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Concorso: "Alternativa allo sciopero come forma di pressione"

Post n°66 pubblicato il 23 Settembre 2007 da delapalme
 

Da molto tempo tutti si chiedono perchè i sindacati non sanno fare altro che scioperare per far valere i diritti dei lavoratori, non ottenendo mai per altro quello che spetta.
La spiegazione è semplice quanto ovvia: Lo sceriffo è d'accordo con il ladro! i sindacati si sono messi da molto tempo d'accordo con i datori di lavoro e lo stato! a ovvio discapito del lavoratore.

Ma esistono alternative allo sciopero? cioè i sindacati stanno facendo "del loro meglio"? io sono convinto di no! e questo concorso ha lo scopo di dimostrare come si può "rompere i cog@@oni" hai datori di lavoro (fabbriche, scuole, cooperative, comuni, stato ect.) con un po' di fantasia (anche usando lo sciopero! ma con più fantasia) e intelligenza...
Una sfida per tutti noi e voi! un modo di dimostrare come i molti sindacati non ci tutelano per niente! più proposte valide verranno fatte e più sarà evidente che i sindacati non sono dalla nostra parte!

Io ho un'idea che a mio avviso è molto buona, ma ve la scriverò fra qualche giorno, intanto apro il concorso ufficialmente e vi lancio la sfida...


"Qual è un'idea più efficace e meno dannosa per il lavoratore di rompere le scatole al datore di lavoro che può essere una valida alternativa allo sciopero?"

 
Rispondi al commento:
delapalme
delapalme il 05/11/07 alle 01:18 via WEB
Altra alternativa allo sciopero: Questa più che una alternativa è un grande miglioramento, ed un modo di evitarli in futuro. Piccola premessa, la stragrande maggioranza degli scioperi è fatta perché il contratto collettivo di categoria è scaduto e non è stato rinnovato, in pratica si sciopera perché solitamente dopo mesi o anni che un contratto è scaduto i "padroni" (non importa se pubblici o privati) rinviano il più possibile il rinnovo del contratto, evitando così di dare il giusto aumento di stipendio che spetta al lavoratore per effetto dell'inflazione, con il risultato che il lavoratore (la "forza lavoro") è sottopagato rispetto a quello che gli spetterebbe, che quindi subisce un danno! Un ulteriore danno il lavoratore lo ha facendo gli scioperi per fare pressione per avere solo ciò che gli spetta! mentre al contrario, il "padrone" guadagna con il risparmio delle buste paghe non aggiornate al reale costo della vita, nel caso poi dei lavoratori pubblici il "padrone" guadagna doppiamente in caso di sciopero grazie alle ora di lavoro che non deve pagare ma che ha già incassato sotto forma di tasse. La soluzione e la proposta è semplice: visto che la COLPA dei ritardi dei rinnovi dei contratti è sempre dei "padroni" bisogna che i costi aggiuntivi se li paghino loro! come? in questo modo: quando si sciopera oltre alle richieste economiche per il rinnovo del contratto si aggiunge anche (per quelli che hanno scioperato) il costo dello sciopero! con la conseguenza che più si sciopera è più costerà al "padrone". Ovviamente non basta, si chiederà anche gli interessi maturati sui soldi risparmiati e fatti fruttare dal "padrone", soldi che spettavano ai lavoratori se il contratto fosse stato rinnovato nei tempi stabiliti, quindi ogni ulteriore guadagno dovrà essere versato ai lavoratori stessi. L'ovvia conseguenza è che non sarà più conveniente far scadere i contratti! e che scioperare sarà un costo per chi ne è responsabile e non per chi lo fa per chiedere un suo diritto. Se si sciopera (per fare un esempio) in 100 operai per 10 ore in un mese e dopo viene accettato di siglare il nuovo contratto, dovrà (il "padrone") anche accettare il rimborso delle ore di sciopero, quindi 1000 * 10 =10.000 ore di lavoro, che andranno a chi ha risultato che ha scioperato (in base alle ore effettivamente scioperate), andrà anche calcolato in più se per esempio il contratto è stato rinnovato con un anno di ritardo, un anno di interessi (al tasso richiedibile per una somma tanto grande). Se il padrone si rifiuta... si continua a scioperare e a sommare le ore di sciopero come richiesta di contrattazione (non contrattabile però)... alla fine cederanno per forza, rendendosi conto che più la tirano per le lunghe e peggio sarà per loro. Si potrebbe anche (forse) pensare di fare una causa per danni... soprattutto quando in casi come questi è del tutto evidente che i contratti vengono fatti scadere e non rinnovati per pagare di meno i lavoratori, con ovvie responsabilità dei "padroni" ed un loro "ingiusto guadagno" a tutto danno del lavoratore... forse si potrebbe anche richiedere i danni "morali ed esistenziali" ma di sicuro se si arrivasse a tanto i danni di immagine sarebbero enormi per i "padroni".
 
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