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Gli Equilibristi

Post n°56 pubblicato il 24 Febbraio 2013 da Angycritica
 

GLI EQILIBRISTI

 

Regia: Ivano De Matteo

Attori: Valerio Mastrandrea ( Giulio), Barbara Bulova ( Elena ).....

Genere: Commedia

Durata: 100'

 

La Storia

Giulio , quarant’anni, si ritrova a lasciare il tetto coniugale a causa di un' infedeltà ovvero di un tradimento alla moglie  Elena. La moglie Elena, segretaria di un centro diagnostico, non riesce ad accettare la scappatella ed offesa nella sua dignità di donna butta fuori di casa il marito. Giulio padre affettuoso e amorevole, impiegato all'anagrafe di Roma con uno stipendio di 1200 euro, si troverà catapultato in un mondo reale e dovrà a fare i conti con la sua nuova condizione di vita: genitore divorziato che deve dare metà del suo stipendio per pagare il mutuo della casa e il mantenimento dei figli.

Ben presto Giulio per non privare di nulla moglie e figli si troverà costretto a cercare un secondo lavoro , saltare i pasti e altro ancora ergo scivola pian pianino nella miseria, mangia alla Caritas, svolge lavori umili che non sono scontati come sembra e ciliegina sulla torta arriverà a dormire in macchina per non dover pagare l'affitto di una squallida stanza. Giulio fa di tutto per mantenere la sua dignità ma ben presto si troverà ai limiti della società divenendo irascibile ed emarginandosi da quelli che sono i suoi grandi amori: i figli.

La figlia giovane adolescente,legatissima al padre, in una fredda notte scopre la realtà insieme alla madre

 

Il film più che una commedia e un dramma. Il regista analizza senza mezzi termini una realtà di oggi che riassume in una battuta chiave “Il divorzio è per i ricchi, non per gente come noi”. Coloro  che vivono  con uno stipendio medio non possono divorziare perché se amano i loro figli per non traumatizzarli ulteriormente cercano di non mutare loro il tenore di vita prima del divorzio. Di colpo si può divenire poveri, anzi di più: barboni.

Quanti “Giulio” vi sono? Tanti,pochi non ha importanza: “Perché le istituzioni non cercano di sostenere i tanti Giulio che cercano di essere padri nel vero senso della parola, senza delegare tutto alla moglie o infischiandosene dei figli?”

Consiglio pratico non tradire il coniuge “l'attimo fuggente, l'emozione di un momento può costare caro”.  Riflettiamo tutti insieme su una cosa fondamentale: “Meglio dei rimpianti che dei rimorsi. Accettiamo la nostra normalità come una cosa bella”. Quando ci siamo sposati amavamo l'altro. La passione col tempo passa divenendo routine. La routine può essere rassicurante, non è un nemico da combattere. Non occorre cercare evasioni per sentirsi vivi perché la nostra dolce metà non sempre è disposta a perdonare.

Bravo Mastrandrea con una recitazione eccellente che ci fa vivere e toccare con mano il dramma che spesso vivono tutti i “Giulio” italiani.

 

                                                                                             Angy

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