume Savio ci si immerge nel bosco, inoltrandosi nel folto della vegetazione e costeggiando il torrente Arrnina.


Qui si osserva una incredibile varietà di piante: il cerro, il carpino nero, il frassino omello, esemplari di acero, sorbo, arbusti quali il maggiociondolo, dai bei fiori a grappolo gialli, la rosa selvatica, il ginepro, la ginestra. Fiori ovunque, la primula e il ciclamino, le orchidee selvatiche. Il sentiero è largo, agevole, ricco di ponticelli, sculture di pietra, sagome di animali ad altezza naturale in materiale gommoso: lupi, cervi, daini, caprioli, volpi tasso, casette per gli uccelli e cassette della posta dove i bimbi la sciano messaggi per gli amici gnomi. Si transita sotto i pini ed ai loro piedi si possono osservare pigne mangiate da scoiattoli e tracce di caprioli, mentre una ghiandaia dagli splendidi colori azzurro e bianco sfreccia gracchiando velocissima tra gli alberi. L'improvviso balenare fulvo di uno scoiattolo muove le foglie, un riverbero abbaglia le felci lucide di rugiada, il passaggio rapido di un passero rompe il silenzio. Lungo il cammino si incontra una suggestiva fonte in muratura e proseguendo sulla sinistra, in leggera salita, si giunge ad un piccolo pianoro dove è collocata una bella scultura di una coppia di gnomi. Da qui, ancora a sinistra, dopo aver sorpassato un piccolo ponticello, lungo scricchiolanti scalette in legno, ci si ritrova nella "radura degli gnomi". Qui sorge un'altra scultura di uno gnomo che suona il flauto, alcune delle loro casette, fra cui la scuola del bosco e la casa del gran consiglio, dove si riuniscono i vecchi saggi. A tratti si ha la sensazione di udire risatine, piccoli e veloci passi, un fruscio tra le foglie, ombre che si alternano a lunghi ed intensi fasci di luce. A questo punto inizia la discesa lungo una scala in legno. E qui piante di tiglio e quercia catturano l'attenzione. Di fronte agli occhi si apre un habitat meraviglioso: laghi e torrenti, boschi, foreste, forre selvagge, montagne, valli abbandonate, dove abitano cervi, caprioli, daini, scoiattoli, aquile.

Tutto è incantato e l'ambiente è ideale per trasformare le leggende in realtà; Tutto è puro: l'aria, come attestano i continui fitomonitoraggi, le acque, che da questi monti vanno a dissetare la Riviera romagnola, le acque termali, altro tesoro della natura, che da millenni fluiscono dalle profondità sconosciute della terra. Un luogo incontaminato, preservato, che nasconde un mistero salutare e benefico.

RUN TO THE SUN

 
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