Un blog creato da dammiltuoaiuto il 19/08/2007

ZORRO E' VIVO

ZORRO HA BISOGNO DI TE LA SUA SPADA E' IL TUO CLICK RACCOGLIE INGIUSTIZIE NELLA RETE DAMMI IL TUO AIUTO

 
 
 
 
 
 
<a href="http://www.bannerpromotion.it/go.php?m=13911" mce_href="http://www.bannerpromotion.it/go.php?m=13911"><img alt="Clicca qui!" border="0" src="http://www.bannerpromotion.it/show.php?m=13911&amp;g=1&amp;t=image" mce_src="http://www.bannerpromotion.it/show.php?m=13911&amp;g=1&amp;t=image" width=468 height=60></a>
Iscriviti subito a BannerPromotion.it
 
 
 
 
 
 
 

I MIEI LINK PREFERITI

- ZORRO DALLE PARTE DEGLI ANIMALI
- NO ALLE BOMBE NUCLEARI IN ITALIA FIRMA QUI
- VEDI IL TELEGIORNALE SKY
- GUANTANAMO LO SCANDALO AMERICANO LA MORTE DEL DIRITTO
- GUANTANAMO DOCUMENTARIO AMERICANO
- IL METEO SU SKY
- TELEZERO LA TIVU CHE FAI TU
- QUESTA E' LA SANITA' AMERICANA
- ECCO CHI E' BERLUSCONI
- LE DONNE DI ZORRO
- ECCO COME HA FATTO I SULDI BUSH
- IL FILM 9/11 E' IN INGLESE
- IO CI SARO'
- IL V DAY
- BEPPE GRILLO AL PARLAMENTO EUROPEO
- IL V DAY APPARTIENE A TUTTI NOI
- VEDI SAT2000
- WEB TV
- TUTTO LO SPERPERO IN ITALIA
- passo doppio di zorro
- zorro banderas canzone
- IL FILM DI ZORRO
- LA SIGLA DEL FILM CON BANDERAS
- LASIGLA IN ITALIANO DI ZORRO
- IL DUELLO DI ZORRO CON CATRINA
- LA MURICA DI ZORRO
- LA SIGLA DI ZORRO IN ITALIANO
- IL TRAILER DI ZORRO
- ZORRO SARA' V DAY LA SIGLA
- le danze spagnole del ciclone
- LA DONNA DI ZORRO NEL CICLONE
- ZORRO E' CONTRO LA CACCIA FIRMA
- VIDEO INTEGRALE V DAY
- ZORRO E' PER LA PACE
- IL VIDEO INTEGRALE DEL V-DAY A BOLOGNA
- tg RAI 3
- FIRMA QUI PER LIBERARE Aung San Suu Kyi
- GUARDA IL FILM SU GESU'
- C'ERA UNA VOLTA
- ANNO ZERO
- W L'ITALIA
- SCRIVI AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
- foto di pescara
- AIUTIAMO QUESTE PERSONE CON IL MICROPROGETTO
- IN DIRETTA DALLA BIRMANIA
- FIRMA PER ABITI PULITI
- MOSAICO DI PACE SCRIVI AD ALEX ZANOTELLI
- FIRMA LE PETIZIONI URGENTI
- FIRMA QUI PER SALVARE CARLO PARLANTI
- FRIMA QUI PER AIUTARE KASSIM
- AIUTIACI A SALVARE I TIBETANI
- TIBET LIBERO NOTIZIE E FOTO
- belusconi e la mafia
- nonvilonza
 
 
 
 
 
 
 

AREA PERSONALE

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Settembre 2008 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30          
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

FACEBOOK

 
 
 
 
 
 
 
 
Citazioni nei Blog Amici: 12
 
 
 
 
 
 
 

ZORRO DENCE

 
 
 
 
 
 
 

AUNG SAN SUU KYI, BIRMANIA,

 
 
 
 
 
 
 

AUNG SAN SUU KYI, INTERVISTA

 
 
 
 
 
 
 

AUNG SAN SUU KYI 2 INTERVISTA

 
 
 
 
 
 
 

JEM CARRY PARLA DI AUNG SAN SUU KYI

 
 
 
 
 
 
 

DOCUMENTARIO MUSICALE AUNG SAN SUU KYI

 
 
 
 
 
 
 

BONO PARLA DIAUNG SAN SUU KYI

 
 
 
 
 
 
 

I REM FOR ANGUN

 
 
 
 
 
 
 

INTEVISTA 3 AD ANGUN

 
 
 
 
 
 
 

AUNG SAN SUU KYI

 
 
 
 
 
 
 

MONACI PROTESTANO ZORRO E' CON LORO

 
 
 
 
 
 
 

NO AL MASSACRO BIRMANO

 
 
 
 
 
 
 

ECCCO LA FIDE CHE DEVONO FARE I SOLDATI

immagine 

 
 
 
 
 
 
 
 

LA LADY E IL GENERALE

 
 
 
 
 
 
 

Messaggi di Settembre 2008

 

FEDE  QUANTO CI COSTI

Post n°476 pubblicato il 22 Settembre 2008 da dammiltuoaiuto
 

DA  BEPPE  GRILLO

L'insostenibile costo di Fede

Fede costa agli italiani 350.000 euro al giorno. Dal primo gennaio 2006, con effetto retroattivo. La Corte di Giustizia Europea ha condannato l'Italia a una multa di circa 130 milioni di euro all'anno se Rete 4 non cederà a Europa 7 le frequenze che Testa d'Asfalto ha in concessione dallo Stato. Per l'Europa l'assegnazione delle frequenze in Italia non rispetta la libera prestazione dei servizi e non ha criteri di selezione obiettivi.
La sentenza europea è la terza a favore di Europa 7 dopo quelle della Corte Costituzionale e del Consiglio di Stato. Testa d'Asfalto toglie l'ICI, ma introduce il canone Fede. Non ci sono conflitti di interessi? Perchè gli italiani devono pagare per guardare Fido Bau ogni sera? Se il concessionario pubblico di tre reti nazionali Testa d'Asfalto non sposterà Rete 4 sul satellite gli italiani alla fine del suo prossimo glorioso quinquennio pagheranno circa UN MILIARDO di euro di multa considerando gli arretrati.
Testa d'Asfalto è un genio, oltre alla concessione pubblica, la pubblicità a pagamento su tre reti avute in eredità da Craxi, avrà anche il finanziamento pubblico. Il ministero delle Comunicazioni non c'è più. In realtà non c'era neppure prima. Gentiloni che potrà dedicarsi di più al tennis con Ermete invece di passare lunghi week end ad Arcore.
L' Agcom con il supporto del PD e della Repubblica e della Finocchiaro e di Topo Gigio è impegnata a tempo pieno sul pericoloso Travaglio. Se pò fà. Con i nostri soldi se pò fà.
Per sapere quanto stiamo versando al Presidente del Consiglio per non applicare le sentenze su Rete 4 scaricate e diffondete il banner. E' bello contribuire al successo economico di Testa d'Asfalto con le nostre tasse.

 
 
 

VOGLIAMO UNA NUOVA POLITICA

Post n°475 pubblicato il 22 Settembre 2008 da dammiltuoaiuto
 

Basta con le parole. Vogliamo fatti concreti. La gente è stufa. Ha voglia di cambiare. Basta con le solite facce. Basta con i cavalli di Caligola. Basta con i soggetti scelti dai capobastone di partito “è cretino perciò è l’ideale” 

Purtroppo viviamo in un paese che sta attraversando un difficile momento economico/finanziario che la gente comune tocca ogni giorno con mano.
Si sta diffondendo sempre più la crisi della terza settimana e la crisi economica ha inevitabili ed imprevedibili ripercussioni sociali che creano nei cittadini un grande senso di sfiducia ed ansia per il futuro con tutte le conseguenze del caso.
Un grande senso di insicurezza.  Ma la cosa più grave e dirompente è che il paese ha perso negli anni la necessaria tensione morale. Quella tensione definita in passato da un grande uomo politico "questione morale" necessaria a combattere i fenomeni balzati ancora una volta agli onori delle cronache. Se i politici sono messi in questo modo i burocrati non sono da meno ma è compito della politica intervenire. Purtroppo o per fortuna ancora una volta deve supplire la Magistratura(fino a che potrà farlo). Il problema di fondo è che in questo paese sono saltate le regole condivise. In questo paese ed a tutti i livelli il primo politico che si sveglia al mattino detta le regole e le regole valgono per il giorno stesso. Domani si cambia e si crea una nuova regola a proprio uso e consumo. C’è l’impressione diffusa che tutti stiano facendo come gli struzzi ma la situazione è ,se possibile, peggio di quella dei pessimi anni di tangentopoli. La politica è allo sbando e se così non fosse non avremmo la finanza pubblica più disastrata d'Europa.Il debito pubblico attorno al 106% ed il deficit proiettato oltre il 4%.La procedura di infrazione della Commissione Europea parla da se. I cittadini purtroppo pagheranno per lunghi anni indipendentemente da quali governi si succederanno. Ma ora sapranno reagire e tornare a contare ?

 
 
 

 I  VIDEO    DI LUCARELLI   SULLA  MAFIA 

Post n°474 pubblicato il 20 Settembre 2008 da dammiltuoaiuto
 

 
 
 

MA  CHI E'   SILVIO   BERLUSCONI?

Post n°473 pubblicato il 20 Settembre 2008 da dammiltuoaiuto
 

 
 
 

Angelini: «Vi spiego perché c’entra Fassino»

Post n°472 pubblicato il 20 Settembre 2008 da dammiltuoaiuto
 

Angelini: «Vi spiego perché c’entra Fassino»
http://ilcentro.repubblica.it/dettaglio/Angelini:-«Vi-spiego-perche-c-entra-Fassino»/1512894?edizione=EdRegionale

Il grande accusatore, ecco il verbale dell’interrogatorio sull’ex segretario dei Ds
«Del Turco mi disse: Fassino ci tiene alla Tosinvest»
PESCARA. «Fassino querela Angelini? Può fare quello che vuole, è giusto che lo faccia», ma la querela «dovrebbe essere estesa a Del Turco e a Quarta», dice Ciprietti, legale di Angelini. A tirare in ballo l'ex segretario dei Ds è stato il grande accusatore. Ha fatto il nome di Fassino riferendo un colloquio con Quarta alla Cassa Edile di Chieti. Colloquio registrato di nascosto da Angelini il 28 febbraio scorso. Ma in che termini c'entra Fassino? Pubblichiamo il verbale dell'interrogatorio di mercoledì in cui Angelini lo tira in ballo.

Pm Trifuoggi: «Senta, torniamo un attimo all'incontro con Lamberto Quarta di cui ha la registrazione».
 Angelini: «Sì»

 Pm Trifuoggi: «Nell'ambito di questo incontro si parlò anche della società Tosinvest?»
 Angelini: «Sì, si parlò anche di Tosinvest»

 Pm Trifuoggi: «A proposito di che cosa?».
 Angelini: «Spero di ricordare correttamente».

 Pm Trifuoggi: «Innanzitutto visto che lei lo sa, chiarisca per la registrazione cos'è la Tosinvest e che cosa c'entra con la Sanità in Abruzzo».

 Angelini: «Certo, Tosinvest è la finanziaria del gruppo Angelucci (Antonio Angelucci, deputato del Pdl, ndr) che tra le altre cose ha tra i suoi collaboratori più intimi il fratello dell'onorevole Gianfranco Fini (Massimo Fini, esattamente responsabile del centro di ricerche del gruppo a Roma, ndr) ed ha o aveva ottimi rapporti con il Pd, i Ds e il Pci, insomma quella roba lì, perché Angelucci è colui che ha rilevato il debito del palazzo di Botteghe Oscure.
 Non rivelo nulla di particolarmente riservato se dico che Angelucci possiede due giornali, Libero e il Riformista».

 ARRIVIAMO A FASSINO.  Angelini: «Mi è stato detto a suo tempo che fu Fassino... che c'è stato un incontro a casa di... anzi fu lo stesso Del Turco a dirmi che si era trovato in un incontro in cui c'era Fassino. Non ricordo se a casa Del Turco di Collelongo oppure se, a sorpresa o non a sorpresa, nella casa di Roma di Angelucci. 
 Comunque fu Del Turco a dirmi che Fassino ci teneva particolarmente. Va quindi commentato il fatto che si sono dati 25 posti letto a...»

CORSA AI POSTI LETTO.  Pm Trifuoggi: «Un attimo, prima di andare avanti, però, ci spieghi meglio cosa c'entra Tosinvest con l'Abruzzo».
 Angelini: «Chiedo scusa. Tosinvest in Abruzzo ha rilevato la vecchia casa di cura Santa Lucia di Sulmona chiamandola Istituto San Raffaele.
 Tosinvest per un certo periodo ha affittato una parte dei letti alla Asl di Sulmona-Avezzano, cosa che, dice Di Ninni (dirigente del settore Sanità della Regione, ndr) non è possibile senza una delibera della giunta»
 (Angelini non fa riferimento alla delibera di metà agosto del 2007 che autorizzò i 25 posti letto al San Raffaele ma, in questo passaggio molto confuso, e quasi incompresibile, della registrazione, si lamenta del fatto che alla sua società è stata negata la stessa possibilità, quindi riprende a parlare di Quarta ndr).

 «DECIDEVA QUARTA». Angelini: «Quarta mi dice "A Tosinvest bisogna dargli 25 posti di riabilitazione... deve arrivare a 45 posti". Al che io gli dico in quella circostanza: «Va bene, magari quegli altri dateli a me, visto che sono passato da 245 a 176 posti e visto che voi stessi dite che vanno tenute presenti per prime le Onlus, come dice la legge 6, poi le istituzioni private che operano sul territorio e solo alla fine le altre istituzioni private. La norma l'avete introdotta voi, non mi fate nessun piacere. Siete voi che avete detto che questo discorso è prevalentemente deputato a cercare di evitare i licenziamenti per le strutture che, da questo piano sanitario, avranno esuberi. Ma Quarta dice "no, questo è un discorso che va fatto con Tosinvest assolutamente.
 Tosinvest ha un'opzione per la riabilitazione ad elevata intensità nell'ambito della riabilitazione ospedaliera"».

 Pm Trifuoggi: «Opzione datagli da chi?».
 Angelini: «Un'opzione evidentemente datagli da Del Turco e da Quarta. È Quarta che me lo dice. Non credo che usasse proprio l'espressione "opzione", ma mi disse chiaramente e in buona sostanza che la casa di cura San Raffaele doveva arrivare a 45 posti».

Pm Trifuoggi: «Le hanno spiegato perché non era possibile che dessero a lei quegli altri posti letto?».
 Angelini: «No»

 Pm Trifuoggi: «Era possibile darli a qualcun altro invece?».
 Angelini: «Sì, a Tosinvest».

 Pm Trifuoggi: «Ancora?»
 Angelini: «A Tosinvest, sì. Assolutamente sì».

 Pm Trifuoggi: «Tanto per ritornare al discorso di carattere generale che aveva fatto prima: in quell'incontro con Quarta si è parlato anche di alcune persone che sarebbero state interrogate per sei ore davanti a noi e gli avremmo dettato...»
 (Quarta avrebbe riferito a Angelini di interrogatori in procura a cui sarebbero stati sottoposti due dirigenti regionali, gli stessi che poi hanno firmato circolari che bloccavano attività non accredidate di Villa Pini. Quarta fa credere ad Angelini che sarebbe stata la stessa procura a dettare quelle circolari. Fatto non vero riferito da Quarta evidentemente per suggestionare Angelini, ndr)

 Angelini: «Sì, fu Quarta a dirmelo in quella circostanza».
 Pm Trifuoggi: «A beneficio della storia una di queste persona non sapevamo neanche che faccia avesse. L'abbiamo scoperto dopo. Va bene ma, a parte questo, Quarta le parlò anche più specificamente dell'atteggiamento dei magistrati che conducevano questa indagine nei suoi confronti?

 Angelini: «Sì».
 Pm Trifuoggi: «In sostanza parlò del dottor Bellelli, del dottor Di Florio e del dottor Trifuoggi?».

 Angelini: «Sì».
 Pm Trifuoggi: «Che cosa disse Quarta a proposito dell'atteggiamento dei magistrati? Che era un atteggiamento unitario?

 Angelini: «No, mi disse in buona sostanza che Bellelli era il più barricadeo, ma che lei invece avrebbe voluto fare meno battaglie, non ricordo se disse qualcosa anche sul dottor Di Florio».
 (Quarta avrebbe così fatto credere ad Angelini che c'erano spaccature nel pool che indaga su Sanitopoli, anche questo non vero, ndr).

PERCHÈ LA DENUNCIA.  Pm Trifuggi: «Ci spiega perché si è deciso a denunciare?».
 Angelini: «Ad un certo punto non ce l'ho fatta più e ne ho parlato con mia moglie. Vi ho già spiegato che la mia grande fortuna in questa vicenda - particolarmente in questa vicenda - è la mia famiglia: mia moglie, i miei figli e i generi che mi sono toccati in sorte. Come tutti i padri sanno, sui generi, come sui figli, ma sui generi è pura fortuna. Ammetto che mi sono toccati in sorte generi che sembrano fatti apposta per questo mestiere. Potevano benissimo essere degli Einstein, proprio "lasciaci perdere", invece è successo così.
 Mia moglie mi dice "tu li devi denunciare. Li devi denunciare ai carabinieri perché questa commedia non può andare avanti".

 E così io allestisco tutto, faccio prendere i soldi, li faccio fotografare nel mio ufficio, sul tavolo, dalla segretaria e dall'autista mentre vengono impacchettati. Li faccio fotografare poi nella busta, quando questa viene portata via da Villa Pini. Li faccio fotografare dal mio autista quando la busta è ancora nella mia automobile. Quindi è dimostrato che dentro ci sono i soldi ma mi faccio fotografare dal mio autista anche quando sto entrando a casa di Del Turco, dopodiché in questa circostanza Del Turco mi dice "ma sei venuto da solo?" e io rispondo "No, guarda, c'è l'autista".

 Questo accadeva quando stavamo uscendo e io mi stavo riportando fuori la busta vuota. Ovviamente lui dice "va bene, allora mettiamoci delle mele" e ha messo 7-8 mele, per cui io sono riuscito con le mele e l'autista ha rifotografato dentro la macchina le mele, le quali poi non so che fine abbiano fatto...».

 Pm Trifuoggi: «Posso mostrare all'indagato le foto da lui consegnate?»
(Il procuratore mostra tre foto, c'è però da dire che l'immagine della busta con le mele non esiste, Angelini dice che l'ha cancellata dai file della macchinetta o cellulare, ndr)

 Gip Di Fine: «Sì. Le fotografie sono quelle che erano allegate agli atti della richiesta di incidente probatorio».
 Angelini: «Sì, sono assolutamente quelle che ho allegato e che il procuratore Trifuoggi mi sta mostrando. Sono tutte queste».

 Pm Di Florio: «Anche le fascette che legavano i soldi?».
 Angelini: «Sì, assolutamente sì. Le fascette sono riuscito a portarmele via».

 Pm Trifuoggi: «Qual era la somma, non ho sentito se lei lo ha detto oppure no»
 Angelini: «La somma era di 200mila euro».(l.c.)
  

 
 
 

I  VERBALI   DI ANGELINI  CHE ACCUSA DEL TURCO  1

Post n°471 pubblicato il 20 Settembre 2008 da dammiltuoaiuto
 


I  VERBALI  DI ANGELINI  1


http://ilcentro.repubblica.it/dettaglio/«Paga-se-no-sparisci-dalla-faccia-della-terra»/1512840?edizione=EdRegionale

«Paga se no sparisci dalla faccia della terra»
«Loro mi dissero: senza di noi sei un morto che cammina, ero il vitello grasso da ammazzare»
di Lorenzo Colantonio
PESCARA. Preso per il collo, ricattato e gettato sul lastrico. Ecco le prime 140 pagine dei verbali del faccia a faccia tra la procura di Pescara e il grande accusatore, Vincenzo Angelini. «Loro mi dissero: senza di noi sei un morto che cammina. Potresti morire di fame, mangiare pane e cipolla. Paga e avrai protezione», è una delle decine di frasi del titolare di Villa Pini che accusa l'ex presidente Ottaviano Del Turco, Lamberto Quarta, Camillo Cesarone e tutti gli altri coinvolti nello scandalo di Sanitopoli. Il Centro pubblica i passaggi chiave dei verbali in cui Angelini ricostruisce un fiume di presunte tangenti.

 Pm Di Florio: «Qual è la prima tangente a Del Turco?»
 Angelini: «Il primo prelievo è del 10 marzo 2006: 200mila euro. Viene consegnato a Del Turco il 20 marzo».

 Pm Bellelli: «Perché 200mila?».
 Angelini: «E' un suggerimento di Cesarone. Io avevo parlato di 40mila euro ma lui mi disse "lascia perdere, 200mila e non perdere tempo. Mettiti a livello"».

 Pm Di Florio: «È la tangente più grande? Cosa accade nei primi giorni del mese di giugno 2007: lei riferisce della consegna di 500mila euro. Ricorda a chi?».
 Angelini: «Sì, a Collelongo. Materialmente li ho consegnati a Del Turco».
«DEL TURCO È LA MENTE»  Pm Di Florio: «Come è stato trattato?»
 Angelini: «Avete presente un accalappiacani?
 È un bastone lungo nel quale c'è un manico, nel quale manico scorre una corda, che a seconda di come si manovra il manico si allarga a seconda che il cane sia un volpino o un rottweiler. Sarò più chiaro. Loro avevano il coltello dalla parte del manico».

 Pm Di Florio: «Qual era la gerarchia?»
 Angelini: «Del Turco è chiaramente la mente; Quarta è l'operatore, il depositario del verbo delturchiano, di grande intelligenza, di grande freddezza; Mazzocca è l'esecutore; Boschetti veniva in seconda linea». 

 Pm Bellelli: «E Cesarone?»
 Angelini: «A me capitava, come un perfetto idiota, di andare tutte le mattine da Cesarone a chiedere la spiegazione impossibile - cretino io che la chiedevo - di qualche cosa che alcuni giorni prima si era detto andare in una direzione e che stranamente finiva poi per andare nell'altra.
 E Camillo mi diceva "no! Che scherziamo? Noi questo abbiamo potuto fare. Tu ci devi stare. Se non ci siamo noi tu vieni spazzato via". Quindi Camillo mi diceva "vai da Ottaviano"».

 Pm Bellelli: «Lei era una vittima impotente?».
 Angelini: «A parte le schermaglie dell'inizio, era un rapporto di assoluta sudditanza in cui a me non è dato altro fare che pigliarmi una coltellata, una rasoiata o una spadata. Il loro discorso è rimasto per tutto il periodo quello "senza di noi tu sei morto!". Questa frase voi la potete condire in tutte le salse, il concetto è questo: "O fai quello che ti diciamo noi o sparisci dalla faccia della terra"».

IL CAPITOLO CONGA  Pm: «Torniamo indietro nel tempo: ci parli di Conga»
 Angelini. «Conga mi disse: se vuoi che io ti paghi tutti i mesi devi darmi 100 mila euro al mese. È un discorso che va avanti praticamente tutti i mesi da gennaio del 2004. Ma ci sono due mesi nei quali il dottor Conga mi dice che c'è il partito che gli ha detto che ci sono particolari necessità e quindi il prelievo è di 300 mila euro».

ECCO FORZA ITALIA.  Pm Di Florio: «Scusi, qual era il partito?».
 Angelini: «Parliamo di Forza Italia. Lui telefonava a casa mia e diceva: "sono Russicon - questo era il suo pseudonimo -. Ci vediamo alle 7 di domani a casa mia».

 Pm Bellelli: «I 5 milioni che le ha chiesto erano una quota sul globale che le spettava, a quanto ammontava nella cartolarizzazione?».
 Angelini: «Tutto quanto mi pare che sia stato, vado a memoria, sui 78 milioni, quello che poi la Regione mi ha dato».

 Pm Di Florio: «Qual era invece il ruolo di Giancarlo Masciarelli?
 Angelini: «Masciarelli era il dominus di tutte queste situazioni nel senso che l'assessore Mazzocca non muoveva foglia se non ne parlava prima con lui che si occupava di tutto già durante la gestione Domenici: dalla nomina dei funzionari alla confezione delle delibere. La stessa cosa è avvenuta con l'assessore Mazzocca. Anzi certamente di più».


Pm Bellelli: «Di Domenici cosa può dire?».
 Angelini: «Tu hai avuto questi soldi, io adesso devo cominciare una campagna elettorale importante, devi darmi un milione". Io gli dico: "no, mi dispiace, assolutamente non se ne parla". Da quel momento io poi vengo, come dire, bersagliato da continui contatti con Masciarelli, il quale mi dice "guarda che tu devi pagare Domenici sennò qui le cose si complicano. Sennò i tempi di esecuzione della cartolarizzazione si allungano». Alla fine dico a Masciarelli: "va bene gli darò questo mezzo milione", che viene dato al casello di Pratola la sera del 9 febbraio 2005».


FA IL NOME DI ARACU.  Pm Bellelli: «Siamo alla scadenza della legislatura. In quel periodo ha ricevuto altre richieste di denaro?».
 Angelini: «Sì, un po' più avanti. Masciarelli mi disse che l'onorevole Aracu voleva due milioni, al che io lo invitai ad andare... da una certa parte. Ma Aracu viene a casa mia a Chieti e mi dice: "mi servono i due milioni che devo comprare un appartamento a mio figlio o a mia figlia", non ricordo bene.
 Io prendo tempo ma lui insiste: "stai attento perché se vincono gli altri sei morto". Ci siamo rivisti due o tre volte ma cambia il timone. Non avendo vinto le elezioni gli manca l'elemento di pressione».

 Pm Di Florio: «Ci sono stati altri politici della passata giunta?»
 Angelini: «Sì, sempre Masciarelli viene da me e mi dice "guarda che per la campagna elettorale di Pace ci vogliono 200 mila euro". Io dico "scusate, ma perché a me? A che titolo?" e lì rinasce il discorso "stai attento che se vincono gli altri tu sei morto, sei finito, sei out...»

L'ERA DEL TURCO.  Pm Bellelli: «Come cambiano i rapporti una volta che entra in carica Del Turco?»
 Angelini: «L'atteggiamento di Del Turco, all'inizio, è sempre stato molto distaccato. Ma verso ottobre-novembre 2005 la musica cambia perché mi dice chiaramente "sta attento. Tu sei molto grosso, tu sei il più grosso, tu hai un sacco di problemi quindi sarà difficile difenderti. Tu sei il vitello grasso, questo famoso vitello grasso. Bah! Grasso senz'altro, vitello forse no».

«VENDI LE CLINICHE».  Pm Bellelli: «Cosa le chiedevano?»
 Angelini: «Con la clinica Sanatrix che diavolo ci fai? Che l'hai comprata a fare? La Sanatrix dalla a Vittorini". Io rispondevo: noi siamo qua per comprare non per vendere, ma da quel momento in poi incomincia un bombardamento a tappeto che riguarda Sanatrix e Villa Pini. La Regione crea una commissione ispettiva, di cui fa parte Cordoma (il sindaco di Montesilvano, ndr) che ora dice di non saperne niente degli (parola non chiara). E io, come tutti i cornuti, scopro dopo che avevo la moglie di Cordoma tra i miei dipendenti, essendo stata assunta col nome da signorina. Comunque torniamo a Del Turco».

 Pm Bellelli: «Dove lo incontra?».
 Angelini: «A Collelongo, forse qualche volta a Roma. A un certo punto Cesarone dice "forse non ti è chiaro. Noi abbiamo delle spese da sostenere, poi tu sei in mano alla Procura, sei in mano alla Guardia di Finanza, ti sono addosso tutti quanti, anche per le ispezioni noi possiamo, come dire, edulcorare, coprire... Senti fratello, sei troppo intelligente, sai che io ti voglio bene. Se vuoi che noi ti diamo una mano, se vuoi che noi ti sosteniamo devi pagare».

«IN CASA DEL TURCO»  Pm Bellelli: «Come avvengono le dazioni?».
 Angelini: «Io vado a casa di Del Turco che è composta da un ingresso, poi c'è un salotto grande in cui si scendono dei gradini, entrando sulla destra c'è una libreria fatta di legno rustico e lui diceva "va bene, mettili lì sullo scaffale di questa libreria"».

 Pm Bellelli: «Come veniva confezionato il pacchetto?»
 Angelini: «Ci pensava la mia segretaria. Io poi lo mettevo in tasca. A seconda delle dimensioni adoperavo un certo tipo di indumento. Possiedo un giaccone tipo bomber, di quelli da vela insomma.
 È un giaccone che è tutto una tasca in cui io apro da qui e infilo da qua, quindi li posso mettere anche dietro e ovviamente non si noterà mai per la semplice ragione che essendo un giaccone di 37 chili fa è un XXXL. Gonfio è e gonfio rimane.

 Pm Di Florio: «Che tipo di promesse le ha fatto Del Turco?».
 Angelini: «Diceva che poteva tenere a bada le ispezioni, che aveva conoscenze di tutti i gradi della Finanza, essendo stato Ministro delle Finanze, che aveva conoscenza diretta col Procuratore Trifuoggi col quale era in buoni rapporti».

«STAI ATTENTO A PAOLINI»  Pm Di Florio: «E le altre forze politiche?»
 Angelini: «Del Turco mi ha sempre detto che lui aveva Rifondazione Comunista contro che voleva assassinarmi, che Paolini - ma questo lo sanno anche i gatti - è vicinissimo a Luigi Pierangeli, visto che stanno tentando in quest'ultimo scampo di legislatura forsennatamente di darmi le ultime coltellate sperando di ammazzarmi... Del Turco diceva: "Tu non devi parlare con nessuno. Io so che hai parlato con la Misticoni, guarda che è pericolosissimo. Tu devi parlare solo con noi".

 Pm Bellelli: «Con chi altro non doveva parlare?».
 Angelini: «Mi diceva "stai attento a Paolini e a Betti Mura, stai attento al tuo cane bull-dog, ringrazia che non finisci con la gola tagliata". Dicevano che dovevano contrastare questi che chiedevano che io venissi privato dei posti letto. Tutto quello che loro riuscivano a ottenere doveva essere considerato un fatto miracoloso, perché senza di loro io sarei stato azzerato dalla cartina sanitaria dell'Abruzzo. Lo stupido in questa storia sono io. Dovevo accorgermi molto prima che qui ero di fronte a qualcuno che voleva spremermi e farmi fuori».

 
 
 

 PROVE  GENERALI  DI REGIME  BERLUSCONI

Post n°470 pubblicato il 20 Settembre 2008 da dammiltuoaiuto
 

IL  REGIME  C'E'  E   VENTRONI  DORME..........

La destra ha un nuovo nemico, Blu Notte di Carlo Lucarelli, vietato informare.E' tollerato solo il "giornalismo" alla Gianni Riotta, fiancheggiatore.
Tra poco tocchera' alla Gabanelli, con Report non  e' tollerabile che in Italia si faccia informazione.
Prima vengono sguinzagliati i Polo Romani che ha definito "fazioso" il programma, subito dopo e' partito Enzo Raisi, An, che non ci ha fatto mancare la sua versione: privo di equilibrio e di ogni verita'.
Come se leggere atti, sentenze sia un problema di equilibrio e veirita'.
Semmai l'equilibrio serve per camminare sul filo teso della menzogna, nel nascondere i fatti e la realta'. Specialisti dell'informazione deviata sono, ormai, tutti i tg con l'esclusione parziale del tg3 nazionale, quello lombardo e' indegno persino a chiamarsi tg regionale, essendo un bollettino della destra e principalmente di Formigoni.
Ormai la censura, la mancanza di liberta' dell'informazione e' talmente radicata che non fa piu' notizia. Sembra tutto normale, pensiamo solo a come viene trattata la questione Alitalia.
Oggi, sull' Unita' c'è il solito articolo di Marco Travaglio, basterebbe leggerlo in tv e chiuderebbe la bocca a tutti gli estimatori del governo, anche quelli che vengono qui a scrivere fesserie. Ieri un disperato figlio del regime informativo mi ha scritto su quati tutti i post: I sindacati hanno ucciso 18.000 famiglie, il guaio e' che ne e' convinto. Cieco, sordo ai fatti alla realta', vive nella percezione delle invenzioni della stampa e della tv.
Non so, ho l'impressione che siamo in un tunnel morale, politico, nell'informazione, talmente lungo che non vi vede la luce dell'uscita.
Solo la ragione, l'intelletto ci aiutano a camminare in questo buio nella speranza che un barlume di intelligenza sia rimasto negli italiani, non si puo' volersi cosi' male, come massa, come paese. Siamo sulla via dell'Argentina e non si vede reazione, la' in 8 o 10 anni hanno rialzato la testa, sono scesi in piazza ed hanno ripulito il paese, picchiando sulle pentole hanno risvegliato una coscienza collettiva.
Qui siamo oltre i 15 anni di rapine morali, leggi stravolte, democrazia infangata, condannati ed imputati eletti in parlamento e non si vede una reazione allo sfascio del paese.
L'opposizione accetta un dialogo, inesistente, con la maggioranza legittimando in questo modo l'occupazione dello Stato da parte del fascismo e della P2.
Possiamo continuare cosi'?

BERLUSCONI DELL'UTRI DOCUMENTARIO COMPLETO BLU NOTTE 2 ORE
http://video.google.com/videoplay?docid=-9028472942222535718

Lucarelli su Rai3, il Pdl attacca:
è fazioso
Il giallista-conduttore: «Blu notte» è moderato, per altri sono allineato al potere
ROMA — Nuovo attacco di Paolo Romani, sottosegretario Pdl alle Comunicazioni, ai programmi di Raitre: «Trovo che la militanza ideologica di alcuni programmi della Rai, in onda soprattutto sulla terza rete del servizio pubblico, sia inaccettabile». Era lo stesso concetto espresso in un'intervista di due giorni fa. Ma ieri Romani ha parlato soprattutto di «alcune trasmissioni della domenica sera, eccessivamente politicizzate e militanti contro il premier Silvio Berlusconi». Il riferimento è stato chiaro, palinsesto alla mano: si trattava di «Blu notte» di Carlo Lucarelli che domenica sera ha dedicato la puntata ai rapporti tra mafia e politica con tre casi, cioè Andreotti, Dell'Utri e Cuffaro. Immediata la replica dell'interessato, cioè Lucarelli: «Respingo ogni accusa di militanza politica. Anzi definirei "Blu notte" un programma addirittura moderato. Noi ci limitiamo a citare, nel modo più piano e direi addirittura piatto, gli atti giudiziari. E tra quelli scegliamo sempre i più leggibili, dove non sia in agguato una possibile querela. Infatti ci hanno definito "allineati al potere" così come "comunisti". Non dipende da noi ma dalle carte». Nel caso di domenica, afferma Lucarelli, la replica di Andreotti è stata affidata a interviste di repertorio e quella di Cuffaro, su indicazione dell'interessato, al proprio avvocato. «In quanto a Dell'Utri gli abbiamo chiesto un'intervista ma non l'abbiamo ottenuta. Quindi abbiamo mandato in onda materiale di repertorio con sue dichiarazioni e altre di Silvio Berlusconi. Liberi tutti di manifestare critiche sul programma. Ma parlare di militanza politica, no. Non posso sinceramente accettarlo ».
Ha parlato anche il direttore di Raitre, Paolo Ruffini: «Sono orgoglioso del nostro lavoro. La rete è portatrice di una militanza professionale, giornalistica e di libertà perciò non mi riconosco in questa analisi. In democrazia i programmi possono essere tranquillamente criticati ma sarebbe più grave se il governo operasse una censura». Ma ieri Romani è tornato sul nodo di fondo della Rai. Ovvero sulla riforma dei poteri del direttore generale che potrebbe diventare un amministratore unico. Dice Romani: «Ora il direttore generale deve sottoporre al consiglio qualsiasi spesa superiore ai 2.5 milioni di euro in un'azienda che fattura centinaia di milioni di euro, così non è possibile una gestione sensata. E poi il Cda ha voce in capitolo su un enorme numero di incarichi. Se si apre una disponibilità al confronto, gli strumenti ci sono. Si può fare un decreto». Irritata la replica di Maurizio Gasparri, presidente dei senatori Pdl: «Nessun decreto, la riforma la fa il Parlamento. Romani non è neanche ministro, troppi annunci fanno male». Sempre Gasparri avverte l'opposizione: «Abbiamo chiesto garanzie non solo per la nomina del presidente della Vigilanza ma anche dei vertici Rai. È nell'interesse della minoranza, che deve indicare presidente della Vigilanza e della Rai». Paolo Conti
19 settembre 2008

BERLUSCONI DELL'UTRI DOCUMENTARIO COMPLETO BLU NOTTE 2 ORE
http://video.google.com/videoplay?docid=-9028472942222535718
ECCO CHI E' SILVIO BERLUSCONI I PENTITI PARLANO VINCENZOGARRAFFA PARLA DI DELL'UTRI LA MAFIA PARLAUNITI CONTRO IL 41 BIS BERLUSCONIDIMENTICA LA SICILIA
I pentiti di mafia parlano di Berlusconi
http://video.libero.it/app/play?id=ed8a43d9c079ea95c564f0d219fba639

BERLUSCONI DOCUMENTARIO  AMERICANO   

http://video.libero.it/app/play?id=0dfba272e380284ed3464b310fbbd558

berlusconi   film  francese
http://video.libero.it/app/play?id=886ce64a16a8897d5a8a3ccb0fa4faf5


LA  TELEFONATA DI  DELL'UTRI

http://video.libero.it/app/play?id=7ac6fa67ff376befd70ab2d5188ff82b

BERLUSCONI DELL'UTRI DOCUMENTARIO COMPLETO BLU NOTTE 2 ORE
http://video.google.com/videoplay?docid=-9028472942222535718

LA   MAFIA AL NORD

http://www.youtube.com/watch?v=OwbONx8h1RU

Berlusconi - Totò Riina manda un messaggio al premier

http://www.youtube.com/watch?v=OwbONx8h1RU


MAFIA

http://www.youtube.com/watch?v=syHA2n3P9W8&feature=related


mafia_e_bande_Milano_Calibro_Nove. B
http://video.google.it/videoplay?doc...02688581829790

Sua maestà Silvio Berlusconi in Italiano IL FILM

http://video.libero.it/app/play?id=8...8a3ccb0fa4faf5

VINCENZO GARRAFFA PARLA DI DELL'UTRI
http://it.youtube.com/watch?v=-N97O7BE3xM

http://it.youtube.com/watch?v=X3M8776DT1c

http://it.youtube.com/watch?v=XkuKi07HQm8

 
 
 

SESSO!!!

Post n°469 pubblicato il 15 Settembre 2008 da dammiltuoaiuto
 

NIENTE SESSO, SIAMO ITALIANI!

Una
grande rivoluzione “copernicana” si è aperta, giorni fa, per
neutralizzare un cancro che persevera da anni nel nostro tessuto
sociale: La prostituzione. Il “mestiere più vecchio del mondo” verrà
bandito e a diventerà reato grazie ai superpoteri del Super-Ministro
delle Pari Opportunità, nemico dello sporco e dell’unto, Mara Carfagna
( una specie di nuovo “Mastro Lindo” con i capelli e con le tette
rifatte!). Era dai tempi della “Legge Merlin” che non si trattava
questo scomodo argomento. Qualche mese fa il capogruppo del “ la
Destra” Daniela Santanchè  riesumò la questione
e tuonò per il ripristino delle “case chiuse” e per un controllo più
dovizioso e sicuro di queste prestazioni.  La cosa poi fu, giustamente, accantonata. Ora invece, il Consiglio dei ministri ha approvato questo  disegno
di legge, che prevede nuovi reati e pene più dure, sia per chi si vende
carnalmente, sia per chi sviluppa il mercato della prostituzione ( i
“magnacci” o i “papponi” per intenderci). In un'intervista il ministro
Carfagna ha affermato, all'indomani dell'approvazione del disegno di
legge:  "Mi aspettavo critiche, per fortuna però non ci
sono soltanto quelle. Ci sono anche una serie di apprezzamenti.
D'altronde è un tema delicatissimo, ci sarà un motivo se dal 1958 ad
oggi non si è intervenuti sul fenomeno della prostituzione: ogni
processo di grande cambiamento porta con se' naturalmente delle
reazioni più o meno forti
". Sul disegno di legge il ministro ha aggiunto: " Ritengo
che il disegno di legge che abbiamo approvato ieri in consiglio dei
ministri sia il più adatto per seguire gli obiettivi che ci siamo
proposti e contrastare un fenomeno che oltre ad implicazioni relative
alla sicurezza, all'ordine pubblico e al decoro urbano, costituisce un
terreno di coltura privilegiato per le nuove forme di schiavitù. Noi
confidiamo che questa legge smantelli il mercato del sesso a cielo
aperto e impedisca che organizzazioni criminali portino in Italia le
schiave del sesso
". Una soluzione salomonica , quindi, per due modi
diversi di delinquere: l’uno vendendo il proprio corpo, l’altro
speculando sul corpo altrui. Da un punto di vista etico e sociale credo
che il lerciume sia da attribuire più al secondo gruppo. Il “clan dei
pappa”  è  la vera radice
del problema; Si sa benissimo che esso è un “ente” colluso con la
malavita organizzata sia nazionale che estera, ed è sotto la
compiacenza di clienti politici, molto avvezzi nel frequentare le
leggiadre squillo (ricordo ai più il “caso Sircana”).
Il decreto in questione, invece di venire in contro alla aberrante e
rischiosa vita delle peripatetiche ( sottoposte, spesso, a violenza
carnale e psicologica dai “magnacci” e da alcuni
clienti violenti) le considera alla strenua di delinquenti da
strapazzo; rendendole, di fatto, la vita più ardua e dura di quanto lo
sia già! Il problema deve essere risolto dalle fondamenta e rompere
quel connubio “malavita-mondo degli affari –politica” che da terreno
fertile alla crescita di questa piaga. Quel che si fa con questo
decreto non è altro che dare una spolverata leggera e superficiale ad
una vecchia casa decrepita e ammuffita. Non si risolvono così i
problemi con una legge da quattro soldi!Si deve essere più profondi
nell’indagine e nelle strategie di risoluzione, allargando la visione
della realtà su piani diversificati. Inoltre il governo ha provveduto a
 specificare che non regolamentera' la
prostituzione negli appartamenti ( come intendeva la Santanchè), mentre
sono ancora al lavoro per intervenire sulla pornografia on line. Nel
merito di quest’ultime questioni  il ministro Carfagna ha detto. "Non e' nostra intenzione normare la prostituzione nelle case private - ha spiegato il ministro - perche' vorrebbe dire regolamentare e legittimare questo fenomeno. E non e' nelle intenzioni del governo"; sulla prostituzione in internet, il ministro ha assicurato: "Ce ne occuperemo contestualmente con il tema della pedofilia e della pedo-pornografia on line".
Analizzando queste due risposte, è chiaro che si tratta di due risposte
sostanzialmente evasive e prive di contenuto. D'altronde, si sa, che la
Carfagna è una valletta da quattro soldi, messa lì a bel vedere dal
maschilista e fallocratico Ministro del Consiglio. Il premier
conosciuto in tutto il Mondo per aver selezionato accuratamente i
propri Ministri, attingendo al vasto campionario delle proprie
Televisioni, degli ex-Magistrati asserviti, degli ex- giornalisti
“maggiordomi”, degli amici e dei famigliari sparsi da Milano 2  a Corleone.  Non
si può pretendere, quindi, che La Carfagna porti avanti discorsi con
chiarezza e profondità d’analisi. Il Ministro per le Pari Opportunità
ha sentenziato che non si ritornerà più sul caso della prostituzione in
casa: probabilmente indicherà che la strada da percorrere sia quella di
fare l’amore in comodi e lussuosi alberghi con champagne, caviale e
aria condizionata o di partecipare ai festini a base di coca preparati
sugli spaziali yacht di Porto Cervo! Non si capisce, inoltre, dal suo
discorso, quali saranno le linee guida per smantellare la questione
della pedofilia on-line: suppongo che il Ministro per le Pari
Opportunità  sia intenzionato a pubblicare i
suoi vecchi calendari artistici o le lunghe telefonate erotiche,
riguardati gli incontri segreti con il Cavaliere; adoperandoli come la
“criptonite” per Superman. I risultati saranno pubblicati nel prossimo
numero, che potete trovare in tutte le edicole! Precipitatevi!! ( Vedi
video in basso riguardo alla proposta di questo decreto legge e i
commenti di alcune prostitute in merito)

 dalla rete

 

 
 
 

Così ho avvelenato Napoli

Post n°468 pubblicato il 15 Settembre 2008 da dammiltuoaiuto
 



Così ho avvelenato Napoli

di Gianluca Di Feo e Emiliano Fittipaldi

Le
confessioni di Gaetano Vassallo, il boss che per 20 anni ha nascosto
rifiuti tossici in Campania pagando politici e funzionari


 






Temo per la mia vita e per questo ho deciso di collaborare con la
giustizia e dire tutto quello che mi riguarda, anche reati da me
commessi. In particolare, intendo riferire sullo smaltimento
illegale dei rifiuti speciali, tossici e nocivi, a partire dal
1987-88 fino all'anno 2005. Smaltimenti realizzati in cave, in
terreni vergini, in discariche non autorizzate e in siti che posso
materialmente indicare, avendo anche io contribuito...
Comincia così il più sconvolgente racconto della
devastazione di una regione
: venti anni di veleni nascosti
ovunque, che hanno contaminato il suolo, l'acqua e l'aria della
Campania. Venti anni di denaro facile che hanno consolidato il
potere dei casalesi, diventati praticamente i monopolisti di questo
business sporco e redditizio. La testimonianza choc di una follia
collettiva, che dalla fine degli anni Ottanta ha spinto sindaci,
boss e contadini a seminare scorie tossiche nelle campagne tra
Napoli e Caserta. Con il Commissariato di governo che in nome
dell'emergenza ha poi legalizzato questo inferno.



Gaetano Vassallo è stato l'inventore del traffico: l'imprenditore
che ha aperto la rotta dei rifiuti tossici alle aziende del Nord. E
ha amministrato il grande affare per conto della famiglia
Bidognetti, seguendone ascesa e declino nell'impero di Gomorra.




I primi clienti li ha raccolti in Toscana, in quelle aziende
fiorentine dove la massoneria di Licio Gelli continua ad avere un
peso. I controlli non sono mai stati un problema: dichiara di avere
avuto a libro paga i responsabili. Anche con la politica ha curato
rapporti e investimenti, prendendo la tessera di Forza Italia e
puntando sul partito di Berlusconi.



La rete di protezione

Quando Vassallo si presenta ai magistrati dell'Antimafia di Napoli
è il primo aprile. Mancano due settimane alle elezioni, tante cose
dovevano ancora accadere. Due mesi esatti dopo, Michele Orsi, uno
dei protagonisti delle sue rivelazioni è stato assassinato da un
commando di killer casalesi. E 42 giorni dopo Nicola Cosentino, il
più importante parlamentare da lui chiamato in causa, è diventato
sottosegretario del governo Berlusconi.



<!--
OAS_RICH('Middle');
//-->

&lt;script language="JavaScript" type="text/javascript"&gt;
document.write('&lt;a
href="http://clk.atdmt.com/LIX/go/113182554/direct/01/509300856/"
target="_blank"&gt;&lt;img
src="http://view.atdmt.com/LIX/view/113182554/direct/01/509300856/"/&gt;&lt;/a&gt;');
&lt;/script&gt;&lt;noscript&gt;&lt;a
href="http://clk.atdmt.com/LIX/go/113182554/direct/01/509300856/"
target="_blank"&gt;&lt;img border="0"
src="http://view.atdmt.com/LIX/view/113182554/direct/01/509300856/"
/&gt;&lt;/a&gt;&lt;/noscript&gt;




Vassallo non si è preoccupato. Ha continuato a riempire decine di
verbali di accuse, che vengono vagliati da un pool di pm della
direzione distrettuale antimafia napoletana e da squadre
specializzate delle forze dell'ordine: poliziotti, finanzieri,
carabinieri e Dia. Finora i riscontri alle sue testimonianze sono
stati numerosi: per gli inquirenti è altamente attendibile.



Anche perché ha conservato pacchi di documenti per dare forza alle
sue parole. Che aprono un abisso sulla devastazione dei suoli
campani e poi, attraverso i roghi e la commercializzazione dei
prodotti agro-alimentari, sulla minaccia alla salute di tutti i
cittadini. Come è stato possibile?







"Nel corso degli anni, quanto meno fino al 2002, ho
proseguito nella sfruttamento della ex discarica di Giugliano,
insieme ai miei fratelli, corrompendo l'architetto Bovier del
Commissariato di governo e l'ingegner Avallone dell'Arpac
(l'agenzia regionale dell'ambiente). Il primo è stato remunerato
continuativamente perché consentiva, falsificando i certificati o i
verbali di accertamento, di far apparire conforme al materiale di
bonifica i rifiuti che venivano smaltiti illecitamente. Ha ricevuto
in tutto somme prossime ai 70 milioni di lire. L'ingegner Avallone
era praticamente 'stipendiato' con tre milioni di lire al mese,
essendo lo stesso incaricato anche di predisporre il progetto di
bonifica della nostra discarica, progetto che ci consentiva la
copertura formale per poter smaltire illecitamente i rifiuti".




Il gran pentito dei veleni parla anche di uomini delle forze
dell'ordine 'a disposizione' e di decine di sindaci prezzolati. Ci
sono persino funzionari della provincia di Caserta che firmano
licenze per siti che sono fuori dai loro territori. Una lista
sterminata di tangenti, versate attraverso i canali più diversi: si
parte dalle fidejussioni affidate negli anni Ottanta alla moglie di
Rosario Gava, fratello del patriarca dc, fino alla partecipazione
occulta dell'ultima leva politica alle società
dell'immondizia.
(11 settembre 2008)

 
 
 

I pentiti di mafia parlano di Berlusconi  e forza italia

Post n°467 pubblicato il 15 Settembre 2008 da dammiltuoaiuto
 


   

I pentiti di mafia parlano di Berlusconi
http://video.libero.it/app/play?id=e...64f0d219fba639


BERLUSCONI DELL'UTRI DOCUMENTARIO COMPLETO BLU NOTTE 2 ORE
http://video.google.it/videoplay?doc...arch&plindex=0


mafia_e_bande_Milano_Calibro_Nove. B
http://video.google.it/videoplay?doc...02688581829790


Sua maestà Silvio Berlusconi in Italiano IL FILM

http://video.libero.it/app/play?id=8...8a3ccb0fa4faf5


VINCENZO GARRAFFA PARLA DI DELL'UTRI
http://it.youtube.com/watch?v=-N97O7...2F%2Fwww%2Epie.



Costanzo Show: Totò Cuffaro aggredisce Giovanni Falcone

http://www.youtube.com/watch?v=F5MZm...eature=related


la Mafia Dell'Utri e Totò Riina

http://www.youtube.com/watch?v=F9YFUbfNtII



TOTO' CUFFARO E CINTOLA

http://www.youtube.com/watch?v=T8Eo0...eature=related



LA MAFIA E I COMUNISTI PARLA TOTO' RIINA

http://www.youtube.com/watch?v=ZXOiJ...eature=related


TOTO' RIINA NON CONOSCE COSA NOSTRA

http://www.youtube.com/watch?v=o02XJ...eature=related


UNITI CONTRO IL 41 BIS BERLUSCONI DIMENTICA LA SICILIA

http://www.youtube.com/watch?v=ESlJ7...eature=related


Avvocati della mafia nel governo Berlusconi 1/12

http://www.youtube.com/watch?v=5iMzmHCI9-0





Silvio Berlusconi la Mafia Dell'Utri e Totò Riina

http://www.youtube.com/watch?v=F9YFUbfNtII

LE BUGIE DI BERLUSCONI
"Io dico sempre cose sincere, anche perché non
ho memoria e dimenticherei le bugie. Come ci si
può fidare di chi usa la menzogna come mezzo
della lotta politica? La gente deve fidarsi solo di
chi dice la verità" (Silvio Berlusconi, 2-3-94)


Indro Montanelli, il più grande giornalista italiano scomparso nel
2001, lo conosceva bene, avendolo avuto per 15 anni come editore. E
diceva: "Silvio Berlusconi è un mentitore professionale: mente a
tutti,
sempre anche a se stesso, al punto da credere alle sue stesse
menzogne". Una pulsione incontenibile e irrefrenabile, quella del
presidente del Consiglio italiano verso la menzogna. Persino in
Tribunale. Infatti, il 22 ottobre 1990, la Corte d'Appello di Venezia
l'ha riconosciuto colpevole di aver mentito ai giudici sotto
giuramento: "Il Berlusconi - si legge nella sentenza - deponendo
avanti
il Tribunale di Verona, ha dichiarato il falso, realizzando gli
estremi
obiettivi e soggettivi del contestato delitto": cioè la falsa
testimonianza, a proposito della sua iscrizione alla loggia massonica
P2. Il reato, accertato, fu dichiarato estinto grazie a una
provvidenziale amnistia approvata nel 1989. Negli Stati Uniti la
menzogna (specie se giurata dinanzi a un giudice) comporta
l'immediato
impeachment: il colpevole lascia la Casa Bianca. In Italia, entra a
Palazzo Chigi. E, naturalmente, continua a mentire. Come prima e più
di
prima. Quello che segue è un piccolo catalogo ragionato delle bugie
berlusconiane

BERLUSCONI GIOVANE
"La mia carriera canora (come cantante sulle navi da crociera, ndr) è
cominciata con una tournée in Libano" (7-6-1989). Ma secondo Giuseppe
Fiori, suo biografo non autorizzato, Berlusconi non è mai stato in
Libano. "Al 'Gardenia' (un locale notturno, ndr) di Milano, come poi
sarebbe avvenuto a Parigi, dopo aver cantato mi buttavo in pista per
ballare con le bionde" (ibidem). Ma Berlusconi non ha mai suonato a
Parigi. "Ho studiato due anni a Parigi, alla Sorbona, e per
mantenermi
dovevo suonare e cantare nei locali della capitale" (8-7-1989). Ma
Berlusconi non ha mai studiato alla Sorbona: semmai alla Statale di
Milano. "A Parigi facevo il canottaggio ed ero campione italiano
studentesco con il Cus di Milano" (luglio 1989). Parigi a parte,
esistono seri dubbi sui titoli sportivi conquistati dal Cavaliere in
canoa.

BERLUSCONI INCAPPUCCIATO
"Non ricordo la data esatta della mia iscrizione alla P2, ricordo
comunque che è di poco anteriore allo scandalo. Non ho mai pagato una
quota di iscrizione, né mi è stata richiesta" (27-9-1988, al
Tribunale
di Verona). Berlusconi s'iscrisse alla P2 nei primi mesi del 1978 e
pagò regolarmente la quota di iscrizione di 100 mila lire. Di qui la
falsa testimonianza. "Basta con questa storia della P2: l'ho già
detto,
ricevetti la tessera per posta e non pagai neppure la quota
d'iscrizione" (10-3-94). Ma, come ha testimoniato anche Licio Gelli,
gran maestro venerabile della loggia P2, "Berlusconi ha fatto la
normale iniziazione alla loggia P2".

BERLUSCONI IMPRENDITORE


"Il signor Berlusconi ha lavorato, ha rischiato, ha pagato le tasse e
non ha mai chiesto alcuna lira di contributi allo Stato" (22-5-95).
Ma
la Fininvest è sotto processo per evasione fiscali di centinaia di
miliardi; e ha ricevuto contributi pubblici, tanto per l'editoria (5
miliardi e rotti all'anno per Il Giornale, intestato al fratello
Paolo,
altrettanti per Il Foglio intestato alla moglie Veronica), quanto per
la cassa integrazione alla Standa e alla Mondadori. "La legge Mammì
ci
ha tolto la metà del fatturato" (La Stampa, 24-5-95). All'epoca della
legge Mammì (che nell'agosto 1990 ha regolamentato il sistema
radiotelevisivo italiano), le dimensioni del gruppo erano pressappoco
le stesse del '95. "La Mammì ci ha costretti a vendere i quotidiani e
ci ha impedito di tenere le pay tv" (La Stampa, 24-5-95). I
quotidiani
erano uno solo: il Giornale (subito passato al fratello Paolo); le
pay
tv non esistevano ancora, visto che Tele+ è nata il 20 ottobre '90.
"E'
una falsità, una cosa senza senso dire che dietro il signor
Berlusconi
ci sia Craxi. Non devo nulla a Craxi e al cosiddetto Caf, e non
rinnego
nulla di ciò che ho fatto" (a Mixer, Rai2, 21-2-94). Ma era stato lo
stesso Berlusconi a confessare, il 13-9-93, in un raro lampo di
sincerità, di aver licenziato l'anchor man Gianfranco Funari su
ordine
di Craxi ("Non è un mistero - aveva ammesso il Cavaliere - che
Berlusconi è sempre stato schiavo del Principe, e in più di
un'occasione ho dovuto tenerne conto. Un anno fa, se ricordate bene,
io
stavo aspettando le concessioni televisive...").

BERLUSCONI CANDIDATO


"Tutti mi chiedono di candidarmi. Ma io so perfettamente quello che
posso fare. Se io facessi la scelta politica dovrei abbandonare le
televisioni e cambiare completamente mestiere. Un partito di
Berlusconi
non c'è stato, nè ci sarà mai" (13-9-93). Due mesi dopo nasce
ufficialmente Forza Italia e Berlusconi si candida alla presidenza
del
Consiglio. "Se fonderò un partito? Ho sempre dichiarato il contrario,
sarà la ventesima volta che lo ripeto. Lo scrive chi ha interesse a
mettermi contro gli attuali protagonisti della politica. E perciò
farà finta anche stavolta di non leggere la mia smentita, per cui mi
toccherà di ripeterla per la ventunesima volta e chissà per quante
altre volte ancora" (Epoca, 23-10-93). Come sopra. "Il mio presunto
partito esiste soltanto sulle pagine di alcuni giornali" (alla
commissione Bilancio della Camera, 26-10-93)

VIDEO SU BIAGI



http://it.youtube.com/watch?v=Pw1Yx3...eature=related

http://it.youtube.com/watch?v=jAogBSvaSyU

http://www.corriere.it/cronache/07_o...sercenti.shtml

http://www.youtube.com/watch?v=8Q55T...?storyid=14042



CHI VOTA IL PARTITO DI FORZA ITALIA ACCETTA TUTTO QUESTO


> 6 anni di carcere a Berlusconi quale falsario

> 11 anni di carcere a Previti quale sicario corruttore di berlusconi

> 13 anni di carcere a Dell'Utri quale fondatore di Forza Italia colluso ed

> estorsore di mafia





 
 
 

SALVIAMOLO!!

Post n°466 pubblicato il 15 Settembre 2008 da dammiltuoaiuto
 

Myanmar: U Win Tin necessita di immediate cure medicheData di pubblicazione dell'appello: 06.08.2008Status dell'appello: attivoAU 193/08- Indice AI: ASA 16/016/2008


U Win Tin
U Win Tin

L'8
agosto 2008, in occasione del ventesimo anniversario dell'inizio delle
manifestazioni per la democrazia in Myanmar, poi violentemente represse
dall'esercito, Amnesty International chiede alle autorità del paese
asiatico di rilasciare immediatamente e senza condizioni il prigioniero
politico U Win Tin.

U Win Tin, 78 anni, giornalista, noto
dissidente e figura di primo piano del principale partito di
opposizione, la Lega nazionale per la democrazia (Lnd), è in prigione
dal 1989 ed è in cattive condizioni di salute. Soffre di disturbi
respiratori e cardiaci che negli ultimi tempi si sono fatti sempre più
acuti. Dall'ottobre 2007 è stato più volte trasferito all'ospedale
della prigione dove, tuttavia, ha ricevuto cure mediche inadeguate e,
nel gennaio di quest'anno, è stato sottoposto a un intervento
chirurgico per problemi d'ernia.

 

U Win Tin è stato arrestato il
4 luglio 1989 durante il giro di vite nei confronti dei parlamentari e
dei militanti dell'Lnd. Ha subito tre condanne per un totale di 21 anni
di prigione. L'ultima è stata emessa nel marzo 1996, quando gli sono
stati inflitti altri sette anni di prigione per aver scritto alle
Nazioni Unite sulle sue condizioni di detenzione e per aver scritto e
diffuso volantini e altri scritti all'interno del carcere. Per le
autorità di Myanmar, si è trattato di "propaganda pubblicata
clandestinamente con lo scopo di propiziare rivolte dei detenuti". Nel
documento inviato alle Nazioni Unite intitolato "Le testimonianze dei
prigionieri di coscienza del carcere di Insein che sono stati
ingiustamente imprigionati. Richieste e sollecitazioni relative alle
violazioni dei diritti umani in Birmania", U Win Tin sono denunciate le
torture subite e la mancanza di cure mediche. A seguito di ciò, U Win
Tin è stato trasferito in una cella adibita a custodire i cani in
dotazione all'esercito, senza materasso né coperta. Per lunghi periodi
di tempo gli sono stati negati acqua e cibo e non è stato consentito di
ricevere visite dalla sua famiglia.



Nel luglio 2005, le autorità
avevano dichiarato che avrebbero rilasciato U Win Tin insieme ad altri
100 prigionieri politici detenuti di Insein. Molti sono stati
effettivamente rilasciati, ma il provvedimento non ha riguardato U Win
Tin e un'altra decina di prigionieri.



U Win Tin dovrebbe terminare
di scontare la condanna nel 2009. Il governo, tuttavia, ha già
annunciato l'intenzione di estendere ulteriormente il termine della
detenzione, ed è molto probabile che ciò accada.



Senior General Than Shwe
Chairman, State Peace and Development Council
c/o Ministry of Defence, Naypyitaw, Union of Myanmar



Nyan Win
Minister of Foreign Affairs
Ministry of Foreign Affairs, Naypyitaw, Union of Myanmar



Egregio Signor Generale,
Egregio Ministro,

Siamo
sostenitori di Amnesty International, l'organizzazione non governativa
che dal 1961 lavora in difesa dei diritti umani, ovunque siano violati.


Vi sollecitiamo a fornire immediatamente a U Win Tin tutte le cure mediche di cui necessita.

Chiediamo il rilascio immediato e senza condizioni di U Win Tin, non appena assicurate le cure mediche necessarie.

Vi
chiediamo di garantire che, per il periodo in cui rimarrà in
detenzione, U Win Tin abbia regolare accesso a un avvocato di sua
scelta e alla sua famiglia.

Vi chiediamo inoltre di assicurare
che tutti i detenuti siano trattati umanamente, nel pieno rispetto dei
loro diritti umani, e che nessuno venga sottoposto a tortura o ad altri
maltrattamenti.

Vi ringraziamo per l'attenzione.


 
 (28.37 KB)Scarica l'appello in favore di U Win Tin (28.37 KB)

 
 
 

Fermiamo l'esecuzione !

Post n°465 pubblicato il 15 Settembre 2008 da dammiltuoaiuto
 

Stati Uniti: fermiamo l'esecuzione di Troy Anthony Davis!Data di pubblicazione dell'appello: 05.09.2008Status dell'appello: attivo


Troy Anthony Davis
Troy Anthony Davis ©Georgia Department of Corrections

L'esecuzione
della condanna a morte di Troy Anthony Davis, in Georgia, potrebbe
avvenire in qualsiasi momento tra il 23 e il 30 settembre, nonostante i
numerosi dubbi sulla sua colpevolezza.

Davis è stato
condannato a morte nel 1991 per l'uccisione dell'agente di polizia Mark
Allen MacPhail in un Burger King di Savannah, nello stato della
Georgia: un omicidio che Davis continua a negare di aver commesso.
Contro di lui non sono mai state presentate prove concrete e l'arma del
delitto non è mai stata ritrovata. Il processo si è basato interamente
su deposizioni fatte a seguito di pressioni della polizia, le quali
presentavano notevoli incongruenze e che in seguito sono state
ritrattate da molti dei testimoni. Davis si è visto inoltre negare
ripetutamente la possibilità di presentare nuove testimonianze che
avrebbero potuto scagionarlo dall'accusa di omicidio.

 

Davis era già stato a un passo
dall'esecuzione nel 2007. Il 16 luglio 2007, neanche 24 ore prima, la
Commissione per la clemenza l'aveva bloccata e rinviata di 90 giorni,
rinvio poi prolungato dalla Corte suprema della Georgia che aveva
deciso di riesaminare il suo caso.



L'esame è terminato il 17 marzo di quest'anno, quando la Corte ha negato un nuovo processo a Davis.



Amnesty International chiede alla Commissione per la clemenza di commutare la sentenza.



State Board of Pardons and Paroles
2 Martin Luther King, Jr. Drive, SE, Suite 458, Balcony Level
East Tower, Atlanta, Georgia 30334-4909, USA
Fax: +1 404 651 8502
Email: Clemency_Information@pap.state.ga.us



Dear Board members,

In
July 2007 we welcomed your decision to stay the execution of Troy
Anthony Davis. Now that he is scheduled to be executed between 23 and
30 September, we ask you to take the time to consider again the
evidence of his claim of innocence.

This case has generated
widespread concern in Georgia and throughout the United States
reflecting the greater recognition and concern around the country about
the potential for irrevocable error in capital cases. The power of
clemency exists as a safety net to prevent such an irreversible error.

As
you know, Mr. Davis has been on death row in Georgia for more than 15
years for the murder of a police officer he maintains that he did not
commit.

Davis' conviction was not based on any physical
evidence, and the murder weapon was never found. Moreover, most of the
witnesses who testified against Troy Davis at his trial have since
recanted or contradicted their statements, and there is new evidence
against an alternative suspect in the case.

For all these
reasons, we call on you to demonstrate your strong commitment to
fairness and justice and commute the death sentence of Troy Anthony
Davis.

Thank you for your attention.

 
 
 

FIRMA  QUI

Post n°464 pubblicato il 15 Settembre 2008 da dammiltuoaiuto
 

Guatemala: continuano gli attentati contro i difensori dell'ambiente Data di pubblicazione dell'appello: 12.09.2008Status dell'appello: attivoAU 248/08 - AMR 34/021/2008


Yuri Melini ©Calas.org
Yuri Melini ©Calas.org

Il
4 settembre 2008, Yuri Melini, presidente dell'associazione
ambientalista Centro d'azione legale ambientale e sociale (Centro de
Acción Legal Ambiental y Social - CALAS) è rimasto vittima di un
attentato a Città del Guatemala.

Secondo quanto riferito,
intorno alle 7 e mezzo del mattino, mentre usciva dalla sua auto per
recarsi a casa di parenti, Yuri Melini è stato fermato da un uomo che,
dopo averlo chiamato per nome, gli ha puntato contro la pistola e ha
sparato quattro colpi ferendolo all'addome e alle gambe.

 

Amnesty International crede
che il tentativo di uccidere Yuri Melini sia da collegarsi al suo ruolo
all'interno del CALAS. L'associazione, infatti, svolge da tempo
campagne contro lo sfruttamento di miniere d'oro a cielo aperto per i
danni ambientali che essi provocano, tra i quali la contaminazione
delle acque fluviali.



President of Guatemala
Lic. Álvaro Colom
Casa Presidencial, 6ª Avenida, 4-18, Zona 1
Ciudad de Guatemala, GUATEMALA
Fax +502 2221 4423, +502 2238 3579



Egregio Presidente,

Siamo
sostenitori di Amnesty International, l'organizzazione non governativa
che dal 1961 lavora per difendere i diritti umani ovunque essi vengano
violati.

Ci rivolgiamo a Lei per esprimere la nostra
preoccupazione per la sicurezza di Yuri Melini, direttore del Centro d'
azione legale ambientale e sociale (CALAS).

Secondo quanto
riferito, intorno alle 7 e mezzo del mattino, mentre usciva dalla sua
auto per recarsi a casa di parenti, Yuri Melini è stato fermato da un
uomo che, dopo averlo chiamato per nome, gli ha puntato contro la
pistola e ha sparato quattro colpi ferendolo all'addome e alle gambe.

Le
chiediamo di aprire un'indagine immediata, imparziale ed esaustiva
sull'accaduto, di rendere pubblici i risultati e di assicurare i
responsabili alla giustizia.

Le chiediamo, inoltre, di
intraprendere le misure necessarie a garantire la sicurezza di Yuri
Melini, in accordo con la sua volontà.

Le ricordiamo, infine,
che i difensori dei diritti umani e dell'ambiente hanno il diritto di
portare avanti le loro attività senza alcuna restrizione e senza il
timore di ritorsioni così come stabilito nella Dichiarazione delle
Nazioni Unite sul diritto e il dovere degli individui, dei gruppi e
delle istituzioni di promuovere e proteggere i diritti umani e le
libertà fondamentali universalmente riconosciuti.

La ringraziamo per l'attenzione.


 
 (15.12 KB)Scarica l'appello in favore di Yuri Melini (15.12 KB)

 
 
 

FEDE CONTRO SAVIANO

Post n°463 pubblicato il 12 Settembre 2008 da dammiltuoaiuto
 

Televisione 

 
 
Notizia del 11 settembre 2008 - 14:57
Fede contro Saviano
Il direttore del Tg4 sferra un attacco contro lo scrittore, insinuando che abbia cavalcato l’onda del successo dei suoi scoop giornalistici, guadagnandoci parecchio. E che sulla condizione di scortato, di cui si lamenta, lui potrebbe dargli lezioni...

Nuovo coup de maitre dell’inesauribile Emilio Fede. Nel corso del Tg4, andando coraggiosamente contro l’opinione pubblica e il suo stesso comitato di categoria -quello dei giornalisti- ha espresso dei giudizi sarcastici nei confronti di Roberto Saviano, autore del libro denuncia contro la Camorra Gomorra, per il quale quale vive sotto scorta da ormai due anni.

Lo scrittore si era scagliato, nel corso di un lungo soliloquio durante il Festival della letteratura di Mantova, contro alcuni giornali e gli avvocati dei boss ("I vostri assistiti fateli venire direttamente, o pensate che abbia paura? Ma per niente") e lamentando la sua condizione di scortato ("Non prendi più un treno, non entri più in una macchina che non sia blindata. Ho il sogno di una casa. Le vite delle persone a cui vuoi bene si svolgono senza di te").

Fede, riportando la notizia della solidarietà espressa dal comitato dei giornalisti, esprime la propria perplessità sulla condizione da "recluso" di Saviano, che secondo lui avrebbe invece ben cavalcato l’onda e il successo dei suoi scoop giornalistici, visto che i diritti del libro prima e del film dopo gli avrebbero fruttato non pochi soldi. E sulla condizione da lui lamentata di scortato Emilio conclude ancor più sarcasticamente: "Potrei dargli lezioni io, visto che lo sono da molto più tempo. Ma non lo vado a raccontare".

Queste le parole di Fede: «C’è stata una solidarietà del comitato dei giornalisti, e va bene, lo condividiamo. Ma insomma mi pare che...no, nel senso non che ce l'abbia con Saviano ma lui si propone molto: c'è un film, un libro, che si vende, i diritti del libro e dei film che portano a casa tanti bei soldini. Che poi lui racconti che vive da scortato, ecco io potrei raccontarglielo meglio visto che vivo da scortato da più tempo ma non vado raccontando il perchè lo sono....» (Libero News)

Il video dell'intervento di Fede:


 
 
 

11 SETTEMBRE NON SOLO AMERICANO

Post n°462 pubblicato il 12 Settembre 2008 da dammiltuoaiuto
 

 
PERCHE' NON E' SOLO QUESTO..

Non siamo vittime nè del destino nè dell'ira di un Dio impazzito.
La st
oria ufficiale, la menzogna come ragione di stato ci presentano come responsabili di un crimine ma, gniqualvolta cercano di spiegarlo, le parole fuggono dalle loro bocche, perchè non vogliono far parte del vocabolario della vergogna.

LUIS SEPULVEDA

L'11 settembre, non è stato solo l'attentato alle torri gemelle...

Il generale Pinochet prese il potere con un colpo di Stato, l'11 settembre 1973, nel quale i golpisti bombardarono il Palazzo Presidenziale con dei caccia Hawker Hunter di fabbricazione britannica. Allende morì nel corso dell'assedio al palazzo della Moneda. Le cause della sua morte sono rimaste incerte e controverse. La tesi ufficiale fu sin da subito che Allende si fosse suicidato con il fucile mitragliatore che stava utilizzando durante l'assedio (si presume che sia quello che gli era stato regalato personalmente da Fidel Castro) ed un'autopsia etichettò il suo decesso come suicidio. Tuttavia, soprattutto da parte degli oppositori al nuovo regime, sia in Cile che all'estero, si sostenne da subito la tesi che fosse stato assassinato dalle truppe di Pinochet durante l'irruzione finale all'interno del palazzo che stava difendendo.

Dopo alcuni anni il suo medico personale, che era tra quelli che insieme con Allende si trovavano all'interno della Moneda, diede in un'intervista (trasmessa negli anni '80 dalla trasmissione televisiva Mixer di Giovanni Minoli) una versione dettagliata dell'accaduto. Secondo il suo racconto, a seguito del bombardamento aereo e del successivo incendio, Allende avrebbe detto a coloro che con lui difendevano la Moneda dalle finestre del I piano di uscire dal Palazzo ormai indifendibile e sarebbe rimasto solo nell'ufficio. Tuttavia il medico sarebbe rientrato nell'ufficio nel momento in cui Allende si sarebbe suicidato con una scarica di mitragliatore alla testa dal basso in alto. In particolare il medico disse di aver visto la parte superiore della calotta cranica di Allende volar via per effetto della scarica.

Inizialmente la junta che prese il potere era formata da quattro capi: oltre a Pinochet della fanteria, c'erano Gustavo Leigh Guzmán dell'aviazione, José Toribio Merino Castro della marina, e César Mendoza Durán della gendarmeria. I capi del golpe si accordarono subito per una presidenza a rotazione e nominarono Pinochet capo permanente della giunta.

Pinochet si mosse per consolidare il suo controllo contro ogni opposizione. Il 13 settembre, la giunta sciolse il Congresso. Lo Stadio Nazionale venne temporaneamente converito in una immensa prigione. Approssimativamente 130.000 individui vennero arrestati in un periodo di tre anni, con il numero di "scomparsi" che raggiunse le migliaia nel giro di pochi mesi. Gran parte delle persone prese di mira erano stati sostenitori di Allende; il "decreto del 13 settembre", tra le altre cose, mise fuori legge i partiti che avevano fatto parte di Unità Popolare.

Nelle sue memorie, Pinochet afferma che fu l'organizzatore principale del golpe ed usò la sua posizione di comandante dell'esercito per coordinare un piano estensivo, che era stato concordato con altri settori militari. Negli anni recenti, comunque, alti gradi delle forze armate dell'epoca hanno dichiarato che Pinochet si fece coinvolgere con riluttanza nel colpo di Stato, pochi giorni prima della data stabilita.

Quando la giunta fu al potere, Pinochet ne consolidò ben presto il controllo, prima mantenendo la guida solitaria della giunta (che in base agli accordi originali doveva ruotare tra i membri), e poi venendo proclamato Presidente della Repubblica.

www.wikipedia.it

NOMADI

SALVADOR

Salvador era un uomo, vissuto da uomo

morto da uomo, con un fucile in mano.

Nelle caserme i generali, brindavano alla vittoria

con bicchieri colmi di sangue, di un popolo in catene.



Da un cielo grigio di piombo

piovevano lacrime di rame,

il Cile piangeva disperato

la sua libertà perduta.



Mille madri desolate, piangevano figli scomparsi

l'amore aveva occhi sbarrati di una ragazza bruna.

Anche le colombe erano diventate falchi,

gli alberi d'ulivo trasformati in croci.



Da un cielo grigio di piombo

piovevano lacrime di rame,

il Cile piangeva disperato

la sua libertà perduta.



Ma un popolo non può morire, non si uccidono idee

sopra una tomba senza nome, nasceva la coscienza.

Mentre l'alba dalle Ande rischiara i cieli,

cerca il suo nuovo nido una colomba bianca.



Da un cielo grigio di piombo

piovevano lacrime di rame,

il Cile piangeva disperato

 
 
 

Sarah Palin: «Guerra alla Russia? Forse»

Post n°461 pubblicato il 12 Settembre 2008 da dammiltuoaiuto
 

Sarah Palin: «Guerra alla Russia? Forse»
Prima intervista televisiva della candidata repubblicana alla
vicepresidenza. Con qualche incertezza di troppo

NEW YORK - È pronta all'incarico che le ha offerto John McCain e, se le
circostanze lo rendessero necessario, anche a prendere il posto del
presidente. Sarah Palin debutta in tv con la prima intervista da quando
è diventata la candidata vicepresidente repubblicana e dall'Alaska
manda un avvertimento al di là dello stretto di Bering: l'America vuole
l'estensione della Nato ad altri paesi ex sovietici e se la Russia
facesse un bis dell'invasione della Georgia, è pronta anche alla
guerra. «Ucraina e Georgia meritano di entrare nella Nato», ha detto la
Palin a Charles Gibson, il giornalista della Abc che ha avuto
l'esclusiva dell'intervista più attesa in questi giorni negli Usa. Se
Tbilisi fosse stata già parte dell'Alleanza o se la Russia invadesse
uno stato membro, ha detto la Palin, gli Usa potrebbero entrare in
guerra con Mosca, «perché questo è l'accordo che prendi quando sei un
alleato della Nato: se un altro paese viene attaccato, devi aspettarti
di venir chiamato in aiuto».

GUERRA IN IRAQ - La Palin ha detto di «non aver battuto ciglio» quando
McCain le ha offerto il posto: «Non puoi avere esitazioni, ho la
sicurezza e la preparazione che servono». All'intervistatore che le
chiedeva se si sente pronta anche a subentrare al presidente, se al
72enne McCain accadesse qualcosa, la governatrice ha risposto
affermativamente. La governatrice, che ha definito in passato la guerra
in Iraq «un compito indicato da Dio», ha detto di «essere convinta che
vi è un progetto per questo mondo e che questo progetto sia per il
bene». «Penso che vi sia grande speranza e grande potenziale per ogni
paese - ha detto - per vivere e veder protetti i suoi diritti
inalienabili che sono dati da Dio. Credo che questi siano i diritti
alla vita, alla libertà e al perseguimento della felicità. Questo, a
mio giudizio, è il grande piano del mondo».

DOTTRINA BUSH - Ma a tratti, durante l'intervista, la Palin è sembrata
titubante, in difficoltà. Come quando l'intervistatore le ha rivolto
una domanda sulla dottrina dell’attacco preventivo, uno dei marchi di
fabbrica del governo del presidente George W. Bush. Gibson si è sentito
rispondere: «A che riguardo, Charlie?». E lui ha colto l’occasione al
volo: «Che cosa intende, per dottrina Bush?». La Palin ha tentato una
risposta: «La sua visione del mondo...». Bush, ha continuato, «ha
cercato di eliminare dalla faccia della terra l’estremismo islamico, i
terroristi che hanno giurato di distruggere il nostro Paese. Ci sono
stati errori di percorso, svarioni, e questo è il bello della
democrazia e delle elezioni, che danno agli americani l’opportunità di
eleggere leader migliori». Ma la risposta, per quanto ben articolata,
non era quella giusta: Gibson ha spiegato, con aria da prof in
cattedra, che la dottrina Bush è quella che teorizza l’attacco
preventivo.

 
 
 

L' HA VOLUTO  DIO  LA GUERRA IN IRAQ  NO BUSH

Post n°460 pubblicato il 12 Settembre 2008 da dammiltuoaiuto
 
Tag: bush, palin

Una candidata vicepresidente della prima potenza mondiale, soi-disant
"cristiana", si permette di affermare che "la guerra in Iraq è stata voluta
da Dio".

DOVE  ERA BUSH  QUANDO GRIDAVA LA PISTOLA FUMANTE?

Il Papa intervenne molte volte in occasione di attentati "a sfondo
religioso" organizzati da estremisti islamici per dire che certamente Dio
aveva orrore di quelle azioni e che egli può essere onorato solo garantendo
la pace e astenendosi dalla violenza.

CARO  PAPA  INTERVIENI   E DI LA TUA non e' possibile che una persona possa dire simili  corbellerie SENZA  CHE IL MONDO NON DICA NULLA  non possiamo  essere ostaggio  di pazzi  che devono  essere rinchiusi  in manicomio  no essere eletti  a governare il mondo   se queste  sono le premesse della politica americana devo dire che si prepara una apocalisse atomica

 
 
 

IL MONDO NON CREDE A BUSH

Post n°459 pubblicato il 12 Settembre 2008 da dammiltuoaiuto
 

11 Settembre: per molti non fu al Qaeda, dice sondaggio
giovedì, 11 settembre 2008 7.38 
Versione per stampa     
 
MILANO (Reuters) - L'idea che gli attentati dell'11 Settembre 2001 negli Usa siano stati opera di al Qaeda non è affatto comunemente diffusa, e secondo un nuovo sondaggio effettuato da WorldPublicOpinion.org poll, solo in nove dei 17 Paesi monitorati è condivisa dalla maggioranza degli interpellati.

In nessun Paese è emersa una maggioranza di opinioni che attribuisca gli attentati ad un unico diverso potenziale responsabile, ma nella maggior parte dei Paesi minoranze significative attribuiscono l'11 Settembre allo stesso governo Usa ed in alcuni Paesi a Israele.

Queste risposte, spiegano in una nota gli autori della ricerca, sono state espresse spontaneamente in questionari che non indicavano risposte predeterminate. In media, il 46% ha attribuito gli attentati ad al Qaeda, il 15% al governo Usa, il 7% a Israele, il 7% a qualche altro autore. Mentre un interpellato su quattro ha risposto di non sapere.

"Visto lo straordinario impatto che gli attentati dell'11 Settembre hanno avuto sulle questioni mondiali, è rilevante che sette anni dopo non si sia un consenso internazionale su chi ne sia stato responsabile", ha commentato Steven Kull, direttore di WorldPublicOpinion.org.

Anche nei Paesi europei, la maggioranza che considera al Qaeda responsabile dell'11 Settembre non è sovrastante. Il 56% tra gli italiani come tra i britannici, il 63% dei francesi ed in 64% dei tedeschi indicano al Qaeda. Tuttavia, percentuali significative di britannici (26%), francesi (23%), e italiani (21%) hanno risposto di non sapere chi ci sia dietro all'11 Settembre.

GOVERNO USA RESPONSABILE PER 23% TEDESCHI E 15% ITALIANI

Di rilievo il fatto che il 23% dei tedeschi ed il 15% degli italiani indichi come responsabile il governo Usa.

E' soprattutto l'opinione pubblica del Medio Oriente a indicare autori diversi da al Qaeda. In Egitto il 43% dà la colpa a Israele, come fa il 31% in Giordania ed il 19% nei Territori Palestinesi.

Il governo Usa viene accusato dal 36% dei turchi e dal 27% dei palestinesi. la percentuale di chi indica al Qaeda va dall'11% in Giordania al 42% dei Territori Palestinesi.

I soli Paesi in cui la maggioranza di chi attribuisce ad al Qaeda gli attentati è sovrastante sono quelli africani: Kenya (77%) e Nigeria (71%). In Nigeria, una vasta maggioranza di musulmani (64%) indica ancora in al Qaeda gli autori degli attentati (rispetto al 79% tra i nigeriani cristiani).

Il sondaggio che ha interpellato 16.063 persone è stato effettuato tra il 15 luglio ed il primo ed il 31 agosto di quest'anno da WorldPublicOpinion.org, progetto collaborativo di ricerca che coinvolge centri di tutto il mondo e gestito dal Program on International Policy Attitudes (PIPA) alla University of Maryland. I margini di errore sono del +/-3-4%.

Le interviste sono state condotte in 17 nazioni, comprese le più grandi: Cina, Indonesia, Nigeria, e Russia, così come Egitto, Francia, Germania, Gran Bretagna, Italia, Giordania, Kenya, Messico, Territori Palestinesi, Sud Corea, Taiwan, Turchia e Ucraina. Agli interpellati è stato chiesto: "Chi pensi ci sia stato dietro agli attentati dell' 11 Settembre?" e le loro risposte sono state raggruppate i quattro categorie di risposte: "Al Qaeda," "Governo Usa", Israele" o "Altri".

Con al Qaeda sono state raggruppate le risposte di chi ha indicato "bin Laden" o "estremisti islamici", mentre chi ha risposto genericamente "gli arabi", "i sauditi," o "gli egiziani" (in media il 3%) è stato inserito nella categoria "altri". Anche se le persone con un più alto grado di istruzione sono più esposte alle notizie, sono state solo un po' più inclini ad attribuire l'11 Settembre ad al Qaeda. "Non sembra che queste opinioni possano essere attribuite semplicemente ad una mancanza di informazione", ha commentato Steven Kull. Esiste un nesso più forte tra le risposte sull'11 settembre e l'atteggiamento nei confronti degli Stati Uniti.

Quelli che hanno un'opinione più positiva sull'influenza dell'America sul mondo sono stati più inclini ad attribuire gli attentati ad al Qaeda (in media il 59%) rispetto a quelli che hanno un'opinione negativa (40%). Ulteriori informazioni all'indirizzo: www.WorldPublicOpinion.org.
 
 

 
 
 

11 SETTEMBRE INGANNO COLOSSALE

Post n°458 pubblicato il 12 Settembre 2008 da dammiltuoaiuto
 


11  SETTERMBE COLOSSALE INGANNO?


Sono passati 7 anni dalla tragica ed indimenticabile giornata che ha
cambiato la storia del mondo. Circa 3000 persone perirono nel crollo
delle Torri Gemelle, altre ancora nel Pentagono e negli aerei
dirottati.
Secondo la versione ufficiale, 4 aerei di linea vennero dirottati da
19 terroristi islamici la mattina dell'11 settembre 2001. Due di
questi aerei si schiantarono
contro le Torri Gemelle (uno nella Sud, uno nella Nord), uno al
Pentagono, uno si schiantò in Pennsylvania (forse venne abbattuto)
dopo che i passeggeri si erano rivoltati contro i dirottatori (?).
Bin Laden venne subito indicato come il mandante e l'organizzatore
degli attentati e, quasi subito, vennero resi noti i nomi e i volti
degli attenatori, fra i quali il celebre Mohamed Atta.
Questo è quello che ci hanno propinato per 5 anni le televisioni ed i
giornali e continuano a fare in questi giorni dell'anniversario.
Cerchiamo, dunque, di rispondere alla domanda del titolo: chi ha
organizzato gli attentati? Per il lettore medio questa domanda sarebbe
poco più che retorica e avrebbe come unica risposta quella indicata
qualche riga più in su. In realtà, le cose starebbero diversamente da
quanto affermato dalla versione ufficiale e vi sarebbero delle prove
schiaccianti a riguardo. Esaminiamo i punti controversi:


1) Il crollo delle Torri Gemelle (e della terza Torre, il WTC-7).


I telegiornali e gli speciali sul 11/9 ci hanno spiegato che le Torri
sarebbero cadute a causa dell'impatto degli aerei e del calore
sviluppato all'interno che avrebbe fatto sciogliere l'acciaio e,
quindi, fatto collassare gli edifici. Tuttavia, esistono alcune prove
contrarie a questa tesi. Innanzitutto, vi sono parecchie testimonianze
di vigili del fuoco che hanno affermato di aver udito espolosioni nei
piani sotterranei e nei piani intermedi della Torre prima del crollo.
Esistono addirittura delle conversazioni telefoniche registrate in cui
si sentono i vigili parlare fra di loro annunciando in diretta le
esplosioni. In secondo luogo, il progettatore delle Torri, Hyman
Brown, ha affermato che le Torri erano state progettate per resistere
a qualsiasi tipo di danno causato da uragani, tempeste, e impatti
aerei... La tesi non ufficiale parla di demolizioni controllate in tutti
e tre i casi di crollo delle Torri (le due Gemelle e la terza)
basandosi sulle considerazioni esposte sopra, su alcune considerazioni
fisico-matematiche
e su alcuni video che mostrano la similitudine fra il crollo delle
Torri e le demolizioni controllate, mostrando anche gli "sbuffi"
tipici delle demolizioni controllate e riscontrabili nei video sul
crollo delle Torri. (Vedi anche qui)
Qualcuno è in gradi di spiegare perché in televisione nessuno si
preoccupi di farci vedere queste cose? Mistero, resta il fatto che,
confrontando le due tesi contrapposte, quella della demolizione
controllata mi sembra essere quella più plausibile.


2) L'aereo del Penatagono.


Secondo la versione ufficiale, il volo 77 della American Airlines (un
boeing 757) si sarebbe schiantato su una parete del Penatagono non
lasciando alcuna traccia di sé, se non rottami di piccolissime
dimensioni. Tuttavia, le immagini documentate mostrano l'impossibilità
di un tale evento, negato anche da considerazioni di carattere
scientifico. Il buco riscontrato nella facciata del Pentagono (poco
più di 20 m) è chiaramente incompatibile con lo schianto di un boeing
757, la cui apertura alare supera i 40 m. Inoltre, come è possibile
che la maggior parte delle finestre del Pentagono siano potute
rimanere intatte in seguito all'impatto di un aereo che si è
completamente disintegrato? E come è possibile che siano stati trovati
resti umani tali da consentire l'identificazione del DNA quando anche
i motori (indistruttibili) si sono polverizzati? L'ipotesi più
probabile, suffragata anche da numerosi testimoni oculari, parla di un
missile o di un piccolo aereo militare o da turismo, non di un boeing
757. Mi chiedo come mai tutti i video relativi allo schianto sul
Pentagono siano stati sequestrati e mai resi noti, al contrario di
quelli relativi alle Torri.
Per approfondimenti leggete qui


3) Altre questioni.


a) Le liste ufficiali passeggeri dei 4 voli non contengono nessun nome
arabo. Come è possibile che i dirottatori siano stati individuati
quasi subito dall'FBI?


b) Ci sono state delle speculazioni molto evidenti sulle azioni di
borsa della United Airlines nei giorni precedenti l'attacco.
Per quanto si cerchino di smentire le tesi complottiste, ecco qui il
testo presentato dalla versione ufficiale a proposito delle
speculazioni. Presento il testo inglese con la traduzione (fatta da
me).


"The 9/11 Commission investigated this issue in detail, concluding,
"Some unusual trading did in fact occur, but each such trade proved to
have an innocuous explanation."
For example, it stated, "much of the seemingly suspicious trading in
American [Airlines stock] on September 10 was traced to a specific
U.S.-based options trading newsletter, faxed to its subscribers on
Sunday, September 9, which recommended these trades."


Traduzione: La commissione sull'11 settembre ha investigato su questo
punto concludendo che: "Alcune strane speculazioni sono state in
realtà fatte, ma ognuna di esse ha dimostrato di avere una spiegazione
innocua". Per esempio, (la Commissione) ha stabilito che "la maggior
parte delle operazioni commerciali avvenute il 10 settembre erano
dovute all'invio di una newsletter americana sulle azioni di borsa ai
sottoscrittori (della newsletter) nella giornata del 9 settembre, in
cui si raccomandavano quelle determinate operazioni di borsa".


Bene, questa è la spiegazione del perché ci furono delle speculazioni.
A me non sembra per niente convincente, perché si afferma,
sostanzialmente, che coloro che avevano eseguito alcune strane
operazioni di borsa il 10 settembre, lo avevano fatto perché gli era
stato "consigliato" di farlo da una semplice newsletter. Resta però il
dubbio: perché la newsletter lo aveva consigliato proprio il giorno
prima degli attentati? E' evidente che qualcuno sapesse in anticipo
gli avvenimenti. Dunque, la questione rimane intatta, neanche
minimamente scalfita dalla spiegazione ufficiale.


c) Perché il Sistema di difesa degli USA è rimasto immobile per 2 ore?


d) Perché è stato consentito alla famiglia Bin Laden di lasciare gli
USA dopo gli attentati, mentre tutto lo spazio aereo era stato chiuso?


e) Come hanno fatto i dirottatori, poco esperti (o per nulla) di volo
a pilotare 3 dei 4 aerei in modo impeccabile, eseguendo manovre al
limite della fantascienza e servendosi di semplici documenti cartacei
di volo? La tesi alternativa afferma che, in realtà, gli aerei delle
Torri sarebbero stati controllati a distanza attraverso dei sistemi
riscontrabili negli aerei militari. Solo in tal modo, infatti, sarebbe
stato possibile centrare in pieno le Torri ed il Pentagono.


Non mi vorrei dilungare troppo su tutti i dubbi riguardo all'11
settembre che, peraltro, non si esauriscono affatto nelle questioni da
me poste. Ho cercato di evidenziare quelle più clamorose alle quali,
come per tante altre domande, non è ancora stata data risposta.


Qui sotto presento una suddivisione delle tesi generali sull'11
settembre secondo tre linee principali:


1) La colpa è tutta di Bin Laden e Al qaeda che hanno organizzato dei
feroci attentati di cui nessuno sapeva nulla e che, quindi, hanno
colto tutti (Bush compreso) di sorpresa.


2) Al Qaeda ha organizzato tutto con il consenso degli USA che
avrebbero "favorito" gli attacchi da usare come pretesto per la guerra
in Afghanistan, in Iraq e...?.


3) Bin Laden e Al Qaeda non avrebbero organizzato nulla. Tutto sarebbe
frutto degli USA che avrebbero inscenato gli attacchi e organizzato il
tutto sempre per lo stesso pretesto della tesi precedente.


Una delle tesi più intriganti (appartenente alla numero 3) sostiene
che i tre aerei (2 delle Torri e 1 del Pentagono, peraltro finto)
sarebbero stati vuoti e telecomandati. I passeggeri dei voli reali
sarebbero stati fatti atterrare in basi militari segrete ed imbarcati
sul quarto volo (Pennsylvania) insieme ai passeggeri di quest'ultimo.
Infine, il quarto volo sarebbe stato abbattuto per eliminare tutti i
passeggeri-testimoni.


Chi sostiene la verità ufficiale parla di tesi complottiste
riferendosi a quelle che indicano gli USA come organizzatori degli
attentati. Proviamo a rovesciare la questione e vedremo che di
complotto si può parlare anche al contrario. In questo senso, potrei
affermare che il vero complotto lo hanno inventato gli USA parlando di
arabi, terrroristi e Bin Laden. Dipende semplicemente dai punti di
vista.


Al di là di ogni considerazione, rimangono dei punti oscuri anche
nelle versioni non ufficiali. In particolare:


1) Che fine hanno fatto i passeggeri del volo del Pentagono, assumendo
che nessun aereo si schiantò mai quel giorno? Sono spariti nel nulla?
E le famiglie, perché ne hanno denunciato la scomparsa?


2) Perché Bin Laden e tutti i Paesi Musulmani, vista l'evidenza delle
prove contrarie alla verità ufficiale, non sono insorti dimostrando la
loro innocenza invece che essere appellati come terroristi da tutto il
mondo?


3) E' possibile che nessuno riesca a dimostrare la ovvia falsità della
verità ufficiale in modo incontrovertibile?


4) Come la mettiamo con gli attacchi i Madrid e Londra? Eventi
indipendenti dall'11 settembre?


5) Si afferma che 13 dei 19 terroristi sarebbero vivi e vegeti. Ciò
però non dimostra nulla, perché i veri terroristi avrebbero potuto
rubare l'identità a quelli ancora vivi. Infatti, alcuni dei terroristi
ancora vivi hanno dichiarato che il loro passaporto era stato rubato
prima dell'attentato.


6) In una puntata del programma di Minoli andata in onda circa una
settimana fa, sono state fatte ascoltare le voci delle hostess che
chiamavano dal primo volo schiantatosi sulle Torri. La hostess
riferiva una frase del tipo: "vedo i palazzi stiamo volando basso,
troppo basso...". Come giustificano un fatto del genere coloro che
affermano che gli aerei erano vuoti?


7) Sempre nello stesso programma, nella ricostruzione dell'accaduto si
parlava delle conversazioni fra le hostess ed il personale di terra
della compagnia nelle quali la hostess comunicava i posti a sedere dei
dirottatori (già nella rinchiusi nella cabina di pilotaggio) e subito
il personale di terra individuava i nomi. In questo modo si
spiegherebbe la celerità nell'individuazione dei terroristi. Ciò,
però, contrasta col fatto che le liste passeggeri non contengano nomi
arabi...Chi ha ragione?


Ognuno, in base a ciò che vede e sente si farà un'opinione personale
dell'accaduto. Per quanto mi riguarda, penso che:


a) Bush, Rumsfeld, Cheney, Giuliani, FBI, CIA e molti altri sapessero
degli attentati in anticipo.


b) I sopraccitati non abbiano fatto nulla per impedirli


c) Le Torri sono crollate perchè demolite intenzionalmente.


d) Al Pentagono non si schiantò nessun aereo di linea.


e) La guerra in Afghanistan e Iraq (e poi?) erano preparate da tempo e
serviva un pretesto forte per entrare in guerra.


f) Al Qaeda, anche se non so in che misura, potrebbe aver aituato gli
americani nell'organizzazione.


g) Bin Laden avrebbe accettato di farsi incolpare a patto che non lo
si prendesse (vedremo...) ed in cambio di aiuti economici.


h) Ci sono troppi buchi nella spiegazione ufficiale.


i) Ci sono alcuni buchi anche nelle tesi alternative ma, nel
complesso, queste risulatno più convincenti in base a prove oggettive.


l) anche qui in Italia qualcuno (alti vertici politici) sapeva degli
attentati in anticipo.


In conclusione, per rispetto ai familiari delle vittime degli
attentati (forse autoprodotti), chiederei pubblicamente che a Bush e
compagnia bella sia impedito di commemorare le vittime così come è
accaduto negli anni passati (e anche stamattina), se non dopo aver
fornito dettagliatamente le risposte ai mille dubbi suscitati dalla
versione ufficiale. Si rischia, altrimenti, di far divenire la
commemorazione dell'11 settembre uno dei più grandi capolavori del
cinema moderno in cui Bush e gli altri protagonisti recitano alla
perfezione il ruolo da protagonisti. Tuttavia, molte persone sanno
che, in realtà, Bush e amici non sono altro che attori molto bravi ma
pur sempre attori. Siccome la produzione cinematografica di Hollywood
riesce ad andare avanti anche senza attori come Bush, Cheney e
Rumsfeld, speriamo che i suddetti si trasformino da attori in
protagonisti di un reality in cui la verità venga finalmente a galla.


ECCO  COSA  DICONO LE FAMIGLIE  DELLE VITTIME  DELL'11  DI SETTEMBRE


9/11 Press For Truth è la storia di alcuni dei familiari delle vittime
dell'11 Settembre, in particolare di coloro che guidarono il Comitato
Direttivo dei Familiari che portò, dopo tante pressioni e reticenze,
alla nascita della Commissione Indipendente 11/9, di cui essi ne
contestano l'operato sin da quando dovevano ancora iniziare i lavori
ed era stato inizialmente nominato alla loro direzione un certo Henry
Kissinger.
La situazione non cambiò poi di molto, in quanto venne nominato
coordinatore dei lavori, col potere quindi di decidere cosa
investigare e chi ascoltare - oltre a poter scegliere cosa infine
inserire nel rapporto definitivo - un vero e proprio insider
dell'Amministrazione Bush ed intimo di Condoleezza Rice, Philip
Zelikow, colui che tra le altre cose scrisse nel 2002 il National
Security Strategy in cui veniva enunciato, per la prima volta, il
concetto di "guerra preventiva".


Le famiglie chiesero anche le sue dimissioni, ma inutilmente.


Anche il Presidente Thomas Kean, come la maggior parte degli altri
Commissari, ed almeno metà dei membri dello staff avevano conflitti di
interesse, e non possono quindi stupire, con queste premesse, il modus
operandi ed i risultati della Commissione: interrogatori morbidi e
spesso senza neanche che venisse prestato giuramento, alcuni persino a
porte chiuse e incredibilmente "accompagnati dal genitore", come nel
caso del Presidente Bush. Un basso stanziamento di fondi e risorse,
innumerevoli ritardi o dinieghi per le richieste di documentazione,
specie se riservata, ed in generale i fatti omessi o distorti nella
compilazione del rapproto finale, evidenziati da David Ray Griffin nel
suo libro di critica, innominabile da tv e giornali.


Nonostante il Rapporto della Commissione 11/9 sia stato accolto in
modo pomposo ed acritico dai media ufficiali come verità
indiscutibile, sono in realtà secondo gli ultimi sondaggi di opinione
solo il 16% gli americani che credono che sia stata raccontata loro la
verità, in netto contrasto con la copertura mediatica che invece
converge piuttosto verso percentuali bulgare.


La nascita ed il lavoro della Commissione è il perno su cui ruota la
storia raccontata dai familiari che ne hanno vissuto con tenacia la
lotta per chiederne l'istutizione; con sempre meno speranza il corso
dei lavori; ed infine con delusione e rabbia i risultati, di fronte a
cui chiedono adesso con forza ed urgenza una nuova commissione,
realmente indipendente, e che operi per la ricerca della verità e non
per perpetrare pregiudizialmente, come purtroppo accade molto spesso
nelle investigazioni ufficiali, la versione gradita al potere
politico.


Gli argomenti trattati sono molti ed in gran parte si basano sulla
Cronologia Completa dell'11 Settembre di Paul Thompson: dalla
indiscutibile evidenza che l'Amministrazione sapesse a più livelli
degli attacchi imminenti e lo abbia poi nascosto, per arrivare al
curioso comportamento - in termini di alleanze quantomeno dubbie e di
"errori" solo apparenti - degli Stati Uniti nella cosiddetta "guerra
al terrore", passando per la mancata reazione aerea ed il sospetto
crollo delle torri e dell'edificio 7, argomenti questi ultimi ormai
stradibattuti ed a cui viene dedicato in questo film meno spazio del
solito, rendendolo particolarmente prezioso in quanto ricco di
informazioni complementari a quelle discusse più di frequente.


A fare da sfondo a tutti i dubbi e le critiche dei familiari, ci sono
le solite, costanti e diffuse reticenze governative ad investigare nel
modo dovuto, e quelle dei media ad affrontare le questioni importanti
ma scomode, da qui il gioco di parole del titolo del film: "Press For
Truth" significa "Pressione per la verità", ma il termine "Press"
indica appunto anche la stampa, i giornalisti, sottintendendo quindi
che tocca a delle persone comuni, per di più segnate da un dolore
indescrivibile, fare il lavoro di chi non vuole o fa finta di non
saperlo fare.


Il film dura quasi un'ora e mezza, per cui vi consigliamo di vederlo a
tutta pagina direttamente su Google Video al seguente link:
http://video.google.it/videoplay?docid=3228264304077323969&hl=it


Probabilmente siete a conoscenza del fatto che in passato alcuni dei
filmati sull'11 Settembre, come Loose Change, siano stati visti da
decine di milioni di persone poichè sono riusciti a scalare la TOP 100
dei più visti su Google Video, e quando lo hanno fatto ci sono poi
rimasti per lungo tempo, poichè una volta in classifica è difficile
uscirne se i contenuti sono tanto validi quanto poco conosciuti, e
crediamo che questo sia particolarmente il caso.
Grazie alla nascita di nuovi canali mediatici come quello di Google,
questo genere di film - ignorato dai mezzi di comunicazione mainstream
- sono infine riusciti a raggiungere il grande pubblico americano, e
ci auguriamo che avvenga lo stesso positivo fenomeno in Italia, dove
parimenti dai due mesi che Press For Truth è stato lanciato, nessun
giornalista di professione ha creduto opportuno parlarne.
Oltre a pregarvi di diffondere il link di Google Video ai vostri amici
e conoscenti e di segnalarlo ad esempio nel vostro sito personale,
potreste farne delle copie e/o organizzare proiezioni pubbliche per
cui potrebbe farvi comodo la locandina originale, che abbiamo

 
 
 

11 settembre  l'auto attentato

Post n°457 pubblicato il 12 Settembre 2008 da dammiltuoaiuto
 
Tag: 11/09, 9/11

DA   DIISNFOMAZIONE   IT
L'EROE DI GRAN ZERO    IL RAPPORTO   USA 11 SETTEMBRE
E' FALSO


William Rodriguez è il cittadino statunitense originario di Puerto
Rico, considerato il simbolo dell'eroismo dell'11 settembre 2001
perché salvò numerose persone dal World Trade Center in fiamme dove
era impiegato come operaio addetto alla manutenzione. Benché ferito,
Rodriguez penetrò per tre volte nella torre nord per prestare il suo
aiuto. All'ultimo tentativo venne quasi travolto dal crollo del
grattacielo, ma riuscì a salvarsi gettandosi sotto un camion dei
pompieri.
In seguito è stato ricevuto dal Presidente George W. Bush e nominato
eroe dal Congresso statunitense. Da allora ha perso il posto di
lavoro, dato che non esiste più, e di conseguenza ha perduto anche la
casa e ogni suo bene, come succede normalmente negli USA.
Nonostante la sua precaria situazione ha continuato ad occuparsi dei
familiari delle vittime, soprattutto di quelle di origine ispano-
americana, per aiutarli ad ottenere sussidi e riparazioni da uno stato
che da allora li ha completamente dimenticati. Come sopravvissuto e
rappresentante dei familiari delle vittime il 22 ottobre dello scorso
anno William Rodriguez, tramite il suo avvocato Philip Berg, ha
presentato presso la Corte Distrettuale di Philadelphia una denuncia
per complotto e strage nel confronti dei presidente degli Stati Uniti
George W. Bush e di tutti gli altri membri della sua amministrazione.
Nexus ha incontrato questo eroe e raccolto direttamente dalle sue
parole la tragica testimonianza che vi proponiamo.
Mi chiamo William Rodriguez, ho lavorato al World Trade Center di New
York per 20 anni della mia vita. Ero responsabile della manutenzione
nella torre nord. L'11 settembre avevo l'unico passe-partout per
aprire tutte le serrature delle porte degli edifici, anche se c'erano
altre quattro persone che avevano i passe-partout ed erano state
addestrate ad affrontare situazioni di emergenza e di soccorso, e che
furono le prime a fuggire dagli edifici. Guardate, questa è la
chiave.
Questo passe-partout era in grado di aprire tutto il complesso e quel
giorno, l'11 settembre, un'unità di circa 15 persone dei dipartimento
dei vigili dei fuoco mi doveva seguire mentre correvo da una parte
all'altra cercando di aprire le porte per aiutare le persone ad
uscire. Personalmente dopo l'11 settembre sono diventato il portavoce
delle famiglie delle vittime e sono andato a testimoniare davanti al
Congresso. A chiedere di creare una commissione, perché la commissione
che hanno fatto per l'11 settembre, come ricorderete, il Presidente
Bush non la voleva. Sosteneva che non ne avevamo bisogno ma noi ce
l'abbiamo messa tutta, abbiamo combattuto e siamo riusciti ad ottenere
la commissione».
«Questo che vedete è il rapporto finale ed io ho testimoniato, a porte
chiuse. Molte informazioni riferite provenivano dall'ultimo
superstite, una persona che conosceva bene gli edifici anche ad occhi
chiusi.
I membri della commissione sono stati molto turbati dalle informazioni
che ho fornito, ma in realtà non c'è traccia della mia testimonianza
nelle oltre 500 pagine di questo rapporto. Anche se sono stato
dichiarato eroe nazionale dal Congresso, loro non volevano che la mia
testimonianza potesse in qualche modo contrastare con la versione
ufficiale.
Ma permettetemi di parlare di quella giornata, l'11 settembre 2001,
una giornata bellissima con il cielo terso. Sono arrivato al lavoro
alle otto e mezza, stavo parlando con un supervisore, eravamo nel
sotterraneo, al primo livello dei sotterranei della torre nord che è
stata la prima ad essere colpita ma la seconda a crollare. Questo
edificio aveva sei sottolivelli, B1, B2, B3 e così via fino al B6,
ossia i livelli dei sotterranei dell'edificio. Il B1 aveva gli uffici
dei servizi di pulizia, di imbiancatura, di riparazioni meccaniche,
tutto ciò che aveva a che fare con la manutenzione dell'edificio.
Gli altri piani contenevano i magazzini, i generatori elettrici e così
via.
Alle ore 8:46 abbiamo sentito un bang, un'esplosione che proveniva dai
piani al di sotto di quello in cui mi trovavo, tra il B2 e il B3. E'
stata così violenta e l'edificio ha tremato così forte che le pareti
si sono crepate e il controsoffitto è crollato. Ho detto subito che
poteva essere un generatore elettrico che praticamente era esploso lì
nei sotterranei. Alcuni secondi dopo abbiamo sentito un impatto enorme
nella parte alta dell'edificio che ha iniziato subito a tremare così
forte che tutte le 40 persone che si trovavano con me in quell'ufficio
hanno iniziato a gridare tutte assieme, c'era una confusione e un caos
totale. Tutti gridavano: «E un'esplosione». Davanti a me è apparso un
uomo di colore che si guardava le braccia, mi sono accorto che c'era
qualcosa che pendeva dalle sue dita, mi sembravano pezzi di vestito ma
guardando più da vicino mi sono accorto che era la sua pelle. La pelle
era stata lacerata da sotto le ascelle fino alla punta delle dita e
gli stava pendendo come fossero dei guanti. Il suo nome è Felipe
David, lavoratore immigrato di origine honduregna, ed era in completo
stato di choc; ho guardato il suo volto che aveva delle parti
mancanti, gli ho chiesto che cosa fosse successo, e mi ha risposto:
«Gli ascensori, gli ascensori» Si trovava davanti agli ascensori ed
era stato ustionato, così ho cominciato a spingere tutti fuori
dall'ufficio.
A quel punto abbiamo sentito un'altra esplosione, siamo usciti fuori
dall'edificio, ho fermato un'ambulanza e ho fatto salire alcune
persone. Guardando verso l'alto dell'edificio ho avuto modo di vedere
l'incendio e tutte le macerie che cadevano, riuscivo a scorgere
l'antenna in cima all'edificio. Ho iniziato a pensare alle persone che
stavano a Windows on the World, il ristorante in cima, e mi sono molto
preoccupato perché avrei dovuto essere lì in quanto di norma, quando
iniziavo a pulire, cominciavo sempre da quei piani alti e ogni mattina
facevo colazione col personale del ristorante. Le conoscevo tutte bene
quelle 67 persone che sono morte nel ristorante; a quel punto ho
capito che dovevo ritornare indietro ma tutti mi gridavano: «Rodriguez
rimani qui, non rientrare» Ho preso una radio da una guardia della
sicurezza vicino a me e sono ritornato indietro entrando verso l'altro
edificio tramite un sotterraneo che collegava le torri 1 e 2.
Nel sotterraneo ho incontrato due persone che non sapevano che un
aereo si era schiantato sull'edificio, e questo vi può dare l'idea di
quante persone possono essere morte perché non si resero conto che
c'era stato questo attacco.
Nella torre 1 ho trovato una persona che lavorava in una squadra di
salvataggio, che mi ha detto: «Sento delle grida, sento gridare» C'era
acqua ovunque perché si era attivato immediatamente il sistema degli
sprinkler antincendio, tutto era inondato. A quel punto ho preso uno
degli ascensori, nella torre ce n'erano 150 di ascensori, e mi sono
avvicinato alle due persone che gridavano tra il B2 e il B3. Erano
disperate, nell'ascensore non c'era più luce né energia elettrica,
urlavano che stavano per annegare, io non riuscivo a capire, ma come?
Era perché l'acqua scendeva da tutti i piani e si accumulava in quelli
più bassi, entrava nel pozzo dell'ascensore con una tale forza che
quelli bloccati dentro rischiavano di annegare. Ho detto: «Dio
aiutami!». Non ero un credente: «Dios mio por favor aiudame! Mi sono
guardato attorno e ho trovato un pezzo di metallo, un rottame, ho
iniziato a dare colpi sulla porta per cercare di rompere il meccanismo
e la porta si è aperta. Ma c'era il vuoto perché, in realtà, la cabina
era molto più in basso. Ho cominciato a pregare Dio nella mia lingua.
Allora sono andato dove c'era il compattatore della spazzatura di
tutto l'edificio, dato che l'elettricista lasciava lì le scale che
però erano legate con delle catene. Fui fortunato: l'unica che non era
legata era la più lunga, circa sei metri. Ho preso quella scala, l'ho
inserita nel pozzo dell'ascensore e sono andato ad aprire la botola e
a far uscire le due persone, uno era un dipendente di colore di una
società che consegnava i pacchi, l'altro era Salvatore Giambanco, un
italiano che faceva l'imbianchino. Sono riuscito a farli uscire, a
caricarli su un'ambulanza e sono rientrato.
Ho incontrato degli agenti di polizia che mi hanno chiesto se avevo il
passe-partout, siamo andati nella hall e lì c'erano dei vigili dei
fuoco che aspettavano. Ho detto: «Seguitemi, so qual è la strada più
breve». Mentre salivamo le scale era difficile procedere, i pompieri
avevano un sacco di pesanti attrezzature con loro, attrezzi e
respiratori di 30 e 60 chilogrammi , inoltre c'erano tutte le persone
che correvano giù dalle scale. Al terzo piano siamo passati su
un'altra scala che era migliore, nella torre c'erano tre scale A, B e
C. Abbiamo preso la scala A, dopo un po' mi sono accorto che ero
sempre un paio di piani davanti a loro perché non avevo tutte quelle
attrezzature da portare, ero in condizioni fisiche migliori e per
quelle scale andavo su e giù ogni giorno. Mi ritrovavo ad aprire delle
porte ai vari piani, a far uscire molte persone che in molti casi non
riuscivano a capire che cosa stesse succedendo.
Mentre salivamo sentivamo delle esplosioni che continuavano a
verificarsi nei vari piani. Siamo arrivati al 27° piano, c'era una
persona disabile e la sua carrozzina che ostacolava la discesa degli
altri. A quel piano tutti i vigili del fuoco sono caduti al suolo, non
riuscivano più a salire, erano stanchi e distrutti dalla fatica di
salire con tutte le loro pesanti attrezzature. A quel punto ho
chiamato mia madre a Puerto Rico, lei stava guardano alla televisione
quello che stava succedendo, e le ho detto: «Mamma sono Willy, li devo
aiutare perché ho il passe-partout, non posso darlo a nessuno»
Ho continuato a salire e al 33° piano ho trovato una donna a terra che
non sapeva dov'era l'uscita; l'ho tirata su dicendo che dovevamo
uscire e l'ho affidata ad altre persone che scendevano. Mentre ero lì
ho distintamente sentito dal piano di sopra, il 34°, un rumore come di
spostamenti di attrezzature pesanti, mi sono stupito perché quel piano
era chiuso per ristrutturazione e in quel momento non ci doveva essere
nessuno all'interno. Sentivo invece come un qualcosa di pesante che
veniva trascinato. Ero spaventato, ero da solo ed ho oltrepassato
quella porta andando ai piani superiori. Devo dirvi che quello era un
edificio di classe A, ovvero una costruzione così alta ma dotata di
sistemi in grado di spegnere ogni tipo d'incendio e consentire i
soccorsi nei casi di emergenza, su ogni tre porte una deve aprirsi,
questo è il codice per quel tipo di edifici a New York.
Ad un certo punto ho incontrato alcuni agenti di polizia e stavamo
parlando quando abbiamo iniziato a sentire una serie di esplosioni in
rapida successione, bum... bum... bum... bum. Al radiotelefono
dicevano: «Abbiamo perso il 65, il 65° è crollato, dal 65° fino al
44°... » Tutti quei piani erano crollati. Abbiamo iniziato a scendere
raggiungendo il 27° piano, poi di corsa giù per le scale fino alla
hall e da qui sulla strada. Sentivamo le grida di tutte quelle persone
ancora bloccate negli ascensori, gridavano, chiedevano aiuto ma gli
ascensori erano bloccati, è stato orribile. Nella hall un vigile dei
fuoco mi ha detto: «Vai alla postazione delle ambulanze». Così ho
iniziato a camminare verso l'uscita e sentivo che mi gridavano: «Non
guardare indietro, non guardare». Era uno sbarramento di polizia che
aveva isolato l'area per sicurezza, guardando mi attorno ho visto i
corpi di tutti quelli che si erano buttati dall'edificio. Ho anche
riconosciuto il cadavere della signora dei 33° piano che avevo chiesto
di accompagnare giù, il suo corpo era stato tagliato a metà come da
una gigantesca ghigliottina, perché mentre usciva una lastra di vetro
le era caduta addosso precipitando dall'alto straziandola in quel modo
in una frazione di secondo. Ad un certo punto ho sentito tutti che mi
urlavano: «Corri, corri, correte». Ho sentito come un terremoto e
l'unica cosa che ho percepito è stato un autocarro dei vigili dei
fuoco di fronte a me, ho pensato che sarei rimasto ucciso e mi sono
ritrovato sotto questo automezzo con tutto che crollava attorno. Anche
l'autobotte sembrava dovesse crollarmi addosso, l'unica cosa che mi
sono detto è stata «Dio mio, spero che mia mamma non debba cercare il
mio corpo e che non debba identificarlo quando è a pezzi. Vorrei che
non debba riconoscere il mio cadavere».
Poi, tutto si è fermato, io mi sentivo come ustionato da quella strana
polvere che riempiva tutto. Dopo un po' sono riusciti a tirarmi fuori
dalle macerie e sono stato identificato dai vigili dei fuoco e dalla
polizia come l'ultima persona riuscita a salvarsi.
Da allora sono stato presente in vari programmi e ho raccontato sempre
ed esattamente questa storia. Se non mi credete andate a vedere su
internet, o guardatevi la registrazione delle mie interviste e vedrete
che fin dal primo momento la storia è stata questa.
Come superstite e come rappresentante delle famiglie delle vittime, ho
riscontrato che il rapporto ufficiale sui fatti dell'11 settembre 2001
è un rapporto falso e incompleto. Ma perché vi ho raccontato tutto
questo? Perché vogliamo darvi gli strumenti e gli elementi per capire
che questo potrebbe accadere anche a voi, e perché possiate
comprendere il modo in cui il nostro governo si è comportato con le
vittime. Sono molto grato di aver incontrato tutte queste persone che
non conoscevo prima, hanno cambiato la mia vita. Noi siamo animati da
una motivazione e dall'entusiasmo di arrivare alla verità per voi.


L'11 settembre è "un complotto USA", dice un ex alto ufficiale
dell'intelligence della CIA e della Marina


http://www.disinformazione.it/911_complotto_cia_e_marina.htm


Continuano le minacce ad uno degli avvocati delle famiglie dell'11
settembre 2001
http://www.disinformazione.it/avvocati11settembre.htm


ECCO  COME GLI USA  RICORDA ISUOI   EROI
http://www.youtube.com/watch?v=iwigvkxikbY


LA TESTIMONIANZA  DI UNO DEI SOCCORRITORI
ECCO   LE VERITA' NASCOSTE   DA BUSH

http://www.youtube.com/watch?v=iwigvkxikbY


LA  PUNTATA DI RAI REPORT SULL  11/09
il  documentario   di report sull 11  di settembre
http://video.google.com/videoplay?docid=3220473705490576646&q=Confron...
LA  PUNTATA DI RAI REPORT SULL  11/09
http://www.media.rai.it/mpmedia/0,,report^10616,00.html
L'11 settembre è "un complotto USA", dice un ex alto ufficiale
dell'intelligence della CIA e della Marina


http://www.disinformazione.it/911_complotto_cia_e_marina.htm
Continuano le minacce ad uno degli avvocati delle famiglie dell'11
settembre 2001
http://www.disinformazione.it/avvocati11settembre.htm
ECCO  COME GLI USA  RICORDA ISUOI   EROI
http://www.youtube.com/watch?v=iwigvkxikbY
DEMOLIZIONI
http://www.youtube.com/watch?v=0l5uTImEebU
Il sito che mi ha fatto "aprire gli occhi" LUOGOCOMUNE.NET
altri siti di estremo interesse:
http://www.911truth.org/
http://www.loosechange911.com/
http://www.ae911truth.org/
http://www.9-11commission.gov/
http://www.coalitionof911families.org/
http://www.911blogger.com/
ecco le fonti parlano le vittime
http://www.coalitionof911families.org/
http://www.scholarsfor911truth.org/
http://xoomer.alice.it/911_subito/cause_censurate.htm
http://www.mujca.com/currentevents.htm
http://xoomer.alice.it/911_subito/duro_colpo.htm
http://xoomer.alice.it/911_subito/azionisti.htm
http://xoomer.alice.it/911_subito/studiosi_11settembre.htm
http://xoomer.alice.it/911_subito/aumento_credibilita.htm
http://xoomer.alice.it/911_subito/attori_e_registi.htm
http://911review.org/ScholarsforTruthabout911/
http://xoomer.alice.it/911_subito/alex_jones.htm
http://xoomer.alice.it/911_subito/nuove_rivelazioni.htm
http://xoomer.alice.it/911_subito/charlie_sheen.htm


ECCO  COSA  DICONO LE FAMIGLIE  DELLE VITTIME


9/11 Press For Truth è la storia di alcuni dei familiari delle vittime
dell'11 Settembre, in particolare di coloro che guidarono il Comitato
Direttivo dei Familiari che portò, dopo tante pressioni e reticenze,
alla nascita della Commissione Indipendente 11/9, di cui essi ne
contestano l'operato sin da quando dovevano ancora iniziare i lavori
ed era stato inizialmente nominato alla loro direzione un certo Henry
Kissinger.
La situazione non cambiò poi di molto, in quanto venne nominato
coordinatore dei lavori, col potere quindi di decidere cosa
investigare e chi ascoltare - oltre a poter scegliere cosa infine
inserire nel rapporto definitivo - un vero e proprio insider
dell'Amministrazione Bush ed intimo di Condoleezza Rice, Philip
Zelikow, colui che tra le altre cose scrisse nel 2002 il National
Security Strategy in cui veniva enunciato, per la prima volta, il
concetto di "guerra preventiva".


Le famiglie chiesero anche le sue dimissioni, ma inutilmente.


Anche il Presidente Thomas Kean, come la maggior parte degli altri
Commissari, ed almeno metà dei membri dello staff avevano conflitti di
interesse, e non possono quindi stupire, con queste premesse, il modus
operandi ed i risultati della Commissione: interrogatori morbidi e
spesso senza neanche che venisse prestato giuramento, alcuni persino a
porte chiuse e incredibilmente "accompagnati dal genitore", come nel
caso del Presidente Bush. Un basso stanziamento di fondi e risorse,
innumerevoli ritardi o dinieghi per le richieste di documentazione,
specie se riservata, ed in generale i fatti omessi o distorti nella
compilazione del rapproto finale, evidenziati da David Ray Griffin nel
suo libro di critica, innominabile da tv e giornali.


Nonostante il Rapporto della Commissione 11/9 sia stato accolto in
modo pomposo ed acritico dai media ufficiali come verità
indiscutibile, sono in realtà secondo gli ultimi sondaggi di opinione
solo il 16% gli americani che credono che sia stata raccontata loro la
verità, in netto contrasto con la copertura mediatica che invece
converge piuttosto verso percentuali bulgare.


La nascita ed il lavoro della Commissione è il perno su cui ruota la
storia raccontata dai familiari che ne hanno vissuto con tenacia la
lotta per chiederne l'istutizione; con sempre meno speranza il corso
dei lavori; ed infine con delusione e rabbia i risultati, di fronte a
cui chiedono adesso con forza ed urgenza una nuova commissione,
realmente indipendente, e che operi per la ricerca della verità e non
per perpetrare pregiudizialmente, come purtroppo accade molto spesso
nelle investigazioni ufficiali, la versione gradita al potere
politico.


Gli argomenti trattati sono molti ed in gran parte si basano sulla
Cronologia Completa dell'11 Settembre di Paul Thompson: dalla
indiscutibile evidenza che l'Amministrazione sapesse a più livelli
degli attacchi imminenti e lo abbia poi nascosto, per arrivare al
curioso comportamento - in termini di alleanze quantomeno dubbie e di
"errori" solo apparenti - degli Stati Uniti nella cosiddetta "guerra
al terrore", passando per la mancata reazione aerea ed il sospetto
crollo delle torri e dell'edificio 7, argomenti questi ultimi ormai
stradibattuti ed a cui viene dedicato in questo film meno spazio del
solito, rendendolo particolarmente prezioso in quanto ricco di
informazioni complementari a quelle discusse più di frequente.


A fare da sfondo a tutti i dubbi e le critiche dei familiari, ci sono
le solite, costanti e diffuse reticenze governative ad investigare nel
modo dovuto, e quelle dei media ad affrontare le questioni importanti
ma scomode, da qui il gioco di parole del titolo del film: "Press For
Truth" significa "Pressione per la verità", ma il termine "Press"
indica appunto anche la stampa, i giornalisti, sottintendendo quindi
che tocca a delle persone comuni, per di più segnate da un dolore
indescrivibile, fare il lavoro di chi non vuole o fa finta di non
saperlo fare.


Il film dura quasi un'ora e mezza, per cui vi consigliamo di vederlo a
tutta pagina direttamente su Google Video al seguente link:
http://video.google.it/videoplay?docid=3228264304077323969&hl=it

LA  PUNTATA DI RAI REPORT SULL  11/09

il  documentario   di report sull 11  di settembre
http://video.google.com/videoplay?docid=3220473705490576646&q=Confron...

Loose Change 2nd Edition Recut

http://video.google.com/videoplay?docid=7866929448192753501&total=31&...

LOSE  CHANGE 2 DOPPIATO IN ITALIANO

http://video.google.com/videoplay?docid=6536713546859321156&total=35&...

ECCO  LE BUGIE  DE PENTAGONO
http://www.youtube.com/watch?v=6MMFCqHuYR4

ECCO  LE BUGIE
http://www.youtube.com/watch?v=K8uo6_a7yF4

ECCO   IL COMPLOTTO
11 settembre complotto evidente.

http://www.youtube.com/watch?v=z2TC_ZS8tSc

Rebus - 911 Inganno globale?
http://video.google.it/videoplay?docid=-6507546513762151026&q=11%2F09...

ECCO  COME GLI USA  RICORDA ISUOI   EROI

http://www.youtube.com/watch?v=iwigvkxikbY

inganno globale
http://video.google.com/videoplay?docid=3740667276211273172

inganno globale  11 settembre 11/09  FILMATO COMPLETO IN ITALIANO

http://video.google.com/videoplay?docid=-4707106427582061756

11/09/  filmato americano

http://video.google.com/videoplay?docid=8022452963439593148&total=35&...

9/11: Press for Truth   DOCUMENTARIO   IN INGLESE  DELLE FAMIGLIE
AMERICANE VITTIME  DEL 9/11

http://video.google.com/videoplay?docid=3979568779414136481&total=37&...

http://video.google.com/videoplay?docid=8797525979024486145&total=31&...

LOSE  CHANGE 2 DOPPIATO IN ITALIANO

http://video.google.com/videoplay?docid=6536713546859321156&total=35&...

September 11th Revisited: Were explosives used?

9-11 Press For Truth sottotitolato in italiano.avi

http://video.google.com/videoplay?docid=3228264304077323969

ECCO  CASO CI DICONO ALTRI  Webster Tarpley  SUL 11/09

http://www.youtube.com/watch?v=4ARFdZ3RVDA

mensogne globali  conferenza mondiale sull' 11/09

http://video.google.com/videoplay?docid=-8462333767560978506&total=38...

VERITA' DI CRISTALLO

http://www.youtube.com/watch?v=hhg0nht7NRc

INDAGINI SULL'11/09

http://video.google.com/videoplay?docid=-6662803466724618179&total=38...

CONFERENZA MONDIALE 11/09

http://video.google.com/videoplay?docid=-8462333767560978506&total=38...

11/09   ECCO  LA VERITA'

http://video.google.com/videoplay?docid=3316491948551597135&total=37&...

ECCO  COSA DICE IL PROF JONES AMERICANO

http://www.youtube.com/watch?v=0l5uTImEebU

http://www.911revisited.com

ATTENTATO AIUTATO CON GLI ESPOLOSIVI

http://video.google.com/videoplay?docid=4194796183168750014&total=31&...

 

 
 
 
 
 
 
 
 
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 
 
 
 
 
 
 

ULTIME VISITE AL BLOG

cgn722francomar17locilento.vincenzougobinottocamilla865gatteomarcarninaimdgl1pietroonevittorio.stoppacito7carinciMarco_De_Biasiogichiariluca.bgio14ve
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

CHI PUÒ SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
I messaggi e i commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 
 
 
 
 
 
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

CHI MI HA VISITATO

 
 
 
 
 
 
 

SCRIVI A ZORRO

 
 
 
 
 
 
 

CHI MI VISITA

 
 
 
 
 
 
 

LA VITA E' BELLA

 
 
 
 
 
 
 

BENIGNI PARLA DELL'OLOCAUSTO

 
 
 
 
 
 
 

LA MUSICA DI ZORRO

 
 
 
 
 
 
 

COME ERI BELLA BENAZIR

 
 
 
 
 
 
 

LA SUGLA DEL SITO

 
 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963