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CHI E' PIU' CATTOLICO, PRODI O BERLUSCONI?

Post n°4 pubblicato il 21 Ottobre 2006 da francescobovino58
 
Tag: PRODI

Chi è senza peccato scagli la prima pietra.

Io non mi posso ergere a giudice, ma assistere a certe cose mi fa bollire il sangue.

Al Convegno di Verona, al cospetto del Papa, di tutto il clero e di migliaia di cattolici impegnati, rappresentativi delle tante associazioni di volontariato, si presenta PRODI e viene accolto da fischi, si presenta BERLUSCONI e viene accolto da applausi.

STRANO.

Questi cattolici per cosa si sono riuniti a Verona? Per contestare la finanziaria o per parlare dell'impegno della Chiesa a difesa dei valori cristiani?

PRODI è un fervente cattolico, BERLUSCONI è un divorziato.

Io ho pieno rispetto per i divorziati. Molti di essi si trovano in quella situazione per problemi che non sono riusciti a risolvere. Il Sig. BERLUSCONI, invece, ha divorziato dalla prima moglie perchè, un bel giorno a teatro, dopo lo spettacolo, si presenta nel camerino dell'attrice Veronica LARIO e le chiede di sposarlo.

Non aveva nessun problema con la precedente moglie. BERLUSCONI sfascia una famiglia perchè prende tutto quello che gli piace e basta.

Come rappresenta i valori cristiani il Sig. BERLUSCONI?

Gli è stata mai rifuitata la comunione, come viene fatto a tanti divorziati?

I cattolici in politica dovrebbero essere più seri.

 
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TEATRO COMUNALE DI CORATO: UN BRUTTO RESTAURO

Post n°3 pubblicato il 10 Ottobre 2006 da francescobovino58
 
Tag: Teatro
Foto di francescobovino58

           Il Sindaco di Corato ha annunciato che presto inizieranno i lavori di restauro del Teatro Comunale.

           In base al progetto pubblicato su "L'Informatore Civico" di Dicembre 2005, a me pare di vedere sei specie diverse di posti a sedere: platea, prima galleria, seconda galleria, più le altre tre categorie di posti previste dal cossiddetto "terzo ordine di palchi", costituito dai palchetti laterali adiacenti la prima galleria, da quelli della seconda e più in alto dalla "piccionaia".

           Ciò comporta, inevitabilmente, una differenziazione di prezzi, che, su un totale esiguo di 510 posti, renderà molto evidenti le differenze tra le varie classi di spettatori che si formeranno: emergeranno distintamente pochi privilegiati che occuperanno i pochi posti migliori, mentre per quelli restanti si creeranno delle gerarchie tra platea, prima galleria, seconda galleria, palchetti e piccionaia.

           Accadrà che non andremo a teatro per assistere ad uno spettacolo, ma solo per mostrare la propria appartenenza ad un determinato gradino sociale.

           Questo è il vero scempio, non quello del '52.

           Nel 1952 i palchetti in legno non esistevano più. Dopo l'abbandono del 1932 erano rimasti in piedi solo i muri perimetrali e dell'interno a bomboniera non era rimasto più niente. I fratelli Lastella realizzarono una galleria che scaricava il suo peso solo sul foyer e sui muri laterali, evitando la costruzione di pilastri nella platea.

           Infatti, l'attuale struttura del Cinema Teatro Comunale "Gestione F.lli Lastella" (così era denominato il Teatro, come è indicato nell'insegna che campeggia ancora sull'ingresso) permette l'afflusso di circa 1.100 spettatori, mantenendo un'ottima acustica. Io ricordo perfettamente di aver assistito, negli anni '70, a delle rappresentazioni teatrali senza microfono, senza nessun tipo di amplificazione, a viva voce degli attori, non perdendomi neanche una parola, neanche un sospiro.

           Da questo teatro sono passate tutte le compagnie nazionali, riscuotendo sempre grandi successi.

           I 500 posti del nuovo progetto, con l'imposizione di prezzi alti dei biglietti, daranno origine ad una "selezione a numero chiuso", per una elite di personaggi locali che faranno del teatro solo uno staus symbol: "Iera sera ero a Teatro. E tu non c'eri?" "No, non c'ero. Il biglietto costava troppo".

           Pare che i lavori inizieranno presto. Se fosse possibile cambiare il progetto, si darebbe la possibilità ai coratini, a tutti i coratini, di andare una sera a teatro, come diceva lo slogan elettorale del Sindaco: "Stasera ci vediamo a Teatro". Invece, ci potrà andare solo una piccola parte dei suoi elettori. Gli amici più stretti.

 
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PARTITO DELL'ULIVO, SUBITO, ANCHE A CORATO

Post n°2 pubblicato il 26 Settembre 2006 da francescobovino58

           Il 12 settembre scorso, in Consiglio Comunale, si è costituito il gruppo dell’Ulivo, con i consiglieri Bucci, Caldara e Ventura dei Democratici di Sinistra, con Loiodice e Mazzilli della Margherita, e con l’indipendente Anelli.

            Il 6, 7 e 8 ottobre prossimi ci sarà a Corato, la prima festa dell’Ulivo, forse una delle prime in Italia, sicuramente in Puglia.

            Queste due notizie offrono lo spunto per rilanciare il dibattito sulla nascita di questa nuova formazione politica.

            Innanzi tutto il nome. Io preferisco Partito dell’Ulivo al posto del Partito Democratico.

            Presentato per la prima volta nel 1996, il simbolo dell’Ulivo esiste, ormai da dieci anni, nel panorama politico e ogni volta che è stato proposto alle elezioni ha preso più voti dei partiti che lo sostenevano. E’ stato riconosciuto ed accolto, nella società, come simbolo di una speranza di unità e di riforma della politica. Perché cambiare? Perché dargli una finalità diversa da quella originaria? Perché rischiare di buttare all’aria i risultati soddisfacenti raggiunti?

            L’Ulivo nasce nel 1996, come alleanza di governo, ma nel 2004, in occasione delle elezioni europee, Prodi lo presenta come progetto politico, capace di superare le divisioni ideologiche all’interno delle forze del centrosinistra italiano. Dopo il successo alla Camera, nelle elezioni politiche del 2006, l’Ulivo è una realtà sancita dal giudizio degli elettori che hanno premiato la volontà dei partiti di mettersi assieme. Per cui, ora è il momento di “dimenticare” l’alleanza e di passare definitivamente ad una organizzazione politica “stabile”, per guidare il futuro dell’Italia e lanciare un ponte verso un’Europa più politica e meno economica.

            L’Ulivo esiste già nella realtà politica italiana, esiste già nell’elettorato, si tratta di dargli un “vestito” e delle gambe con cui camminare autonomamente.

           Occorre un vestito grande e delle gambe forti, occorre un grande partito, occorre un partito vero.

           A tal proposito vi sottopongo una parte di un articolo di Giorgio TONINI, Senatore dell’Ulivo, ex Coordinatore Nazionale dei CRISTIANO SOCIALI, una associazione federata ai DS: “E oggi, né i DS, né la Margherita sono partiti veri: perché non sono abbastanza grandi, non sono abbastanza forti, non sono abbastanza democratici. E il voto delle politiche 2006, col clamoroso divario tra la lista dell’Ulivo alla Camera e le liste dei due partiti al Senato, ci dice che né i DS né la Margherita sono in grado di mettere in campo una vera capacità espansiva. I DS restano inchiodati ad un impietoso 17 per cento, mentre la Margherita arretra fino alla soglia psicologica del 10. E questo nello stesso giorno nel quale quasi un italiano su tre votava, alla Camera, la lista dell’Ulivo. (…) Oggi in Parlamento sono nati i gruppi unitari dell’Ulivo: più di cento senatori e più di duecento deputati, una forza che non si vedeva dai tempi della DC e del PCI.” (Giorgio TONINI, dalla rivista “CRISTIANO SOCIALI NEWS”- 7.6.2006).

              La costituzione dei gruppi unitari, in Parlamento, come nei vari consigli sono il segno di una svolta in atto. Ora bisogna completare l’opera.

E’ opportuno tenere vivo il dibattito, organizzare frequenti assemblee unitarie e fare in modo che il processo di fondazione del Partito dell’Ulivo parti dal basso, perchè si arrivi presto al Congresso costitutivo, tutti convinti della bontà del progetto.

 

 
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CORATO IN PIAZZA: PERCHE'?

Post n°1 pubblicato il 19 Settembre 2006 da francescobovino58

         Sono un iscritto ai DS di Corato, convinto sostenitore dell'Ulivo.

          Ho creato questo blog per poter esprimere le mie opinioni sulla politica a Corato e in Italia.

          Nel mio partito c'è ampio spazio per tutti e disponiamo di diversi canali di comunicazione: assemblee, direttivi aperti, il bollettino "TAM TAM", il sito "dscorato.it", mezzi che ho sempre utilizzato attivamente, senza problemi.

          Ho creato questo blog per avere un'opportunità in più, da usare in qualsiasi momento. Un mezzo di comunicazione snello ed efficace, che, potenzialmente, può raggiungere molte persone.

          Ho creato questo blog proprio per confrontarmi con tutti, anche con quelle persone che la pensano diversamente da me e per ricevere maggiori stimoli all'impegno politico.

          Come luogo metaforico ho scelto la piazza, un luogo aperto, che raccoglie appunto una moltitudine di persone.

          Non ho pretese. Non mi ritengo un politico, ma un cittadino che segue la politica, consapevole che solo con la partecipazione attiva si può avere una crescita della società.

           Nel prossimo messaggio parlerò del Partito dell'Ulivo.

 
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