La notte
è una civetta nera
con le ali aperte
a coprire fino all'orizzonte.
Una civetta guercia
con un unico occhio cieco
velato come una luna
dalla faccia butterata.
Che becco aguzzo
che becco duro
mentre devasta un'anima
ormai ridotta a carta velina
nel silenzio più totale.
Sparite le allodole
crocifissa l'ultima rondine
il cuore si interroga.
Sulla vita e sulla morte
sulla gioia e sul dolore.
Senza rassegnazione
senza stupore.
Scorrono davanti a lui
i giorni passati.
Sono chicchi di grano
fiocchi di neve
granelli di sabbia.
Ogni tanto un sorriso
qualche volta una lacrima
ma niente luna park
niente giochi d'artificio.
Cerca l'essenza
il bianco e il nero
i si e i no.
Cancellati anche quelli
può chiudere il suo cerchio perfetto.
Si parte dal nulla
si arriva nel nulla.
Inviato da: pgmma
il 14/11/2014 alle 20:12
Inviato da: occhineriocchineri
il 30/05/2014 alle 14:47
Inviato da: amici.futuroieri
il 22/07/2011 alle 02:54
Inviato da: unadonnaperAMICAdgl
il 21/07/2011 alle 20:36
Inviato da: LunaAsyatica
il 12/10/2010 alle 18:24