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ma porca miseria, è mai possibile che bisogna urlare in questa casa?!? appunti di un artista vicentino

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« artisti, tutti uguali! q...dipingono  tutti »

la gerarchia delle domande

Post n°72 pubblicato il 24 Aprile 2007 da EnricoDC_gallery

Noi siamo le nostre domande dicevamo, ma in che modo sappiamo essun famoso frattale ChaosProere diversi? E profondi? Oppure leggeri e spensierati? Eppure esiste una gerarchia delle domande, nella vita come nell'arte (magari è anche la stessa cosa) e chi se le pone trova in esse la misura della propria ricerca, della propria personalità, è interessante osservare come l'evoluzione del pensiero rispecchi l'evoluzione del nostro essere. Noto alcune cose, che spesso partendo da un "perchè" si giunge ad altri "perchè", ma non sono tutti uguali, in essi c'è più o meno profondità, in essi si individua la nostra maturazione..
Io ho divise le domande in gradi:
primo grado
come? quando? dove? chi?
------------------------------
secondo grado
perchè io? perchè quà? perchè oggi? perchè così?
--------------------------------
 terzo grado
chi sono io? chi fa arte? cos'è arte? essere cos'è? il tempo cos'è? lo spazio perchè?
--------------------------------
quarto grado
perchè esisto? perchè siamo spinti a fare arte? perchè amore?
------------------
in queste richieste sta la nostra condizione, soddisfatta delle risposte che si dà, o perplessa perchè il cerchio delle domande non riesce a chiudersi. Così è per me. Un pensiero comune è anche quello di non farsi troppe domande perchè spesso non si trovano le risposte, ma è proprio nel fare domande che si realizza la nostra identità. La realtà delle domande può essere spiegata con una metafora visiva: il frattale, cioè quella figura geometrica che non ha soluzione se non nel suo ripetersi all'infinito su differenti livelli.

 
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