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Un blog creato da AncoraAdOdiarE il 19/05/2006

Demoni e Muse...

*_* AurOra_SoGnA *_*

 
 

COSE CHE MI FANNO STAR MALE (E UN PO' INCAZZARE)

Quella voce da hot line.

Quello sguardo strano, sempre un po' angosciato.

E i miei occhiali da sole.

Era bello.

Era giovane.

Era triste.

Mi piaceva.

E' morto.

Punto.

 

ANCORA AD ODIARE

Che non aveva faccia questo lo sapevo
ed il suo inutile stare lo immaginavo,
ma non pensavo di arrivare ad odiarlo.

E dietro a grandi sorrisi io lo sapevo
e mascheravo il suo fare,
io mascheravo il suo fare.

Sia maledetto il giorno che,
sia maledetto il giorno che
in mezzo a tanta gente ho perso la mia strada!

Che in occhi avidi,
dentro ad occhi avidi
ho visto un senso di colore più violento.

Gridando forte, più forte al vento,
gridando una, dieci volte cento
sono riuscito ancora ad odiare...

Gridando forte, più forte al vento,
gridando una, dieci volte cento
sono riuscito a farmi del male...

Ancora ad odiare...
A farmi del male...

 

13.10.99

Indifferenza per il proprio corpo. Bello brutto sano malato sporco o pulito, indifferenza. Da rovinare, da usare, da caratterizzare, dargli un senso, uno scopo. Cicatrici, lividi, fratture. Segni. Il dolore ti rende viva. Il dolore ti rende vera. Il dolore ti rende reale. Usalo, abusalo, controllalo.

Una pillola per dormire, una polvere per morire, una ferita per guarire.

Io sono al mondo per il dolore.

 

IO

"Così, d'ora in poi, parlerò ogni sera. A me stessa. Alla luna. Camminerò com'ho fatto stanotte, gelosa della mia solitudine, nell'azzurro argenteo della fredda luna, tutta uno scintillio. Parlo a me stessa e guardo gli alberi scuri, beatamente neutrali. Tanto più facile che affrontare le gente, che dover apparire felice, invulnerabile e intelligente. Con giù le maschere, cammino parlando alla luna, alla neutra forza impersonale che non ode, ma si limita ad accettare il mio essere. E che non mi distrugge."

 

"Now Night arrives with her purple legion

Retire now to your tents and to your dreams

Tomorrow we enter the town of my birth

I want to be ready"

Jim Morrison, The Celebration of the Lizard

 

MY GUYS...

Isabel Allende * Sylvia Plath * Virginia Woolf * Banana Yoshimoto * Simone De Beauvoir * Alice Munro * le Tre Bronte * Jane Austen * Elsa Morante * Siri Hustvedt * Patricia Duncker * Divakaruni * Joyce Carol Oates * Sibilla Aleramo * Bianca Pitzorno * Agatha Christie * Ian McEwan * Jonathan Coe * Haruki Murakami * Philiph Roth * Patrick Mc Grath * David Grossman * David Leavitt * Paul Auster * Jack Kerouac * Hemingway * Bukowsky * Fitzgerald * Graham Greene * Truman Capote * Chuck Palahniuk * Irvine Welsh * Salman Rushdie * Pamuk * Kureishi * Milan Kundera * Moravia * Pavese * Fogazzaro * Sandro Veronesi * Giancarlo De Cataldo * Umberto Eco * Dino Buzzati * Pirandello * Svevo * Baudelaire * Balzac * Zola * Flaubert * Proust * Stendhal * Mann * Freud * Oscar Wilde * Lewis Carroll * Dostoevskij * Tolstoj * Bulgakov * Asimov * Bradbury * Tolkien

 

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AURORA SOGNA...

Si sveglia che fa buio ormai d'abitudine
La notte le regala un'aria più complice
Detesta il vuoto dei rumori della realtà (Aurora sogna)
Ma col volume a stecca può sopravvire (Aurora sogna)
Sogna una carne sintetica
Nuovi attributi e un microchip emozionale
Sogna di un bisturi amico che faccia di lei
Qualcosa fuori dal normale
Qualche gelato al giorno forse la nutrirà
Non crede nell'amore e in ciò è molto semplice
Come si chiama questa voglia di vivere (Aurora sogna)
Che nel suo corpo ha bisogno di espandere (Aurora sogna) Sogna una carne sintetica
Nuovi attributi e un microchip emozionale
Occhi bionici più adrenalina
Sensori e ciberbenetica neurale
Sogna una carne sintetica
Nuovi attributi e un microchip emozionale
Labbra cromate ricordi seriali
Emozioni e un nuovo impianto sessuale
Lei senza più mangiare lei senza più dormire
Lei senza più mangiare lei senza più dormire
Sogna una carne sintetica
Nuovi attributi e un microchip emozionale
Sogna di un bisturi amico
Che faccia di lei qualcosa fuori dal normale
Sogna una carne sintetica
Nuovi attributi e un microchip emozionale
Occhi bionici più adrenalina
Sensori e ciberbenetica neurale
Le stesse facce che ogni giorno fanno male
Le stesse voci recitanti giudicare
Posa l'orecchio sul bicchiere e sente il mare
Ma non il suono della musica che piace a lei
La solitudine che indossa è più normale
Di una prudente saggia e isterica morale
Aurora sogna e nei suoi sogni sa cercare
Senza paura un'esclusiva felicità
Sogna una carne sintetica
Nuovi attributi e un microchip emozionale
Sogna di un bisturi amico che faccia di lei
Qualcosa fuori dal normale
Sogna una carne sintetica
Nuovi attributi e un microchip emozionale
Occhi bionici più adrenalina
Sensori e ciberbenetica neurale
Sogna una carne sintetica
Nuovi attributi e un microchip emozionale
Labbra cromate ricordi seriali
Emozioni e un nuovo impianto sessuale

 

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Post n°589 pubblicato il 05 Febbraio 2010 da AncoraAdOdiarE

Uno dei problemi di noi ex (...???) ragazzini disadattati è che sappiamo che le apparenze contano.

Sono le 7 di giovedì sera.

Fabio - collega di Davide piuttosto simpatico - ci ha invitati a cena a casa sua.

-Una cosa informale con un po' di amici,

ha detto.

E noi siamo qui, seduti sul mio letto a gambe incrociate, tutti e due in mutande, ginocchio contro ginocchio, una sigaretta in mano, a fissare l'armadio.

-E' che io non ho dei pantaloni via di mezzo.

-Vero.

-O jeans, o braghe serie.

-Lo so.

-E odio i jeans con la camicia e la giacca.

-Mio padre si veste così.

-Appunto.

-Lo so.

Silenzio.

-E odio anche il completo con sotto la maglietta nera alla tronista.

-E come darti torto?

Silenzio.

Lui si alza e torna con due birre.

-Mettiti il vestito nero.

-Quale, quello lì?

-Eh.

-Naaah. Troppo corto.

-Mh. Vero. Poi col tacco fa mignotta.

-Appunto.

Silenzio.

-Jeans camicia e tacchi?

-Eh. Però poi io cosa mi metto?

-Mh. Giusto. Jeans e polo?

-E maglione?

-Sì.

Silenzio.

-Ma poi non è che sembriamo noiosi?

-Sì. Vero.

Altra sigaretta.

-Forse jeans giacca e t-shirt...

-... e tu con quella gonna lì?

-Eh.

Smorfia sua.

Smorfia mia.

-No.

-No, decisamente no.

Andiamo avanti così fino alle 8, ora in cui dobbiamo uscire di casa.

E alla fine, come sempre, quando arriviamo a destinazione siamo rassegnati.

Saremo inadeguati.

Ci sentiremo fuori posto.

Due ragazzini disadattati.

In ascensore ci guardiamo allo specchio.

Jeans, felpa, Converse sfondate, tatuaggio sul collo.

Stivaloni, leggins, maglione lungo, spettinata.

-Mi sa che era meglio la giacca.

-E io dovevo mettermi il vestito blu.

-Sì.

-Infatti.

Suoniamo al campanello e tratteniamo il fiato.

Ci apre la porta un nano biondo, che mi guarda le gambe a bocca aperta, poi mi prende per mano e mi trascina in cucina, urlando che ho gli stivali come il gatto di Shrek.

Rido io, ride Dade, ridono tutti gli altri, soprattutto dopo che faccio vedere al nano che riesco anche a fare gli occhioni sbrillucciconi teneroni strapazzami di coccole del gatto.

Poi, in auto.

-Bella serata.

-Sì. Mi sono divertita.

-Sono simpatici.

-Molto.

-Dovremmo vederli più spesso.

-Sì.

Silenzio.

Dade mi guarda, io guardo lui, e scoppiamo a ridere.

-Eravamo i meglio vestiti!!!

-Infatti!

-Fabio era addirittura in tuta!

-Lo so!

-Siamo due cazzoni.

-Vero.

-Mai più tutti sti problemi, occhei?

-Sicuro.

A casa.

Io mi lavo i denti.

-Au?

-Mh?

-Ma tu in montagna ti porti dietro le braghe viola e il piumino giallo? Scii con quelli?

-Mh-mh.

-Ah. Allora forse...

Sputo il dentifricio.

-Cosa?

-No, pensavo che magari potrei mettermi il giubbotto quello vecchio, quello arancio...

-Per non essere troppo smorto?

-Eh, sì.

Silenzio.

-Sai cosa? Forse ho ancora quel giubbotto rosso, te lo ricordi, quello di mio padre, anni 80...?

-Ah, sì.

-Eh.

-Mh. Magari è meglio.

-Sì. Magari sì.

...

Ecco.

Appunto.

Dio li fa, e poi li accoppia.

 
 
 

Speak slowly, I'm a natural blonde

Post n°588 pubblicato il 27 Gennaio 2010 da AncoraAdOdiarE

Personalmente, trovo gli stereotipi estremamente utili.

Fastidiosi, per carità, ma utili. Sono fonti rigogliose di battute banali, ma pur sempre efficaci.

Detto questo, sono una che di solito non ci crede mica tanto.

Gli ebrei hanno tutti la nappa, sì, ma mica son tutti avari.

E non è vero che tutte le furlane sono ciccione (Tette, panza e cùl xe la dote del Friùl).

E non è nemmeno vera la regola della L. No. E neanche quella delle mani grandi. L'ho scoperto a mie spese.

Fino a un paio di giorni fa, nonostante la mia adorata Giuls da anni cercasse di smentirmi, non credevo nemmeno che le bionde fossero stupide.

Poi abbiamo giocato a Saltinmente.

Lettera B.

Categoria Colori.

In un impeto di tristezza, abbiamo scritto tutti beige.

Tutti tranne Giuls, che ha iniziato a sberleffarci perchè lei aveva guadagnato 2 punti e noi solo 1, gnè gnè gnè.

-Tu cos'hai scritto, Giù?

-Blu di puffo.

Silenzio.

-Come?

Le richiedo, convinta di aver capito male.

-Blu di puffo.

Silenzio.

La guardo.

Non è possibile, dai. Avrò capito male.

-Blu di...

-...puffo. Blu di puffo! Che cazzo, sei sorda?

Silenzio.

E' Paolo che, timidamente, quasi spaventato, le dice:

-Amore, è blu di prussia.

-Che?

-Blu di prussia. Non blu di puffo.

Giuls ci pensa un po'.

-Ma sei sicuro?

-Sì.

-Oh. Che stronzata. Voglio dire, almeno i puffi sono blu, no?

Sono queste le cose che ti danno la dimensione dell'amore che i tuoi amici provano per te.

Quando spari una cazzata ci-clo-pi-ca e nessuno ride.

Beh, nessuno...

Io ho riso.

La amo, ma ho riso.

Crsto, ma dai, ma come si fa!!! Blu di puffo???

E poi lo sanno tutti che i puffi sono azzurri...

 
 
 

Perchè è una brava ragaaaaazzaaaaaaa...

Post n°587 pubblicato il 13 Gennaio 2010 da AncoraAdOdiarE

...nessuno lo può negaaaaaarrrrr!!!

Oddio, forse da sto anno quacuno potrebbe fare la punta sul termine Ragazza. Tipo che forse sarebbe ora che mi definissi donna. Forse. E magari potrei anche, se solo non avessi addosso delle Converse smangiucchiate.

Comunque.

E sono 28.

La Bibbia (cioè Wikipedia) mi informa che il 28:

*E' il numero naturale dopo il 27 e prima del 29 - e fin qui...

*E' un numero composto, coi seguenti divisori:1, 2, 4, 7 e 14. Poichè la somma dei divisori è 28, è un numero perfetto - perfetto... Io preferivo il 17. O  il 21. Insomma, un numero corrispondente a un'età in cui non avevo l rughe di espressione, ecco.

*Il più lungo anello di numeri socievoli è composto da 28 elementi - per chi non lo sapesse, i numeri socevoli sono dei numeri amichevoli, divertenti e che, come diceva di me mio padre, dopo 3 giorni in un posto hanno fatto amicizia anche col cesso.

*E' la somma dei cinque primi numeri primi - mh. Fico. Mi sa che vado a fumarmi una sigaretta, come durante le lezioni di matematica.

*E' il quarto numero magico in fisica nucleare - adesso vado da Olivander a farmi una bacchetta...

*E' il numero atomico del nichel (Ni) - che è il composto base della bigiotteria, right?

*E' il numero dei denti nella dentizione mista - che cazzo è la dentizione mista??? Centra Robert Pattinson? Perchè allora possiamo parlarne.

*28 Bellona è il nome di un asteroide battezzato così in onore della dea romana Bellona - stronzate. Sono io la Bellona 28. Come Amore 14 di Moccia. Uguale.

*Nella Smorfia il numero 28 sono i seni - e qui ci dev'essere un errore...

*Nel film Donnie Darko l'universo sarebbe collassato dopo 28 giorni - sì, e io mi sarei scopata a sangue Jake Gyllenhall.

Se siete arrivati in fondo alla lettura del post avrete in cambio un'ora di sesso sfrenato, ma solo dopo aver superato un test a risposta multipla sui frattali dei numero estroversi.

E tanti auguri a me.

 
 
 

Aggiornamento di sistema

Post n°586 pubblicato il 12 Gennaio 2010 da AncoraAdOdiarE

Poche nuove buone nuove, si dice.

Io so solo che attualmente la mia vita è meno interessante di quella di un lichene.

Le cose più eccitanti della settimana sono state:

* L'ennesimo shopping per il pupo con Giuls (che manco le si vede la pancia e ha già scassato il cazzo): a quanto pare i 732 cugini più piccoli hanno fatto di me l'esperta numero 1 in fatto di bambini, indipercui vengo consultata dai futuri genitori per qualsiasi cosa, e con qualsiasi intendo qualsiasi, compreso il colore del passeggino. Se sento ancora la frase Ooooh... Ma questa tutina è un amore! mi faccio saltare per aria col Delle Alpi.

* La disinfestazione. Forrest ha i parenti a casa e Davide sverna da me. Sostiene di aver visto una mandria di scarafaggi lasciare al galoppo la mia camera da letto in preda al disgusto e lamentandosi per il troppo sporco, e non si è lasciato convincere dalla mia teoria (Ma che scarafaggi! Saranno stati batuffoli di polvere!); quindi ha chiamato un ameno signore per disinfestarmi la casa. I risultati per ora non si vedono, in compenso l'omo mi ha infangato tutto il cesso.

* L'arrivo di una nuova donna delle pulizie in ufficio. A me sta in culo. Ma proprio in culo. Non la sopporto. Tra l'altro ha combinato una sequela di disastri e il risultato è stato che io mi sono sentita rimproverare con una risatina perchè me la prendevo troppo. Certo. D'altra parte gli schizzi di varechina sui jeans nuovi e 1,5 litri d'acqua sulla borsa di pelle sono stronzate.

Ecco.

Questo è tutto.

Sono annoiata, occupata e livorosa.

Vita di merda.

 
 
 

Lo so, lo so...

Post n°585 pubblicato il 28 Dicembre 2009 da AncoraAdOdiarE

La mia latitanza è motivata, e non come quando non facevo gli esercizi di fisica.

No.

C'è che Giuls è incinta.

Incinta per davvero.

Solo che, siccome che è bionda, e siccome che lei e Gio sono figli delle stelle, e mica gente concepita normalmente, la cretina era convinta di stare per morire.

Invece no.

Invece, come nei film, il medico le ha detto:

-Signorì, questo è nu probbbblema che si risolve da solo, diciamo in 9 mesi.

L'espressione di totale incomprensione di Giuls, l'occhiata vacua che mi ha tirato e io che urlo SEI INCINTA, CAZZONA!!! sarà una delle storie preferite del mio futuro nipotino (perchè è un maschio, me lo sento). Garantito.

Sto già cercando il giubbotto di pelle e le borchie che gli regalerò per il battesimo.

E pure la chitarra elettrica in miniatura per il primo compleanno.

Quindi, in ritardo ma giustificata, Buon Natale, e in perfetto orario buon 2010.

Fate i bravi, altrimenti al 6 gennaio vi porto il carbone!

Zia Au

 
 
 
 

AVVISO AI NAVIGANTI

Bla bla bla, bla bla, bla bla bla, bla eccetera eccetera.

Siete cortesemente pregati di non commentare senza firmarvi (tranne Jack, che tanto è inutile dirglielo).

Altrimenti mi incazzo.

Grazie, bla bla, eccetera eccetera.

*Au 

 

NON LO SO

Per assurdo, non è la canzone. No. Nemmeno se mi ricorda una certa persona, e una certa estate, e un certo bacio.

Per assurdo, non è nemmeno per Manuel, l'unico (con Morgan, sì, va bene) che possa permettersi certi vestiti alla Lady Oscar e rimanere sempre maledettamente sexy.

No.

E' che vederlo lì, così piccolo, vestito come se fosse gennaio, solo con la sua chitarra e il suo cappellino, davanti a tutta quella gente, che inizia a cantare sovrastando la combriccola del Blasco, che sarà pure gente a posto, ma han rotto il cazzo...

Non lo so.

Vorrei che qualcuno mi spiegasse come cacchio fa quel cantantino lì a stendermi ogni santa volta che apre la bocca.

 

LE PERLE DEL SABATO SERA

Giuls:- Au, ma che cazzo ti sei messa???
Io:- Il vestito che abbiamo comprato insieme l'altro giorno!
G:- Au... Questo non è un vestito.
Io:- Ah no? E cos'è? Un reggiseno???
G:- No. E' una di quelle maglie lunghe che vanno adesso.
Io:- Mi si vede il culo?
G:- No, ma...
Io:- Allora è un vestito!

 

PARLANDO DI MUSICA...

Anto:- Quindi per te i Depeche Mode sarebbero il sottofondo ideale per fare sesso?

Amanda:- Sì.

Anto:- Ma che stronzata. Au, non è una stronzata?

Au:- No. Io sono d'accordo con lei. Più o meno.

Anto:- In che senso più o meno???

Au:- I Depeche sono perfetti per fare sesso. Solo che poi io non farei altro che pensare a Dave Gahan sudato e a torso nudo che... Scusate. Devo andare un attimo al bagno...

 

COLPO DI PISTOLA

Ritorno sui miei passi
e adesso contali bene.
Il tempo che è passato
non è una buona ragione.
Ho idea che non mi basti
lo scambio di un'opinione
e neanche l'imbarazzo
con cui mi mostri le scuse.

La muta del serpente
nasconde il tuo vero nome.
Di chiacchiere suadenti
sono già stato a lezione,
baciando la fiducia
con un rasoio a due lame.
Hai fatto molta strada,
sacrificato persone.

Tutta la tua arrogante danza - danza,
la sicurezza di chi è sempre a tempo,
il giusto slalom sfavillante e attento
di chi da sempre intona l'ultima parola...

TI FARò MALE PIù DI UN COLPO DI PISTOLA,
E' APPENA QUELLO CHE TI MERITI!
CI PROVO GUSTO, ME NE ACCORGO ED ALLORA
NON MI VERGOGNO DEI MIEI LIMITI E LIVIDI!
COME TI GIRA DOPO UN COLPO DI PISTOLA?
TI VEDO UN PO' A CORTO DI NUMERI
CI PROVO GUSTO, ME NE ACCORGO ED ALLORA
NON MI SECCARE COI TUOI ALIBI - ALIBI.

Durante questo tempo
ho vomitato rancore,
ho ricucito i pezzi,
ricominciato a sperare.
Avevi tutto quanto,
anche il mio sogno migliore.
Hai preso ciò che serve
senza ritegno né onore...

Tutta la tua arrogante danza - danza,
la sicurezza di chi è sempre a tempo,
il giusto slalom sfavillante e attento
di chi da sempre esige l'ultima parola...

TI FARò MALE PIù DI UN COLPO DI PISTOLA,
E' APPENA QUELLO CHE TI MERITI!
CI PROVO GUSTO, ME NE ACCORGO ED ALLORA
NON MI VERGOGNO DEI MIEI LIMITI E LIVIDI!
COME TI GIRA DOPO UN COLPO DI PISTOLA?
TI VEDO UN PO' A CORTO DI NUMERI
CI PROVO GUSTO, ME NE ACCORGO ED ALLORA
NON MI SECCARE COI TUOI ALIBI - ALIBI.

Tutta la tua arrogante danza - danza,
la sicurezza di chi è sempre a tempo,
il giusto slalom sfavillante e attento
di chi da sempre impone l'ultima parola...

TI FARò MALE PIù DI UN COLPO DI PISTOLA,
E' APPENA QUELLO CHE TI MERITI!
CI PROVO GUSTO, ME NE ACCORGO ED ALLORA
NON MI VERGOGNO DEI MIEI LIMITI E LIVIDI!
COME TI GIRA DOPO UN COLPO DI PISTOLA?
TI VEDO UN PO' A CORTO DI NUMERI
CI PROVO GUSTO, ME NE ACCORGO ED ALLORA
NON MI SECCARE COI TUOI ALIBI - ALIBI.

 

JUMPA!!!

Mani in alto fuori di qua non resteremo più prigionieri ma evaderemo come Steve Mc Queen o come il grande Clint in fuga da Alcatraz. Senza trattare niente con chi ha già fissato il prezzo al mercato nei nostri sogni e dentro ai nostri giorni e per la nostra vita

Liberi tutti liberi tutti liberi, liberi, liberi liberi tutti Liberi tutti liberi tutti liberi, liberi, liberi liberi tutti

Dai virus della mediocrità dai dogmi e dalle televisioni dalle bugie, dai debiti, da gerarchie, dagli obblighi e dai pulpiti squagliamocela. Nei vuoti d'aria della realtà tracciamo traiettorie migliori lasciando le galere senza più passare dalla cassa

Liberi tutti liberi tutti liberi, liberi, liberi liberi tutti Liberi tutti liberi tutti liberi, liberi, liberi liberi tutti

Da ciò che uccide te e tutto ciò che ho intorno… Liberi tutti liberi tutti liberi, liberi, liberi liberi tutti Liberi tutti liberi tutti liberi, liberi, liberi liberi tutti Da ciò che uccide te e tutto ciò che ho intorno… dall'uomo che non è padrone del suo giorno da tutti quelli che inquinano il mio campo io mi libererò perché ora sono stanco

 

POTREI MA NON VOGLIO FIDARMI DI TE...

Troppo cerebrale per capire che si può star bene senza calpestare il cuore...

Vorrei riuscire a farti male. Potermi comportare con te come faccio sempre con tutti. Scaraventarli a terra e saltarci sopra.

Ma non ci riesco. Non come vorrei, almeno. Perchè, in realtà, ferirti sembra essere la mia unica ragione di vita. E essere ferita l'unico motivo per cui sto ancora con te. Per cui continuo a tornare da te, come sbattersi di nuovo le stesse tre dita nella porta.

E' stupido. E te l'ho già detto.

Poi, ieri, te ne esci con questa frase, un'ora dopo che io avevo tentato, di nuovo, di farti male, cinque minuti dopo che tu avevi legato l'ultimo cappio che ci lega.

Non è meglio non essere felici con un infelice?

Tu non sarai mai felice. Ma io forse sì. Forse ce l'ho, una speranza. Forse sbattere quella porta su di te, e togliere le mie dita, sarebbe un inizio. Un buon inizio. Se tutto non finisse per riportarmi indietro.

Ci ho già provato. E non ha funzionato.

Ho il sospetto che sia solo colpa tua, e la certezza che sia tutta colpa mia.

CHI ME L'HA FATTO FARE, DI INFILARMI IN QUESTO BUCO DI MERDA???

Non è il mio posto. Secondo te lo è, e tu hai sempre ragione, ma io non voglio che sia il mio posto, quindi non lo è. Non lo sarà.

Il problema è che il buco è diventato stretto, e può uscire solo una persona.

Facendosi male.

Ma, tanto, pare che io ormai sia abituata, a ste croste di sangue rappreso...

(18 gennaio 2000)

 

IO NON VOGLIO L'AMORE ROMANTICO

Come gli adesivi che si staccano
Lascio che le cose ora succedano
Quante circostanze si riattivano
Fuori dai circuiti della volontà.

Come il vento gioca con la plastica
Vedo trasportata la mia dignità.

Oggi tradisco la stabilità
Senza attenuanti e nessuna pietà.
Oggi il mio passato mi ricorda che
Io non so sfuggirti senza fingere.

E che non posso sentirmi libero
Dalla tua corda, dal tuo patibolo.

E un’altra volta mi avvicinerò
Alla tua bocca mi avvicinerò
E un’altra volta mi avvelenerò
Del tuo veleno mi avvelenerò.

Come gli adesivi che si staccano
Come le cerniere che si incastrano
Come interruttori che non scattano
O caricatori che si inceppano

Io tradisco le ultime mie volontà.
Tutte le promesse ora si infrangono.

Penso ai tuoi crimini senza pietà
Contro la mia ingenua umanità.

Scelgo di dissolvermi dentro di te
Mentre tu saccheggi le mie lacrime.

E sarò cieco, forse libero
Solo nell’alba di un patibolo.
Dentro una storia senza più titolo
Scegliendo un ruolo senza credito
Strappando il fiore più carnivoro
Io cerco il fuoco e mi brucerò.

E un’altra volta mi avvicinerò
Alla tua bocca mi avvicinerò
E un’altra volta mi avvelenerò
Del tuo veleno mi avvelenerò

 

 

Io non voglio l’amore romantico. Io non voglio l’amore romantico. Io non voglio l’amore romantico. Io non voglio l'amore romantico. Io non voglio l'amore romantico. Io non voglio l'amore romantico. Io non voglio l'amore romantico. Io non voglio l'amore romantico.

 
 
 
 
 

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