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« Kashgar DayIl te nel deserto »

Sono tornato!

Post n°71 pubblicato il 19 Maggio 2007 da nem_o

Ci siamo lasciati a Kashgar quando con una piacevole descrizione del suo mitico mercato mi cogedavo dalla citta' Ovviamente la rete cinese si e' mangiata tutto. Ora ci riprovo dall'oasi di Turfan Nel frattempo sono successe parecchie cose

A Kashgar ci siamo presentati biglietto alla mano alla stazione ferroviaria per capire con estrema difficolta' che il treno era stato annullato .... qui si sa parlano solo Cinese. E quando la bigliettaia  mia ha fatto vedere dei soldi ho capito che volesse vendermi un altro biglietto e mi sono detto "bastardi sti cinesi". Molte ore piu' tardi ho poi capito due cose:

1) la bigliettaia voleva gentilmente rimborsarmi il biglietto

2) le incomprensioni e gli odi tra i popoli spesso nascono per mancanza o impossibilita' di comunicazione

Abbiamo poi preso un bus notturno pieno di Uighuri e della puzza dei loro piedi perennemente immocassinati. Non so se vi ho gia parlato di loro: sembrano dei siciliani degli anni '50, in giacca e pantaloni scuri o a righe e coppola in testa, vestiti regolarmente luridi perche' amano sdraiarsi la dove si trovano, parco rigorosamente fuori dall'erba sulla terrra battuta o comuli di ghiaia di un cantiere.

Le donne invece sembrano rom con foulrad variopinto in testa e mutandoni di lan sotto gonne lunghe colorate.

Dicevo del bus. dunque al mattino successivo siamo giunti a Kucha, anomina cittdina cinese dove gli Han cominciano ad avere il sopravvento sui nativi Uighuri. Visita ad alcune vestigia dell'antica civilta' buddista sviluppatasi lungo la via della seta, o megli a quel che rimane dal depredamento dei prodi archeologi avventurieri di inizio secolo, e poi via su un altro bus notturno per Turfan.

Arrivati a Turfan ci informiamo subito sui bus per Urumqui dato che Andrea ha l'aereo domani mattina. Il bigliettaro ci guarda incredulo come farebbe un bigliettaro romano alla stazione termini di fronte a un giapponese che gli chiede gli orari per Roma. E infatti siamo a Urumqui, abbiamo fatto un errore di circa tre ore di viaggio!

Urumqui capitale dello Xinjiang, popolata quasi esclusivamente da cinesi han che hanno relegato i nativi uighuri a un padiglione del museo delle minoranze etniche. E stavolta a ragione, dico Cinesi bastardi!

Mi congedo da Andrea e lascio Urumqui per il Lago Tianchi, un bellissimo lago circondato da abeti, sembra di essere sulle Alpi salvo il fatto che questa e' zona popolata da Kazaki, dormo infatti in una iurta kazaka a 2000 metri.

Ora con un lungo viaggio sono arrivato a Turfa, l'oasi piu' calda della cina, pare che in estatte si sia toccata la temperatura record di 49 gradi.

Domani giro per le rovine buddiste, anch'esse depredate da le Qoq e Stein agli inizi del secolo, e poi notte nel deserto.

Ci riesentiamo domani.

PS Mi sto chiedendo se valga ancora la pena, riandare a scrivere nel dettagli dei giorni passati, in special modo sul mercato di Kashgar o sulla seconda parte del viaggio sull"Irkeshtam.... ormai sono notizie che puzzano di vecchio come il pesce dei mercatini cinesi!

 
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