GuardoNet

Ieri sera, scritto sul blog, ho fatto un giro di chiamate. Alla fine, ho chiamato Frank. Lavori stasera?. No. Allora, ti vengo a trovare. Vieni Niele, ma ho mal di stomaco, non ti prometto nulla. Alla fine, alle 23.30 ero a casa sua in via Paolo Fabbri, quella dove ha casa anche Guccini, e tipo 40 minuti dopo s'è spento la luce e ci siamo addormentati. Poi ci siamo alzati alle 10.15 ora nuova (11.15 ora vecchia), s'è fatto gli omini di casa, s'è pranzato con le gustossissime pastasciutte del Buon Frank (zucchine, pomodoro col simbolino dell'euro e mozzarella anch'essa col simbolino dell'euro) e poi siamo andati a prendere il caffé dalla sua ex e dalle sue amiche, Naima, Gulia e Silvia (forse vi ricorderete di loro per l'apparizione al primo maggio di Roma 2006). Alle 16, via con la macchina per rifare l'Appennino in giù ed essere verso venti alle 18 in redazione.
Ma chi sta meglio di me...?
Ora vi lascio, ci sono i risultati del basket da raccattare. E alle 20.30, l'Empoli in trasferta a Livorno. Boia dé...

PS Che si fa per Halloween? Qualcuno ha proposte? Mario parlava di Garfagnana ma credo sia un po' lontano, specie se lavoro sia il 31 che il 1°...

Un anno fa esatto nasceva Guardonet. Me lo ricordo ancora. Era un pomeriggio in biblioteca e provando a fare zapping sui link di Libero creai il blog. Mi ricordo ancora quando Giansani mi chiedeva cosa stessi facendo. A dire il vero, non lo sapevo nemmeno io.  Da lì poi iniziò un vero e proprio attaccamento a questo mezzo, che mi aveva portato giorno dopo giorno a utilizzare questo grandissimo strumento di comunicazione, che ti permette veramente di comunicare al mondo le tue sensazioni, la tua storia, ciò che va avanti. Mi ricordo di avervi accennato passi importanti della mia vita, come la laurea o altre cavolate di tutti i giorni. anche gli amici più lontani, come i bolognesi, o gli altri andati fuori sede, hanno tratto da Guardonet notizie sulla vita nella loro terra natia, elogiando quanto prodotto. Poi il vuoto, l'esperimento di Guardonia con l'apertura a più persone. Ma questo, più che potenziare il dibattito, ha in qualche modo snaturato il contenuto di quello che voleva soltanto essere un diario. Un vuoto causato da una serie di fattori, in particolar modo il tempo da dedicare. Quest'estate, da dopo Roma diciamo, staccato il pc a lavoro il mio obiettivo è sempre stato fuggire verso luoghi lontani: al mare, per esempio. Quante serate ad agosto specialmente con Gnappo, Caccia e anche col Ba a luglio a partire di sera e andare a dormire sulla spiaggia con la tenda, da grandi abusivi. E poi, tutto ciò che è collegato al mare, ma a distanza di tempo si scrive e descrive male...
Poi arriva la Sicilia, una delle più belle, ricche e piacevoli esperienze della mia vita. Ho trovato un gruppo di ragazzi stupendo, col quale ci sentiamo e ci teniamo in contatto anche visivo, oltre che con l'uso della mail e del forum su www.corleonecamp.tk. Una campo dove tra l'altro ho fatto anche una conoscenza particolare, cioé quella di Miriam (foto nel post precedente), un'attivista locale impegnata su più fronti, un braccio destro della Borsellino nella sua battaglia quasi contro i mulini a vento nello sconfiggere Totò Cuffaro. Una con due palle così, detto in franchezza. Adesso, quel che ne resta è una bella amicizia, da coltivare. Come tutte le altre, del resto, che ho fatto alla palestra "Pio La Torre" di Corleone con gli altri volontari dell'Arci Toscana e, soprattutto, i ragazzi della cooperativa "Lavoro e non solo" di Calogero Parise. Vi invito a entrare sul sito che ho linkato qui nel testo per leggervi qualche diario sulla nostra esperienza, vedere qualche foto. Non importa adesso che vi racconti tutto via blog. Posso dirvi che a inizio mese ci sono tornato, laggiù. Un bel viaggio, davvero, seppur breve. Diciamo breve ma intenso.
Il mio orario di lavoro va concludendosi e mi accingo a fare le valigie. stasera non so che si combinerà, ci sarebbe il Mulligans gratis a Ortimino, altrimenti non lo so. Ieri sera, lo sconforto più totale al Dress Code, altro locale che in questi mesi non è passato di moda, dove io e gli altri ci siamo spesso recati per ballare rock e musica surf. Ero con Sbufy (ve lo ricordate?) e Marculino, vecchia conoscenza che ogni tanto ricompare. Ma non c'erano gli stimoli giusti, diciamo che tra tutti s'aveva un gran sonno. Può capitare. Come a un mio amico che andando a letto con una ragazza recentemente non ha avuto l'attesa erezione: può capitare...
Vediamo se stavolta Guardonet riparte davvero, nei limiti del possibile...

Una latitanza ingiustificata, questo è vero. Un'assenza senza precedenti, per un blogger assiduo di un minuscolo spazio web di provincia, spesso bistrattato dai suoi stessi fruitori: troppo pacco, niente di interessante, niente scene di sesso, gossip, troppi discorsi, "ma che cazzo cadi a fare nella politica cretino"... Nonostante tutto, forse è tornata l'ora di calcare la piazza e di far scorrere al secondo piano la foto di Mate_o con Thomas Herbst. Forse è l'ora di tornare a farsi vivo. A modo mio, scrivendo quando mi pare, quello che mi pare, facendo quello che mi pare. Mi sembra ragionevole. Non aspettatemi a tutte le ore su questo canale, ma mi farò vivo. Promesso.
Dopo l'avventura siciliana con "Liberarci dalle spine", che mi ha portato a Corleone a cogliere i pomodori nelle terre confiscate ai mafiosi, è tornata l'ora di farmi vivo. Raccontare tutte le mie vicende sarebbe lungo e tedioso, ma credo che via via qualche aneddoto da ricordare ci possa essere. Un invito è entrare in www.corleonecamp.tk per vedere un po' di scatti, capire anche solo visivamente ciò che è stato di questo bellissimo viaggio, che mi ha fatto conoscere gente bellissima, sia locale che toscana, che mi ha arricchito culturalmente, che mi ha aiutato un po' anche a sconfiggere certe paure e timori, a formarmi un po' più come cittadino critico. E non solo perché, in particolare (tanto lo so che qualcuno me lo scrive) ho conosciuto una ragazza semplicente diversa da molte altre nel senso positivo della locuzione, ma per tutto ciò che è annesso a questa particolare esperienza.
Internet è un mezzo meraviglioso, se vogliamo. Dunque, si riparte. Hasta Guardonet!

Grande Ba! Mi è piaciuto come mi hai presentato su Guardonia: sembro quasi credibile da come mi descrivi... troppo buono, troppo buono... vedo che hai interpretato quello che ti avevo detto: blog libero! Questo d'altronde, è il mio diario, e come tale vuole avere una dimensione mediatica minore rispetto al fratellone Guardonia, altrimenti che diario sarebbe?
Guardonet vuole in qualche modo passare il testimone ai suoi amici, a coloro che negli ultimi mesi lo hanno appoggiato visitandolo, con tanti di loro che hanno scoperto da poco, come me, cosa vuol dire fare un blog e come possa essere appassionante. E' bene che Guardonia abbia successo, altrimenti che cazzo l'ho creato a fare, scusate? Bene ragazzi, cotinuate così, viva il blog libero e chi ci scrive! Il diario Guardonet, comunque, resterà vivo e avrà come ben vedrete tutt'altra funzione rispetto al fratello "pipatore".
Com'è il tempo in Germania? Qui piove a diritto, ma bene bene. Una giornatina uggiosa da morire...

PS Metto in allegato la foto dell'incontro tra Mate_o e Thomas Herbst a Firenze sabato scorso.

Ieri sera, gira e rigira, è stata una serata particolare. Io e Sbufy, non vinti dal fatto che alla fine ravamo solo noi due a poter uscire in zona, causa soprattutto varie partenza, siamo andati verso il mulligans dove, a quanto sapevo, c'era una festa gratis. Arrivati lì, s'è visto che stava 8 euro con consumazione. Dato che dopo i 28 euro del messicano eravamo senza una lira, ce ne siamo andati all'Officina '05 (ex Gattopardo) a Castelfiorentino. Laggiù però, non è che abbiamo fatto faville: Sbufy non essendo sbronzo si sentiva sperso, io a parte un amico dell'università non ci ho trovato persone che conoscevo. Risultato è che a un certo punto ci siamo messi a fare discorsi seri su delle scale lì dell'Officina, a ragionare di amore, donne, amicizia, tutti i valori più alti e forse più misteriosi della sfera umana. Tra una cosa e l'altra, ci si è fatto le due di notte rientro a casa compreso. Che dire? Sono contento per come è andata. Ba dopo un post di questo genere potrebbe scrivermi "fatti, non pugnette", me lo immagino...
Ciao ragazzi. Ciao bolognesi con Mate_o, ciao Ba in Tedeschia, ciao a chi è rimasot a Limite, alla Giusy a Cremona, a tutti i Mataich all'Anselmo, alle ragazze di Bologna che mi mandano i messaggi per farmi i complimenti per il blog. CIAO A TUTTI!!!

Nuovo ladrocinio avvenuto in locale fiorentino di ristorazione messicana "Tijuana" di via Ghibellina. Dopo una cena con molto pizzicore, niente sbronza e poco cibo con grande trojajo sulla tavola, sono stati richiesti alla tavola un totale di oltre 600 euro, pari a 28 euro a capoccia. Roba da scappare a letto a corsa prima che ci levassero anche le mutande da sotto i pantaloni.
Comunque, la serata di ieri ha visto praticamente succedere di tutto. Intanto, la serata inizia con aperitivo al Viti, dove Ba, in viaggio in queste ora verso la Svezia, ha fatto finta di essere stato investito in retromarcia dalla Prolemobil (aveva tirato un cazzotto al cofano mentre facevo manovra). Cinque minuti di gag e si riparte. La formazione all'interno della Punto verde classe '94 ha voglia di fare il bischero roba da chiodi: c'è un certo Mate_o che non mi vedeva da una vita e quella  "fava" del Ba, che mentre ero a far benzina mi ha messo in moto la Prolemobil mentre ci infilavo la benzina partendo lentamente (non però così fava da farmi andare benzina tutta a giro per il distributore). Doco che Mate_o ha infilato una musicasseta tra i tergicristalli scaraventando ai lati della strada la custodia (che poi è andato cortesemente a raccattare), abbiamo preso anche Tarik e abbiamo raggiunto gli altri a Firenze. Per prima cosa, il cellulare dalla tasca me lo son trovato nelle mutande del Ba, poi abbiamo raccattato Thomas Herbst (Ferguson) mentre s'andava in Santa Croce (foto dell'evento in prossima pubblicazione). Abbiamo alla fine trovato il ristorante, dove è iniziata la guerra dei peperoncini: ogni tanto uno beccava nel piatto un peperoncino che gli era stato lanciato nel piatto, buttato nella sangria o strusciato nel bicchiere. Ba ha sudato come un porco, io pensavo di morire, Alessia stava per tirare bestemmie. Sbufy si è esibito come suo solito nella specialità che gli riesce meglio (macchiare le maglie altrui e i pantaloni di Caccia). Poi ci hanno portato il conto e lì è calato il gelo sulla serata. Una volta che si scongelata (c'erano le donne che facevano a scambio di scarpe per smorzare la tensione), siamo andati in piazza Santa Croce dove c'erano due cani che si ingroppavano (maschi tra l'altro) e poi ci siamo diretti verso Mc Donald. Noi 4 della mia macchina si è anche scontrato Dania, Diletta e compagnia varia per un totale di 7 ragazze cerretesi (prima poi Tarik si era messo a battibaccare con una con la maglia rosa e Ba e Matteo hanno pisciato mentre guardavano la chiesa con la gente che passava). Al Mc, Tarik ha iniziato a discutere peso con una mi pare tunisina che gli aveva detto "Che cazzo guardi" ed era partita in tromba a parlare in arabo svelto svelto, con tutti noi e le ragazze che erano al compleanno a cercare di non vedere la scena. Alla fine, da segnalare Mate_o che si diverte a smontare l'antenna della macchina, i carabinieri che ci fermano all'Anselmo (allora in macchina ci s'era io, Rakesh, Lara e Mate_o) e il benzinaio Erg che fa le paste di notte a Firenze chiuso.
Credo che il racconto sia stato prolisso, anche troppo. Se però mi viene a mente altro, aggiungerò.

Stasera, prima di dirigermi al maxi compleanno in stile e cibo messicano di Lara, a cui Guardonet rivolge copiosi auguri, voglio aprire una postilla così, tanto per fare, sulle donne! Viva le donne, anche se ogni tanto ci fanno incavolare, anche se a volte noi uomini non si capiscono ("tanto pensano da donne" è una delle frasi più comuni)... perché alla fine le donne ci fanno anche divertire, al di lì di tutta la sfera sessuale che in questo discorso non tocco (speriamo stasera a cena ma credo che sarà banda... :-) ). Comunque sia, viva le donne che ci portano a Roma e reggono la pipì per una giornata intera; viva le donne che giocano a calcio e sono più cattive degli uomini nella finale di ieri sera tra Bassa e Pannocchia a Capraia per lo scudetto di calcetto Uisp, dando spettacolo e con pubblico gremitissimo sugli spalti (e non scherzo); viva le donne in generale, insomma, anche per la sfera sessuale tutto sommato.

Insomma ragazzi, sto dando balta. Ci si vede per l'aperitivo in Empoli pre-compleannesco. Ah, ricordatevi di non lasciare Guardonia abbandonata a se stessa. Ho visto le iscrizioni, attendo tanto casino...
PS - Ah, viva anche le ragazzine di 18 anni appena del liceo artistico che mi danno del lei quando le intervisto mentre fanno i murales...

In attesa di chiudere qui (ho quasi fatto) per rggiungere gli altri, qualcuno ha già risposto all'appello per scrivere su Guardonia e sono arrivate le prime adesioni. Intanto, si può aprire anche il nuovo blog attraverso www.guardonia.tk oltre che con http://blog.libero.it/guardonia. Piano piano lo pubblicizzeremo e lo renderemo un bello spazio autogestito, dove Ba ci manderà le novità dalla tedeschia quando partirà. A dopo ragazzi.

Oggi Guardonet non è più solo. Ha un fratello. E che fratello. Un fratello cattivo, trombatore, sbronzo e casinista. Di quelli pesi. E' nato Guardonia, il blog libero che nasce dall'esperienza di Guardonet e che dà voce a tutti di esprimersi. L'indirizzo è http://blog.libero.it/guardonia e spero di attivare presto anche il dominio .tk come in questo blog. Adesso lo dovremo perfezionare, tutti assieme.
In pratica, adesso avrete un'offerta doppia. un diario on-line, personale quale Guardonet ha sempre voluto rimanere pur con i commenti altrui, uno sulal vita di gruppo, sulla notte delle fiche a firenze, sulle cazzate, su quello che ci pare a tutti. Anche io ci potrò intevenire, e come me gli altri. Guardonia è a inviti, che sono già arrivati ai vari destinatari. Poi, se volete partecipare, scrivete a blog@danieledei.tk e sarete accontentati.
Metto un'altra foto romana a corredo.

Fin dalle prime ore della mattina, la piazza San Giovanni iniziava a essere meta di pellegrinaggio di giovani ‘coglioni’. Nonostante se si fosse arrivati un po’ prima (bastavano venti minuti) forse ci andava meglio, siamo comunque riusciti ad entrare all’interno del prato, a 50 metri da Claudio Bisio. Ci siamo creati, tra la gente, una isola di borse e asciugamani. I tre uomini si mettono ‘a buzzo gnudo’ per il sole, le donne si preoccupano per la tenuta della nostra pelle. Ah, già che ci sono, le rassicuro: non mi brucia nulla e ho un gran bel colorino da sfoggiare in ufficio per fare invidia ai giornalisti.

Torniamo a noi. Inizi Skin a fare le prove: pare di essere già a un concerto. Tanta roba. Intanto, arriva l’emergenza bagno: dentro le recinzioni non c’è un bagno Sebach manco a pagarlo. Due delle ragazze, Chiara e Valentina, amica di Silvia aggiuntasi per l’evento (e anche carina, va ammesso), si giovano dell’amicizia fatta con un anziano della protezione civile per farsi accompagnare al bagno. Le altre super donne riusciranno invece con animo fiero per tutta la giornata a foderare di piombo la loro vescica. I tre uomini utilizzeranno invece una bandiera come paravento e la faranno a tarda ora in bottiglia. I due castresi sono riusciti a riempirne una da un litro e mezzo in due, facendola anche straboccare. Piano piano iniziano anche i concerti ed è subito festa, è presto casino! Difficile, a distanza di un giorno, potervi descrivere la piazza, la gioia, il calore della gente, gli striscioni, un milione di persone dietro di noi. Larga presenza era dimostrata dai salentini, con tanti striscioni, sardi (anche con bandiere del partito IRS) e siciliani con le bandiere regionali e infamie contro il presidente Cuffaro. Tra le bandiere spuntate anche una vecchia del Pci, una di Democrazia Proletaria e in lontananza anche quella del Partito Umanista. È stato un pomeriggio e una serata di canti e balli: anche Ligabue, stranamente, mi è piaciuto da morire. È passato anche a salutare il pubblico da una pedana vicina a noi, con alcune delle ragazze che sono partite a corsa per immortalarlo con la digitalina. Molte le persone interessanti: oltre a tante ragazze (anche di pregiata e fine qualità) c’erano sbronzoni ‘first class’, fumatori, gente comune e gente che ogni tanto veniva raccattata col cucchiaino. Ogni tanto la calca esterna cercava di entrare dentro la zona transennata e a volte c’è riuscita, al punto che la nostra isola di asciugamani alla fine è diventa quasi la Formica di Montecristo. Nel corso della serata, grandi berci sono andati ai Modena, Nomadi, Negroamaro, Marlene Kuntz. Delusione leggera per Gazzè, pollice alto, pensate voi, per Caparezza, che si è dimostrato gran uomo da palco.

Verso le sette appare sui nostri cellulari la chiamata di Mate_o, altro amico e contestatore costruttivo del blog, che era lì presente assieme alle amiche ballerine. Tentiamo di contattarlo, ma la linea dei cellulari è pressoché bloccata. Aspetto che mi scriva un commento su come gli è andata la giornata.

Niele spesso sta al bere come Braccio di Ferro agli spinaci. Ecco dunque che alle prime luci buie arriva anche il Montenegro time: mezzo litro d’amaro non ti sbronza ma ti ridà voce e forza e cantare e ballare dopo dieci ore che sei in un posto. Così, con anche le ancora forti ragazze e i fieri colossi castresi, la festa si è protratta fino all’ultimo secondo. Ed è stato così che sono diventato afono. Ah, dimenticavo: ballato come ciucchi anche con i gruppi salentini, con la rivelazione «Ladri di carrozzelle», con Enzo Avitabile e i ‘bottari’ (cioè, vi rendete conto, suonavano le barricche e colpi e schianti…), Roy Paci e gli Aretuska… insomma, alla fine con tutti (a parte Pino Daniele, lui non si balla).

Al ritorno ci viene a prendere Chiara, andata da Fio verso cena, con la macchina al capolinea della metro a via Battistini. Poche ore dopo, siamo di nuovo in piedi per tornare verso casa: io a Empoli, loro a Bologna. Ognuno felice senza dubbio per il concerto e per un fine settimana tutto sommato piacevole. Quando si torna a casa senza voce, è stato più che piacevole. Grazie ancora alle ragazze per l’ospitalità, in modo oltremodo particolare a Chiara e Silvia, che hanno aperto le porte di casa loro a tre ciucchi.

Ah, ragazzi, se qualcuno è stato al 1° maggio, scrivete commenti. Se sono stato pacco, scrivete commenti. Se vi son piaciuto, scrivete commenti. E se poi non li scrivete, fate come vi pare.

Se mi viene a mente altri particolari, riferirò. Intanto rispondo a una domanda che mi farete. Già qualcuno stasera al telefono mi ha chiesto: «Ma hai trombato?». Il mio obiettivo è divertirmi e ci sono riuscito, sono stato benissimo e mi sono divertito con delle ragazze veramente simpatiche e da battaglia. La domanda è più che fuori luogo.