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ma porca miseria, è mai possibile che bisogna urlare in questa casa?!? appunti di un artista vicentino

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non esistono più gli artisti di un tempo!

Post n°195 pubblicato il 06 Maggio 2010 da EnricoDC_gallery

Certo, la situazione attuale Mondrian - 1908dell’arte è un pochino cambiata rispetto ad alcuni anni fa. Allaccio la riflessione all’evoluzione globale della civiltà umana. Tecnologia e arte. Da essi si riesce a fotografare ciò che l’uomo è diventato oggi. Uno sguardo al passato mostra come il percorso di crescita ci abbia così rapidamente condotto a questo punto, come l’evoluzione abbia prodotto un così esponenziale cambiamento, sia in arte che nella tecnologia.

E' curioso allora fare alcuni paralleli.

Chi era l’artista un tempo? Cos’era l’arte in altre epoche? O meglio, che grado di ricerca era in grado di tradurre il potenziale artista? E la domanda migliore: Quanti artisti migliori ci sarebbero stati se anche la parte meno abbiente della popolazione avesse avuto l’opportunità di fare arte?

200 anni fa la popolazione sulla terra era di 100 abitanti, 90 lavoravano la terra per vivere, dei dieci nobil-borghesi 1 diventava un grande artista, scriveva la storia dell’arte e costruiva la base di una coscienza collettiva. Oggi gli abitanti sono 300, 80 lavorano ancora metaforicamente la terra per vivere, 20 sono nobil-signori, ma dei restanti 220 borghesi più di 50 diventano artisti e solo 1 scriverà la storia. La competizione cresce esponenzialmente, come esponenzialmente vengono scoperte tutte le aree ancora inesplorate dell’arte visiva. La considerazione sorge spontanea quando, osservando i meravigliosi lavori dei numerosissimi artisti contemporanei, siamo spinti a cercare di farci un’idea globale di cosa sia diventata l’arte contemporanea. Le provocazioni oggigiorno diventano così frequenti che non costituiscono più componente di ricerca, ma semplicemente materiale di composizione di un quadro.
In definitiva non costituisce più arte.
Sapete qual'è la peggior paura di un artista? Pensare che tutto il proprio amore un giorno andrà perso! Per questo non mancherà mai l'appuntamento dell'espressione..

 
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Commenti al Post:
Egure
Egure il 28/05/10 alle 16:54 via WEB
In fondo, Enrico, è un po' come se stessi facendo un puzzle..già. L'arte è cambiata perchè è cambiato il suo significato produttivo, secondo me. Un processo lento e secolare; ma l'arte è nata come espressione e organizzazione della società e dei mestieri medievali, rinascimentali per poi autocelebrarsi e legittimarsi come efficace referente dei sostrati alti, e quindi la cultura e la connessione "arte-meccanica e teoria del pensiero" si è formata. Così è nato il sovrappiù economico dell'oggetto artistico. Nel tempo si è evoluto anche questo di concetto e credo che dall'illuminismo in poi la coscienza della società abbia portato al concetto di arte popolare, prezzabile, categorizzabile e riproducibile. Nella nostra epoca l'arte è affiliata ad ogni altro mezzo comunicativo, ed è politica, viva, sociale, strumento di propaganda, ma sempre secondo me, non si può intendere sia arte come un quadro pittorico. Sono mondi e necessità differenti. Penso sia un mio limite comunque, con l'arte contemporanea..perchè anche le lettere sono produzione artistica. Vorrei chiarire che l'arte può essere tale anche se immateriale, non intendo sia quello il discrimine. un saluto E. da E.
(Rispondi)
 
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