Creato da adelia75 il 28/12/2007

dolcetormento

...il tormento dentro e fuori...

 

 

TEMPO

Post n°472 pubblicato il 26 Luglio 2012 da adelia75
 

 

prenditi tempo...prenditi il tempo che ti serve Ade...respira, fermati e guarda...
prova a guardare ora, prova a guardare oltre...
il tempo, solo il tempo ti dirà chi sei, e dove stai andando...
solo il tempo farà sedimentare tutto quello che di ingarbugliato hai dentro...
solo il tempo porterà riflessioni, pensieri e cure...
prenditi tempo e guarda avanti...
non ti fermare se ti manca il fiato...non bloccarti se ti mancano le forze...

quello che ti occorre ora...è respirare...piano...piano...

 
 
 

stringimi

Post n°471 pubblicato il 25 Luglio 2012 da adelia75
 

 

stringimi...e basta...

stringimi fino a farmi mancare l'aria...fino a togliermi il respiro...

stringimi come ad unirmi a te...fino a sembrare uno...

stringimi sta notte...come se volessi portarmi via i pensieri...

in questa notte insonne stringimi e basta...

così che io possa sentirti...così che tu possa sentirmi...

liberami da me stessa...tienimi...

 

 

 
 
 

FUNAMBOLO

Post n°470 pubblicato il 22 Luglio 2012 da adelia75
 

 

 

"guardava avanti con gli occhi attenti e severi di chi scruta il suo cammino...
non un tremore, non un sussulto...solo un uomo fra la terra e il cielo che andava avanti nel suo percorso...
la fune rappresentava la vita, ostile e amata, pericolosa e corteggiata, tesa e amica...

 

il contatto... un piede davanti all'altro, rappresentava la certezza del tracciato sicuro...

solo, sulle sue gambe e il suo equilibrio...
traballava...in bilico...
non un soffio...non un respiro...non una boccata di troppa aria a turbare la sua missione...

 

alla fine della fune la felicità...tanto sognata e attesa...
una certezza 
c'era, per come se l'era immaginata, anche se rimaneva ore a camminare con i piedi sanguinanti in quel percorso infinito che poi era la sua vita...

 

guardava oltre...mai in basso...mai in alto...sembrava quasi non riconoscere più il blu del cielo...
lui e il suo cammino...lui e la sua fune, tesa...senza un inciampo o una caduta...cadere (ancora) avrebbe provocato ferite lancinanti...e non rimarginabili (lui credeva)...

 

d'un tratto una fanciulla sotto di lui si fermò a guardarlo...a guardare quella luce negli occhi che illuminava il buio...che rendeva più chiaro il cammino...

 

era una luce di speranza...se solo lui avesse potuto vederla con i suoi occhi...
avrebbe saputo che a prescindere dalla meta la fune era già un premio...era la sua vita che scorreva sotto i suoi piedi..."

 

:x

 
 
 

L'ANGOLO

Post n°469 pubblicato il 21 Luglio 2012 da adelia75
 

 

non posso più restare così...in un angolo...
troppi anni passati a gestirmi le frustrazioni che ne derivavano...
troppi anni a darsi spiegazioni che non stavano in piedi se non nella mia mente che si plasmava ogni giorno, ogni ora per sopravvivere...

non posso più permettere che accada, l'angolo mi sta stretto, mi manca l'aria...non riesco a vedere oltre...

non mi basta....

voglio poter guardare avanti, guardare fuori, guardare oltre...
voglio vedere i tuoi occhi alla luce del sole...cercare la tua mano vicino alla mia...farmi accarezzare dal tuo sguardo...e dall'aria intorno a noi...

la luce del sole che ci bacia...l'abbaglio del giorno che ci illumina e ci accarezza...

non più il buio, la luce soffusa di una lampadina che testimonia gli attimi rubati al tempo e alla vita...

non più i baci rubati alla stazione...gli sguardi malinconici...le ore al telefono...

voglio poterti chiamare, baciare, avere quando voglio...

non posso più restare in un angolo...davvero non ci riesco...

voglio di più...

 
 
 

GENOVA NEL CUORE...

Post n°468 pubblicato il 20 Luglio 2012 da adelia75
 

 

La mente ritorna a 11 anni fa...
ero sul divano con la mia piccola in braccio, la stavo allattando, e la tv accesa davanti a me per seguire i giorni che avrebbero segnato una svolata...

G8-GENOVA...da giorni ci mostravano una città che si preparava ad un assedio...negozi blindati, barricate, vetrine messe in sicurezza...tutto ci sembrava così esagerato...presidenti da ogni parte del globo e l'Italia che arrancava dietro a questo evento...
da ogni parte gruppi organizzati di persone , di manifestanti festosi come si recassero in gita...famiglie, anziani, giovani da ogni parte del mondo...il popolo si era mobilitato (finalmente)...

ad un tratto scontri, fuoco, fumogeni, pietre, sassi, manganelli, il caos totale...e la mattenza...
scene di guerra urbana alle quali non eravamo abituati da tempo...
barricate, posti di blocco, bandiere, sangue, mani alzate, urla, sirene, camionette...SCAPPA!!!!!

"UN RAGAZZO A TERRA...NON SI CAPISCE...SEMBRE MORTO...UN MORTO!" il tg nella cronaca in direttainformata minuto dopo minuto...

impietrita, deglutisco, metto nella culla la piccola di due mesi, e mi attacco al telefono...mia sorella era a Genova...
cazzo non mi risponde...ma è una guerra...danno manganellate a donne, anziani presi a calci...
sono scovolta e indignata...ma in che mondo viviamo?!?!?

"...cazzo ma fanno vedere delle cose alluncinanti! dove sei??" (finalmente mi risponde)
"non mi chiamare!!!! stiamo scappando qui ci caricano da tutte le parti! stanno caricando i manifestanti autorizzati, hanno aspettato che fossimo in un punto senza via di fuga e ci stanno caricando da davanti e da dietro!!! non posso stare al telefono!!!" (intanto sotto sentivo grida, sirene, concitazione...e il suo respiro affannato per la corsa e per la paura...)
"hanno parlato di un morto, ma non c'è ancora conferma...vi risulta?!"
"noooo cazzo noooooooooooooo un morto, dove come...non doveva andare così, non doveva andare così!!!!!"
e si interrompe la comunicazione...

risuonano ancora in me dopo 11 nni le sue parole...la sua voce, il suo tono...lo sdegno, la paura, la nausea...
rimane ferma li come allora, alla bocca dello stomaco quella sensazione di totale impotenza...e di rabbia...e di sete di giustizia...e nel cuore il pensiero...

...quella notte alla Diaz sappiamo come andò...(tranne chi li ha assolti...)

le foto, i figlamti, le cicatrici, le testimonianze, grazie al cielo rimarranno per sempre a gridare la verità di ciò che è accaduto...(per chi saprà guardarle...)

...non importa di che ideologia politica tu sia (se mai ne fosse rimasta anche solo una...)
...se solo ti batte il cuore nel petto, decidi tu chi sono i buoni e chi sono i cattivi...e da che parte stare...

...io lo so, l'ho sempre saputo...

 

 

 
 
 

FRA LE PIEGHE DEL COLLO

Post n°467 pubblicato il 18 Luglio 2012 da adelia75
 

fammi stare così, fra le pieghe del tuo collo...a respirare piano il tuo odore, che mi penetra e mi arriva dentro...

rimani un secondo immobile, solo il tuo respiro e il battito del tuo cuore...
ritagliami un angolo dentro e fuori di te...così che possa , ogni tanto, appoggiarmi e rimanre protetta...

non ti muovere, rischieresti di sfiorarmi con le labbra e dopo nulla sarebbe più come prima...

lasciami così, pochi istanti, ad occhi chiusi...a repirare di te...a sentire di te...

tutto il resto, fuori, può aspettare...

 
 
 

FLORA E FAUNA DI UN'ESTATE

Post n°466 pubblicato il 16 Luglio 2012 da adelia75
 

 

è da sta mattina che pensoa al post che avrei scritto, ho avuto 20 ispirazioni e 20 argomenti diversi...ognuno che seguiva l'enfasi del momento...

ora, come ogni blog che si rispetti ogni tanto bisogna scrivere un "post del cazz" soprattutto in estate, dove anche l'aria è più leggera e il tempo dilatato e ti puoi anche permettere un po' di cazzeggio terapeutico!

ecco, la spiaggia ultimamente per me è zona di cazzeggio...e di riflessioni...

libro, i-pod, abbiocco, mi giro...libro (a volte anche lo stesso!!!) i-pod, abbiocco...crema, acqua, sabbia...tuffo, doccia...e ricomincia di nuovo il rito propiziatorio...

ieri pensavo alle estati in cui nemmeno riuscivi a toglierti il vestito per m,etterti in costume, quelle in cui i bambini scesi dal passeggino ti scappano da una parte, dall'altra e dall'altra ancora...e tu stremata non sapevi da che parte correre prima...
estati di sabbia fin dentro alle orecchie, di docce, di pappe e di merende...di gelati spalmati,
di notti sul terrazzo a godersi il silenzio e la quiete...
e il sabato quando la famiglia si ricostituisce ti sentivi anche dire "ma sei stata all'ombra? no, perchè sei ancora così bianca!"...e li ti chiedevi perchè quella sera non sei andata al cinema e non hai pensato all'abbonamento annuale dei film!!!

stessa scena, padre con 4 figli (non so se erano tutti suoi) e la nonna a seguito, giochi, teli, costumi tutto quello che di gonfiabile esiste sul mercato, patatine, pallone...e relative spallonate ai vicini di ombrellone (e dire che lavorare con i bambini mi dovrebbe aver aumentato decisamente la tolleranza!!).

io:telo, libro, crema, acqua, i-pod...
ho pensato a quanto lo avessi desiderato anni fa...a quanto fosse uno dei sogni nel cassetto...
volevo quasi avvicinarmi e dirgli "prima o poi passa, tieni duro..." ma sono rimasta a guardare con un sentimento fra la malinconia e i brividi per il ricordo.

sono rimasta a guardare fioriture improbabili sui costumi, le creme spalmate, la sabbia bagnata, la musica a palla, le carte da gioco, la settimana enigmistica, novella 2000, latte e menta, le pesche e le albicocche, i bambini ravanare nella sabbia per ore, insomma tutto come prima...tutto come sempre...

l'estate rallenta il tempo ma a volte sembra che lo fermi, quando la sera passi davanti al bar del corso e il piano bar suona "com'è bello far l'amore da Trieste in giù"!!!
...e pensi...eccheccazzopropriodaTriesteeeeeeeeeeeee!!!???

(si può dire ecche qui dentro??!!??)

 

hihihihihihihhi

 
 
 

FUORI O DENTRO

Post n°465 pubblicato il 14 Luglio 2012 da adelia75
 

 

 

visto da qui...

sembra che la realtà sia un'altra cosa.
osservi e guardi e ti stupisci ancora
ciò che hai davanti agli occhi spesso non ti corrisponde

ti piace vedere il mondo da diverse prospettive e punti di vista
rimani ore a cercare di capire se è la percezione che hai o se è veramente così

ti metti in discussione, ti dai per quello che il mezzo ti permette
sempre tu per come sei

niente giri di parole
niente aspettative... di nessun tipo
solo la semplicità e la libertà di poter dire (essere) quello che vuoi
in quel momento preciso

poi da qui vedi tutto e il contrario di tutto
senti tanto e ad un tratto più nulla
continui a guardare ed osservare


la coerenza è la tua arma migliore
la chiarezza...anche

 

e pensi...


il mio destino è stare fuori o dentro..?!?

 

ci vuole più coraggio a stare fuori o dentro..?!?

 

rido...non posso farne a meno
io sono così...e continuo a guardare da qui...

 

 

 
 
 

VUOTE PAROLE

 

 

"...la vita è ben altro, e poco si concilia con vuote parole" (qui dentro).

 

..sarebbe come dire
che alcune canzoni non ti cambiano la vita...o non ti mettono di buon umore...
che le parole dei libri non ti indicano la strada e ti modificano la visuale...
che le fotografie non portano con se il profumo delle strade che hanno immortalato...e gli occhi della gente che hanno visto...
che le ferite non rimangono indelebili anche quando sono scomparse le cicatrici agli occhi...
che l'universo non esiste...

sarebbe come dire che, solo perchè non lo puoi toccare, il cielo non esiste...e non ti toglie il fiato ogni volta che stai con il naso all'insù...e con i piedi ben piantati per terra...

 
 
 

L'AMANTE AMATA

Post n°463 pubblicato il 08 Luglio 2012 da adelia75
 

seduta sul letto ripensava alla sua vita...non era esattamente come l'aveva sognata...nulla si avvicinava ai suoi desideri di bambina, ma il tempo non aveva pietà, di lei e per lei...

passava da letti disfatti di motel con l'uomo che in quell'istante le prometteva il paradiso, l'amore era travolgente e lei non riusciva più a capire il confine tra il bene e il male...

amava ogni uomo che le accarezzava il viso...e glielo teneva stretto fra le mani quasi a non lasciarla più...

ogni volta l'incontro la sconvolgeva ...e ogni volta finiva e ognuno tornava alla sua vita...

si, perchè un'amante per quanto amata ha sempre la sua vita...come ogni uomo che la possedeva..

non poteva farne a meno...l'uomo per lei doveva ESSERE IN PRESTITO, A TEMPO, SOLO PER POCO, E IN PARTE...

DOVEVA ACCONTENTARSI DELLE BRICIOLE DI CUORE CHE AVANZAVANO SUL PAVIMENTO RIVESTITO DEL MOTEL (le raccoglieva tutte, una ad una...le conservava come in uno scrigno...accanto al suo...)

l'Amante Amata non aveva via di scampo, nessun principe a cavallo la portava via di la...o anche solo a guardare i tramonti...

e quando, la sera, sola cercava un abbraccio...nulla oltre se stessa trovava...

l'amante amata doveva solo capire...quanto...sarebbe riuscita ad andare avanti così... 

 
 
 

SCRIVI

Post n°462 pubblicato il 08 Luglio 2012 da adelia75
 

 

"...Emmi, mi scriva.
Scrivere è come baciare, solo senza labbra."

Danil Glattauer
Le ho mai raccontato del vento del Nord
Feltrinelli

 

 

 
 
 

EQUILIBRI

Post n°461 pubblicato il 07 Luglio 2012 da adelia75
 

 

la vita da single proprio non mi si addice...non sono single, sono "prolata"...
e tutto il resto di conseguenza...

in questo periodo in cui ogni anno sperimento come una 36enne senza prole potrebbe vivere ,
mi rendo conto che non fa per me...
io sono sempre stata in funzione di altri...da sempre...per sempre...

e la cosa non mi dispiace affatto...
mi accorgo quando esco, quando cammino, quando mi muovo,
che il mio è un passo affiancato...
ho sempre qualcuno vicino e se non c'è nessuno sembra quasi che perda
quell'equilibrio tanto faticosamente conquistato...

non sono capace di fare la spesa; regolarmente quantità industriali di tutto...
che regolarmente va a male in frigo...
guardo impietrita quintali di pomodorini
pachino che si ammosciano fino all'inverosimile...
e li lascio come una clessidra che segna il tempo...

si, il mio tempo...il tempo che do a questa vita...la mia, così com'è...

in questi periodi di "ricerca di contatto" (come ti dicevo ieri...)
stacco dalla vita quotidiana e provo a riattivare la percezione di me che tanto
fatica ad emergere nel caos di tutti i giorni...di tutti gli anni...

questa, direi, è la cosa che mi mette più in disequilibrio, decisamente questa...

il tempo che mi dedico, che dedico alle mie passioni, ai miei desideri,
al puro cazzeggio e alla vita così come viene mi ridona la parte di
me che credo sempre perduta...
e ritrovo regolarmente...

ecco, dopo anni riesco a percepirmi come entità autonoma...
anche se a conti fatti sto bene dove sto...

ecco, dopo anni riesco ad essere me stessa...nel bene e nel male...

e tu che incontri il mio sguardo, mi fissi negli occhi...o passi oltre...
sappi che sono io, sta volta sono vermanete io...

 
 
 

NON TOCCARMI...

Post n°460 pubblicato il 06 Luglio 2012 da adelia75
 

non toccarmi, rischierei di percepirti...nell'anima...
non ti avvicinare...non mi sfiorare...non passarmi nemmeno accanto, il tuo respiro che mi accarezza, la tua presenza...rischierebbe di confondermi, di non farmi più essere lucida...come devo...

non tenermi così, le tue mani addosso non mi permettono di respirare...i miei pensieri confusi, i movimenti goffi...
tutto nell'attimo in cui ti sei avvicinato...ed io ti ho sentito...accanto a me...la tua presenza dentro...

 

(modifiche al post a causa dei messaggi simpatici che ricevo!!!)

 
 
 

CAPITA CHE...

Post n°459 pubblicato il 05 Luglio 2012 da adelia75
 

capita che una sera alle 23,40 arriva un sms nel telefono di tua figlia di 11 anni...la sua amica è sola in casa, sua madre uscita per prendere la sorella di 3 anni non è rientrata...e lei è preoccupata, ha paura perchè comincia ad essere tardi...

capita che tua figlia di 11 anni leggendo questo sms ti dica "mamma, e tu la lasci li da sola...?" ...ovviamente inizi a telefonare e il cell suona libero...mandi sms e intanto la bimba continua a mandartene dicendoti che ha paura, che è preoccupata, che ha mal di pancia...e chiede se l'ho sentita...

dopo 45 minuti risponde, senza nemmeno capire chi c'è dall'altra parte..."sono io! quella che ti ha accompagnato all'ospedale quando tuo marito ha picchiato tua figlia, quella che è venuta con te dagli assistenti sociali! quella che ti ha accompagnato in questura a fare la denuncia...quella che con i vigili è venuta a casa tua per cambiare la serratura...e lui era li, e ci ha seguito giù per le scale...sono io quella che ti fa la spesa quando non hai soldi che per fumare, e che ti da i vestiti per le bambine..."...

"cosa? la bimba...2 euro solo due euro...perchè" di sottofondo la piccola che piange...e mette giù...

cazzo è fatta dura e non voglio sapere di cosa...cazzo e adesso cosa faccio...

"pronto, preparati che ti vengo a prendere, la mamma sta arrivando ma ci mette un po' la aspettiamo qui..."

"grazie di cuore..." risponde lei dai suoi 12 anni e già una vita troppo difficile da spiegare...

per fortuna la mia undicenne si è addormentata sul divano...e ha smesso di fare domande...

 

scendo, prendo la macchina e in 2 sensi unici arrivo sotto casa...la vedo in lontananza, la madre, trasportata a braccio da un'amica e accompagnata da 2 uomini...

mi viene l'ansia, traballano e chissà come sono messi...

la bambina mi manda un sms, il centesimo della serata..."è arrivata, la vedo dalla finestra"...penso tra me e me che spettacolo che vedi, povera creatura...avrei voluto evitartelo...

la chiamo, le dico che sono sotto casa, che ho visto la madre e che mi deve promettere che per qualunque cosa a qualunque ora mi deve avvisare...se si sentisse in ansia, se la mamma stesse male...o se anche solo fosse preoccupata...lei mi dice si...

ritorno a casa...la richiamo e sento la sua voce gelida..."si, si, ...sta andando a letto...si, ci sono degli amici...si, vado a dormire anche io..."

 

ECCO, SONO IO, QUELLA CHE HAI CHIAMATO QUANDO TI SERVIVA UN LAVORO, QUELLA CHE HAI CHIAMATO QUANDO TUO MARITO E' MORTO, QUELLA CHE OGNI VOLTA CHE FAI DEI CASINI TI PARA IL CULO...MA ADESSO BASTA, LE BAMBINE SONO LA PRIORITA', E DA DOMANI SI CAMBIA STORIA!

 

...capita che in una sera di luglio non riesci a dormire, lo stomaco è ribaltato...e pensi...a quanto i bambini abbiano il diritto di essere bambini e a nessuno dovrebbe essere permesso di impedirlo...

capita che poi pensi, a come saranno queste figlie da grandi, alle possibilità negate...al senso della vita...e la rabbia ti sale...poveri figli...poveri...

 

 

 
 
 

LEI

Post n°458 pubblicato il 04 Luglio 2012 da adelia75
 

Amava suo marito, di un amore quasi devozionale, quell'amore imparato dalla madre...e dalla nonna...

una dipendenza data dal senso di debito che provava nei suoi confronti...infondo l'aveva salvata, l'aveva portata via, e l'aveva inserita in una vita dignitosa...

La sua vita era una continua rincorsa ad assecondare questo senso di dipendenza e devozione, lui rappresentava l'uomo nella sua accezione profonda, nel significato che la storia aveva dato a questo termine...lui si, era un uomo di quelli che ti facevano sentire sicura...

Amava suo marito e gli era riconoscente...nulla più in suo possesso...tutto ora apparteneva a quell'uomo che l'aveva fatta passare dalla fanciullezza alla vita adulta...

(quel pomeriggio tardo era andata a prederla a casa per la solita uscita in paese, lei davanti e lui dietro che la seguiva...non si poteva camminare uno di fianco all'altra, la divisa di lui non lo permetteva...

lei si stava sistemando le calze che regolarmente le scendevano sulle cosce sode di una diciassettenne nel fiore dei suoi anni...l'orlo della gonna appena alzato...

lui avanza dalla porta con quell'immagine davanti, quasi ipnotizzato da tanta bellezza e giovinezza a lui mostrata...

Le si avvicina e con un bacio rubato la stende sul letto...si abbassa i pantaloni nell'impeto del mometo...lei rimane li, atterrita e stupita da ciò che stava facendo lui...il suo amore. In un attimo fra dolore e spasmi, tra gemiti soffocati per non farsi sentire lui le ansima in un orecchio...si rialza, e si riabbottona...

la sua gonna era ancora alzata, gli slip scostati...e lei immobile...nulla conosceva dell'amore fino a quel momento...)

Amava suo marito e quel bambino che aveva in grembo dopo quel primo incontro...

Negli anni le era bastato...una casa, una vita dignitosa, una bambina nata poi...

ma il suo cuore cominciava ad essere combattuto...fra ciò che avrebbe voluto e ciò che doveva...

altri amplessi rubati avevano dato alla luce altri tre figli...e gli anni passavano come ad accompagnare gli attimi di ognuno...inesorabili e lenti...

In quel periodo non era facile essere una donna, una madre ed una moglie con strane idee per la testa...il suo amore non esiteva più, forse non era mai esistito...forse lei si era sbagliata e su di lui proiettava l'immagine del suo desiderio, di ciò che lei voleva...

Non ci pensò poi troppo quella mattina che decise di  andarsene...poche cose, le sue...e uscendo dalla porta sapeva che non ci sarebbe più rientrata...

era uscita per seguire quel bacio...quel bacio tanto desiderato e mai avuto...quel bacio che nemmeno lui le aveva mai donato...

un bacio dove le labbra si sfiorano, le lingue si cercano e si uniscono scambiadosi brividi e brandelli di anima...quei baci che mai dimentichi...

 

 
 
 

PAURA D'AMARE

Post n°457 pubblicato il 02 Luglio 2012 da adelia75
 

 

 

 

...ecco...notte...

 
 
 

IL COLORE DEL GRANO

Post n°456 pubblicato il 02 Luglio 2012 da adelia75
 

 

 

 
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Il Piccolo Principe

XXI

 

In quel momento apparve la volpe.
"Buon giorno", disse la volpe.
"Buon giorno", rispose gentilmente il piccolo principe, voltandosi: ma non vide nessuno.
"Sono qui", disse la voce, "sotto al melo..."
"Chi sei?" domando' il piccolo principe, "sei molto carino..."
"Sono una volpe", disse la volpe.
"Vieni a giocare con me", le propose il piccolo principe, sono cosi' triste..."
"Non posso giocare con te", disse la volpe, "non sono addomestica".
"Ah! scusa", fece il piccolo principe.
Ma dopo un momento di riflessione soggiunse:
"Che cosa vuol dire ?"
"Non sei di queste parti, tu", disse la volpe, "che cosa cerchi?"
"Cerco gli uomini", disse il piccolo principe.
"Che cosa vuol dire ?"
"Gli uomini" disse la volpe, "hanno dei fucili e cacciano. E' molto noioso! Allevano anche delle galline. E' il loro solo interesse. Tu cerchi delle galline?"
"No", disse il piccolo principe. "Cerco degli amici. Che cosa vuol dire "?"
"E' una cosa da molto dimenticata. Vuol dire ..."
"Creare dei legami?"
"Certo", disse la volpe. "Tu, fino ad ora, per me, non sei che un ragazzino uguale a centomila ragazzini. E non ho bisogno di te. E neppure tu hai bisogno di me. Io non sono per te che una volpe uguale a centomila volpi. Ma se tu mi addomestichi, noi avremo bisogno l'uno dell'altro. Tu sarai per me unico al mondo, e io saro' per te unica al mondo".
"Comincio a capire" disse il piccolo principe. "C'e' un fiore... credo che mi abbia addomesticato..."
"E' possibile", disse la volpe. "Capita di tutto sulla Terra..."
"Oh! non e' sulla Terra", disse il piccolo principe.
La volpe sembro' perplessa:
"Su un altro pianeta?"
"Si".

"Ci sono dei cacciatori su questo pianeta?"
"No".
"Questo mi interessa. E delle galline?"
"No".
"Non c'e' niente di perfetto", sospiro' la volpe. Ma la volpe ritorno' alla sua idea:
"La mia vita e' monotona. Io do la caccia alle galline, e gli uomini danno la caccia a me. Tutte le galline si assomigliano, e tutti gli uomini si assomigliano. E io mi annoio percio'. Ma se tu mi addomestichi, la mia vita sara' illuminata. Conoscero' un rumore di passi che sara' diverso da tutti gli altri. Gli altri passi mi fanno nascondere sotto terra. Il tuo, mi fara' uscire dalla tana, come una musica. E poi, guarda! Vedi, laggiu' in fondo, dei campi di grano? Io non mangio il pane e il grano, per me e' inutile. I campi di grano non mi ricordano nulla. E questo e' triste! Ma tu hai dei capelli color dell'oro. Allora sara' meraviglioso quando mi avrai addomesticato. Il grano, che e' dorato, mi fara' pensare a te. E amero' il rumore del vento nel grano..."
La volpe tacque e guardo' a lungo il piccolo principe:
"Per favore... addomesticami", disse.
"Volentieri", disse il piccolo principe, "ma non ho molto tempo, pero'. Ho da scoprire degli amici, e da conoscere molte cose".
"Non ci conoscono che le cose che si addomesticano", disse la volpe. "Gli uomini non hanno piu' tempo per conoscere nulla. Comprano dai mercanti le cose gia' fatte. Ma siccome non esistono mercanti di amici, gli uomini non hanno piu' amici. Se tu vuoi un amico addomesticami!"
"Che cosa bisogna fare?" domando' il piccolo principe.
"Bisogna essere molto pazienti", rispose la volpe. "In principio tu ti sederai un po' lontano da me, cosi', nell'erba. Io ti guardero' con la coda dell'occhio e tu non dirai nulla. Le parole sono una fonte di malintesi. Ma ogni giorno tu potrai sederti un po' piu' vicino..."
Il piccolo principe ritorno' l'indomani.
"Sarebbe stato meglio ritornare alla stessa ora", disse la volpe.
"Se tu vieni, per esempio, tutti i pomeriggi alle quattro, dalle tre io comincero' ad essere felice. Col passare dell'ora aumentera' la mia felicita'. Quando saranno le quattro, incomincero' ad agitarmi e ad inquietarmi; scopriro' il prezzo della felicita'! Ma se tu vieni non si sa quando, io non sapro' mai a che ora prepararmi il cuore... Ci vogliono i riti".
"Che cos'e' un rito?" disse il piccolo principe.
"Anche questa e' una cosa da tempo dimenticata", disse la volpe. "E' quello che fa un giorno diverso dagli altri giorni, un'ora dalle altre ore. C'e' un rito, per esempio, presso i miei cacciatori. Il giovedi ballano con le ragazze del villaggio. Allora il giovedi e' un giorno meraviglioso! Io mi spingo sino alla vigna. Se i cacciatori ballassero in un giorno qualsiasi, i giorni si assomiglierebbero tutti, e non avrei mai vacanza".
Cosi' il piccolo principe addomestico' la volpe.
E quando l'ora della partenza fu vicina:
"Ah!" disse la volpe, "... piangero'".
"La colpa e' tua", disse il piccolo principe, "io, non ti volevo far del male, ma tu hai voluto che ti addomesticassi..."
"E' vero", disse la volpe.
"Ma piangerai!" disse il piccolo principe.
"E' certo", disse la volpe.
"Ma allora che ci guadagni?"

"Ci guadagno", disse la volpe, "il colore del grano".
Poi soggiunse:
"Va' a rivedere le rose. Capirai che la tua e' unica al mondo. Quando ritornerai a dirmi addio, ti regalero' un segreto".
Il piccolo principe se ne ando' a rivedere le rose.
"Voi non siete per niente simili alla mia rosa, voi non siete ancora niente", disse. "Nessuno vi ha addomesticato, e voi non avete addomesticato nessuno. Voi siete come era la mia volpe. Non era che una volpe uguale a centomila altre. Ma ne ho fatto il mio amico ed ora e' per me unica al mondo".
E le rose erano a disagio.
"Voi siete belle, ma siete vuote", disse ancora. "Non si puo' morire per voi. Certamente, un qualsiasi passante crederebbe che la mia rosa vi rassomigli, ma lei, lei sola, e' piu' importante di tutte voi, perche' e' lei che ho innaffiata. Perche' e' lei che ho messa sotto la campana di vetro. Perche' e' lei che ho riparata col paravento. Perche' su di lei ho uccisi i bruchi (salvo i due o tre per le farfalle). Perche' e' lei che ho ascoltato lamentarsi o vantarsi, o anche qualche volta tacere. Perche' e' la mia rosa".
E ritorno' dalla volpe.
"Addio", disse.

"Addio", disse la volpe. "Ecco il mio segreto. E' molto semplice: non si vede bene che col cuore. L'essenziale e' invisibile agli occhi".
"L'essenziale e' invisibile agli occhi", ripete' il piccolo principe, per ricordarselo.
"E' il tempo che tu hai perduto per la tua rosa che ha fatto la tua rosa cosi' importante".
"E' il tempo che ho perduto per la mia rosa..." sussurro' il piccolo principe per ricordarselo.
"Gli uomini hanno dimenticato questa verita'. Ma tu non la devi dimenticare. Tu diventi responsabile per sempre di quello che hai addomesticato. Tu sei responsabile della tua rosa..."
"Io sono responsabile della mia rosa..." ripete' il piccolo principe per ricordarselo.

 


 

 

 
 
 

PRIMO AMORE

Post n°455 pubblicato il 01 Luglio 2012 da adelia75
 

RICORDO ANCORA QUELL'ESTATE...l'odore del mare e della salsedine sulla pelle accompagnava le giornate e gli incontri...Luglio, come ogni anno...stesso mare...stessi amici...la vita che scorre in inverno e si ferma l'estate per farci stare insieme...ognuno con il suo carico, con le sue certezze, con le sue insicurezze e paure...

stavamo insieme da aprile...avevo 16 anni (non ancora compiuti)...ero nel pieno dei miei turbamenti esistenziali ed emotivi...e averlo incontrato, così sensibile, simpatico, amorevole e delicato mi aveva donato un senso di stabilità e pacatezza impensati...

pomeriggi a camminare mano nella mano, seduti sui muretti  le panchine con le gambe intrecciate...i suoi baci splendidi, appassionati, coinvolgenti e delicati...le sue mani discrete, il suo sorriso dolce...quando mi guardava...e mi ascoltava...

lui di certo un ragazzo non comune nel profondo...segnato da un abbandono mai superato del padre...da una ricerca di quell'amore mai avuto e tanto deiderato...

nulla ti faceva mai pesare...ti sollevava i pensieri come pochi riuscivano a fare...con una canzone, una lettera, due righe in un biglietto...i nomignoli con cui mi chiamava...quel peluches che stringevo la notte...

volevo vederlo, sentirlo, ascoltarlo...stare con lui continuasmente...era una parte di me...

era luglio e veniva a trovarmi al mare...aveva la patente da qualche mese...passavamo i pomeriggi tra i bagni in mare e gli amici , tra le chiacchiere e i baci rubati in acqua...lontano dagli occhi dei miei...

un pomeriggio doveva rientrare a casa, la macchina serviva a suo fratello, lo accompagno a casa a prendere le sue cose...mi saluta con un bacio di quelli che ti arrivano dentro...che non dimentichi più...sento un calore strano, un senso di coinvolgimento diverso, mi lascio trasportare dal suo immenso amore e ci ritroviamo sdraiati sul letto che c'era nel soggiorno della casa del mare...

...in un attimo come uno dei gesti più naturali del mondo, avvinghiati come a sembrare un corpo solo ci ritroviamo a toglierci i vestiti...o parte di essi...non mi sono chiesta cosa stesse accadendo, non ho pensato a nulla...mi sono solo lasciata andare in quella danza che mi coinvolgeva...

la sua delicatezza, la dolcezza, i suoi baci, i morsi, le sue parole sussurrate...è scesa una lacrima sul mio viso dal troppo amore provato...mi mancava il fiato...tutto era come doveva essere...sempre..

poco dopo in silenzio, contiunando questo bacio infinito l'ho accompagnato alla macchina...non volevo lasciarlo andare...sentivo che il legamen tra di noi non sarebbe più stato lo stesso...sentivo di amarlo, davvero, come amavano i grandi, e per la prima volta ho pensato a quento grande fosse quello che mi aveva donato...e mi donava ogni volta...

è stato il mio primo amore...il più puro degli amori mai provati...

...oggi si è sposato...

gli auguro una vita speciale...come è lui...e come è sempre stato...

 

 
 
 

L'ULTIMO AMORE

Post n°454 pubblicato il 24 Giugno 2012 da adelia75
 

 

 

...per tutti quelli che non hanno il cuore avvizzito...per quelli che d'estate sentono la pelle che freme sotto i pochi vestiti...per quelli che sognano ancora guardando il cielo...o guardando fuori...per quelli che qui come fuori sognano chi non c'è più o semplicemente non esiste...per quelli che sperano che ritorni...per quelli che alla stazione rimangono sempre a salutare...per quelli che sentono ancora battere il cuore...o pompare il sangue...per chi va e chi torna...per chi piange e ride a crepapelle...per chi...sta qui la domenica di giugno...

per chi mai dimenticò il breve suo amore...

 
 
 

BIONDINA

Post n°453 pubblicato il 23 Giugno 2012 da adelia75
 

 
 
 

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