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Amore, che devo inventare, io come i bambini e gli acrobati a terra un mio senso non ho; ma il cuore mi spinge a rischiare su questo trapezio che passa ogni sera e non torna mai più.
E che tenerezza afferrarti le mani, portarti nel blu, non scendere più...
(M.Zarrillo, L'acrobata)
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Perché Sanremo è Sanremo... no?
Siamo in Italia, quindi non posso non pronunciarmi sul Festival... Scherzo. Questo evento a me è sempre piaciuto, perché su quel palco passano canzoni diverse dal solito, qualche artista osa proporre testi poetici o musiche non commerciali. Bello.
Quest'anno sono molto felice, come il 9 luglio '06 dopo la notte di Berlino, perché nelle due categorie hanno vinto due canzoni belle ed intense. Quella di Fabrizio Moro ("Pensa"), contro la mafia, ci voleva proprio. TANTO DI CAPPELLO.
Io dall'inizio facevo il tifo per Simone Cristicchi, artista che stimo molto. Al grande pubblico fino alla settimana scorsa era noto solo per il tormentone estivo su Antonacci (e, a leggere fra le righe, c'era anche in quel pezzo intelligenza ed ironia). Ma ha scritto diversi brani d'autore, tanto che ha vinto molti premi della critica negli ultimi anni; scommetto che ci accompagnerà per un bel pezzo ancora. Tifavo a priori, ma quando poi ho ascoltato la canzone ("Ti regalerò una rosa"), mi piaceva ancora di più. Sotto sotto speravo vincesse, ma avevo forti dubbi, lo ammetto. E invece la sorpresa è stata fantastica.
Parla dei "matti", con affetto, molto rispetto e realismo. Tema difficile da affrontare. Lui ci è andato a fondo; ci si è appassionato dopo aver fatto l'obiettore di coscienza in una struttura per disabili mentali, ha approfondito lo studio andando negli ex-manicomi, recuperando lettere ed altri documenti. Ne ha fatto uno spettacolo teatrale-musicale (progetto ambizioso) che tuttora è in tour. Si intitola "C.I.M." (Centro d'Igiene Mentale).
La canzone trionfatrice a Sanremo, altro tassello dello stesso disegno, è molto poetica; ne riporto un paio di passi, secondo me le vere perle di questo testo (la seconda citazione, in primis).
Mi commuovo ogni volta che la sento, spero lasci qualcosa in ognuno di noi.
"Io sono come un pianoforte con un tasto rotto
L’accordo dissonante di un’orchestra di ubriachi"
"I matti sono punti di domanda senza frase
Migliaia di astronavi che non tornano alla base
Sono dei pupazzi stesi ad asciugare al sole"
GRAZIE SIMONE!
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Inviato da: mikib80
il 23/04/2014 alle 17:49
Inviato da: fabpat72
il 08/03/2012 alle 17:25
Inviato da: eco_del_silenzio
il 15/03/2011 alle 21:03
Inviato da: mikib80
il 14/03/2011 alle 21:13
Inviato da: mikib80
il 28/07/2010 alle 20:56