Post n°14 pubblicato il 30 Maggio 2008 da dadonnaadonnaOK
Giovedì 12 giugno alle ore 20 e 30 Donna & Astrologia Anticamente le donne sono state depositarie del sapere. La luna era oggetto di culto e sulle ziggurat – di notte – veniva vegliata dalle sue sacerdotesse. In tutto il bacino del Mediterraneo e nella vecchia Europa abbiamo testimonianze dei culti astrali. Per le iniziative di «daDonnaaDonna», giovedì 12 giugno alle ore 20 e 30, alla Libreria Gabi International avrà luogo un incontro con la Dott.ssa Anna Ruggiello che, dopo una formazione scientifico-umanistica (è laureata in Pedagogia con indirizzo inPsicologia), ha dedicato gli ultimi vent’anni alla ricerca degli antichi simboli che sottostanno alla visione “patriarcale” dell’astrologia. |
Post n°13 pubblicato il 30 Maggio 2008 da dadonnaadonnaOK
CALENDARIO prossimi incontri mese di giugno Venerdì 6/6 - h. 20,30 |
Post n°12 pubblicato il 30 Maggio 2008 da dadonnaadonnaOK
Sondaggio Quindi partiamo con il nostro piccolo sondaggio, potete risponderci in forma anonima, lasciando una busta con le vostre risposte in libreria, inviando un'email (donna@libreriagabi.com), o faxandoci (allo 06/7002808), oppure inserendo in questo post il vostro commento. Nel nostro "sondaggio" vorremmo anche sottoporre alla vostra attenzione un nostro progetto che ci consentirà di rimanere in un angolo di voi anche durante le prossime vacanze. Lo staff di daDonnaaDonna |
In questa occasione, Venerdì 6 giugno alle ore 20 e 30 Alla Libreria Gabi avrà luogo la presentazione del libro: Riconoscere un manager dalla scrittura Il merito indubbio degli autori – Bruno Brancati e Carla Poma – è stato senz’altro quello di cercare di liberare la Grafologia da quel giudizio che, collocandola tra le materie esoteriche ed occulte, ne riduceva il valore. Le pagine del volume hanno il pregio di dimostrare che questo metodo di analisi ha caratteristiche scientifiche e che quindi ciò che tramite suo si evince su una personalità ha buoni presupposti di dimostrarsi veritiero. Interverranno entrambi gli autori |
Tutti gli studi sulla creatività ... e noi ne parliamo: Giovedì 29 maggio alle ore 20 e 30 per la serie di incontri: «daDonnaaDonna» "FANTASIA, IMMAGINAZIONE, CREATIVITA'" L.G. |
Che emozioni giovedì 22 maggio al quarto incontro nello spazio al femminile della Libreria Gabi! E il tema non era certo semplice: La Sessualità… L’incontro è iniziato con una considerazione sulle molteplici modalità di esprimere la propria sessualità, o meglio, preferenza sessuale: tutte concordi nel sostenere che non ci deve essere condanna verso la diversità, mentre il gruppo ha espresso pareri differenti su quella che da alcune è stata definita “ostentazione”. Ma cosa si intende per “ostentazione”? Quella che per alcune è ostentazione per altre è semplicemente sinonimo di libertà: ad esempio fare la doccia nude in palestra o in campeggio è ostentazione o, più semplicemente, è non provare vergogna del proprio corpo? Un’interpretazione che è stata condivisa da molte intervenute: alcune donne non sono abituate a vivere con serenità il proprio corpo. Ma si è parlato anche di bombardamento di immagini e situazioni a sfondo sessuale da parte dei media; bombardamento che non ha alcun merito “liberatorio” ma contribuisce alla mercificazione del sesso e, di conseguenza, della sessualità. In questo periodo di bombardamento viviamo un analfabetismo emotivo che rende difficile raccontare la propria intimità, in questo caso non rimane altro che l’azione: consumare tutto e subito. Una modalità operativa che ben si lega al momento di profondo consumismo nel quale stiamo vivendo. Una giovane donna ha posto l’accento sul difficile rapporto dei giovani con la sessualità: per molti il sesso rappresenta l’inizio del rapporto, mentre la sessualità dovrebbe essere l’approdo di due persone che condividono il desiderio. Come è possibile vivere intensamente e bene il rapporto sessuale (e quindi la sessualità) se non si conosce il proprio corpo, se non si conosce il partner, se non si parla, se non si comunicano i propri desideri/bisogni? E ancora se per paura, per timidezza, per superficialità si finge l’orgasmo le prime volte, come è possibile ammettere dopo mesi che prima non si era provato nulla e quindi chiedere di cambiare l’approccio al rapporto sessuale? E quando si parla di orgasmo, purtroppo, si segnalano ancora note dolenti e non solo tra le giovanissime: in molte donne vi è ancora un pudore ad esprimere il proprio bisogno/desiderio di piacere. Il corpo però non è solo un oggetto sessuale e la sessualità è piacere, intesa, complicità, una danza che dovrebbe rinnovarsi continuamente. Per alcune il concetto di sessualità si lega al contatto fisico, quindi, in un certo senso, anche al bambino che succhia il latte dal seno materno. Tra le intervenute molte hanno concordato sull’aspetto giocoso della sessualità. L’incontro si è concluso con la declamazione da parte di una delle intervenute di una poesia di Saffo e con la promessa che in futuro il tema della sessualità sarà nuovamente affrontato molto c’è ancora da dibattere…. Ed ora attendiamo il 29 maggio, quando si terrà l’ultimo del primo ciclo di incontri… |
«daDonnaaDonna» Prossime iniziative domenica 8 giugno, alle ore 18 e 30 Nel corso dell’incontro la dott. Laura Guaia*, affronterà diversi temi: |
Post n°7 pubblicato il 17 Maggio 2008 da dadonnaadonnaOK
Tag: affettività, carisma, donna, donne, fascino, femmina, femminile, genere, identità, lesbica, omosessuale, seduzione, sesso, sessualità, trans, transgender Giovedì 22 maggio ore 20 e 30 Giovedì prossimo alla Libreria Gabi International, nell'ambito degli incontri di "autoaiuto" avrà luogo il quarto evento di "dadonnaadonna" dedicato questa volta alla sessualità. La Sessualità … al di là del rapporto sessuale Una definizione quindi che appartiene esclusivamente a un ambito fisico e riproduttivo. In base ad essa sembrerebbe che dalla sessualità debba essere esclusa l’affettività, quindi i rapporti affettivi declinati da una motivazione differente dalla ricerca del piacere sessuale Ma siamo davvero certi che nei rapporti interpersonali, fattori comuni alla sessualità (quali ad esempio il fascino, la seduzione, l’attrazione o il carisma) restino del tutto estranei alle modalità di una relazione tra due persone? Quale correlazione può essere dunque stabilita tra : Ancora sul Dizionario, leggiamo la definizione per il termine “sesso”, che è la seguente: «il complesso delle caratteristiche strutturali e funzionali che distinguono in una stessa specie i maschi e le femmine, con particolare riguardo agli organi della riproduzione: individuo di sesso maschile, femminile; determinazione del sesso; il rapporto numerico tra i due sessi in una popolazione; scuola per ragazzi di ambo i sessi | cambiare sesso, assumere, con un intervento chirurgico, le caratteristiche anatomiche sessuali dell’altro sesso» E con questa definizione arriviamo a distinguere un altro aspetto del problema, può infatti essere dato un orientamento sessuale disgiunto dal genere dell’individuo (omosessualità e transessualità). La donna viene spesso ingabbiata, rispetto alla sessualità, alla funzione di “riproduttrice della specie”, ma per lei la sessualità può anche esplicarsi attraverso la bisessualità, l’omosessualità e diverse altre manifestazioni, senza che questo comprometta la sua appartenenza al genere femminile. Proprio in riferimento all’appartenenza di genere, cogliamo l’occasione per sottolineare come oggi – a buon diritto - si ascrivano al “genere femminile” anche persone transgender. In ragione di ciò – naturalmente – occorre arrivare a una definizione completa di sessualità femminile ampliando il modello sin qui usato per definire l’identità di genere.
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Post n°6 pubblicato il 17 Maggio 2008 da dadonnaadonnaOK
Note sulla serata “Il lavoro in casa e fuori” Giovedì 15 maggio si è tenuto il terzo incontro nello spazio al femminile della Libreria Gabi. Il tema era decisamente “faticoso”: il lavoro in casa e fuori. Eppure oggi il lavoro è il miglior amico delle donne perché dà indipendenza economica e, in molti casi, anche soddisfazione e gratificazione. Ma non sempre è così, quando il lavoro non è una scelta ma un’imposizione si trasforma in una gabbia: quante donne sono costrette a lavorare per far quadrare il bilancio? E quante, pur desiderando lavorare, si trovano a svolgere un’attività che non le soddisfa o che adedirittura le mortifica? Le donne intervenute all’incontro hanno testimoniato il loro bisogno/desiderio di lavorare, a volte le aspettative dell’infanzia e dell’adolescenza sono state tradite: in alcuni casi il lavoro si è rivelato fonte di soddisfazione e di entusiasmo creativo, in altri, invece, ha rappresentato solo frustrazione e rabbia. Come reagire a un lavoro alienante? Trasformarlo in un’opportunità di crescita e di cambiamento: è difficile ma è l’unica strada percorribile per non impazzire. Ancora una volta, dopo più di due ore di incontro tutte le donne hanno concordato nel sostenere che anche per questo tema sarebbe occorso ancora del tempo, perché molto c’è da dire e da approfondire a riguardo. M.Z. |
Post n°5 pubblicato il 10 Maggio 2008 da dadonnaadonnaOK
"daDonnaaDonna" giovedì 15 maggio 2008 - alle ore 20,30 Il prossimo giovedì (15 maggio, ore 20 e 30) il tema affrontato nel nostro incontro sarà: IL LAVORO IN CASA E FUORI. In casa è indispensabile, fuori è necessario per far quadrare il bilancio, sentirsi realizzate; in entrambi i casi è spesso sinonimo di stress. Stress perché la donna “in carriera” ha troppo spesso l’impressione che per lavorare deve rubare tempo e attenzione ai suoi “doveri altri”, nei confronti di un compagno, di un marito, di figli o comunque alla famiglia. Purtroppo –spesso ancora - alla figura femminile viene attribuito un ruolo riduttivo e determinato, che ha origine in una vecchia interpretazione patriarcale della donna. Così ancora oggi la donna che lavora fuori casa, seppure il valore economico del suo impegno inizi ad esserle riconosciuto, di frequente “si sente in colpa” per quella che spesso è più una necessità che non una scelta e di conseguenza rappresenta un fattore di stress. Ma per tutte le donne – quale sia la motivazione del loro lavoro extra-casalingo – il disbrigo delle faccende domestiche, il mandare avanti la casa, il curare marito e figli, restano il compito dal quale non possono dimettersi, né chiedere ferie, né un periodo di aspettativa. Ve lo immaginate?!... Così questo dovere a ciclo continuo, diviene -immancabilmente anch’esso – un fattore di stress. E le “donne in carriera” che decidono di non avere una famiglia? E le casalinghe cui non interessa un “lavoro altro”, al di fuori delle mura domestiche? E quelle che svolgono il doppio lavoro, in casa e fuori? E poi, i compagni, i mariti, i figli di queste donne, qual è il loro giudizio? E la società come si pone nei loro confronti? Cosa fa per loro? Le donne di oggi si sentono supportate dalla famiglia e dalla società? E tu come ti senti??? (puoi intervenire, anche inviando un'email a donna@libreriagabi.com) |
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