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« OSPITISEZANO RITIRO 23-25 APRILE 2016 »

ANNO VITA CONSACRATA

Post n°46 pubblicato il 01 Gennaio 2016 da corosursumcorda
Foto di corosursumcorda

Busto Arsizio, 30.12.2015

 

 

I CONCERTI: FESTA PER VOI, CON VOI E….IN LUI

 

 

Quest’anno, un venerdì di quaresima, mentre seguivo il quaresimale nella parrocchia di Sant’Anna di Busto Arsizio, mi sono inventata un concerto per celebrare l’anno dedicato allla vita consacrata. Don Franco mi ha insegnato che questo è lo Spirito che lavora e illumina; qualcuno invece ha pensato che fosse solo la voglia di esibirsi di un gruppetto di coristi, non tenendo presente la nostra retrosìa all’esibizionismo!

Mi sono subito messa al lavoro mettendo insieme un progetto che tenesse presente il percorso personale dei nostri amici religiosi incontrati in questi anni di attività e di amicizia e i brani del nostro repertorio o scritti da noi che aiutassero a meditare e a pregare con loro e per loro.

Mentre tutto prendeva vita, è arrivata anche la settimana Santa e il bisogno di un parallelismo tra brani scelti per far festa con i nostri amici religiosi e i capitoli del Vangelo di Giovanni dal 13 al 17, dove si racconta della nascita della figura del sacerdote, immagine di Gesù Cristo, sembrava così naturale!! Così il primo schema alquanto asettico si è arricchito di spunti di meditazione.

Con Lilly ci siamo messe alla ricerca di una immagine che potesse presentare e chiarire il tema del concerto sulle locandine e sul libretto dei canti del concerto: Gesù che chiama…e infine il titolo: Festa con voi, per voi …e in Lui richiamando il senso ultimo della scelta non solo dei religiosi ma anche di noi cristiani, e il finale di ogni preghiera eucaristica.

Quello che mi ha mosso sul serio è stata proprio la necessità impellente di ringraziare col canto e la preghiera i nostri amici che ci hanno o ci stanno accompagnando nel nostro cammino cristiano. Dalle suore salesiane che tante di noi già all’asilo hanno guidato, dalle suore che ci hanno istruite nella catechesi e nell’oratorio a sant’Anna e ci hanno visti diventare educatori, alleducatori e animatori; ai nostri sacerdoti, cappellani militari, cappellani carcerari, parroci, coadiutori, diaconi, frati, padri, missionari che hanno collaborato o ancora collaborano con noi o si sono messi a nostra disposizione per le nostre varie iniziative ed esigenze; un gruppo nutrito di persone che stanno sempre nel nostro cuore e che avevamo bisogno di ricordare e di ringraziare.

A fine maggio ho mandato tantissimi inviti per allestire questo concerto, a cui il coro ha aderito con entusiasmo, in tante parrocchie o realtà dove vivono ora i nostri amici festeggiati.

Purtroppo tutto il nostro entusiasmo non ha smosso come volevamo gli animi dei nostri amici. Mentre i nostri due parroci, delle comunità a noi più vicine, si sono mossi esageratamente presto, costringendoci a mettere in piedi il concerto in fretta e furia per essere in grado di farlo quando richiesto, per gli altri c’è stata la mancanza di possibilità di attuare il progetto, non voglio pensare all’indifferenza…..

Fatta la preparazione della scaletta e preparati i brani a livello vocale e avendo delegato la gestione di libretti e locandine e Liliana e avendo la certezza della presenza del nostro fonico di fiducia, Roby, ho dovuto affrontare l’ostacolo più alto: trovare i musicisti che mi affiancassero nell’accompagnare e arricchire i brani.

E’ stato un’odissea a cui hanno partecipato anche i coristi con vari amici che hanno rinunciato spacciandoci per semi professionisti dopo averci sentiti provare. Finalmente abbiamo conosciuto Roberto, grazie alla nostra amica Barbara, che ci ha permesso di avere le percussioni ad accompagnare i brani (sostituito all’ultimo concerto da Paolo che non si è lamentato di prove assillanti e delle due ore di viaggio per giungere in quel di Segrate). Con i chitarristi-spalla è stato più complicato. Purtroppo il mio braccio destro Sebastiano è riuscito ad essere presente solo a una data. Fortunatamente al primo concerto ho ritrovato un’amica di lungo corso , Claudia, e poi dopo vari tiri e molla, ho costretto Elena e la mia giovane allieva Giulia, a venire a supportarmi negli ultimi due concerti. Questo ci ha insegnato che è meglio arrangiarsi da soli perchè c’è sempre il rischio che all’ultimo qualcuno ti molli senza troppo preavviso.

Durante questa esperienza, noi, coretto liturgico e al massimo di animazione, siamo cresciuti non poco. Anche Giorgio, ultimo arrivato, ci ha lasciati di stucco all’ultima uscita! Si cresce sempre, basta lasciarsi plasmare e sapersi mettere in gioco!

Non ci ha fermato niente: né il tempaccio del primo concerto all’aperto dove abbiamo evitato un temporale; né il caldo esagerato di luglio nel teatro di Sant’Anna; né l’acustica sconclusionata e di difficile lettura della chiesa di Olgiate e neppure l’abbandono del fonico e nemmeno il traffico che ci ha rallentato in quel di Segrate: niente poteva frenarci nel nostro obbiettivo: diritti alla meta!

Quello che mi ha meravigliato non è stata la performance del coro e nemmeno dei musicisti che conoscevo od ho imparato a conoscere cammin facendo (la qualità dei miei coristi le conosco da sempre!) ma ciò che mi ha impressionato è stata la reazione di chi ha vissuto con noi queste serate. Mai un commento scontato! Mai parole solo per elogiare! Ma persone pronte a raccontarci come quella serata le avesse colpite nel profondo e sentissero l’esigenza di ringraziarci per l’energia donata e il bisogno nato in loro di aprirci il loro cuore per ricambiare quanto ricevuto.

Abbiamo incontrato gente sconosciuta o gente conosciuta da sempre o nostri amici musicisti con cui collaboriamo in vari momenti dell’anno: tutti sono rimasti impressionati e piacevolmente sorpresi di ciò che avevamo da comunicare e sul come l’abbiamo fatto.

Peccato che tanti amici non ci hanno dato modo di mostraci come realmente siamo, senza filtri, con la gioiosa voglia di coinvolgere, di far capire quanto può essere profonda l’amicizia che nasce e cresce nell’amore di Cristo!

Grazie a tutti i coristi e ai musicisti che si sono succeduti, fonici e amici (anche i miei genitori) che hanno permesso tutto questo.

Certamente da sola non avrei fatto proprio niente!

Invece mi sono ritrovata a raccontare la nostra vita ed esperienza agli altri, a coinvolgere, a guidare, ad esortare e spiegare cosa significa per noi essere cristiani.

Grazie per la fiducia che avete avuto in me e in questo progetto; grazie alla vostra capacità di lasciarvi guidare da una come me!

Sicuramente tutti noi ne siamo usciti più uniti e fortificati da queste serate e un po’ anche più malinconiche e dispiaciute per non aver potuto portare questo messaggio agli amici religiosi per cui questa cosa ha preso vita!

Troppo pochi ne abbiamo raggiunti!

Ragazzi: lo Spirito soffia, ma se non issate le vele, non si muove nulla!!!!

 

Alla prossima!!

Grazie a tutti!!!

 

 

Sandra

 
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