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Corso di Mediatore Professionista

Post n°27 pubblicato il 03 Aprile 2012 da dirittiedignita
 
Foto di dirittiedignita

 http://blog.libero.it/dirittiedignita

l' Associazione "Diritti e Dignità" 

in  convenzione  con

 Consilium Iustitiae

 Invita 

 

tutti gli operatori della giustizia a partecipare al Corso di Formazione di Mediatore Professionista, riservato dalla legge solo a chi sia in possesso di titolo di studio non inferiore alla Laurea triennale o di iscrizione a un Ordine o Collegio professionale 

  Il corso (max 30 persone) si svolgerà dal 12 ottobre 2012 al 27 ottobre 2012,  il Giovedì 25 ottobre e tutti i Venerdì dalle h. 14,00 alle h. 20,00 e i Sabato dalle  h. 10,00 alle h. 18,00 + prova finale di 4 ore

 Carpe diem ! !

per info contattare:  cell. 347.0961801 tel. 06.95558832


 Il Programma del corso di formazione di 50 ore ex DM 180/2010 per l'accesso alla professione di Mediatore Civile si svolgerà presso la sede di Roma -
Ist. Pio IX Aventino - Via di S. Prisca (z. Circo Massimo/FAO), con annesso servizio a richiesta di bar/tavola calda, e sarà così composto:

 durata complessiva 54 ore, con lezioni teoriche e pratiche (50 ore) e 4 ore per la verifica finale;
 corsi standard con lezioni un giovedì pomeriggio, i venerdì pomeriggio e tutta la giornata del sabato, per 3 settimane;
 formatori teorici e pratici accreditati dal Ministero della Giustizia ai sensi del D.M. 180/2010;
 classi a numero chiuso, con massimo 30 partecipanti;
 corrispettivo totale del corso euro 400,00, (esente da IVA ai sensi e per gli effetti del D.P.R. 663/72) comprensivo del materiale didattico; ulteriore sconto per gli operatori giudiziari;
  al superamento della prova valutativa finale agli allievi verrà rilasciata la certificazione di "Mediatore Civile Professionista", valida, dopo un tirocinio ai sensi del D.M. 145/2011, per l'iscrizione agli Organismi di Mediazione.

 Il corso è programmato come di seguito:
Parte teorica
 normativa nazionale,in materia di mediazione e conciliazione,
 normativa comunitaria e in materia di mediazione e conciliazione,
 normativa internazionale in materia di mediazione e conciliazione, metodologia delle procedure conciliative e aggiudicative di negoziazione e di mediazione,
 tecniche di gestione del conflitto e di interazione comunicativa,
 mediazione demandata dal giudice,
 efficacia e operatività delle clausole contrattuali di mediazione e conciliazione,forma,contenuto ed effetti della domanda di mediazione e dell'accordo di conciliazione,
 compiti e responsabilità del mediatore.
Parte pratica
 Prove partecipate dai discenti e simulazioni in aula di procedure di mediazione.
Prova finale
 Valutazione della durata di quattro ore articolata distintamente per la parte teorica e pratica

CHE COS'E' LA MEDIACONCILIAZIONE
La mediazione civile è il nuovo istituto giuridico introdotto con il D.Lgs. n. 28 del 4 marzo 2010 per la composizione dei conflitti tra soggetti privati relativi a diritti disponibili, caratterizzato da:
• le minime formalità richieste dal procedimento,
• i tempi molto rapidi (max 120 giorni),
• la presenza di un soggetto terzo ed imparziale, il mediatore, che ha il compito di condurre le parti a un accordo amichevole che componga la controversia, operando presso un Organismo di mediazione accreditato e vigilato dal Ministero della Giustizia.
La mediazione, distinguendosi nettamente dall'arbitrato e dalla stessa conciliazione, è una procedura volta a favorire l'accordo fra le parti prescindendo da chi ha ragione e chi ha torto, ma cercando di condurre le parti a una soluzione della controversia soddisfacente per tutti. Per favorire l'accordo, sono previsti incentivi per le parti, in particolare un'agevolazione fiscale in forma di credito d'imposta.
Già oggi la legge prevede che per gran parte delle materie esperire un tentativo di mediazione sia condizione per la successiva procedibilità, mentre da marzo 2012 questo varrà per la quasi totalità delle materie civili.
L'introduzione dell'istituto della Mediazione Civile, avvenuto a marzo 2011 con l'entrata in vigore del D.Lgs. 28/2010, rientra nel più ampio progetto di riforma della Giustizia Civile, con lo scopo dichiarato di deflazionare i Tribunali riducendo il numero di cause in ingresso ogni anno; per questo motivo sono stati istituiti Organismi di Mediazione pubblici e privati, dove i Mediatori Civili, professionisti terzi, imparziali e appositamente formati, possano condurre le parti a un accordo condiviso, conveniente per entrambe.


Associazione "Diritti e Dignità" Sede Legale: VIA STATILIO TAURO, 7                    00174 ROMA             CF: 97605410584
"Consilium Iustitiae" Sede Legale: VIA A. GRAMSCI, 16                                     80016 MARANO DI NAPOLI             CF: 95134330638

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fonte www.giustizia.it

La mediazione civile e commerciale
La riforma della mediazione civile ha come obiettivo principale quello di ridurre il flusso in ingresso di nuove cause nel sistema Giustizia, offrendo al cittadino uno strumento più semplice e veloce con tempi e costi certi.
Questa riforma si affianca alla riforma del Processo Civile e al Programma di Digitalizzazione della Giustizia con cui s'intende intervenire nella fase di lavorazione delle cause.
La mediazione è l'attività professionale svolta da un terzo imparziale e finalizzata ad assistere due o più soggetti sia nella ricerca di un accordo amichevole per la composizione di una controversia, sia nella formulazione di una proposta per la risoluzione della stessa.

Il mediatore
Il mediatore è la persona o le persone fisiche che, individualmente o collegialmente, svolgono la mediazione rimanendo prive, in ogni caso, del potere di rendere giudizi o decisioni vincolanti per i destinatari del servizio medesimo. Il mediatore è un professionista con requisiti di terzieta'. L'organismo dove il mediatore presta la sua opera è vigilato dal Ministero della giustizia.

Il registro degli organismi di mediazione
La mediazione può svolgersi presso enti pubblici o privati, che sono iscritti nel registro tenuto presso il Ministero della giustizia e che erogano il servizio di mediazione nel rispetto della legge, del regolamento ministeriale e del regolamento interno di cui sono dotati, approvato dal Ministero della giustizia.
Gli ordini professionali
Gli ordini professionali possono costituire organismi di mediazione nelle materie di loro competenza, previa autorizzazione del Ministero della giustizia

Gli ordini forensi possono costituire organismi di mediazione in ogni materia.

I consigli degli ordini degli avvocati possono istituire organismi presso ciascun tribunale avvalendosi di proprio personale e utilizzando i locali loro messi a disposizione dal presidente del tribunale.

Gli organismi degli ordini professionali e delle camere di commercio sono iscritti nel registro del Ministero della giustizia a semplice domanda.
Consob e Banca d'Italia

Nella materia finanziaria e bancaria, il procedimento di mediazione può essere esperito
presso gli organismi di mediazione
davanti alla Camera di conciliazione della Consob

Anche il ricorso all' Arbitro bancario e finanziario costituito dalla Banca d'Italia produce analoghi effetti giuridici (assolve la condizione di procedibilità per poter poi rivolgersi al giudice).

Tipi di mediazione

La mediazione può essere:

- facoltativa, e cioé scelta dalle parti

- demandata, quando il giudice, cui le parti si siano già rivolte, invita le stesse a tentare la mediazione

- obbligatoria, quando per poter procedere davanti al giudice, le parti debbono aver tentato senza successo la mediazione
Mediazione obbligatoria


Dal 21 marzo 2011 la mediazione è obbligatoria nei casi di una controversia in materia di:

diritti reali (distanze nelle costruzioni, usufrutto e servitù di passaggio ecc.)
divisione
successioni ereditarie
patti di famiglia
locazione
comodato
affitto di aziende
risarcimento danni da responsabilità medica e da diffamazione con il mezzo della stampa o con altro mezzo di pubblicità,
contratti assicurativi, bancari e finanziari

e dal 20 marzo 2012 anche  per condominio e risarcimento del danno derivante dalla circolazione di veicoli e natanti  

Provvedimenti giudiziali urgenti

Anche nei casi di mediazione obbligatoria è sempre possibile richiedere al giudice i provvedimenti che, secondo la legge, sono urgenti e indilazionabili.

Procedimento di mediazione

La mediazione si introduce con una semplice domanda all'organismo, contenente l'indicazione dell'organismo investito, delle parti, dell'oggetto della pretesa e delle relative ragioni.
Le parti possono scegliere liberamente l'organismo. In caso di più domande, la mediazione si svolgerà davanti all'organismo presso cui è stata presentata e comunicata alla controparte la prima domanda.
Una volta avviata la mediazione, il mediatore organizza uno o più incontri mirati alla composizione amichevole della controversia
L'accordo raggiunto con la collaborazione del mediatore è omologato dal giudice e diventa esecutivo
Nel caso di mancato accordo il mediatore può fare una proposta di risoluzione della lite che le parti restano libere di accettare o meno
In caso di insuccesso della mediazione, nel successivo processo il giudice potrà verificare che la scelta dell'organismo non sia stata irragionevole, ad esempio per mancanza di qualsiasi collegamento tra la sede dell'organismo e i fatti della lite ovvero la residenza o il domicilio della controparte.

Mediazione durante il processo

Nel corso del processo le parti, anche su invito del giudice, possono sempre esperire la mediazione.
Durata della mediazione

Il tentativo i mediazione civile ha una durata massima stabilita dalla legge di 4 mesi.
Ogni causa civile ha una pausa iniziale che va dalla notifica della citazione al convenuto alla prima udienza di 90 giorni ed è prassi consolidata che in sede di prima udienza almeno una delle parti chieda un ulteriore rinvio di 80 giorni
La mediazione civile consente di svolgere il tentativo di conciliazione in parallelo rispetto all'avvio della causa in Tribunale e quindi senza aggravio dei tempi della giustizia ordinaria.

Esito della mediazione

L'accordo raggiunto con la collaborazione del mediatore è omologato dal giudice e diventa esecutivo.

Nel caso di mancato accordo il mediatore può fare una proposta di risoluzione della lite che le parti restano libere di accettare o meno.


Proposta del mediatore

Il mediatore deve fare la proposta se le parti concordemente glielo richiedono.

Negli altri casi il mediatore può fare la proposta, se il regolamento dell'organismo lo prevede.

Se la proposta non viene accettata e il processo davanti al giudice viene iniziato, qualora la sentenza corrisponda alla proposta, le spese del processo saranno a carico della parte che ha rifiutato ingiustificatamente la soluzione conciliativa.

Riservatezza
Nessuna dichiarazione o informazione data dalle parti nel procedimento di mediazione può essere utilizzata nel processo

Nessuna dichiarazione o informazione data da una parte solo al mediatore può essere rivelata alla controparte, e ogni violazione viene sanzionata

Tutte le informazioni riservate sono in ogni caso inutilizzabili in ogni successivo ed eventuale processo.
Spese della mediazione
Le parti devono anticipare le spese di avvio del procedimento, pari ad € 40, e pagare le spese di mediazione.
L'importo delle spese dovute agli organismi pubblici è indicato nella tabella A del decreto ministeriale n. 180 del 2010 prevista dall'articolo 16, comma 4.
Tabella A relativa al rapporto Valore della lite - Spesa per ciascuna parte

Fino a € 1.000: € 65;

da €1.001 a € 5.000: €130;

da € 5.001 a € 10.000: € 240;

da € 10.001 a € 25.000: € 360;

da € 25.001 a € 50.000: € 600;

da € 50.001 a € 250.000: € 1.000;

da € 250.001 a € 500.000: € 2.000;

da € 500.001 a € 2.500.000: € 3.800;

da € 2.500.001 a € 5.000.000: € 5.200;

oltre € 5.000.000: € 9.200.


Gli organismi privati iscritti nel Registro hanno invece un proprio tariffario, che deve sempre essere approvato dal Ministro della giustizia, dove sono indicate le tabelle dei compensi dovuti dalle parti.
La mediazione è totalmente gratuita per i soggetti che nel processo beneficiano del gratuito patrocinio (soggetti meno abbienti), in tal caso all'organismo non è dovuta alcuna indennità.

Agevolazioni fiscali

Alle parti che corrispondono l'indennità di mediazione presso gli organismi è riconosciuto, in caso di successo della mediazione, un credito d'imposta fino a concorrenza di € 500 e, in caso di insuccesso della mediazione, € 250.
Il verbale di accordo è esente dall'imposta di registro sino alla concorrenza del valore di € 50.000.
Considerazioni sui costi della mediazione
Le indennità dovute dalle parti all'organismo di conciliazione, da € 65 a € 9.200 per le cause con valore oltre i 5 milioni di euro, sono regolate da una precisa disciplina che mette in corrispondenza valore della lite e costo della procedura.

In particolare:
Costi e tempi della procedura sono certi e prestabiliti dalla legge.
Gli scaglioni più bassi sono allineati a quelli del Contributo Unificato e quelli più alti sono molto più contenuti rispetto ad altre modalità di composizione extragiudiziale delle controversie.
I minimi tariffari sono sempre derogabili dalle parti.
Riduzione di 1/3 da applicare alle indennità in caso di mediazione sottoposta a condizioni di procedibilità.
La legge stabilisce altre circostanze di riduzione dell'indennità (es. se una parte è contumaciale).

 

 
 
 
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