Smetterò di prostituire la mia natura a quelle patetiche aspettative mascherate che chiamiamo Dovere e Buon Senso.
Raccoglierò gli abiti gettati vicino al talamo della stasi dove si consumano orgasmi di fraintendimenti più o meno volontari.
Mi vestirò con una fresca dignità di stagione.
L’oscenità della serenità pudica, che ogni tanto oppongo con gioia alla sfacciataggine delle speranze d’occasione, mi annoia.
Interrompo questo spregevole coito di illusioni e mi dedico ad un amplesso istintivo che amoreggi con l'alternanza dei miei umori lunatici.
La castità del cinismo mi sottrae ad infinite orge di paranoia.
Inviato da: comelunadinonsolopol
il 12/02/2009 alle 23:29
Inviato da: cattivafuoriedentro
il 12/12/2007 alle 00:04
Inviato da: alessandra.chiusi
il 19/11/2007 alle 15:38
Inviato da: etnego
il 27/10/2007 alle 17:48
Inviato da: graffi_sull_anima
il 27/09/2007 alle 14:25