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Accesso limitato ai farmaci biotech? Costituzione tradita
Post n°717 pubblicato il 26 Giugno 2008 da giromapa
Limitare l'accesso ai farmaci di nuova generazione in nome del budget limitato del Servizio Sanitario Nazionale significa negare un diritto dei cittadini malati sancito dalla nostra Costituzione Repubblicana. L'accusa arriva dal Convegno "Farmaci innovativi", organizzato a Roma dall'Associazione Culturale Giuseppe Dossetti - I valori, che ha visto confrontarsi medici famosi, esponenti dell'industria farmaceutica e della politica. L'articolo 32 della Costituzione italiana tutela la salute "come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività; e garantisce cure gratuite agli indigenti", come pure numerosi trattati internazionali e documenti dell'Organizzazione Mondiale della Salute. Inoltre l'Italia nel 2001 ha ratificato la Convenzione per la protezione dei diritti dell'uomo e la dignità dell'essere umano riguardo le applicazioni della Biologia e della Medicina, che all'articolo 2 recita: "L'interesse e il bene dell'essere umano debbono prevalere sul solo interesse della società o della scienza". "Ma i problemi finanziari delle Regioni e il deficit pubblico che negli ultimi decenni hanno toccato livelli stellari, assieme all'impostazione aziendalista data alle istituzioni sanitarie, hanno portato a una forte contrazione delle risorse a disposizione per l'assistenza, pregiudicando l'efficienza del sistema e mettendo a rischio il diritto alla salute", fa notare preoccupata Ombretta Fumagalli Carulli, professoressa all'Università Cattolica di Milano e presidente dell'Associazione Culturale Giuseppe Dossetti - I valori. "La sottostima del Fondo sanitario nazionale non è più accettabile, né si può accettare che le Regioni, una volta ottenuti i fondi, continuino a 'sforare' sperando che lo Stato copra il deficit: sono cattive pratiche che portano solo indebitamento e incremento della spesa a carico dei cittadini". Ma il progresso ha portato nuove speranze: "Grazie alla scoperta di farmaci innovativi come quelli biotech, ci sono ora possibilità di cura per malattie la cui prognosi fino a oggi era nefasta", spiega la Fumagalli Carulli. "Limitarne l'uso e la prescrizione perché troppo costosi sarebbe tradire il dettato costituzionale e negare il diritto alla salute a persone malate. Ridurre gli sprechi e rilanciare il carattere universalistico del Sistema Sanitario nazionale sono le sfide che il nuovo Governo deve saper cogliere". david frati |
Inviato da: diletta.castelli
il 08/10/2016 alle 13:30
Inviato da: scampipercena77
il 01/02/2016 alle 11:47
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il 21/09/2011 alle 16:22
Inviato da: adspy
il 16/03/2010 alle 22:33
Inviato da: luckystrike86
il 06/03/2010 alle 08:26