d'amore e d'ombra

La storia più triste...

Gela: 5 anni, ricoverato per fameLa mamma non ha i soldi per nutrirlo

A Gela, in Sicilia, un bambino di 5 anni è stato ricoverato in ospedale per fame: la madre non aveva soldi per comprargli cibo. Il bimbo è il secondo di due figli di una vedova che vive in estrema povertà. I medici hanno prescritto al piccolo solo omogeneizzati e vietata la carne perché il piccolo non potrebbe digerirla non essendo abituato a quel cibo. Il sindaco della città si è reso disponibile a intervenire.

Questa storia di povertà e disperazione è stata resa pubblica dal parroco della chiesa del Carmelo, don Giuseppe Bentivegna, nel corso dell'omelia domenicale. Il sacerdote ha raccontato che si tratta di una donna onesta, dignitosa e orgogliosa, che ha cercato lavoro tentando di sbarcare il lunario, ottenendo il minimo indispensabile per sopravvivere.
Inutili i continui pellegriniaggi all'assessorato ai Servizi Sociali nella speranza di una qualche forma di sostegno: la risposta è sempre stata che non ci sarebbero fondi nelle casse per i poveri.

La sua casa è un mini alloggio di due stanze nel quartiere S. Giovanni e la donna ha anche dovuto far fronte a una maxi bolletta dell'Enel per colpa di un vicino che si era allacciato abusivamente al suo contatore. Terrorizzata per la paura di restare anche senza luce, ha sporto denuncia e un sopralluogo ha permesso di scoprire il furto del vicino.

Il sindaco Rosario Crocetta si è detto profondamente addolorato e sorpreso dalla vicenda. "Padre Bentivegna non me ne ha mai parlato - ha detto - se lo avesse fatto noi saremmo intervenuti così come facciamo per centinaia di famiglie povere della città". Il sindaco ha poi annunciato di volersi occupare personalmente della vicenda.

Articolo tratto da tgcom.it

QUesta storia vi giuro che mi ha quasi commosso fino alle lacrime. Mi son davvero venuti i brividi nell'apprendere la notizia dai telegiornali.

A volte sono storie così che ci fanno capire che in fondo problemi piccoli, ma che magari a noi sembrano insormontabili, vanno presi per quel che sono, cioè brutti momenti che in un modo o nell'altro bisogna saper superare.

In fondo ho l'età della ragione e posso difendermi da tutto ciò che mi angoscia del mondo esterno, ma un povero bimbo piccolo col destino già segnato dalla povertà non ha alcuna difesa, è catapultato in un mondo di miseria senza alcuna colpa, solo per sfortuna di una serie di tragici eventi.

Spero col cuore che si concluda nel migliore dei modi questa vicenda che mi ha colpito nel profondo.

Lo so che voi penserete "al mondo c' è di peggio " e cose analoghe, e ne sono consapevole, però in un momento in cui pure io ero triste per le mie stronzate, una storia così mi ha commosso....