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Facciamo teatro?

Post n°25 pubblicato il 18 Aprile 2009 da nihilobstat58

Negli anni ho maturato, attraverso l’esperienza personale e il confronto (e subito penso a Schulberg e all'amico Orioli), un assunto di base per il mio lavoro teatrale: ciascuno di noi porta dentro di sé molti Io, che esistono contemporaneamente e formano un unico Sé. Potremmo dire che, come il corpo è formato da più organi con funzioni differenziate e correlati in sistemi (ad esempio, bocca-faringe-esofago-stomaco-intestino…che interagiscono come apparato digerente), così anche la psiche è formata da un insieme di realtà autonome, ma costantemente correlate con il tutto: la psiche da sola non esiste, ma può funzionare solo nel contenitore corporeo del bambino-attore che la esprime.

Da migliaia e migliaia di anni la nostra biologia corporea non si è sostanzialmente modificata, mentre le relazioni esterne  e la cultura sono radicalmente mutate, costringendo l’uomo a recitare sempre nuovi ruoli.

Per sopravvivere, il bambino-uomo attuale deve fare i conti con le sue capacità di adattamento ai cambiamenti: per fare questo è costretto ad avvalersi di una personalità complessa. Una personalità multipla con diversi copioni da recitare a secondo delle occasioni. Queste parti spingono l’uomo a vivere esperienze separate a seconda delle occasioni, esperienze che, riunite insieme, costituiscono la propria memoria autobiografica.

Quando ci soffermiamo ad osservare le foto del nostro passato, ci rendiamo facilmente conto dei cambiamenti della maschera facciale. Se proviamo a mettere un titolo per ogni foto, scopriamo facilmente la nostra personalità poliedrica: il bambino, l’identità di sesso opposto, il duro, l’intellettuale, il bullo, il sognatore, l’opportunista e tanti altri ego ancora… Non esiste un’identità stabile nel tempo, ma solo l’idea di un Sé attuale che viene percepito sulla base del ricordo dei Sé precedenti. Dissociazione e ri-associazione sono alla base dell’identità personale.

In questo senso, recitare la parte di un personaggio diverso, volutamente lontano dal nostro quotidiano, aiuta a migliorare la propria vita: la persona che vive una nuova creazione, rinasce come personaggio in un mutato ruolo (Kelly). Se l’identità dell’Io si forma attraverso i processi d’identificazione con gli altri (Freud), allora l’identità del futuro adulto si può pensare che in gran parte sia la somma dei ruoli, di tutti i ruoli che ha giocato dall’infanzia, all’adolescenza, alla maturità: sarebbe come dire che l’adulto recita una parte che è una sorta di sintesi dei personaggi che è stato nel passato.

Come può allora l’individuo di oggi vivere la propria identità come un tutt’uno che lo esprime?

Occorre che dia la possibilità ai suoi personaggi interiori di incarnarsi nel suo corpo ed agire: questo avviene attraverso un processo legato alla spontaneità, al gioco, all’improvvisazione.

Nel mondo moderno è sempre più richiesto dalle circostanze un Io flessibile, che possa adattarsi rapidamente a sempre nuove circostanze: ci è richiesto un alto grado di creatività e nello stesso tempo una difficile coerenza. Ora, questa coerenza abbiamo visto che non può essere ricercata nell’insieme della personalità individuale, dato che l’impressione di costanza nei tratti della personalità è pura illusione. La coerenza va ricercata, invece, in ogni frammento di personalità riferita alle relazioni con le persone e le situazioni: abbiamo la possibilità di essere centomila personaggi e dilatare le nostre esperienze creativamente, espandendo il nostro Io oltre i confini limitati di un solo personaggio (Pirandello). Il nuovo personaggio che interpreto, allora, manifesta una nuova parte della mia vera natura.

 

 

Noi sappiamo che nei primi anni della sua vita il bambino comunica con tutto il corpo: ride, piange, pesta i piedi, fa smorfie facciali, salta di gioia…Man mano che cresce, la cosiddetta educazione abitua il bambino a mettere da parte la familiarità col suo corpo, le possibilità espressive e comunicative, per lasciare spazio quasi esclusivamente alla razionalità.

Ogni autentico laboratorio teatrale si prefigge di mantenere gli attori in contatto con il proprio corpo, attraverso il gioco simbolico e di simulazione.

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Commenti al Post:
EvaLaMelaEilSerpente
EvaLaMelaEilSerpente il 18/04/09 alle 23:47 via WEB
E tu nihil quale personaggio reciti?(ce ne fossero)
 
 
nihilobstat58
nihilobstat58 il 19/04/09 alle 22:13 via WEB
Uno, Nessuno...centomila... ^_*
 
glory6foryou
glory6foryou il 21/04/09 alle 13:35 via WEB
Piccola riflessione ( leggasi opinione di un clown !) ...quelle paroline magiche, improvvisazione, gioco, spontaneità che tutti dovremmo imparare a mischiare col cibo che mangiamo e l'eliminazione dell'insana quanto assurda ipocrisia dalle nostre vite, potrebbe salvarci dal dittatore occulto - il regista- che per noi decide ruoli e maschere ?... sorrisi....sorrisi....
 
 
nihilobstat58
nihilobstat58 il 22/04/09 alle 22:01 via WEB
sì, glory...improvvisazione, gioco, spontaneità...ma anche leggerezza, gusto, amore... ^_^ se "la vita è un sogno", perchè non scegliere di esultare nell'avventura più piacevole per noi, scegliendo i ruoli che più ci esaltano..?? baci...baci... ^_*
 
glory6foryou
glory6foryou il 23/04/09 alle 10:51 via WEB
....Come una paperotta nello stagno, sguazzo beata appropriandomi dei ruoli che più mi si confanno,percorrendo strade e sentieri che ben accolgano il mio divenire fatto di un susseguirsi di desideri... ...e a cuor libero e leggero chiedo lumi al tuo pensiero...se la vita è un sogno, perchè troppo spesso vincono i bi-sogni ?! rido....e sor-rido ^_^
 
 
nihilobstat58
nihilobstat58 il 24/04/09 alle 10:07 via WEB
...forse perchè ci manca la Fede..?!? Ricordo sempre queste forti parole: "O siamo di Dio...e allora siamo liberi di fronte al mondo e a noi stessi...O siamo liberi da Dio...e allora siamo schiavi del mondo e di noi stessi"... Che ne pensi?? ^_^
 
glory6foryou
glory6foryou il 24/04/09 alle 13:10 via WEB
...frase decisamente forte...troppo anche per me....che umilmente ritengo solo di essere figlia di Dio...ergo....libera....:))
 
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DEDICATO A TE...

 

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...i tuoi messaggi, ormai, iniziano sempre con la parola "tesoro"... 

ed ogni volta che ti leggo, ho un tuffo al cuore...

dolcezza...passione...complicità...

sintonia...gratitudine...

desiderio...sono solo alcune delle emozioni che si accavallano in me...mentre tento, invano, di razionalizzare la nostra lontananza fisica...mentre ogni mia cellula, invece, freme e reclama il tuo corpo aderente al mio, la mia carne affondata nella tua...le nostre anime avvinte l'una all'altra...

sì, è vero, sono giornate molto dense e impegnative per me...eppure non posso pensare di non incontrarti, mia amata...

riuscirai a trovare tempo per noi...? Fammi sapere...

Intanto, ti bacio...profondamente...come sai...  

 

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stringiti a me, indomita guerriera...

la notte è fredda e la pioggia non concede tregua...

ma qui, accanto al fuoco, in questa grotta, con me...tu puoi essere donna, senza timore...

non hai bisogno della tua corazza risplendente, temprata da tante battaglie...e puoi lasciare che le lacrime scorrano sulle tue guance...

abbiamo viaggiato a lungo...facendo la nostra parte con dignità e fermezza...ora ci meritiamo questa notte insieme...vivendo con libertà questa passione...

sono con te, nel profondo...

 
 

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