DELPIERO 10

"CI SONO MANCATI I GOL DI DEL PIERO"

Il ct azzurro punta ancora una volta l'indice sul nostro Capitano per nascondere la propria incapacità.



Alla fine della partita teoricamente più facile che le potesse capitare in Europa, per l’Italia conta solo il risultato. «Anche se avessimo vinto 7 a 1 sarebbe stato lo stesso, sono sempre tre punti», dice Pippo Inzaghi e Donadoni sottolinea che «le occasioni per segnare sono state almeno tre o quattro, ci sono stati errori nell’ultimo tocco e nella mira». Il ct indica, di passaggio, anche un responsabile: Alessandro Del Piero. Viva l’Italia che si accontenta di una vittoria minima sulle Far Oer e del secondo posto acchiappato nel girone, un punto sopra l’Ucraina che gli azzurri però dovranno affrontare a Kiev e sarà battaglia vera. Ci si aspetterebbe un minimo di autocritica. Non arriva. L’unico accenno lo fa Donadoni: «A un certo punto abbiamo abbassato il ritmo e abbiamo pensato che la partita fosse diventata facile», sostiene il ct di cui la tv delle Far Oer aveva fatto vedere prima del match immagini di quando giocava, soffermandosi sul rigore sbagliato ai Mondiali del ’90 contro l’Argentina.
Un tocco di ironia. «Abbiamo attaccato molto e creato diverse palle gol - insiste il Dunadùn - se Del Piero me ne avesse realizzate un paio avremmo vinto per 4-1 e il successo avrebbe avuto tutto un altro effetto, fermando qualsiasi critica». Ma se Buffon non avesse parato il tiro di Holst nel finale ora la qualificazione sarebbe compromessa. «Non dite che ha salvato la partita: Buffon ha fatto una parata in 90’ e ci può stare, come ci può stare che sul 2-0 si prenda un gol. Sul 2-1 loro si sono chiusi ancora di più, come se fossero contenti del risultato e questo ha complicato il nostro gioco. Le Far Oer hanno creato problemi a tutti, hanno sempre perso però non facciamoci ingannare dalle apparenze. Sapevo che non sarebbe stato semplice. Adesso mi preoccupa recuperare le energie per la Lituania: ho bisogno di forze fresche anche se la stagione è stata lunga e logorante, lo si è visto anche nel finale, quando ha cominciato ad affiorare la stanchezza».
Ci saranno alcuni cambi. Oltre al rientro di De Rossi e Perrotta, probabile il recupero di Zambrotta. L’ammonizione che fa scattare la diffida per Gattuso inviterà a tener fuori il centrocampista: sarà importante averlo a disposizione a settembre con la Francia e un altro cartellino giallo sarebbe fatale. Idem per Cannavaro. Si pensa alla Lituania e anche oltre. Ad esempio al recupero di Totti in autunno. Ieri il giallorosso ha deciso di non farsi togliere la placca inserita nella caviglia dopo l’infortunio del febbraio 2006. «Francesco non si opera più? Vuol dire che sta bene e lo si è visto in campionato» ha detto Del Piero con sottile perfidia. E Donadoni ha regalato al romanista un altro pensiero gelido: «Non penso a lui in questo momento: lo saluto e spero che abbia seguito la partita dei compagni», il che non è successo perchè Totti ha preferito (con ragione) vedere la semifinale di basket tra Roma e Siena. Inzaghi è felice come sempre quando segna: «E’ un momento magico. Il primo gol è uno schema che provo con Pirlo nel Milan, il secondo un’invenzione di Diana». Del Piero, non sapendo della battuta di Donadoni sui suoi errori, si definisce «abbastanza soddisfatto, dovevo stare tra le linee ma loro erano schiacciati e le condizioni del campo impedivano un gioco veloce». Per arrivare a qualche critica onesta bisogna attendere Buffon e Cannavaro. «A un certo punto sono andati tutti in attacco», si è lamentato il capitano. Il portiere ha rincarato la dose: «Il 2-1 poteva starci bene, invece siamo stati superficiali, siamo andati avanti e vi garantisco che se avessimo subito il 2-2 me ne sarei uscito dal campo. Serve un giro di vite. Mi ha fatto gol un carpentiere? Io regalo sogni e gioie a tutti».