Creato da: ODAKOTA il 20/01/2012
fantasy

 

 

 

Area personale

 

Archivio messaggi

 
 << Maggio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
    1 2 3 4 5
6 7 8 9 10 11 12
13 14 15 16 17 18 19
20 21 22 23 24 25 26
27 28 29 30 31    
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 4
 

Ultime visite al Blog

maurol68handicap77ODAKOTAcettina79lele351xxdolceamaramaurolau77ilfolletto53garbinpamelafrancescorusso_9SIRASMODEOCorsaroNero59soldgl12tartatugavillareggiaannakissme
 

Chi puņ scrivere sul blog

Solo l'autore puņ pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

 

 

 

 

 

 

 

 
« Calidario il lago delle ...Il giardino delle rose d... »

La valle delle Fate... - (Val Chalamy - Parco naturale del Mont Avic - Aosta) Le montagne di re Laurino - Alto Adige

Post n°51 pubblicato il 20 Febbraio 2012 da ODAKOTA

La valle delle Fate... - (Val Chalamy - Parco naturale del Mont Avic - Aosta)
In alto tra i monti dorati, sono ancora le fate a imperversare, numerosissimi i tumuli di pietre, passaggi per il loro mondo. Al fianco dei grandi noccioli, arbusto prediletto dalle fate, con occhio fermo è possibile scorgere strani fenomeni....!
Tantissime anche le farfalle: non meno di 1100 le specie che vivono nella valle di CHAMPDEPRAZ, di cui quattro scoperte di recente, e assolutamente nuove per la scienza, e nove trovate in Italia per la prima volta proprio nel Parco. E non è escluso che nuove ricerche riservino altre sorprese. Dunque tutti sui sentieri del parco di Champdepraz alla ricerca di una farfalla o di una fata che potrà prendere il tuo nome!!!!


La Catena del Catinaccio si estende maestosa all'inizio della valle dove un tempo i veneziani cercavano l'oro nelle fonti e nei torrenti. Sopra di essa si erge a sentinella della valle la cima del Catinaccio, lo Sciliar.
Secondo la leggenda, nel passato vi sorgeva un magnifico giardino di rose, un vero paradiso nascosto agli occhi del mondo, il cui splendore poteva essere ammirato da pochi mortali. Solo dall'altezza delle cime adiacenti era infatti possibile gettarvi uno sguardo.
Il giardino era bagnato da fonti d'oro e d'argento, verdeggiava estate e inverno in un eterno splendore primaverile ed era abitato da un popolo di Nani dal carattere mite, governati da un re molto saggio. Un giorno, però, il gigante che abitava il Glunkezer, nemico del sovrano dei Nani, gettò un'intera montagna sul Catinaccio e distrusse quel bel mondo. Ora la zona è impervia e fredda, coperta da un ghiacciaio di recente formazione: non vi cresce più rosa alcuna, ne di giardino ne alpestre. In primavera e in estate fiorisce, però, un genere di fiori che scintilla di un colore rosa. E' una varietà sessile, che, presente in gran quantità, conferisce al pascolo alpino una sfumatura rosata e mantiene viva la leggenda del giardino delle rose.
Il più bello di tutti i giardini di rose si trova, però, nei pressi di Lagundo, non lontano da Castel Tirolo. E un enorme giardino naturale, molto rigoglioso, pieno di uva e fichi, verde di cipressi e pini, il più suggestivo angolo di tutta la regione.

 

RUN TO THE SUN

 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
Vai alla Home Page del blog

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963