osservazioni

e ancora...

Era l'11 marzo 1978, un sabato in cui tra incudine e martello mi ritrovai sposata e pentita il giorno dopo. Fu un matrimonio sgarrupato e come ho detto triste, gli amici piangevano, conoscevano il mio futuro marito meglio di me, e forse piangevano per la sorte che mi sarebbe toccata in quella famiglia di prepotenti. Era una giornata calda e primaverile come oggi e le mie future cognate vennero bardate di pellicce, venivano dal nord razzista da dove il fratello era scappato anche dalle loro grinfie . Poche persone, gli amici e qualche parente , vomitai anche l'anima quel giorno dopo aver pranzato, insomma non c'era nessun presupposto per cui le cose sarebbero potute andare bene, ma capii tante cose molte più tardi. subito capii solo di aver fatto un errore, di essermi fatta coinvolgere in qualcosa che in realtà non volevo, non ero pronta, ma mi presi come al solito tutte le mie responsabilità di moglie, di giovane donna che lavorava e che non sapeva cucinare un bel nulla perchè la mia mamma non insegnava nulla. Ma piano piano divenni brava anche in cucina , ho imparato perchè mia mamma era un ottima cuoca ed anche il mio papà con il pesce era bravo, avevo il gusto del buon cibo, semplice ma buono e così capii che dovevo sbrigarmi a fare quello che mi piaceva se non volevo mangiare solo schifezze. Gli anni dal 77  in poi furono anni caldi, oltre le lotte operaie , iniziava a venir fuori uno strano movimento che all'inizio sembrava puramente teorico, le brigate rosse che iniziarono nelle università a farsi conoscere, e poi anche nelle fabbriche dove però c'era più attenzione ed infatti uccisero anche un sindacalista, si chiamavano brigate rosse, ma in realtà non erano diversi dai nar, gruppo fascista estremista e violento, gente che abbiamo capito erano ben pagati dai servizi segreti deviati. Il 16 marzo rapirono Aldo Moro, uno dei pochi appartenenti all'allora democrazia cristiana che di cristiano aveva ben poco, che voleva il compromesso storico con il partito comunista di Berlinguer che in quel periodo stava andando  molto forte. provarono almeno tre volte a rapire ed uccidere Berlinguer ma gli andò male, la scorta dei compagni gli salvò la vita. I giorni per noi comunisti furono difficili, pensavano che lo avessero portato a Torvaianica, ed una mattina trovammo un sacco di polizia  con armi spianate, ragazzini che avevano anche più paura di noi, ma loro erano armati. Avevo uno zio, di poco più grande di me, studiava sociologia a Roma, e probabilmente per la sua curiosità si era esposto, e fu preso dalla polizia speciale, per non dire in quante manifestazioni  fu pestato dalla celere . Ci preoccupava che non finisse male, per i suoi studi lui parlava con prostitute, con i barboni, era una persona  speciale, ma allora non lo capivamo granchè , sopratutto avevamo paura per lui. Furono giorni caldi, molte stragi , anche i fascisti mettevano bombe , uccidevano innocenti, molte verità si sono scoperte dopo, e le brigate rosse non erano da meno, la loro violenza non era giustificata, fece solo male alla sinistra. Moro venne ucciso , il suo partito non volle salvarlo, le sue lettere dalla prigionia furono un atto di accusa pesante , ma intanto venne tolto di mezzo niente più compromesso storico. Agli americani di quel tempo la forza di quel partitto comunista dava fastidio , anche se si era staccato dall'Unione sovietica, avevano paura che potesse vincere le elezioni , dovevano fermarlo, e ci riuscirono. Nel 78 Elessero anche il nuovo Papa, un polacco, Wojtila , non avevo grande simpatia per lui, si capiva quanto fosse politico, anche se alla fine dei suoi giorni mi fece pena per come sfruttavano ancora al vaticano la sua immagine , nonostante fosse tanto malato e non riusciva più nemmeno a parlare. Nonostante fossero due esseri completamente diversi , erano gli anni del grande Presidente Sandro Pertini, che era anche ateo, divennero amici e queste sono le stranezze della vita. Erano anni intensi a volte dolorosi, ma quanta solidarietà nella classe operaia, anche verso gli esuli che le dittature sopratutto in america latina uccidevano e torturavano. le canzoni degli Inti Illimani si cantavano in tutte le manifestazioni, il Che Guevara era un simbolo più di Fidel Castro , non c'era manifestazione in cui non campeggiasse la sua immagine, di eroe tradito, un rivoluzionario che diede la sua vita per liberare i popoli oppressi.Anche nella mia casa campeggiava un bellissimo poster e ancora oggi nella mia tana attuale, la sua immagine è parte di essa con una bellissima poesia di Brecht. quegli ideali non mi hanno mai lasciato, essi sono parte di me, come il pacifismo, non sopporto la violenza , le armi generano morte, non si esporta la democrazia con le bombe. Oggi ricordano Aldo Moro, che era una persona onesta, uccisa a sangue freddo in nome della destabilizzazione, dell'orrore e di un disegno che per fortuna fallì, anche se gli assassini "rossi" e neri non hanno pagato fino in fondo per le loro colpe, anzi.... E così il tempo è passato e molte cose sono cambiate in peggio, forse è per questo che mi sento molto sola e fuori tempo, e raramente quando capita di incrociare qualcuno che la pensa come me, gente della mia generazione che non si è venduta, mi si illuminano gli occhi e mi si scalda il cuore.