|
|
Amore, che devo inventare, io come i bambini e gli acrobati a terra un mio senso non ho; ma il cuore mi spinge a rischiare su questo trapezio che passa ogni sera e non torna mai più.
E che tenerezza afferrarti le mani, portarti nel blu, non scendere più...
(M.Zarrillo, L'acrobata)
Contatta l'autore
Nickname: eco_del_silenzio
|
|
|
![]() ![]() ![]() ![]() Età: 45 Prov: VI |
Area personale
Tag
Cerca in questo Blog
Menu
Ultimi commenti
I miei Blog Amici
Chi può scrivere sul blog
Messaggi del 30/05/2007
Oggi per il Giro mi sono commosso. Si affrontava la scalata più impervia, la salita più dura d'Europa, il temibile Monte Zoncolan. Mi ha commosso vedere l'amicizia di due compagni di squadra ed il loro abbraccio sincero e forte all'arrivo (il vincitore Simoni e Piepoli, che non ha voluto competere per la vittoria, lasciandola all'altro, che non vinceva da un bel po'). Mi ha commosso vedere quei due "vecchietti" (36 anni uno, forse anche l'altro, o poco meno) davanti a tutti. Mi ha commosso vedere un combattente di giornata (Cioni) che, come tanti gregari, a poco dal traguardo si piantava sui pedali e non andava più avanti.
Detto questo, eccoci giunti all'ultimo appuntamento con le canzoni del ciclismo. Ho riservato questa posizione di prestigio al campionissimo, Fausto Coppi; in un abbraccio ideale con il primo, Gino Bartali. Tant'è che li voglio mettere assieme, compagni leali di tante battaglie, nella foto (Coppi in giallo e Bartali in verde), lo scatto più celebre che li riguarda, con il mistero tipo Gioconda... Chi passa la borraccia all'altro?
E' bello restare nelle supposizioni, il messaggio del gesto non cambia: rappresenta la profonda lealtà, il rispetto tra due grandi avversari.
Forse, visto l'assenza di commenti, non avete gradito questa breve raccolta tematica... Peccato.
Spero almeno apprezzerete, in questi testi, le descrizioni di protagonisti, paesaggi e "sapori".
Da "quel naso triste come una salita" e "quegli occhi allegri da italiano in gita" agli "occhi miti e naso che divide il vento", dall' "omino con le ruote" (fantastico!) allo "stomaco dentro al giornale", dalla campagna che abbaia alla "signora senza ruote", che riporta anche la poesia dello sport alla realtà.
E il mito eroico di Coppi si tinge anche di tenerezza, grazie alla voce morbida di Gino Paoli (Gino, come Bartali... Eh sì, il Destino ci ha messo lo "zampino" anche qui!).
Gino Paoli
COPPI
Un omino con le ruote
contro tutto il mondo
UN OMINO CON LE RUOTE
CONTRO L'IZOARD
e va su ancora
e va su
Viene su dalla fatica
e dalle strade bianche
LA FATICA MUTA E BIANCA
CHE NON CAMBIA MAI
E va su ancora
E va su
Qui da noi per cinque volte
poi due volte in Francia
Per il mondo quattro volte
contro il vento due
OCCHI MITI E NASO CHE DIVIDE IL VENTO
OCCHI NERI E SERI
guardano il pavé
E va su ancora
E va su
E va su...
Poi lassù ,
contro il cielo blu
CON LA NEVE CHE TI CANTA INTORNO
E poi giù
Non c'e' tempo per fermarsi
per restare indietro
LA SIGNORA SENZA RUOTE
NON ASPETTA PIU'
UN OMINO CHE NON HA
LA FACCIA DA CAMPIONE,
CON UN CUORE GRANDE
COME L'IZOARD
e va su ancora
e va su
e va su
e va su...
![]() |
Inviato da: mikib80
il 23/04/2014 alle 17:49
Inviato da: fabpat72
il 08/03/2012 alle 17:25
Inviato da: eco_del_silenzio
il 15/03/2011 alle 21:03
Inviato da: mikib80
il 14/03/2011 alle 21:13
Inviato da: mikib80
il 28/07/2010 alle 20:56