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Secondo me la tua frase e' un'po' una chiave di volta per avvicinarsi alla risposta del post.
L'ego e' fortemente inquinato, diciamo, dal nostro agire. Il pensiero puo' essere totalmente slegato dal sintomo artistico, dalla necessita' d'arte, il pensiero puo' autoalimentarsi. Nell'azione c'e' il prosieguo della manifestazione dell'io.
Per me e' lampante quando vedo il vigore di una pennellata, un humus caratteriale che si scorge dai visi ritratti, dalle linee, dalla temperatura espressiva dell'opera.
Una seconda ipotesi, non me lo fa vedere legato all'arte, il proprio ego.
Puo' essere cangiante, in una molteplice forma, sguinzagliare un doppio, nel momento in cui c'e' la manifestazione artistica.
L'artista puo' avere duplice ego, d'azione e di pensiero? Ciao, un saluto!
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Inviato da: minarossi82
il 11/11/2016 alle 18:25
Inviato da: sexydamilleeunanotte
il 10/09/2016 alle 10:20
Inviato da: Egure
il 27/07/2013 alle 18:42
Inviato da: EnricoDC_gallery
il 13/07/2013 alle 18:44
Inviato da: living_art
il 28/06/2013 alle 15:06