« Non avevo nulla da dire |
Post n°14 pubblicato il 03 Novembre 2015 da donnafat
Non so se sia così corretto trattare di cose riguardanti il proprio lato personale, e mi riferisco a quello che non ti sogni di rivelare nemmeno sotto tortura. Di cose imbarazzanti molto probabilmente chiunque ne cela qualcuna, ma non parlarne non ci rende ipocriti o bugiardi, ma semplicemente intimoriti dalle reazioni di coloro che magari non ci penserebbero due volte a giudicarci. Del resto, essere sottoposti a giudizio è da sempre una condizione atta a riversare colpe o discolpe ai protagonisti del caso. E poi diciamocielo pure: raccontare i fatti propri intimi non è un segno di libertà come potrebbe sembrare, ma soltanto quello di denudarsi di fronte a gente che non sa che farsene di ascoltare, ma spettegolare sicuramente con la possibilità di travisare quelllo che hanno solo voluto sentire. A dirla tutta non bado a quanto possono o potrebbero pensare di me, credo che se c'è qualcosa su cui hanno da ridire riguarda senza dubbio il corpo nel quale risiedo, e come è ben noto è carnoso, e non è sempre motivo di vanto e ancor meno di pregevolezza. Imparare a vivere con se stessi diventa un lavoro impegnativo nei casi come il mio, e sorrido spesso quando mi si dice che mi si apprezza per come sono. Giusto per dirne una di cose che mi imbarazzano, è quella di arrossire ancora allo sguardo di un uomo che mi guarda compiaciuto e con desiderio [ma questa è un'altra storia] |
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