Corri Forrest Corri!
Mamma diceva sempre che dalle scarpe di una persona si capiscono tante cose, dove va, cosa fa, dove è stata.
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Presente e passato (remoto?)
Post n°46 pubblicato il 14 Aprile 2007 da Die972
Prima o poi doveva accadere. Quantomeno era ora che ci provassi, perchè mi devo riappropriare anche di questo. Per farla corta, dopo Finalmente ho potuto infrangere questa sorta di muro del suono lunedì scorso, rientrando al mio esilio ravennate dopo una tre giorni di sana e rilassante immersione nel baccello familiare. Sono partito molto presto, per evitare le colonne da esodo biblico che si creano SEMPRE (!) lungo la strada della valle alla fine dei giorni di festa. Occhei, poco male, decido di fermarmi a Brescia, di guardarmi la mostra su Turner e di rifarmi il giro del Museo di Santa Giulia. La mostra è zeppa di pezzi meravigliosi, quasi una prova di forza organizzativa messa su per mascherare una sostanziale mancanza di idee. Il Museo è superbo, bisogna dare atto a sti bresciani (grat grat grat) che sono riusciti (grat grat) a creare uno dei musei (grat grat) più belli d'Italia. (Non so perchè mi vengano i pruriti, ma ho un sospetto..^^). Ho trascorso un pomeriggio sereno. Sentivo di essere dentro il mio mondo, e di starci bene. Sentivo soprattutto di non aver perso il contatto con quel mondo, di farne parte a pieno titolo, e di non averne perduto nemmeno un pezzettino dopo ciò-che-è-successo. Anche quando sono entrato a visitare la Domus dell'Ortaglia, anche nel bel mezzo della tempesta emotiva dei ricordi, che mi ha fatto sballonzolare come una barchetta, ho provato piacere, curiosità, soddisfazione. Guardare, esaminare, ipotizzare e capire... era come percorrere un terreno amico, era musica per le mie orecchie. Pezzi di musica sotto le bombe. Osservavo i mosaici pavimentali e quella splendida raffigurazione musiva di Dioniso. Mi sforzavo di immaginare la vita che è passata tra quelle mura ormai sbriciolate, tra quelle tessere consumate e perse. Poi d'improvviso un qualcosa di inaspettato. Una scritta, in latino, incisa su un frammento di affresco: "L'aurea terra ricopra le ceneri di colui che ti insegnò a dimenarti come una vera donna". In mezzo alle reliquie di un passato remoto sono stato investito da una sensazione veloce e piacevole, un alito fresco, un bagliore, un odore. Una emozione. Ho avvertito che anche tra le macerie può spalancarsi uno squarcio di vita pulsante e presente. Forse è iniziata la discesa, come dici TU Perchè mi sono immedesimato con il destinatario di quel messaggio? Che sciocco che sono.. ^^ |
PAROLE...
"Todo pasa y todo queda,
pero lo nuestro es pasar,
pasar haciendo caminos,
caminos sobre el mar.
Nunca persequí la gloria,
ni dejar en la memoria
de los hombres mi canción;
yo amo los mundos sutiles,
ingrávidos y gentiles,
como pompas de jabón.
Me gusta verlos pintarse
de sol y grana, volar
bajo el cielo azul, temblar
súbitamente y quebrarse...
Nunca perseguí la gloria.
Caminante, son tus huellas
el camino, y nada mas;
caminante, no hay camino,
se hace camino al andar.
Al andar se hace camino,
y al volver la vista atras
se ve la senda que nunca
se ha de pisar.
Caminante, no hay camino,
sino estelas en la mar.
[Antonio Machado]
Tutto passa e tutto resta
ma il nostro destino è di passare
passare disegnando percorsi
percorsi sul mare.
Non ho mai rincorso la gloria,
nè voglio lasciare nella memoria
degli uomini la mia canzone;
io amo i mondi sottili,
in assenza di gravità e gentili,
simili a bolle di sapone.
Mi piace vederli mentre si dipingono
di sole e di rosso, volare
nel cielo azzurro, tremare
improvvisamente e svanire...
Non ho mai rincorso la gloria.
Viandante, sono le tue orme
il cammino e niente di più;
Viandante, non c’è una strada,
la si costruisce camminando.
Mentre vai si fa la strada
e voltandoti
vedrai il sentiero che mai
più calpesterai.
Viaggiatore,
non esiste una strada,
ma solo scie nel mare.
"Superba è la notte
quando cadono gli ultimi spaventi
e l'anima si getta all'avventura".
[Alda Merini]
"Le case abbandonate sono come gli uomini. Alcuni tengono duro, altri crollano. Dolore e solitudine fanno cadere uomini e muri."
[Mauro Corona]
STO LEGGENDO
Luisito Bianchi, I miei amici, Sironi, 2008
Inviato da: Rossella
il 11/04/2009 alle 11:21
Inviato da: Anonimo
il 21/01/2009 alle 11:42
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il 21/01/2009 alle 11:38
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il 12/01/2009 alle 00:00
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