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Post n°160 pubblicato il 13 Giugno 2019 da ditantestelle
Quel senso prepotente. L'estate in quell' esplosione di colori. Questo mare così profondo a parlare di un blu che entra nelle ombre, che riempie le nuvole, che acceca gli occhi nei contrasti con il bianco delle pareti di calce o della schiuma delle onde. Un blu che è acqua profonda e cielo notturno allo stesso tempo. Mediterraneo.
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Sventoliamo bandiera bianca ;-)
Mango ha lasciato molte poetiche visioni esaltate dalla sua voce speciale, parlando di Mediterraneo mi è cara però una poesia messa in musica dall'ingegnere e poeta catalano Joan Manuel Serrat, l'ho raccontata tempo fa nel mio blog preferendo la versione in lingua originale, che pur essendo straniera, chiudendo gli occhi diventa perfettamente comprensibile ed accende immagini che solo lo stesso mare può aver reso parte dell'anima di ciascuno.
Suerte :)
E guardo gli schizzi di onde e colori che lascia, le note che raccontano e il tuo scritto a cui dedichi a questa distesa d'acqua e sale, una canzone, un inno, una preghiera, che non conoscevo.. Bella dedica, Max*
D'estate se e quando posso vado in montagna passando per colline. E' così fresco lassù.. Le estati sono bellissime!
Penso che questa di Mango sia tra le sue migliori. E' proprio un affresco magico di colori, vero.
Grazie a te per il passaggio