Creato da ditantestelle il 31/05/2010

r a p i d e

Okashi Dozo

 

 

« SloanCorsie »

Comesebastasse

Post n°305 pubblicato il 25 Ottobre 2020 da ditantestelle

 

 

 

 

 

Quanto rumore fa chi crede l'impossibile, chi congrega, segrega, disgrega in quel tutto imperfetto che si gusta. Quanto rumore fa il piangersi addosso, quel tirarsi addosso sassi, quel resistere alla follia, a chi ti sbraita contro, a quel correre avido come tanti sbandati. Il chiasso, lo smarrirsi, il tempo che ti rende bocconcino prelibato e quel rumore che poi torna: è così che funziona la paura, è esattamente così, non ammettere l'errore, non scambiarsi invenzioni per ricordo in quel frastuono che si spaccia per dato di fatto.

La coerenza costa troppo, l'integrità costa troppo, muoriamo responsabilmente tutti i giorni nascondendoci quel tutto perfetto, come un'ennesima variante. Chi crede il possibile subisce i paradossi, quelli sacri, come le tue scelte. Come le tue mani a far da paravento contro gli spifferi, a raddrizzar quadri sopra i muri, alla paccottiglia che non vuole ammettere errori, a quel senso di possesso che abbiamo invece in prestito.

Quanto rumore fa la giusta distanza, l'evoluzione o la morte, l'industria fiorente che produce mostri, quella che sale in cattedra e sbava. Quanto pesa un'oncia di nulla, quanto può conservarsi, quanto può farsi ragione e quanto si illude chi proietta sugli altri le proprie mancanze. Tutte le costanti, le sorti, le possibili espansioni. Poi, la rabbia, il distacco, il rumore che torna, il mandare all'aria l'ogni, possibile, in quell'atto di presenza e poi.  Sipario. 

 

 

 

 

 

 

 
 
 
Vai alla Home Page del blog

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963