Creato da eco_del_silenzio il 23/01/2007
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« Vorrei tanto...Quando sono con te »

Non abbiate paura!

Post n°65 pubblicato il 11 Aprile 2009 da eco_del_silenzio
 
Foto di eco_del_silenzio

Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 28,1.5-7)

"Passato il sabato, all'alba del primo giorno della settimana, Maria di Magdala e l'altra Maria andarono a visitare il sepolcro. [...]
L'angelo disse alle donne: -Non abbiate paura, voi! So che cercate Gesu' il crocifisso. Non e' qui. E' risorto, come aveva detto; venite a vedere il luogo dove era deposto. Presto, andate a dire ai suoi discepoli: E' risuscitato dai morti, e ora vi precede in Galilea; la' lo vedrete. Ecco, io ve l'ho detto-.

 

Buona Pasqua a tutti, non abbiate paura di fare del bene.
Su YouTube potete ascoltare la meravigliosa canzone "Via della croce" di F. de Andre'. L'autore del video l'ha usata come commento sonoro ad alcune scene del film "The passion" di M.Gibson. Vi avverto: sono scene molto forti. In ogni caso vi invito a sentire la musica.
Ancora auguri, e che la Pasqua non resti solo un giorno di festa.

Fabrizio de Andre'
VIA DELLA CROCE


"Poterti smembrare coi denti e le mani,
sapere i tuoi occhi bevuti dai cani,
di morire in croce puoi essere grato
a un brav'uomo di nome Pilato."

Ben piu' della morte che oggi ti vuole,
t'uccide il veleno di queste parole:
le voci dei padri di quei neonati,
da Erode per te trucidati.

Nel lugubre scherno degli abiti nuovi
misurano a gocce il dolore che provi;
trent'anni hanno atteso col fegato in mano,
i rantoli d'un ciarlatano.

Si muovono curve le vedove in testa,
per loro non è un pomeriggio di festa;
si serran le vesti sugli occhi e sul cuore
ma filtra dai veli il dolore:

fedeli umiliate da un credo inumano
che le volle schiave gia' prima di Abramo,
con riconoscenza ora soffron la pena
di chi perdonò a Maddalena,

di chi con un gesto soltanto fraterno
una nuova indulgenza insegno' al Padreterno,
e guardano in alto, trafitti dal sole,
gli spasimi d'un redentore.

Confusi alla folla ti seguono muti,
sgomenti al pensiero che tu li saluti:
"A redimere il mondo" gli serve pensare,
il tuo sangue può certo bastare.

La semineranno per mare e per terra
tra boschi e citta' la tua buona novella,
ma questo domani, con fede migliore,
stasera è più forte il terrore.

Nessuno di loro ti grida un addio
per esser scoperto cugino di Dio:
gli apostoli han chiuso le gole alla voce,
fratello che sanguini in croce.

Han volti distesi, gia' inclini al perdono,
ormai che han veduto il tuo sangue di uomo
fregiarti le membra di rivoli viola,
incapace di nuocere ancora.

Il potere vestito d'umana sembianza,
ormai ti considera morto abbastanza
e gia' volge lo sguardo a spiar le intenzioni
degli umili, degli straccioni.

Ma gli occhi dei poveri piangono altrove,
non sono venuti a esibire un dolore
che alla via della croce ha proibito l'ingresso
a chi ti ama come se stesso.

Sono pallidi al volto, scavati al torace,
non hanno la faccia di chi si compiace
dei gesti che ormai ti propone il dolore,
eppure hanno un posto d'onore.

Non hanno negli occhi scintille di pena.
Non sono stupiti a vederti la schiena
piegata dal legno che a stento trascini,
eppure ti stanno vicini.

Perdonali se non ti lasciano solo,
se sanno morir sulla croce anche loro,
a piangerli sotto non han che le madri,
in fondo, son solo due ladri.

 
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