corvo rosso
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Ma di cosa ci indigniamo?
Dell'affiliazione virtuale ai clan? Siamo all'ennesima prova della deriva dei tempi nell'era cibernetica. Leggendo la notizia pubblicata dal “Roma” mi mettevo nei panni di un giovane che cerca lavoro su internet: sono migliaia. Tra le tante offerte poco accattivanti e che spesso mortificano la dignità di un ragazzo in cerca di occupazione, si trova su Facebook, di fronte al gruppo “Paga il pizzo”. Già 6.500 iscritti. Dico 6.500. In un momento di sconforto, mi domando: può essere ammaliato dalle sirene di un facile guadagno? Può diventare il numero 6.501? La risposta purtroppo è si. Soprattutto se i valori familiari non hanno offerto adeguate basi. Ma la rete può ed è utile. Pensiamo alle raccolte di beneficenza. Alla velocità di una comunicazione. Alla possibilità di far viaggiare immagini e voci di denuncia che non passano al vaglio della censura. Ma un controllo, ci dovrà pur'essere? Dopo aver raccolto migliaia di adesioni, dopo aver fatto rumore e forse centrato anche l'obiettivo di incutere timore o peggio ancora di creare adepti, qualc'uno si sveglia e dice: “chiederemo di oscurare la pagina”. Ci voleva un giornale a denunciare un episodio tanto grave che, intendiamoci, non è il primo e forse non sarà l'ultimo. Nei mesi scorsi c'erano gruppi di fan dei capimafia come Totò Riina, Giuseppe Setola et similia. Tre anni fa, in piena faida di Scampia i ragazzini avevano come desktop la foto di Cosimo Di Lauro vestito con i panni di Matrix. Oggi in rete corrono le voci di bambini che giocano a fare gli adulti in video neo melodici che sono a dir poco censurabili. E come modelli gli adolescenti scelgono Belen, Corona e Valentino Rossi. Oggi su Internet c'è tutto e il contrario di tutto: tra i tanti enti inutili, ce ne potrebbe essere una al quale si affidi il controllo di cosa finisce nella rete? Facebook, come tanti altri strumenti informatici tipo social network, servono a socializzare, lo dice la parola stessa, ma non possiamo dimenticare che c'è un rischio costante. Ora anche la camorra sceglie di affidarsi alle nuove tecnologie. È la doppia faccia di una medaglia. Il problema è che a Napoli in particolare, la medaglia gira vorticosamente fermandosi sul suo lato peggiore. E' un problema di cultura. Come sempre in questa città.
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Nickname: corvo_rosso_1
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Sesso: M Età: 77 Prov: NA |
Inviato da: kfj k jf
il 21/05/2011 alle 07:19
Inviato da: ansa007
il 10/05/2011 alle 15:45
Inviato da: corvetto
il 05/04/2011 alle 14:20
Inviato da: occhiodivolpe2
il 08/03/2011 alle 20:43
Inviato da: concertodamore
il 17/01/2011 alle 15:24